17 — Ma il progetto condotto in parte a lavoro definitivo, non era sembrata una ciambella fatta col buco, e se ne era abbandonata l’idea. Ed in vero questa via non era nè la più comoda, nè la più razionale, perchè se la medesima abbreviava il percorso verso divez zano, da dove giudiziariamente dipende tutta la valle pinetana, e conseguentemente verso il grande emporio della città di Trento, non soddisfaceva ad una grande maggioranza degli interessi economici della popolazione, che trattava
di preferenza, ma non esclusivamente i propri, affari con Pergine : Evi era di più, perchè se la parte settentrionale dell’altipiano poteva con molta maggiore comodità rivolgersi a Trento, quella fra oriente e mezzodì era molto più vicina à Pergine, e se Leonardelli propugnò la definitiva apertura della via, i di lui avversari pretendevano si migliorasse anche quella strada che per Montagli a ga lungo il torrente della Siila, indi per Serso portava a Pergine. Leonardelli volle aperta la via verso Trento
fiumi d inchiostro in queste battaglie della penna, e pur troppo il potentissimo comune di Pine venne frazionato in quattro impotenti comunelle La strada allacciata verso Trento fu lasciata andare,in rovina, litigandosi ancora sempre per conoscere cui spetti la manutenzione, la via verso Pergine mantenuta fino al pròprio confine da, questo ultimo comune, poi da Serso, indi da Viarago, che recentemente aperse una comoda strada di accesso al proprio paese, si prolunga ;poi erta, dirupata, per