Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
venne prima dell anno 1250, nel quale Innocenzo IV lo conferma in tutte le grazie e privilegi che per indulto pontificio avea fino allora goduto quale amministratore del vescovato di Trento, e stabilisce, che le rendite della Chiesa di Bressanone restassero per due terzi a Bruiione eletto di quella, e 1 altra parte passasse al nostro Vescovo, finche a lui fosse riuscito di ricuperare i castelli, le ville e i beni eh erano in potere de suoi nemici 1 ). Ma il Vescovo, come vi giunse, atterrito
o volesse portarsi a Roma 3 * e conferisce a Gunfo e Sinibaldo di Castelcorona, e ai loro eredi, a titolo di feudo con la riserva del jus apertura , il dosso superiore al castello del monte .Asio chiamato Sommatore, ad effetto di edificarvi un nuovo ca stello con la regolanerla di prati intermedi /l )- Del resto in Trento continuava a prevalere l’autorità del Ve scovo intruso, e non era minore quella, che vi esercitava Sodegerio. Costui intimo dì Ecelino, e fedele esecutore de’ suoi ordini, entrava