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Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Pusteria
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Seite 24 von 83
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 86 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Pustertal;s.Landwirtschaft
Signatur: D II 67.921 ; II 67.921
Intern-ID: 194535
L’utilizzazione del prato stabile è legata e completata dai pascoli alpini, che occupano il 36% della superficie agraria e che forniscono quasi un set timo del fabbisogno in foraggio, considerato che oltre lai metà del bestiame, sìa da reddito che d'allevamento, usufruisce per quasi tre mesi del beneficio dell’alpeggio. Il numero delle malghe è di 195, con una superficie complessiva di 52.800 ettari, di cui solo una minima parte alberata. Circa la metà è ubi cata da una quota tra i 1800-2200

estensione del periodo di alpeggio. Questo non toglie che le malghe della Pusteria non siano per se stesse ottime, che molte sono anzi rinomate quali le malghe di Fanne, Stinn e Pian di Labes in vai di Valles, le malghe di Montelargo in vai di Fundres, quelle del Rio Bianco e vai di Riva in vai Aurina, quella di Stalle in An- (erselva, ecc. Una superficie ancora maggiore a quella delle malghe è occupata dal bosco, che riveste il 47% dell’area agricola-forestale, il che trova ragione nelle ottime

condizioni d>i ambiente che la zona offre al bosco stesso. Questo tanto nel riguardo del terreno quanto del clima, ma sopratutto per la ricca e ben distribuita piovosità che x consente il regolare sviluppo delle piante forestali. Difatti i boschi della Pusteria sono conosciuti per il loro sviluppo e densità e, assieme al bestiame, costituiscono la maggiore ricchezza della regione. Il lìmite estremo del bosco in genere si mantiene tra i 2100-2200 m. per arrivare ai 2300 m. nelle valli di Valles, Aurina

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Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Pusteria
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Seite 13 von 83
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 86 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Pustertal;s.Landwirtschaft
Signatur: D II 67.921 ; II 67.921
Intern-ID: 194535
Al notevole sviluppo stradale si aggiunge una buona rete ferroviaria costituita dalla ferrovia Fortezza-Dobbiaco che si innesta sulla linea del Brennero, percorre tutta la Pusteria e prosegue per Lienz-Klagenfurt, met tendo in diretta comunicazione Bolzano con Vienna. Da Dobbiaco un’altra linea va a Cortina d’Ampezzo e da Brunirò una tramvia elettrica va a Campo Tures. Inoltre una linea automobilistica collega la vai Badia con il capoluogo. Tale ricchezza di comunicazioni mantiene attivo

il commercio della val lata che, a carattere prevalente agricolo, è basato sopratutto sul trasporto del legname e del bestiame e, negli ultimi anni, della patata da seme, e favorisce lo svolgimento dei mercati periodici che hanno luogo nei vari centri. 'L’attività agraria trova inoltre incremento nello sviluppo di istituzioni che ne valorizzano i prodotti, quali le latterie sociali, che si trovano nei maggiori centri, le associazioni di allevatori nelle zone più interessate, il Consorzio produttori patate

da seme, emanazione della filiale di Brunico del Consorzio Agrario Provinciale. Accanto all’attività agraria non manca quella industriale, spesso a que sta connessa, e che riguarda sopratutto la lavorazione del legno attraverso numerose segherie (oltre 100) sparse in tutta la zona e più particolarmente nelle valli Aurina e di Fundres. 11 ricco patrimonio ovino e la tradizione nella coltura del lino, ha dato origine, nella zona di Brunico, ad alcuni lani fici, specializzati nella preparazione

valle Aurina (Ca’ di Pietra), che si tende a riattivare. Principale fra le varie industrie è quella del forestiero, esercitata in tutta la regione, ma specie nella parte superiore ; dove la zona dolomitica attrae particolarmente il turista. Nel passato tale industria ebbe inìzio e sviluppo attraverso i numerosi bagni di acque solfuree, ferruginose, ecc., sparsi ovunque e che venivano molto frequentati a scopo terapeutico. L’incremento della villeggiatura, lo sviluppo del turismo negli ultimi decenni

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Kategorie:
Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Val Venosta
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Seite 69 von 78
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 80 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Vinschgau;s.Landwirtschaft
Signatur: II 107.551 ; II 115.504
Intern-ID: 189630
Dalla Val Senales si diparte uno fra i maggiori canali alpini d'irriga zione che è quello del Consorzio irriguo Senales-Ciardes avente un percorso di 10.800 m. Tra le colture prevale il prato stabile irriguo che occupa quasi l’85 % della superficie coltivata. 11 seminativo poi per la quasi totalità è investito a cereali fra i quali predomina la segala. Tale coltivazione che ordinariamente segna il limite altimetrico delle-’ abitazioni permanenti raggiunge nella Val Senales, presso il maso

' Finale, i 1950 m. s. m. estremo limite questo delle colture cerealicole delle regioni al pine italiane (la semina della segale viene eseguita nella prima decade di settembre e la raccolta avviene a fine agosto). Ridotta è la coltivazione della patata così pure quella dei cavoli e delle rape. Con tali colture, presso il maso Corto a 2014 m. s/m., si arriva all’e- stremo limite di utilizzazione del seminativo. I boschi, ricchi di pregiati larici, sono numerosi nella prima parte della vallata, mentre

la parte superiore data la altitudine, costituisce una vasta zo na di prati e pascoli alpini. Le caratteristiche agrarie della vallata e la predominanza del prato e del pascolo hanno favorito l’industria zootecnica rappresentata dairallevamento dei bovini e degli ovini. Questi ultimi specialmente rivestono importanza in quanto consentono l'utilizzazione dei pascoli alti e disagiati e lo sfruttamento di particolari diritti di proprietà che gli agricoltori della Val Senales godono sui pascoli di oltre

confine posti tra i ghiacciai della Palla Bianca e del Si- milaum. Difatti, mentre il bestiame bovino è un misto di razza bigia e bruno alpina, gli ovini sono stati oggetto di selezione e si è affermata la pecora del tipo Senales, di media taglia, gentile, buona pascolatrice, feconda e pro duttrice di lana con discrete* carattere tessile e che nel passato dava rino manza ai tessuti della valle (««Loden» di Senales). Tale pecora è tutt’ora. assai richiesta sia nella Val Venosta che oltre Alpe quale

riproduttrice. ORDINAMENTO AZIENDALE ■ Come si è detto l’ambiente naturale ha imposto alle aziende un ordi namento zootecnico basato sull’utilizzazione del prato e dei numerosi pa- scoi ed integrato dallo sfruttamento dd bosco.

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Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Pusteria
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Seite 27 von 83
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 86 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Pustertal;s.Landwirtschaft
Signatur: D II 67.921 ; II 67.921
Intern-ID: 194535
E’ un bovino dì taglia grossa, con scheletro grossolano, di media pre cocità, con una produzione di latte di 17-18 q.li e con buona capacità di ingrasso. Il mantello è pezzato con macchie quanto mai varie, sia per il colore, che va dal rosso bruno al nero, sia per la loro forma ed irregolare distribuzione. Quasi sempre sono poi accompagnate da una spruzzatura di macchie alla testa ed ai fianchi, caratteristica del tipo. Nell’alta Pusteria prevale invece il tipo «Pinzgau», originario della

omonima vallata del Salisburghese. E’ di taglia grossa, con scheletro robusto senza esser pesante, ricco di masse muscolari ben distribuite, abbastanza precoce é con una spiccata atti tudine airingrassamento. La resa in carne nei buoi raggiunge facilmente il 52-55%. L’attitudine lattìfera è simile a quella del tipo pusterese, talvolta anche inferiore. Nella zona di origine però, attraverso la selezione, sono stati raggiunti risultati che stanno alla pari con quelli delle buone razze latti fere

(25-30 q.li di latte per lattazione). La capacità di lavoro sarebbe ottima, data la taglia e la robustezza degli arti; ma, risultando detti bovini troppo lenti, vengono scarsamente impiegati a tale scopo. TI mantello è rosso-bruno* nelle sue varie gradazioni, con una vasta macchia dorsale bianca che si estende alla groppa ed a tutto il ventre fino al petto e taglia le'spalle e la coscia, con limiti ben marcati. Nella zona delle latterie del fondo valle e dove il latte è molto richiesto dal consumo locale

(Brunico) vi sono inoltre degli allevamenti in purezza della razza bruno-alpina, importata dalla zona -di Vipiteno. Tenuto presente che in genere la produzione del latte è sufficiente per le comuni necessità della regione e che, dove vi è particolare necessità, può venir provveduto in merito attraverso la vacca bruno-alpina, si può affermare che la razza che meglio di ogni altra si‘ adatta alle condizioni di ambiente è quella norica di tipo «Pinzgau». Tale tipo ha dimostrato di utilizzare al massimo

le larghe possibilità di pascolo e gli ottimi foraggi della zona, sia attraverso l'allevamento che attraverso l’ingrasso, con la pro duzione di pregiati animali da carne, che, fin dal secolo scorso, sono stati Oggetto di larga richiesta sui mercati del centro Europa e su quelli del nord Italia. Si può affermare che il tipo «Pinzgau» è destinato in un prossimo futuro a rinsanguare e ricostituire il bestiame della Pusteria, mentre Palle-

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Kategorie:
Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Pusteria
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Seite 21 von 83
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 86 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Pustertal;s.Landwirtschaft
Signatur: D II 67.921 ; II 67.921
Intern-ID: 194535
raccolto e compare saltuariamente come coltura principale a semina pri maverile. Dopo i cereali la coltura maggiormente rappresentata è la patata, intro dotta nella regione ancora all’inizio del 1700, e la cui coltivazione si spinge fino alle parti più alte, favorita da un ambiente e clima particolarmente adatto. Negli ultimi anni la coltura si è notevolmente estesa per il nuovo indirizzo avuto versala produzione di patate da seme. Fra le colture secondarie vi è la coltivazione del cavolo

cappuccio, a carattere casalingo ed in parte anche industriale, per la produzione dei «crauti acidi» che la Pusteria esporta. Frequenti sono le colture in pieno campo delle leguminose da seme: piselli, fave e fagioli, di cui abbastanza diffusi sono i piselli, in quanto costituiscono un alimento molto usato nella regione. Nella zona di S. Sigismondo e nell'alta Pusteria e valli annesse, per mane ancora la coltivazione del lino, una volta molto in auge e che meri terebbe di esser ripresa per la finezza

del prodotto che fornisce. Attualmente la coltura è ridotta ed ha carattere puramente casalingo. Nelle parti più alte e sino alle estreme zone coltivate è frequente, per quanto in piccoli appezzamenti, la coltura del papavero il cui seme viene impiegato nella preparazione di dolci casalinghi. Da ricordare poi la rapa da foraggio, che sostituisce, come secondo raccolto, il saraceno e che viene usata sia neH’alimentazione umana dopo aver subito un processo di inaridimento simile a quello dei crauti

, sia, come foraggio per il bestiame, tanto allo stato verde quanto conservata come la bietola o addirittura essiccata. Assieme alla rapa è da notare la bietola da foraggio la cui diffusione è recente e sopratutto 'si ritrova al fondo valle dove il bestiame è maggiormente indirizzato verso la produzione del latte. Il prato artificiale, formato quasi esclusivamente da trifoglio, è poco diffuso, per quanto costituisca degli ottimi prati, che, nelle migliori condi zioni, danno anche tre tagli. Ciò

, oltre alla prevalenza del prato stabile, è dovuto anche alla difficoltà della fienagione, specie dell’ultimo taglio, per cui il prato di trifoglio ha funzione prevalente di erbaio e la sua estensione è sempre proporzionata al carico di stalla.

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Kategorie:
Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Val Venosta
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Seite 54 von 78
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 80 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Vinschgau;s.Landwirtschaft
Signatur: II 107.551 ; II 115.504
Intern-ID: 189630
— mangimi per bestiame acquistati .... — quota alpeggio — veterinario, spese stalla e ferratura .... — mante taurine . . . . . — riparazioni e rinnovo attrezzi .... — manutenzione fabbricati — imposte, tasse, contributi, canoni, ecc. .... — acquisto 1 lattonzolo — mano d’opera avventizia — varie Totale spese di produzione Reddito netto del proprietario coltivatore diretto L. 250 )) 80 » 200 » 100 » 300 )) 200 )) 550 )> 150 270 )> 150 L. 3.550 L. 13.640 Considerazioni di carattere economico

Il reddito netto annuo determinato in L. 13.640 consente al proprietario del podere di provvedere al mantenimento della famiglia e di ricavare un equo compenso per il capitale investito nell'acquisto del fondo e delle scorte. Mantenendo un medio tenore di vita, la famiglia di coltivatori diretti che possiede e coltiva il podere in esame, consuma annualmente per vitto e vestiario, ecc. un equivalente di L. 6,500, somma in parte rappresentata dal valore dei prodotti dell'azienda consumati ed in parte

da acquisti effettivi. Tale somma praticamente viene a corrispondere al compenso del lavoro manuale. Detratte dal reddito netto citato le spese di mantenimento della famiglia residua al proprietario un margine annuo di L. 7140 rappresentante l’inte resse del capitale impiegato neU’acquisto del fondo e nella dotazione delle scorte. Dal che si deduce che un’azienda del tipo descritto può sopportare un debito il cui costo annuale non sia superiore a 7.140 lire oppure consentire un egual risparmio

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Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche dell'Alto Isarco
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Seite 5 von 43
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 43 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Signatur: D II 90.093 ; II 90.093
Intern-ID: 194497
ZONA DELL’ALTO ISARCO AMBIENTE NATURALE La regione è limitata a nord dalle Alpi Breonie e dalle Alpi di Vizze — tra le quali .si insella il Passo del Brennero (1362 m.) —, ad occidente dai crinali delle Alpi Passirie e dal massiccio del Giovo, a sud dai monti Sarentini e ad oriente dalle Alpi di Valles. Per la sua altitudine e configurazione ha un carattere tipicamente alpino, reso meno aspro dalle numerose e ricche vallate che la intersecano in ogni direzione. Nella parte centrale

è attraversata dall’Isarco che nasce nei pressi del Brennero e dà origine alla vallata omonima che è la principale della zona. Essa è orientata da nord-est a sud-ovest sino a Vipiteno dove piega brusca mente verso sud-est, direzione che mantiene sino a Fortezza. Nella sua prima parte, nota con il nome di Val Vipitena, presenta un notevole dislivello tanto che dsi 1362 m. del Brennero scende rapidamente, lungo un percorso di km. 14.5, ai 947 m, di Vipiteno. Nel tratto inferiore si abbassa ancora grada tamente

di Giovo (km. 5, altezza media 1325 m.) e la Val di Vizze (km. 20, altezza media 1250 m.) che confluiscono tutte, ad eccezione della Val di Fleres, nella conca dì Vipiteno. La differente altitudine e sopratutto i diversi orientamenti delle vallate, per cui risultano più o meno esposte ai venti del nord o del sud, varia il loro aspetto e ne modifica le caratteristiche del clima e di vegetazione.

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Kategorie:
Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Val Venosta
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Seite 40 von 78
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 80 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Vinschgau;s.Landwirtschaft
Signatur: II 107.551 ; II 115.504
Intern-ID: 189630
I m. i 1 :. . .v . ; ; h'.; V .. 1 ; , : ' V ■ La maggior piovosità fa perdere aH’iraigazione il suo carattere di in dispensabilità. Essa tuttavia continua ad estendersi a circa il 70 % dei ter reni coltivati (interessa quasi 2000 ettari) rappresentando un importante fat tore di intensificazione colturale, specie nei riguardi dei prati e dei frutteti. Nella bassa Val Venosta si notano ii primi impaludamenti lungo l'Adige determinati dallo scarso dislivello del fondo valle e dall'elevato letto

del fiume il cui pelo d’acqua nei periodi di morbida risulta più alto dei terreni laterali. Alla formazione di tali zone paludose spesso concorrono acque di falda provenienti dal monte e manifestantes! in risorgive. Tali terreni vengono gradualmente guadagnati alla coltura con il convogliamento delle a-cque su perficiali in canali defluenti in Adige e con l'innalzamento della quota media del terreno a mezzo dì diretto apporto di terra. La distribuzione delle colture è analoga a quella della media

Venosta. Prevale sempre il prato che'occupa circa, due terzi della superficie coltivata e che nei punti meglio esposti è fruttetato. L’arativo è in maggioranza investito a cereali fra i quali predomina la segale. Frequente, come rinnovo, è la coltura del granoturco al posto della patata, Lo stesso parto artficiale di medica e trifoglio tende, ad estendersi. La frutticoltura è sempre consociata al prato ed è limitata al pero e melo, perchè già a Ciardes cessa la zona dell’albicocco. La coltura della

vite è intensificata lungo tutta la costa a mezzogiorno tra Castelbello e Naturno e si ritrova anche isolatamente nella zona a tramontana sulle parti meglio esposte delle conoidi e dove più aperta è fa Talle. L’allevamento è fatto su pergolati bassi e come vitigno prevale la Schiavona.. . Lungo la pendice a mezzogiorno è frequente anche il castagno che. dà un pregiato prodotto. , La vasta estensione del prato mantiene intensa l’industria zootecnica, indirizzata verso la produzione del latte, mentre

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Kategorie:
Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Val Venosta
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Seite 35 von 78
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 80 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Vinschgau;s.Landwirtschaft
Signatur: II 107.551 ; II 115.504
Intern-ID: 189630
Ordinamento produttivo L’azienda ha come maggior fonte di reddito il bestiame. Questo a sua volta è principalmente indirizzato verso la produzione del latte, dato che Lallevamento è limitato a poco più del necessario per la graduale sostituzione dei capi di scarto. Il lavoro animale, data la leggerezza dei terreni e la buona viabilità aziendale, viene agevolmente disimpegnato dalle vacche. Come risulta dai dati esposti, il quantitativo del bestiame mantenuto in rapporto alla superficie

dell’azienda, pari a circa 6.5 q.li per ettaro, è ele vato, ma perfettamente proporzionato alla produttività dei prati che danno 3 sfalci con una media di circa 75 q.li per ettaro, oltre al pascolo autunnale. L’azienda poi gode del diritto di pascolo, per tre capi giovani, su di una malga di proprietà comunale. Ad inizio inverno il quantitativo di fieno posto in fienile si aggira sui 320-350 q.li ed assieme ai sottoprodotti delle altre colture consente il manteni mento del bestiame indicato fino al nuovo

a commercianti del luogo. Tutti ! prodotti in -genere sono di sicura e facile vendita. I due ettari circa di seminativo vengono così investiti: ha 0.45 a patate con un prodotto medio di q.li 75; ha 0.75 ad avena con un prodotto di q.li 20; ha 0.5 -a segale con un prodotto di q.-li 11; ha 0.1 ad orzo con un prodotto di q.li 2; infine h-a 0.3 a cavoli e fagioli. Parte dei suddetti prodotti vengono riconsumati nell’azienda per man gime bestiame e sementi. Sistema di conduzione L’azienda è direttamente coltivata

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Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche dell'Alto Isarco
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Seite 14 von 43
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 43 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Signatur: D II 90.093 ; II 90.093
Intern-ID: 194497
giungono le vitelle nate ed allevate nell’annata, 8-10 pecore, 1 maiale ed il pollame. L’elevato carico di bestiame è consentito dall'uso del pascolo esercitato al massimo. Esso incomincia in primavera lungo i margini boschivi per con tinuare con l’alpeggio, che viene praticato dalla metà giugno alla fine di settembre (da 100 a 105 giorni) e concludersi con-il pascolo autunnale sui prati dell’azienda. - ■ ' In malga praticamente vengono inviati due terzi degli animali, cioè tutti i capi giovani

ed alcune vacche, mentre le migliori tra quelle in lattazione restano presso l’azienda e pascolano nelle vicinanze della stessa. Data l’accennata ricchezza di pascoli, tutto il bestiame di una azienda vive per circa 150 giorni fuori stalla, con notevole economia di foraggi e van taggio per l’allevamento. Molte aziende inoltre, per sfruttare i diritti di cui godono, comperano in primavera del vitellame che rivendono in autunno a pascolo ultimato. Il reddito dell’azienda deriva principalmente

dall’allevamento del be stiame, In media una stalla con 5 vacche consente di approntare ogni anno- per il mercato almeno 2 manze (saltuariamente anche 3 capi), che vengono- vendute dopo l’alpeggio, a 3 anni di età, gravide, con un peso medio di 3 q.li,. e produce inoltre, in più del consumo, 50-60 q.li di latte che vengono ceduti a latterie sociali o trasformati in burro. Poco diffuso è d’allevamento del to rello ed i vitelli di solito vengono venduti appena hanno raggiunto- gli 80-90 chilogrammi. La rimonta

della stalla viene eseguita trattenendo ogni tanto una manza in sostituzione di una vacca venduta. Analogamente ai bovini anche le pecore godono di un prolungato pe riodo di pascolo, che si inizia a maggio e si protrae sino alle prime nevi,, sfruttando le zone più alte ed impervie. La lavorazione dei campi viene fatta di solito con le vacche, trattandosi, in complesso di lavori leggeri. Presso le aziende però, dove il lavoro risulta: più faticoso a causa del pendio, spesso viene mantenuto anche

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Kategorie:
Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Val Venosta
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Seite 37 von 78
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 80 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Vinschgau;s.Landwirtschaft
Signatur: II 107.551 ; II 115.504
Intern-ID: 189630
Totale spese di produzione L. . 7.220 Reddito netto del proprietario coltivatore diretto L. 22.060 Considerazioni di carattere economico Il reddito netto annuo medio sopra calcolato consente al proprietario del fondo preso in esame di provvedere al mantenimento della famiglia, e •di ricavare un compenso adeguato per il capitale investito ne#'acquisto del fondo e per quelo impiegato nella dotazione di scorte. Mantenendo un tenore di vita normale per una famiglia di coltivatori diretti, 1 quella

che possiede e coltiva l’azienda in esame, consuma annualmente per vitto, vestiario, eoe., un equivalente di L. 12.000, somma in parte rap presentata dal valore dèi prodotti dell'azienda consumati e in parte da ac quisti effettivi. Tale somma viene praticamente a corrispondere al compenso del lavoro manuale. Detraendo dal calcolato reddito netto di L. 22.060 la citata spesa per il mantenimento della famiglia di L. 12.000 residua al proprietario una dif- - ferenza annua di L. 10.060 che sta

a rappresentare l'interesse del capitale investito nell'acquisto del fondo e delle relative scorte.

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Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Val Venosta
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Seite 8 von 78
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 80 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Vinschgau;s.Landwirtschaft
Signatur: II 107.551 ; II 115.504
Intern-ID: 189630
'e di pascoli per manenti alpini, la dislocazione a forti altimetrie dei centri rurali e delle vallate minori, le- difficoltà di comunicazione durante i. lunghi, mesi invernali, che non consentono di valorizzare la produzione del latte attraverso latterie e centri di raccolta, spingono l’agricoltore verso l'allevamento del bestiame da riproduzione. Particolarmente importante, sia dal lato economico che zootecnico, è l’allevamento del .torello che viene praticato in-tutta la parte alta della valle, da Rosa

a Glorenza, cioè nelle -zone ove maggiormente si accen tuano le condizioni ecortomiche-agrarie suindicate con una media produzione di circa 300 capi all’anno. A somiglianza di quanto è avvenuto nella vicina Svizzera, alla fine del se colo scorso, (1897), l'alta Valle Venosta iniziò le prime forme di organizzazione dell'industria zootecnica, fondando la prima società tra allevatori (Curon). Attraverso Ü tempo l’organizzazione si è estesa a quasi tutti i centri rurali della zona e si è perfezionata

ed allevati sul pósto. Il controllo del latte viene eseguito da 20 controllori ed interessa circa 1000 bovine appartenenti a 450 stalle. Allo scopo poi di valorizzare .gli sforzi compiuti dagli allevatori e di in coraggiare le correnti commerciali, ogni anno l’Ispettorato organizza a Malles Ve nosta un mercato concorso torelli, dove vengóno esposti e venduti i migliori sog getti prodotti nell’annata, che alla bellezza delle forme accoppiano un’alta genea logia lattifera. Trattasi, in complesso, di una

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Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
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1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Val Venosta
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Seite 46 von 78
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 80 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Vinschgau;s.Landwirtschaft
Signatur: II 107.551 ; II 115.504
Intern-ID: 189630
e ciliegi) in vicinanza delle case. II bosco, occupa la parte ovest dell'azienda ed in prevalenza si estende oltre il rio che fornisce l’acqua della centralina. E’ servito dalla strada che lo limita a monte ed il trasporto del legname è facilitato da un filo di ferro fisso che serve a valicare la valletta del rio. E’ costituito da abeti, pini e rari larici dissetanei, tra i 25 e 60 anni, con una media massa legnosa per ettaro di 180 me. Scorte Il capitale bestiame di normale dotazione, cioè quello che

e del mulino. Il valore complessivo delle scorte comprèso il capitale bestiame ed escluso quello delle teleferiche, considerate immobili per 'destinazione, è di L. 45.000. Ordinamento produttivo L'azienda ha un ordinamento prettamente zootecnico e la produzione principale è rappresentata dal latte dato che l'allevamento è limitato a poco più del necessario per la graduale rimonta della stalla. Il carico di bestiame per ettaro è di circa 6.5 q.li, elevato se si considera la quota, ma pienamente

consentito daH’estensiope dei prati irrigui. In au tunno difatti il fieno ammassato è di circa 600 q.li cui deve aggiungersi il beneficio del pascolo esercitato sui boschi dell'azienda e la possibilità di

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Kategorie:
Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Val Venosta
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Seite 52 von 78
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 80 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Vinschgau;s.Landwirtschaft
Signatur: II 107.551 ; II 115.504
Intern-ID: 189630
Ordinamento produttivo L’azienda ha un ordinamento zootecnico-frutticolo. I principali redditi sono dati dalla stalla attraverso la produzione del latte mentre l'allevamento è limitato annualmente ad un capo che viene venduto o serve di rimonta in sostituzione di 1 vacca a sua volta venduta. Il citato carico di bestiame è proporzionato alla produzione di prati, di cui metà danno 2 sfalci e 3 e rimanenti con un complessivo prodotto di fieno di 200-250 q.li cui va aggiunto il pascolo praticato

in autunno sui prati stessi. L’azienda ha inoltre diritto di alpeggio per due capi sulla malga del comune di Naturno. La spesa è di 40 L. per capo. ,, Il latte viene consegnato alla latteria di Tablà. I vitelli vengono ve ir du ti appena hanno raggiunto gii 80 kg. meno una vitella che viene allevata Neireconomia dell'azienda ha inoltre importanza la frutticoltura rap presentata principalmente dall’albicocco e dal melo mentre limitata è la produzione del pero ed aleatoria quella del pesco, destinato

ad essere so stituito. Tutta la frutta viene consegnata a commercianti del luogo od alla Fedexport ed in genere ne è facile il collocamento. L'arativo è ripartito tra le seguenti colture: frumento mq. 6000 con una produzione di 12 q.li; segale mq. 2000 con uria produzione di 5 q.li; avena mq. 2000 con una produzione di q.li 4 e patate mq. 1000 con una produ zione di q.li 12, Nell’orto vengono coltivati in prevalenza fagioli, piselli e cavoli. Parte dei suindicati prodotti vengono reimpiegati

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Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche dell'Alto Isarco
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Seite 23 von 43
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 43 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Signatur: D II 90.093 ; II 90.093
Intern-ID: 194497
— monte taurine e ferrature L. 150 — spese alpeggio, sorveglianza, eco 1 » 150 — riparazioni e reintegrazione attrezzi ... « 450 — quota rimonta cavallo » 250 — manutenzione ai fabbricati ed alle opere fondiarie » 700 — tasse comunali e redditi agrari » 190 — imposte e tasse fondiarie, assicurazioni . . . » 420 Totale spese di produzione Reddito netto del proprietario coltivatore diretto L. 3.560 L. 12.610 Considerazioni di carattere economico Il reddito netto annuo medio sopracalcolato

consente al proprietario di provvedere al mantenimento della fami,glia e di ricavare un compenso ade guato per il capitale investito nell’acquisto del fondo e delle scorte. Infatti, mantenendo un tenore di vita normale per una; famiglia di col tivatori diretti, quella che possiede e coltiva il podere in esame consuma an nualmente per vitto, vestiario, ecc,, un equivalente di L, 7.500, in parte rappre sentate dal valore dei prodotti dell'azienda consumati dalla famiglia stessa e in parte da acquisti

effettivi. Tale somma praticamente corrisponde al compenso 1 del lavoro manuale. Detraendo dal calcolato reddito netto (L. 12.610) le citate spese di fa miglia (L. 7.500) residua al proprietario un margine animo di L. 5.110 che sta a rappresentare l’interesse del capitale investito nell'acquisto del fondo e delle relative scorte. Da ciò si desume che l'azienda, condotta e coltivata come descritto, può sopportare un debito .che non costi annualmente più di L. 5.110, oppure consentire un egual risparmio

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Kategorie:
Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Pusteria
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Seite 55 von 83
Autor: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Ort: Bolzano
Verlag: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Umfang: 86 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Pustertal;s.Landwirtschaft
Signatur: D II 67.921 ; II 67.921
Intern-ID: 194535
— acquisto di due maialini lattonzoli L. 300 — spese di alpeggio (L. 50 per capo) » 500 — trasporti e noleggi » 500 — mano d’opera avventizia ’* 1-500 — quota rimonta cavalli e ferrature » 1-400 — manutenzione ai fabbricati ed alle opere fondiarie . » 1.000 — tasse comunali e redditi agrari » 1-000 — imposte, tasse fondiarie ed assicurazioni incendi . » 2.300 — spese varie . . . » 600 Totale spese di produzione L. 17.625 Reddito netto del proprietario coltivatore diretto L. 27.675

Considerazioni di carattere economico Il reddito netto annuo sopra calcolato, consente al proprietario del po dere preso in esame di provvedere al mantenimento della famiglia e di rica vare un compenso adeguato per il capitale investito nell’acquisto del fondo e per quello impiegato per il bestiame, macchine ed attrezzi. Mantenendo un tenore di vita normale per una famiglia di coltivatori diretti, quella che possiede il podere in esame consuma per vitto, vestiario, eec,, un equivalente di L. 13.500 annue

, somma che, in parte, è rappresentata dal valore dei prodotti dell’azienda consumati dalla famiglia e per la* rima nenza da acquisti effettivi. Detraendo dal calcolato reddito netto (L. 27.675) le spese per il man tenimento della famiglia (L. 13.500) residua al proprietario un margine di L. 14.175 che rappresenta l’interesse del capitale investito nell’acquisto del fondo e delle relative scorte. Da ciò si desume che l’azienda, condotta e coltivata come è stato de scritto, può sopportare un debito che

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