Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Pusteria
E’ un bovino dì taglia grossa, con scheletro grossolano, di media pre cocità, con una produzione di latte di 17-18 q.li e con buona capacità di ingrasso. Il mantello è pezzato con macchie quanto mai varie, sia per il colore, che va dal rosso bruno al nero, sia per la loro forma ed irregolare distribuzione. Quasi sempre sono poi accompagnate da una spruzzatura di macchie alla testa ed ai fianchi, caratteristica del tipo. Nell’alta Pusteria prevale invece il tipo «Pinzgau», originario della
omonima vallata del Salisburghese. E’ di taglia grossa, con scheletro robusto senza esser pesante, ricco di masse muscolari ben distribuite, abbastanza precoce é con una spiccata atti tudine airingrassamento. La resa in carne nei buoi raggiunge facilmente il 52-55%. L’attitudine lattìfera è simile a quella del tipo pusterese, talvolta anche inferiore. Nella zona di origine però, attraverso la selezione, sono stati raggiunti risultati che stanno alla pari con quelli delle buone razze latti fere
(25-30 q.li di latte per lattazione). La capacità di lavoro sarebbe ottima, data la taglia e la robustezza degli arti; ma, risultando detti bovini troppo lenti, vengono scarsamente impiegati a tale scopo. TI mantello è rosso-bruno* nelle sue varie gradazioni, con una vasta macchia dorsale bianca che si estende alla groppa ed a tutto il ventre fino al petto e taglia le'spalle e la coscia, con limiti ben marcati. Nella zona delle latterie del fondo valle e dove il latte è molto richiesto dal consumo locale
(Brunico) vi sono inoltre degli allevamenti in purezza della razza bruno-alpina, importata dalla zona -di Vipiteno. Tenuto presente che in genere la produzione del latte è sufficiente per le comuni necessità della regione e che, dove vi è particolare necessità, può venir provveduto in merito attraverso la vacca bruno-alpina, si può affermare che la razza che meglio di ogni altra si‘ adatta alle condizioni di ambiente è quella norica di tipo «Pinzgau». Tale tipo ha dimostrato di utilizzare al massimo
le larghe possibilità di pascolo e gli ottimi foraggi della zona, sia attraverso l'allevamento che attraverso l’ingrasso, con la pro duzione di pregiati animali da carne, che, fin dal secolo scorso, sono stati Oggetto di larga richiesta sui mercati del centro Europa e su quelli del nord Italia. Si può affermare che il tipo «Pinzgau» è destinato in un prossimo futuro a rinsanguare e ricostituire il bestiame della Pusteria, mentre Palle-