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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1894
Pieve Tesino e la sua vicinia
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Seite 26 von 93
Autor: Pellizzaro, Baldassare / Baldessare Pellizzaro
Ort: Trento
Verlag: Scotoni e Vitti
Umfang: 92 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Tesino ; z.Geschichte
Signatur: II 89.152
Intern-ID: 241889
ha no quadro di qualche valore : 8. Antonio. L 1 . av volto delle navate poggia su sei colonne intere ed otto mezze colonne tutto in pietra. La. chiesa., che è veramente beila nel complesso, meriterebbe un coro eri un orchestra piu ampi e decorosi. . Sul Colle di 8. Sebastiano si erge una. chiesuola dedicata ai 8.8. Fabiano e Sebastiano eretta come dissi più sopra nel 1479 in seguito alla peste bubonica. E molto graziosa, ha vari bei quadri od una bellis sima cappella dedicata a N. 8. del Sacro

Cuore di Gesù. Intorno intorno alla chiesa il Colle, che avanti -dieci anni era nudo scoglio, è ora ridotto a piacevole giardino-pùbblico, tutto a viali e ad alberi. Si do vette condurvi la terra quasi tutta da località adia centi. La spesa di questo lavoro, e dell' impiantagione, ammontante a varie migliaia di fiorini, imiti! dirlo, si sostenne con offerte private dei Pievesi. Ma il merito della, riuscita si deve tutto ali’instancabile e paziente cura del signor Pietro Pellìzzaro mio fratello

, benemerito patriota e Presidente della «Società d’ab bellimento » di quel Colle. Da lassù . si. gode una. stupenda vista su tutto Tesino. b) Scuole, La scuoia di Pieve è fornita di tutti i mezzi d : istruzione reclamati dalle presenti condizioni del- 1 J educazione. 11 Comune di Pieve non risparmia spese per la sua scuola, perche sa che essa è quel semen zaio,. da cui escono, quei Lesini suoi figli, che portano la loro attività nel commercio su tutta la faccia della terra, dalle principali città d’Europa

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1834
Storia della Valtellina e delle già contee di Bormio e Chiavenna ; 1
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Seite 328 von 374
Autor: Romegialli, Giuseppe / Giuseppe Romegialli
Ort: Sondrio
Verlag: Della Cagnoletta
Umfang: XXVII, 342 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Veltlin ; z.Geschichte
Signatur: II 101.215/1
Intern-ID: 118978
299 azzardato, dacché i francesi, per lungo tratto, non avevano che Ve' pochi alla rinfusa uniti dai dintorni dii Como, e chiusi sub bilo nel castello di Musso- Ponevasi dal Badino ad effetto il con'* SJ glio, quando opportune gli giunsero di Germania tre compagne tedesche, colle quali, senza contrasto navigò a Sorico, e quivi rimase aspettando il cardinale, del cui sollecito arrivo teneva cer tezza, Dopo due giorni, venutovi con Galeazzo S. Severino dalla parte di Coira, comparve il porporato

i Zoo ). Il dì appresso viaggio verso Como , dove dopo lieve contrasto dei francesi, venne da quei cittadini ricevuto. Uscitine poi colle truppe alla volta di Milano. Di sì lieti principi, giunta al Moro novella, presa anch’egli la via d’Italia, con assai truppe tedesche, era il dì 27 in Bormio. Vi- aveva riposato tutto il giorno seguente, e il 29, precèduto ili Valtellina da suoi parziali Ghibellini, era vi accolto con plauso. Usciva ne Àscan io quando Lodovico entrava in Como, ricevutovi

con vigóre l'attacco, e i francesi, anche per quello diremo , cesserò al duca, il quale entratovi colle sue genti, mentre dispone per starvi teeglio al sicuro, ingrossa l'oste nemica per nuove truppe con dotte da Luigi De La Tremouille, che intende quindi a ritorte Novara. Unitosi perciò al Trivulzio il De Ugni e cosi accozzato nn esercito di mille cinquecento lancio, dieci mila fanti svizzeri e sei mila francesi, cominciasi a battere furiosamente la piazza. affare nuli’ostante ito sarebbe, se non

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Seite 141 von 217
Autor: Degara, Eliodoro
Ort: Arco
Verlag: Emmert
Umfang: 215 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Signatur: II 102.540
Intern-ID: 330212
140 — sue mura, dalle quali non si poteva sortire che per le quattro porte del Ponte, di 8. Pietro, di Scaria e di Laghel. Intorno a quelle girava tuttora la Fossa, ma già in parte abbandonata. ed altrove quasi asciutta. Al di fuori ovunque campagne assai ubertose e ben coltivate, in mezzo alle quali non si vedevano altro che il piccolo Cimitero di S. Pietro, la nuova casa Piombazzi, le Garzerie, la Chiesetta della Madonna della Pinna, il Casino dei Conti colle serre e la torricella

, ed in lontananza quasi nascosto il Cesareo Monastero delle Servite colle sue mura colossali, la Chiesa di Reggio coll’ edilizio pei colonui ed altre due piccole case, che pure spettavano un tempo al Monastero. Come adesso, anche allora l’edilìzio più torreggiato era sempre la magnifica Collegiata, ma è da ricordarsi, che aderente verso mattina aveva la vecchia casa dell’ Ospitale, poi a destra e sinistra un doppio Cimitero, benché da cinquant’ anni non più usato, e le mura istesse della città la toccavano

che Sua Eccellenza il vecchio e venerando Conte Leopoldo nato ai 9 Maggio 1186, vedovo della Contessa, Marianna de Thun - Hohenstein, sorella del P. V. Emanuele 6 rimaritato poi coll’ altra sorella Sofia, colle Contesse Mad dalena ed Eleonora sue sorelle, dame piissime e di condotta esemplare. Fino dai 6 Febbraio 1816 dalla sua prima con sorte aveva un unico figlio Giambattista, da poco tempo sposato alla Marchesa Giulia Carlotti di Verona, ed una figlia Maria, nata 1' anno dopo ai 24 Aprile, che

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 161 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
-frequentata deila città , adornala 'dei templi, della curia, è d’altri pubblici fabbricati, il luogo ove alle persone benemerite si alzavano monumenti d’onore. Nè all'impen sata io dico, che colà fosse già il Foro di Trento, quasi centro della città e teatro, ove onorevoli monumenti celebrassero la virtù. Poiché a punto da quel colle deriva l’Iscrizione, che andiamo illustrando, la quale, come mostra l’indole sua, dovea starsene quam oculatis simo loco collocata presso I-a statua elei Patrono della Città

monarchi; e il luogo a tali opere destinato era singolarmente il Foro. Giova adunque credere, ebe il Foro del la Colonia Trentina fosse a punto sopra il colle mentovato, perché la sù furono sicuramente erette per ordine pubblico le statue Im periali, delle quali si conservano le basi incastrate nel muro della Chiesa di S. Apollinare, fabbricata a piè della predetta rupe cogli avanzi degli antichi monumenti Romani, che malconci prima, e infranti, e atterrati dal lungo giro de’ secoli, furono poscia

dalla ignoranza del medio evo giù dal colle nella soggetta pianura a »so di sassi gettati. La prima di ^queste due basi appartiene a Faustina. Se qui si voglia intendere la «no°lie di Antonino. Pio, o la figlino- 19

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 162 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
146 CAPO XVII- SUPPLEMENTO. la di lui, moglie di Marco Aurelio, non né dio sicuro argomento, Benché io pieghi j>er la seconda.’ FAVSTINAE AVO D D L’altra Base non ci offre che un frammento d’Iscrizione d’ignòto Augusto, ma che per tanto non sembra anteriore all' Imperatore A- driano : MAGNO ET INVICTO IMP CÀES Nè queste sole da quel colle derivano , perché non poche altre Iscrizioni nei muri della stessa Chiesa incastrate si osservano , e c’è argomento a credere, che molte altre pietre lavorate

ivi e- -sistenti, e che mostrano la faccia nuda di lettere, abbiano la parte scritta volta all’interno del muro, e ci nascondano preziose notizie. Che poi sul medesimo colle un maestoso fabbricato romano una vol ta esistesse, e onorasse la Colonia Trentina, e probabilmente il Foro medesimo, da altre pietre con queste altre Iscrizioni affastellate si può senza esitanza arguire. Poiché ivi si osservano alla rinfusa ado ppi pezzi di cornice, di colonne e di fregi di assai bel lavoro, e quel che più

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