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Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Page 114 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
Emanuela Fronza Il Tribunale intemazionale per il perseguimento dei crimi ni di guerra compiuti nella ex Iugoslavia si è insediato ufficialmente all’AJa il 17 novembre 1993 dopo essere stato istituito dal Consiglio di Sicurezza (CdS) delle Na zioni Unite, sempre nel 1993, con le risoluzioni 808 e 827. Il Tribunale è stato dunque istituito direttamente dal CdS senza un apposito accordo internazionale. Il CdS ha ope rato sulla base del Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite (“Azioni

. Esso costituisce un documento di indubbia importanza per il diritto intemazionale penale e contiene disposizioni sia di carattere sostanziale (ad esempio quelle relative ai crimini contro l’umanità, al genocidio, alle violazioni del le leggi e consuetudini di guerra), sia di carattere più stret tamente procedurale (norme in materia di cooperazione giudiziaria, di composizione delle camere, ecc. ...). I primi articoli di questo Statuto determinano le compe tenze del Tribunale in ordine alle gravi

violazioni delle Convenzioni del 1949 (art. 2), alle violazioni delle leggi e consuetudini di guerra (art. 3), al genocidio (art. 4), ai crimini contro l’umanità quando siano commessi in con flitti armati e diretti contro la popolazione civile (art. 5). L’art. 7 sancisce la responsabilità penale personale di chi abbia progettato, istigato, ordinato o commesso o in qua lunque modo abbia aiutato a progettare, preparare o ese guire uno dei crimini prima elencati. Questa disposizione inoltre esclude

rispetto alla minaccia alla pace, violazioni della pace ed atti di aggressione”) e dell’art. 29 della carta che permette al CdS di “istituire gli organi sussidiari ne cessari all’adempimento delle sue funzioni”. Con questa decisione molto importante si è riuscito a garantire l’isti tuzione in tempi brevi del Tribunale. Lo statuto del Tribu nale è stato proposto al CdS dal Segretario generale sulla base di un rapporto elaborato da un’ apposita commissione convocata dallo stesso Boutros Boutros Girali

che hanno competenza a giudicare dei medesi mi crimini. Come è noto, l’unica esperienza di Tribunale internazio nale per i crimini di guerra è stata quella di Tokjo e No rimberga e di conseguenza è necessario rilevare che le circostanze storiche in cui quei processi ebbero luogo era no completamente diverse da quelle in cui nasce il Tribu nale per la ex Jugoslavia. In Germania infatti, alla fine del conflitto non esistevano più né un’organizzazione statale, né un ordinamento giudiziario e quindi

1
Books
Category:
Law, Politics
Year:
1970
¬Das¬ Paket
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Page 35 of 44
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 44 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Subject heading: s.Südtirol-Paket
Location mark: III 100.297
Intern ID: 242669
, n, 5, è isti tuito il seguente articolo 77-bis: « Per la provincia di Bolzano sono istituiti ruoli dei personale civile, distinti per carriere, relativi alle amministrazioni statali aventi uf fici nella provincia.Tali ruoli sono determinati sulla base degli or ganici degli uffici stessi, quali stabiliti, ove occorra, con apposite norme. li comma precedente non si applica per le carriere direttive del l’amministrazione civile deii’intemo, per il personale della pubblica sicurezza e per quelio amministrativo

regionali e provinciali ». Art. 47 Dopo l’articolo- 78 delio Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è istituito il seguente articolo 78-ter: « Gii atti amministrativi degli enti ed organi della pubblica ammi nistrazione aventi sede nella regione, ritenuti lesivi del principio di parità dei cittadini in quanto appartenenti ad un gruppo lingui stico, possono essere impugnati dinnanzi all’autonoma sezione di Bolzano del tribunale regionale

è necessario il voto favorevole deila maggioranza dei con siglieri deila provincia di Trento e di quelli della provincia di Bol zano. Se tale maggioranza non si forma, l'approvazione stessa è data da un organo a livello regionale. Detto organo non può modi ficare le decisioni in ordine ai capitoli di bilancio eventualmente contestati in base a quanto previsto ai commi terzo, quarto e quin to del presente articolo e definiti con la procedura ivi contem plata ». Art. 42 La denominazione dei titolo VAI dello

Statuto speciale per il Tren tino-Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è sostituita dalla seguente: « Rapporti fra Stato, regione e provincia ». Art. 43 L’articolo 76 dello Statuto speciale per i! Trentino-Alto Adige, ap provato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è sostituito da' seguente: « Ne! territorio regionale sono istituiti un commissario del governo per ia provincia di Trento e un commissario del governo per la provincia di Bolzano. Spetta

ad essi: 1] coordinare, in conformità alle direttive del governo, lo svolgi mento delle attribuzioni delio Stato nella provincia e vigilare sul l’andamento dei rispettivi uffici, salvo quelli riflettenti l'ammi nistrazione della giustizia, !a difesa e le ferrovie; 2] vigilare sull’esercizio da parte delle province e degli altri enti pubblici locali delle funzioni ad essi delegate dallo Stato e co municare eventuali rilievi al presidente della giunta provinciale; 3] compiere gli atti già demandati

2
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Page 111 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
Mentre l'Europa "scopre" che in Bosnia un popolo è stato massacrato nel nome della pulizia etnica , il Tribunale Internazionale per la ex Jugoslavia assume un ruolo fondamentale per una futura soluzione del confitto. Luca Fregano I fatti parlano chiaro: in Bosnia c’è una guerra di aggressio ne (a danno della popolazione musulmana), si sta consu mando il genocidio di un intero popolo e vengono commes si continuamente orrendi crimini che offendono l’umanità intera. E ora di chiamare le cose con

il loro nome. La pulizia etnica non è una “semplice guerra civile” e le parti coinvolte nel conflitto non sono “tutte uguali”. La comunità intema zionale ha dovuto, con estremo ritardo, rendersene final mente conto. Resta il rammarico per una reazione comun que tardiva e probabilmente insufficiente. (Ritornerà mai la Bosnia multietnica e multiculturale, ora che Croazia e Ser bia si sono divise la torta?). Già nell’estate del 1992 la pulizia etnica, sistematicamente realizzata in Bosnia-Erzegovina sia

dalle tmppe croate che da quelle serbe, era ampiamente documentata. La spartizio ne era stata decisa a tavolino sin dall’inizio: bastava togliere di mezzo la popolazione musulmano-bosnica. Detto, fatto. E così migliaia di persone sono state rastrellate e racchiuse nei campi di concentramento o costrette a fuggire. Già nel ’92 l’opindone pubblica intemazionale era a conoscenza del ramificato sistema di lager serbi (oltre cento), dislocati nella Bosnia settentrionale, con oltre centomila prigionieri

(con qualche eccezione in Ger mania e Francia). Anzi, qualche autorevole commentatore si è spinto persino a scrivere che i massacri dei miliziani serbi erano il frutto della fantasia propagandistica di qual che giornalista nostalgico ostile verso Belgrado. Ma la pianificazione sistematica del genocidio nelle zone occupate dai serbi non è affare di oggi. La commissione “Bassiouni” aveva già portato prove incontestabili in un dossier consegnato nel maggio del 1994 al Presidente del Tribunale

barbarie delle città sottopo ste ad assedio continuo per anni: Srebrenica, Zepa, Goraz- de, Bihac, Tuzla, Sarajevo. Crimini che adesso devono essere puniti. I macellai dei balcani, i Tudjman, i Karadzic, i Milosevic, i Mladic, de vono essere perseguiti dal Tribunale internazionale come i mandanti e gli esecutori del genocidio di un popolo. E con loro tutta quella schiera dì soldati, burocrati, merce nari che un giorno magari si difenderanno dicendo che “obbedivano solo agli ordini”. Molte speranze sono

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Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Page 113 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
D: Il Tribunale viene criticato per la sua natura ad “hoc Mentre c’è che vorrebbe un tribunale con competenze “generali”. E una. crìtica fondata? Langer: L’aspirazione ad un Tribunale internazionale pe nale è molto forte fra i cittadini. Il fatto che l’emozione per i crimini orrendi nella ex Jugoslavia abbia fatto saltare tante remore e abbia portato il Consiglio di Sicurezza a decidere per questo tribunale ad hoc, secondo me, è un segno positivo e non negativo. È vero che è un tribunale solo

ad hoc, però intanto è un tribunale imparziale, non dei vincitori. Penso che, se lavorerà bene, sarà assai faci litata l’istituzione di un Tribunale permanente. Potremmo avere una giustizia penale intemazionale per i crimini contro l’umanità come le violazioni delle Convenzioni di Ginevra, il trattamento inumano dei prigionieri, l’uso di armi proibite, il delitto di genocidio, il grande traffico di droga. Crimini intemazionali definiti come tali che sor passano i limiti della giurisdizione nazionale

. La Com missione affari legali dell’ONU ha all’ordine del giorno l’istituzione di un tribunale permanente e quindi il Tribu nale neo-istituito sulla ex Jugoslavia sarà una sperimenta zione per vedere se un tribunale internazionale e perma nente sarà possibile. Certamente a questo proposito bisognerà che si raffreddino alcune speranze eccessive, bisognerà definire molto chiaramente un catalogo dei de litti internazionali che potranno essere sottoposti ad un tribunale di questo genere e poi sarà

i criminali del nostro popo lo.” Lo hanno chiesto i croati contro i criminali croati, i serbi contro i criminali serbi, i bosniaci contro i criminali bosniaci. Questo dà la vera autorità. Non è Norimberga o Tokjo, imposti dagli americani contro i tedeschi e i giap ponesi, ma è la parte sana e democratica di questi popoli che chiede che sia fissato un argine. Mi sembra che sia il precedente più importante per un Tribunale intemaziona le realmente autorevole e che speriamo possa presto costi tuirsi. m

5
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Page 115 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
nire, sia chiedendo il trasferimento dei procedimenti, sia prendendo in riesame i giudizi nei casi previsti dall’art. 10 dello Statuto. A queste disposizioni seguono un insieme di norme relative all''organizzazione del Tribunale, alla composizione delle camere, ai requisiti e all’elezione dei giudici, al procuratore, alle indagini e alla redazione del l’atto d’accusa. Lo statuto individua il responsabile delle indagini e del l’accusa nella figura del procuratore. Il procuratore agisce in modo

indipendente come organo separato del Tribunale ed ha l’obbligo di assoluta indipendenza da qualsiasi Sta to o Governo. Egli viene nominato dal CdS su proposta del Segretario generale. Presta in carica quattro anni e può essere rieletto. Il procuratore avvia le indagini d’ufficio sulla base di informazioni ottenute da qualunque fonte, in particolare da governi, organi delle Nazioni Unite, orga nizzazioni intergovernative e non-govemative. Il procura tore può interrogare sospetti, vittime e testimoni per

conto dei fattori quali la gravità del fatto. Lo Statuto detta anche una disposizione circa l’esecuzione delle pene: la detenzione si svolgerà in uno Stato indicato dal Tribunale Intemazionale su una lista di Stati che abbia no segnalato la loro disponibilità ad accogliere il condanna to. La detenzione si svolgerà secondo le norme in materia dello Stato interessato, sotto la supervisione del Tribunale intemazionale (art. 27). Infine viene espressamente prevista una causa di estinzione della pena

, ovvero la possibilità di godere di una grazia o della commutazione della pena, in base alla legge dello Stato in cui la pena viene scontata, dopo che il Presidente del Tribunale abbia deciso in merito in senso favorevole, tenendo presente gli interessi della giu stizia e sulla base dei principi generali di diritto (art. 28). Queste disposizioni ci sembrano interessanti perché, pur non trattando ciascun crimine in particolare e pur non pre vedendo per ogni tipo di crimine internazionale una pena

processuali. Questa considerazione è valida anche se il Tribunale di cui parliamo, è competente a giudicare solo dei crimini nella ex Jugoslavia e non è quindi un Tribunale intemazionale permanente. Emanuela Fronza, si è laureata in giurisprudenza a Bolo gna con una tesi sul Tribunale internazionale per la ex Jugoslavia. Questo articolo è apparso sulla pubblicazio ne “La Giustizia contro la barbarie ”, Associazione per i popoli minacciati, Bolzano, 1994. H

6
Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(1978)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 2. 1978
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Page 97 of 204
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 199 S. : Ill., Kt., Noten
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Carl von Czoernig, studioso del Friuli / Camillo Medeot ; Giorgio Faggin, 1978</br> Decurtins, Alexi: 40 Jahre Rätoromanisch als vierte Landessprache : eine Besinnung / von Alexi Decurtins, 1978</br> Dorsch, Helga: ¬La¬ scassada busarada ... - ein abteiisches Gelegenheitsgedicht aus dem vergangenen Jahrhundert / Helga Dorsch-Craffonara, 1978</br> Fontana, Josef: ¬Der¬ Enneberger Schulstreit / Josef Fontana, 1978</br> Garlato, Francesco: ¬Il¬ senso dell'identità etnica / Francesco Garlato, 1978</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ Sprach- und Sachatlas des Zentralrätoromanischen (ALD) / Hans Goebl, 1978</br> Kuen, Heinrich: ¬Der¬ Einfluß des Deutschen auf das Rätoromanische / Heinrich Kuen, 1978</br> Kuen, Heinrich: ¬Die¬ ladinischen Farbwörter / Heinrich Kuen, 1978</br> Śliziński, Jerzy : ¬Die¬ Darstellung der Ladiner in polnischen Enzyklopädien des XIX und XX. Jahrhunderts / Jerzy Slizinski, 1978</br> Lunelli, Clemente: ¬Il¬ musicista Giovanni Battista Runcher : (1714 - 1791) / Clemente Lunelli, 1978</br> Moroder, Edgar: Franz Moroder zu Lenert : (1847 - 1920) ; Handelsmann, Altbürgermeister, Heimatkundler / Edgar Moroder, 1978</br> Nazzi Matalon, Žuan : Prejeris furlanis / Žuan Nazzi Matalon, 1978</br> Richebuono, Giuseppe: ¬Le¬ mone da Colfosch te dificoltês / Ojep Richebuono, 1978</br> Sobiela-Caanitz, Guiu: ¬Il¬ Rumantsch ed otras linguas romanas periclitadas / Guiu Sobiela-Caanitz, 1978
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: D II Z 1.092/2(1978) ; II Z 1.092/2(1978)
Intern ID: 329269
nuova svolta alla vita musi cale cittadina. Se ai maestri cappella del Duomo era vietato, anche se non esplicitamente, di svolgere un’attività nell’opera lirica, vi era tuttavia largo spazio per la musica di carattere ora- toriale. Così nella quaresima del 1751, certo memore di quanto si faceva a Venezia, fa ese guire l’oratorio del Metastasio »La passione di Gesù Cristo« con musica sua; e nel 1756 si ese gue una sua cantata in onore del nuovo Principe-Vescovo di Trento. E’ presente, come il primo

rappresentante della musica, ai principali avvenimenti cittadini; così il 4 gennaio 1763 partecipa ai funerali del Principe-Vescovo Francesco Felice Alberti (lo stesso a cui aveva de dicato la cantata), come precisa il padre Tovazzi: vi erano »li musici col loro Maestro di Cap pella Giambattista Rungger, detto volgarmente Roncher, Badiotto, numero diciotto« 14 ). Nel frattempo il musicista si era anche sposato. Il 2 giugno 1753 nella parrocchiale di S. Pietro a Trento si univa in matrimonio con Anna Caterina

purezza che si può ritrovare in alcune arie musicate dal Runcher, ed è nelle sue arie che l'influenza veneziana è da ritenere particolarmente marcata. Agli inizi del 1750 G. B. Runcher è nominato maestro di cappella del Duomo di Trento. Il suo predecessore, don Carlo Prati, era morto il 13 dicembre 1749. Il Capitolo del Duomo, a cui spettava la nomina, il 9 gennaio 1750 conferisce l’incarico al Runcher, senza alcuna condizio ne 13 ). Stabilitosi definitivamente a Trento il Runcher cerca di dare una

, figlia di Giovanni Gasparo Pomaroli, un mercante di Trento già morto alla data del matrimonio della figlia. Ed è lo stesso giorno della sua morte, il 26 gennaio 1753, che il Runcher è nominato curatore dei quattro figli del Poma roli. Da quella data al 1755, e con uno strascico fino al 1772, le vicende dei beni dei Pomaroli s’intrecciano con la vita del musicista, come.risulta da alcuni processi e da vari atti notarili 15 ). 12) Giangrisostomo Tovazzi, Bibliolegium miscellum. Biblio teca dei

p. Francescani di Trento, Ms. 53, p. 559, n° 1833, 1834 (copia in Biblioteca comunale di Trento, Ms. 184, p. 852, n° 2 133. 2134). Si tratta dei libretti del »ludas Prodi tor«, musica di Nicolò Jommelli, per gli Incurabili del 1745. E del »Jonathas«, musica di Andrea Bernasconi, per l’Ospi tale della Pietà del 1747. 13) TN, Archivio Capitolare. »Acta capitularia« n° 92. Il 2 gen naio 1750 »Gio Batta Roncher / Indicitur die Lunae hora 11 in mane«. E il 9 successivo »Confertur supp.ti Officium Ma gistri

7
Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(1988)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 12. 1988
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Page 186 of 300
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 295 S. : Ill., graph. Darst., Kt., Noten
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Arbeitsbericht 3 zum Ald I = Relazione di lavoro 3 per l'ALD I / Roland Bauer ..., 1988</br> Crazzolara, Claudia: ¬La¬ tragica fine di G. B. Alton / Claudia Crazzolara, 1988</br> Diekmann, Erwin: Ergebnisse einer Umfrage im bündnerromanischen Sprachgebiet zur Akzeptanz des "Rumantsch Grischun" als gesamtbündnerromanische Schriftsprache / Erwin Diekmann, 1988</br> Kattenbusch, Dieter: Rätoromanisch oder Ladinisch? : Dolomitenladinisch = Sellaladinisch = Zentralladinisch = Zentralrätoromanisch? ; einige Bemerkungen zu einem terminologischen Streit / Dieter Kattenbusch, 1988</br> Lindner, Christine: Libr por i foresti nell Ciastell Trafoi : das Wiener Gästebuch von Franz A. Rottonara / Christine Lindner, 1988</br> Lunelli, Clemente: Nuovi documenti e musiche di Giovanni Battista Runcher / Clemente Lunelli, 1988</br> Munarini, Giuseppe: Proverbi e detti del Comelico / Giuseppe Munarini, 1988</br> Palla, Luciana: Processi di tedeschizzazione e di italianizzazione dei Ladini dolomitici nel periodo della grande guerra e dell'annessione all'Italia / Luciana Palla, 1988</br> Richebuono, Giuseppe: Aggiunte alle notizie sul castello di Andràz / Bepe Richebuono, 1988</br> Richebuono, Giuseppe: Aggiunte alle notizie sulle chiese della Ladinia fino alla metà del 1500 / Bepe Richebuono, 1988</br> Toth, Alfred: Historische Grammatik der Mundart von La Plié da Fodom (Pieve di Livinallongo, Buchenstein) / Alfred Toth, 1988
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/12(1988)
Intern ID: 355106
prevalente è l’unità del ’’territorio linguistico tedesco-ladino in sé chiuso e coerente, cioè il Tirolo Tedesco Meridionale”. 5 ^ Un’altra iniziativa del Deutscher Verband fu l’organizzazione di un plebiscito nella Ladinia per esplicare la sua volontà di appartenere alla cir coscrizione elettorale di Trento o a quella di Bolzano: ’’Fatta eccezione per 10 abitanti del comune di Cortina d’Ampezzo che dichiararono di voler essere aggregati al collegio di Trento - riferiva Reut-Nicolussi all’on. Cre- daro

. Il Deutscher Verband, for matosi dall’unione dei due preesi stenti partiti cattolico-popolare e li- beral-nazionale, produsse nel 1919- 1920 un vero e proprio statuto di au tonomia, giudicato da parte italiana troppo radicale nelle sue richieste (cfr. U. Corsini - R. Lill, Alto Adige, cit., pp. 58-65). 58) ACS, Pcm. Np., b.60, Comunicazione del Deutscher Verband al commis sario civile Credaro, 4 novembre 1920. Tutte le valli ladine vennero invece unite alla circoscrizione elet torale di Trento: da qui

dall’attivismo del Deutscher Verband, che acresceva così la sua popolarità e forza di pressione sulle autorità italiane. Più difficile è valutare la diffusione della lega tedesca in Fassa, così pure quantificare la reale partecipazione della valle alle iniziative ladine per l’autonomia e l’annessione a Bolzano; il commissario civile di Cavalese denunciava però il 19 aprile 1919 i sentimenti politici filoaustriaci dei las sarli, favoriti dalle agevoli comunicazioni stradali con Bolzano e dallo svi luppo

il 4/11/1920 - tutti gli altri elettori votarono a favore del collegio atesi no”. 5 ^ Il Deutscher Verband dichiarava inoltre di occuparsi del problema ladino ’’soltanto perché reiteratamente invitato dai rappresentanti dei ladini”: la documentazione già citata ed il voto del 1921 confermano tale Fiducia, che nasceva anche probabilmente dalla necessità di appoggiarsi su gruppi politici decisi ed aggressivi data la debole organizzazione politica in terna delle valli ladine, ed era suscitata inoltre

di un turismo soprattutto tedesco: ’’Vennero così a formarsi strette relazioni d’interessi fra gli abitanti della valle e i tedeschi meridionali, rela zioni che vennero sempre più intensificandosi coll’emigrazione di molti abitanti di Fassa nei vecchi centri di villeggiatura di Merano, Bolzano, Bres sanone per esservi impiegati come camerieri, pittori ed operai, e nei paesi 56) Ivi, Memoriale della lega tedesca nel Tirolo Meridionale al commissario civile Luigi Credaro, 9 dicembre 1919. 57) Ibidem

8
Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(1990)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 14. 1990
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Page 343 of 376
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 372 S. : Ill., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Arbeitsbericht 5 zum Ald I = Relazione di lavoro 5 per l'ALD I / Roland Bauer ..., 1990</br> Asche, Roswitha: ¬Die¬ Ritzungen an den Holzhütten der Bergwiesen Prades und Cialneur : Beispiele einer weit verbreiteten kreativen Betätigung der Almleute / Roswitha Asche, 1990</br> Complojer, Franz: Disparità di trattamento accusate dai ladini viventi nella regione Trentino-Alto Adige con particolare riguardo alle istituzioni legislative della regione e delle due province autonome / Franz Complojer, 1990</br> Complojer, Franz: Disparità di trattamento accusate dal gruppo linguistico ladino vivente nella regione Trentino-Alto Adige riguardanti l'amministrazione degli enti locali ed altre posizioni di svantaggio di natura istituzionale / Franz Complojer, 1990</br> Dorsch, Helga: ¬Die¬ Marienkirche in Sëlva/Wolkenstein von den Anfängen bis zum Ende des 19. Jahrhunderts / Helga Dorsch, 1990</br> Goebl, Hans: «Ma il distintivo necessario del determinato tipo sta appunto nella simultanea presenza o nella particolar combinazione di quei caratteri» : methodische und wissenschaftsgeschichtliche Bemerkungen zum Diskussionskomplex «Unità Ladina» / Hans Goebl, 1990</br> Iliescu, Maria: ¬Der¬ repräsentative Wortschatz der romanischen Sprachen : das Rätoromanische / Maria Iliescu, 1990</br> Kattenbusch, Dieter: «Co che la grafia y la gramatica ladina ie nasciudes» : zur Entstehung der grödnerischen Orthographie und Grammatik / Dieter Kattenbusch, 1990</br> Gsell, Otto: Beiträge und Materialien zur Etymologie des Dolomitenladinischen (M - P) / Otto Gsell. - 1990</br> Rabeder, Gernot: Über die Auffindung und Bedeutung der Conturineshöhlr (lad. Ander dles Conturines) / G. Rabeder, 1990</br> Stolzenburg, Andreas: ¬Der¬ Grödner Maler Bernardin Pitschieler/Piceller / Andreas Stolzenburg, 1990</br> Tecchiati, Umberto: Aggiornamento sullo stato delle ricerche archeologiche nell'abitato dell'età del bronzo di Sotciastel in Val Badia (Bolzano) / Umberto Tecchiati, 1990</br> Trapp, Eugen: ¬Das¬ Denkmal für Katharina Lanz in Fodom/Buchenstein / Eugen Trapp, 1990
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/14(1990)
Intern ID: 340831
appartenere pariteticamente ai due maggiori gruppi linguistici. Per la Provincia di Bolzano dovrebbe essere sufficiente il primo dei due requisiti e nella commissione per la Provincia di Trento dovrebbe essere garantita la presenza di almeno un componente del gruppo ladino. Per assicurare infine che la quota dei posti destinati al gruppo ladino sia occupata da soggetti che effettivamente fanno parte di detto gruppo, si deve esigere che i candidati partecipanti ai concorsi come ’’appartenenti al gruppo

ladini in vista delle maggiori possibilità di vincere il concorso. Siccome nella Provincia di Trento non è previsto il requisito di un attestato di conoscenza di più lingue per il pubblico impiego, i candidati dichiaratisi appartenenti al gruppo ladino dovrebbero, per le stesse ragioni, almeno presen tare un attestato di conoscenza della lingua ladina rilasciato da una commissio ne come prevista al sesto comma dell’art. 3 del decreto citato, composta, in questo caso, da due membri appartenenti

l’estensione alla Provincia di Trento. Su questo punto si rinvia al successivo articolo (ivi il n. QD). Concludendo si fa notare che la regola della ripartizione proporzionale degli uffici giudiziari è destinata ad acquistare ulteriore importanza dal momento che il nuovo codice di procedura penale prevede l’istituzione di un pubblico mini stero presso ogni pretura circondariale per separare anche sotto il profilo perso nale le due funzioni di giudice e di organo dell’accusa (art. 70 del D.P.R. del

al gruppo ladino nominati, d’intesa con la Provincia e con i Sindaci dei Comuni ladini, con decreto del Commissario del Governo. Sempre per evitare comportamenti opportunistici, questo requisito dovreb be poi valere anche per candidati che si sono dichiarati ladini in ordine ai concorsi a pubblici impieghi presso le pubbliche amministrazioni relativamente ai loro uffici nella Regione. Anche per questi trova applicazione la regola della ripartizione proporzionale fra i gruppi linguistici e se ne proporrà

intera. Delle frazioni del gruppo ladino inferiori alla metà non utilizzate si terrà poi conto nei riporti di successivi concorsi. Questa nuova situazione dovrebbe poi ripercuotersi anche sulle norme di attuazione ora in vigore. In particolare non sarebbe più sostenibile la regola dell’art. 35(2) del D.P.R. del 26/7/1976, n. 752, la quale esige che la commissio ne d’esame per uditore giudiziario sia composta da sei membri che conoscono la lingua italiana e quella tedesca e che inoltre devono

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Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
1907
Letture italiane raccolte ed annotate ad uso delle scuole médie tedesche
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Page 77 of 234
Author: Marchel, Franz [Hrsg.] / per cura di Francesco Marchel
Place: Innsbruck
Publisher: Wagner
Physical description: 228 S.. - 2. ed.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Tirol ; s.Realschule ; g.Italienisch ; f.Lesebuch<br>g.Tirol ; s.Gymnasium ; g.Italienisch ; f.Lesebuch
Location mark: 419
Intern ID: 181497
— 71 — Occorrendo per gli usi civili la maggiore possibile semplicità nella divisione del tempo, si è convenuto cbe Fanno conti 365 giorni precisi; Fanno civile è quindi di quasi sei ore più breve del vero anno solare. Queste ore, sommate insieme ogni quattro anni, formano il giorno, eli cui è più lungo F anno bisestile, giorno che suolsi aggiun gere al mese eli febbràio. Tal mètodo di correggere l’anno civile, per ricondurlo in armonia col solare, non è, come già si vede, scevro di errore

grave inconveniente l'anno civile sulla règola delle 12 rivoluzioni lunari. Ecco F origine del- 1 anno lunare. Ma ben presto si vide che Fanno lunare, per essere più breve dell’ anno solare, non poteva più coin cidere col ritorno delle stagioni. Per conservare i 12 mesi fu quindi mestieri aggiungere al mese alcuni giorni. Ond’è che nella scienza si conoscono due spècie di mesi: il mese lunare, che è di circa 28 giorni, ed il mese solare, che ne comprende 30 o 31. Come il periodo lunare diede origine

. Tuttavolta per lunghissimi periodi di tempo esso può adoperarsi, senza che ne risul tino gravi alterazioni tra le divisioni dell’ anno. Se i moti apparenti del sole servirono a dividere il tempo in anni e giorni, le rivoluzioni della luna, satèllite della terra, le quali si compiono nel breve spàzio di circa 28 giorni, diedero occasione a spartire Fanno in porzioni che si dissero mesi. Ed abbracciando Fanno solare a un dipresso 12 periodi lunari, fu creduto dai pòpoli meno colti potersi formare senza

alla divisione deli 5 anno in 12 mesi, così le vàrie apparenze o fasi che la luna ci presenta in ciascuno di tali periodi (le quali sono il novilùnio, il. primo quarto, il plenilunio e F ultimo quarto), servirono a dividere il mese iu settimane. L’antichità pose ciascun giorno della settimana sotto la protezione del gènio d’una delle sfere che formano il nostro sistema so lare, e lo appellò dal nome del protettore; disse quindi: giorno della Luna, giorno di Marte, giorno di Mercùrio, di Giove

, di Vènere, di Saturno, del. Sole: onde si hanno anche oggi i nomi di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì. Un’ altra divisione dell’ anno, meno esatta però e meno uniforme delle nominate fin qui, è quella delle stagioni.

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(1991)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 15. 1991
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Page 285 of 352
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 340 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Französisch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Arbeitsbericht 6 zum Ald I / Roland Bauer ..., 1991</br> Bombonato, Gino: Ricerche archeologiche di superficie nella Val Gardena / Gino Bombonato, 1991</br> Caneppele, Paolo: ¬I¬ vagabondi nell'artigianato ligneo gardenese / Paolo Caneppele, 1991</br> Complojer, Franz: Disparità di trattamento accusata dai ladini viventi nella Regione Trentino-Alto Adige nei rapporti con gli uffici pubblici nel settore culturale e riguardo alla salvaguardia della integrità e stabilità della minoranza / Franz Complojer, 1991</br> Dal Ri, Lorenzo: Ritrovamento di una punta di lancia a Colfosco in Val Badia / Lorenzo Dal Ri, 1991</br> Dragogna, Giovanna: ¬La¬ terza campagna di scavi nell'abitato dell'Età del bronzo di Sotciastel in Val Badia (Bolzano) / Giovanna Dragogna ; Umberto Tecchiati ; Erio Walzolgher, 1991</br> Giger, Felix: Chancen und Vorteile des Rumantsch Grischun / Felix Giger, 1991</br> Goebl, Hans: ¬Das¬ Rätoromanische und das Dolomitenladinische in der thematischen Kartographie der Siebziger- und Achtzigerjahre des 19. Jahrhunderts : integraler und partieller Neudruck von vier Sprach- und Völkerkarten (Ascoli 1873, Schneller 1877, Gartner 1882 (a) und Le Monnier 1888/89) / Hans Goebl, 1991</br> Gsell, Otto: Beiträge und Materialien zur Etymologie des Dolomitenladinischen (R - S) / Otto Gsell. - 1991<br> Kattenbusch, Dieter: Franz Moroder : (1847 - 1920) ; ein Ladiner ohne Furcht und Tadel / Dieter Kattenbusch, 1991</br> Mourin, Louis: ¬Les¬ analogies dans la reflexion verbale du Gardenais dans une perspective romane / Louis Mourin, 1991</br> Munarini, Giuseppe: Breve quadro della letteratura ladino-ampezzana / Giuseppe Munarini, 1991 Steinicke, Ernst: ¬Die¬ Bevölkerungsentleerung in den friulanischen Alpen als ethnisches Problem / Ernst Steinicke, 1991</br> Tavano, Luigi: ¬La¬ badiota Suor Giovanna Nepomucena Piccinini (1815 - 1885) protagonista a Gorizia / Luigi Tavano, 1991
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/15(1991)
Intern ID: 355133
. 1) La ripartizione proporzionale dei posti del pubblico impiego delle amministra zioni statali fra i gruppi linguistici Dispone l'art. 89 dello Statuto che i posti dei ruoli del personale civile relativi alle amministrazioni statali aventi sede nella Provincia di Bolzano sono riservati a cittadini appartenenti a ciascuno dei tre gruppi linguistici, in rappor to alla consistenza dei gruppi stessi, quale risulta dalle dichiarazioni di apparte nenza rese nel censimento ufficiale della popolazione. Questa regola

estesa alla Provincia di Trento anche quella del quinto comma dello stesso art. 89, la quale garantisce al personale in parola una certa stabilità di sede nella Provincia. In questo contesto va ancora ricordato che il criterio proporzionale è appli cato anche ai ruoli del personale delle amministrazioni della Regione, della Provincia e dei rispettivi enti locali. Questa applicazione viene giustificata

legislativo del 3/4/1947, n. 428, e stabilire che il personale addetto alla realizza zione dei programmi in lingua ladina debba appartenere al gruppo ladino (cfr. l'art. 9 del D.P.R. del 1/1 1/1973, n. 691, norme di attuazione). C) L’integrità e la stabilità della minoranza ladina Si rinvengono nello Statuto anche disposizioni intese a facilitare e favorire la stabilità di residenza e quindi l'integrità territoriale delle due minoranze nella Provincia di Bolzano. Questa integrità è coessenziale

Provincia di Bolzano e non anche a quelli della Provincia di Trento. Così succede che ne rimane escluso il gruppo ladino trenti no, mentre le gode il gruppo italiano nella Provincia di Bolzano, il quale non è certamente una minoranza. Ci si deve nuovamente chiedere se questa situazione sia compatibile col già più volte citato obbligo costituzionale della Repubblica di tutelare "con apposite norme le minoranze linguistiche”. Se così non fosse, sarebbe certamente) d’obbligo un intervento legislativo

dovrebbe essere estesa anche alla Provincia di Trento, ma con un opportuno ritocco a favore del gruppo ladino. Anche qui vale infatti quanto già detto circa l’idoneità del criterio proporzionale a tutelare il gruppo ladino (cfr. i due precedenti articoli): pur avendo innegabili vantaggi, esso penalizza la minoranza ladina, per la sua debolezza numerica, quando i posti da ripartire proporzionalmente sono pochi (e perciò, di regola, importanti). Per attenuare questo effetto di esclusione de facto

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Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Page 112 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
nire in questo sanguinoso conflitto con un organo super partes in grado di portare giustizia e di evitare il continuo ricorso alla vendetta e alla rappresaglia. Questa intervista è stata raccolta da Radio Tandem nel giugno del 1994 e in parte riportata nella pubblicazione “La Giustizia contro la barbarie, il Tribunale internazionale per la ex Jugoslavia”, redatta da Luca Fregona ed Emanuela Fronza, edita dal l’Associazione per i popoli minacciati, Bolzano 1994. Domanda: Lei ha promosso una

risoluzione al Parlamen to Europeo che chiede un maggiore impegno all’Unione Europea a favore del Tribunale internazionale penale per la ex Jugoslavia. Eppure questo Tribunale viene visto an cora come un istituto sì necessario, ma privo dei mezzi necessari per un ’efficace azione. Langer: Penso che questo Tribunale internazionale sia an cora un po’ come una carta di riserva. Gli Stati maggiori della comunità internazionale mi pare siano ancora incerti se usare questo Tribunale come una specie di arma

Alexander Langer sul Tribunale Internazionale per la ex Jugoslavia ìntervisfo o cura di Luco Freqona Alexander Langer è stato uno dei deputati europei che più si è impegnato per l’istituzione del Tribunale internazio nale per la ex Jugoslavia. Promotore di numerose risolu zioni del Parlamento europeo che impegnano gli Stati aderenti a sostenere finanziariamente e politicamente il tribunale, Langer vedeva in questa istituzione una possi bilità concreta per la comunità intemazionale di interve

tracciare una linea tra chi è colpevole e chi non lo è. D: Lei ha più volte dichiarato che il Tribunale è un po’ come un bambino abbandonato sulla soglia di una sacre stia. Cosa intende dire usando questa espressione? Langer: Intendo dire che questo Tribunale ha alle sue spalle delle risoluzioni dell’ONU e del Consiglio di Sicurezza, ha alle sue spalle l’autorità del segreatrio delle Nazioni Unite, eppure non si sa ancora quanto gli stati membri dell’ONU e gli stati belligeranti prenderanno sul serio

le sue sentenze. È innanzitutto necessario che questo Tribunale possa lavo rare in modo credibile. E questo significa che deve poter contare su personale qualificato, che deve poter indagare, che deve poter usare le lingue del posto per poter sentire i testimoni, che deve avere una procedura convincente e che deve, quando emette un mandato di comparizione, essere in grado di farlo anche eseguire. Una persona chiamata a ri spondere deve comparire all’Aja e questo è possibile solo con la collaborazione

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Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Page 107 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
è il pieno funzionamento del Tribunale del- l’Aja per stabilire mandanti ed esecutori di atrocità ai danni dei civili, purché non ci si serva di un tribunale (seppur internazionale) per fare politica (intemaziona le). Altrettanto auspicabile è la continuazione del dialo go tra gli oppositori ai governi di Pale e Sarajevo, questi ultimi fautori, benché con intenzioni e accanimento bel ligerante diverso, del protrarsi dell’assurda guerra in Bosnia. Assolutamente necessarie sono oramai operazioni

, pensan do: “il mio Dejan doveva veramente morire?”. Già, era veramente necessario tutto ciò? Chiamare in Italia un disertore significa sottrarre fisica- mente una persona a quest’ignobile guerra, affinché an che questa strada possa essere percorsa, anche questa pos sibilità sia data “per incarnare l’utopia nella convivenza e continuare a inseguire il sogno di sbattere la guerra fuori dalle nostre vite e fuori dalla storia“ 7 . Alberto Grossi, redattore del mensile Alfa Zeta, è tra i curatori

dell’edizione italiana del libro “Disertori della guerra in ex Jugoslavia ”, ed. Alfa Zeta, Parma 1995. 1 Bojan Aleksov, Disertori dalla guerra in ex Jugoslavia, Parma: ed. AlfaZeta, 1995. 2 Fonte ONU 3 Bruce Chatwin, le vie dei canti, Milano: ed. Adelphi, 1988. 4 H. M. Enzensberger, Prospettive sulla guerra civile, Torino: ed. Einaudi, 1994. 5 H. M. Enzensberger, op. cit. 6 Alexander Langer, Chiamiamo la polizia ..., Parma: Alfazeta, n. 38/94. 7 Gianni Caligaris, Da mani di donne, da “Disertori dalla

in Bosnia equivale a servire i signori della guerra, quelli che si mantengono e arricchiscono con i proventi del mer cato nero “di stato” - alimentato da aiuti umanitari e con la complicità dei caschi blu -- quelli che coprono il traffico intemazionale di armi, droga e prostituzione. La retorica dei mass media, le informazioni manipolate, la predispo sizione ad atteggiamenti violenti, e comunque non ostili alle forze politico-militari, la connivenza di sapere bellico e bellicistico cui parte

della popolazione civile non ha potuto (o non ha voluto) sottrarsi. La degenerazione dal nazionalismo in odio interetnico belligerante abbiamo vi sto essere stata rapida e vorticosa, vertiginosamente effi cace. A sentire i racconti di amici jugoslavi, fino al ’91 nessuno (ma proprio nessuno!) osava immaginare si sa rebbe giunti a tanto. «E il meccanismo assomiglia a quello della vendetta di sangue: sempre più uomini vengono tra scinati nel vortice dell’odio e della paura, finché non si è raggiunto

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Books
Category:
History
Year:
1891
¬Die¬ Thal- und Gerichtsgemeinde Fleims und ihr Statutarrecht
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Page 230 of 234
Author: Sartori-Montecroce, Tullio ¬von¬ / von Tullio v. Sartori-Montecroce
Place: Innsbruck
Publisher: Wagner
Physical description: VIII, 222 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Zeitschrift des Ferdinandeums ; F. 3, H. 36
Subject heading: g.Fleimstal ; z.Geschichte
Location mark: II 64.827
Intern ID: 134613
del Processo civile. [Druck: Trento Manauni 1789.] — .XVI. Del Processo per crediti eccedenti la somma di 9 fl. [Druck: Trento Monauni 1790.] — XVII. Esem plare del mètodo da osservarsi nelle cause il di cui valore non eccede la somma' di 9 fl. [Druck : Trento Monauni 1790.] — XVIII. Statuti della Città di Trento colla Designazione dei Beni del Comune nella prima metà del secolo XIV. [Druck in der Biblioteca Trentina ed. F. Gar. B. Ili — VI. Trento Mo nauni 1858.] — XIX. Sentenze in favore

. [Druck : Trento. Brunati 1714.J — XI. Statuto di Trento ccc. [Druck: Trento Battisti 1765.] — XII. Progetto di un muovo Codice Giudiziario nelle cause civili di F, Barbacovi. — Trento Monauni 1785; II. Àufl. Trento 1786 ; III. Aulì. Venezia 1788.] — XIII. Codice Giudiziario nelle cause civili pel Principato di Trento, [Druck : Trento Monauni 1788.] — XIV, Addizioni al Codice Giudiziario. [Druck : Trento Monauni 1789.] — XV, Ordinanza ed istruzione in seguito del codice giudiziario con un esemplare

pubbli cati 1647—1776. Druck, [Bibl. Tirol,] — XXIII. Liber tortius Statutorum Tridenti de criminalibuß cum duplici indice alpba- botico ex autlientico deseriptus 1625. Druck. [Bibl. Mazz.] — XXIV. Statuto delle cause minori avanti i Giudici delle con cordie. 1570. Druck. [Bibl, Mazz.] — XXV. Statuto e Ordini del mercato di Trento 1579. Druck. [Bibl. Tirol.] — XXVI. Sta tuto delli Mercanti di Trento, cavato dall' originale autentico. [Bibl. Mazz.] — XXV1L Statuta et ordinati ones Collegii Medi corum

— VI. Statutum Tridentinum sub Bernardo Clesio Epo editum anno 1528. [Druck : Tridenti Fracassino. 1528.] — VII. Sta-, tutum Tridentinum. [Druck: Tridenti Gelminus 1614.] —Vili. Statutum Tridentinum. hae nova impressione locuplètissimuna. [Druck : Tridenti Barone 1707.] -- IX. Aggiunte agli statuti di Trento nuovamente stampati. [Druck : Trento Barone 1797.] — X. Statuto di Trento, aggiuntavi altre Costituzioni e Provi- gioni ; il tutto ridotto in volgare per maggiore intelligenza, di ciascuno

e contro la città di Trento e i comuni esteriori 1526—1760. Druck. [Bibi. Mazz.'] — XX. Capitoli ed ordini no v am ente fatti intorno alle udienze dei Giudici della città di Trento costituite nel salone posto sopra il Monte Santo. Druck. 1604. [Bibl. Mazz.] • - XXL Bifonna e regolatione nuova delle ferie con nuove tasse coll 1 editto contro gli danneggianti le campagne e cogli capitoli circa l’esercizio della Camera de' pegni. Druck. 1609. [Bibl. Tiro!.] — XXII, B ac colta di leggi ed ordini Trentini

14
Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Page 34 of 113
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
ma questione del tribunale dei minorenni. Non ho capito bene questo lavorare ai fianchi dei giudici.” Maria Silvia Mari, Casa di accoglienza delle donne maltrattate, Milano: “Dunque nel concreto vuol dire questo. Diciamo subito che il lavoro, soprattutto della casa, prevede una grande quantità di rapporti con i servizi sociali, il tribunale dei minorenni, il tribunale ordinario, proprio per garantire che la prima fase del percorso legale si svolga in modo tale che la donna, che è costretta ad uscire

dire “sì, io voglio anche fargli vedere i miei figli, però queste sono le mie condizioni”, diventando quindi protagonista in questa storia. Il lavoro che è stato fatto con il tribunale dei minori è tale che quando una donna arriva dall’associazione casa di accoglienza del le donne maltrattate, c’è qualche giudice che dice: “Bè il maltrattamento sicuramente c’è”, perché un tempo si met teva in dubbio anche questo, “Se viene richiesto un allonta namento se pur temporaneo dal padre possiamo conceder

credere di avere diritti” Lia Cigarini propone addirittura di abolirlo, proprio perché non prevede l’intervento delle avvocatesse. Adesso io non me ne intendo tanto di questo aspetto, ma lei è un’ avvo catessa che si occupa di queste cose e dice che proprio questo tribunale dei minori impedisce l’intervento della madre e del padre nell’interesse dei minori come se l’in teresse dei minori possa essere tutelato soltanto dal giudi ce (o dai giudici) di quel tribunale, come se non fosse possibile che

di casa magari con i figli, sia garantita. Per non scendere troppo nel tecnico, nel momento in cui si allontana di casa la donna, se non vuole passare dalla parte del torto, deve fare una serie di passi legali ancora prima di aver maturato qualunque decisione sulla separazione lega le, perché nel momento in cui porta con se dei minori può essere passibile. Questo significa che in questa fase di inter regno tra l’essere uscita di casa e l’essere entrata in separa zione, i diritti sono uguali tra

il papà e la mamma. Così, spesso, noi ci troviamo di fronte a un diritto teorico assolu tamente ineccepibile, sacrosanto, ma nella pratica un padre che cerca i figli lo fa per per arrivare alla moglie e possibil mente anche per completare l’opera che aveva iniziato pre cedentemente a casa. Quindi, come impedire che la donna non venga ripresa, rimessa in gioco quando non ha nessuna intenzione di vedere il marito nella fase in cui si è appena allontanata da casa ed avrebbe bisogno di stare per conto

16
Books
Category:
Law, Politics
Year:
1970
¬Das¬ Paket
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Page 15 of 44
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 44 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Subject heading: s.Südtirol-Paket
Location mark: III 100.297
Intern ID: 242669
, da parte dei consiglieri regionali, provinciali e comunali, degli atti amministrativi aventi esecuzione nella provin cia di Bolzano e ritenuti lesivi del principio di parità in connessione con l'appartenenza ad un gruppo linguistico, e che concernono cit tadini residenti nella provincia dì Bolzano saranno deferite alla Sezione di Bolzano del Tribunale dì Giustizia Amministrativa, anche se si tratti di provvedimenti adottati da Enti ed Organi che hanno sede in provincia di Trento. In tal senso

si provvederà in sede normativa. Misura sub (90) 1) Nel presupposto che per assicurare integralmente la composi zione paritetica della Sezione del Tribunale di Giustizia ammini strativa di Bolzano II Collegio sarà composto da sei membri (tre di nomina dello Stato, di cui due dì lingua italiana e uno di lingua tedesca e tre di nomina della Provincia, di cui due di lingua tedesca e uno dì lingua italiana), il membro di lingua italiana di nomina del Consiglio Provinciale di Bolzano sarà scelto dal Consiglio

stesso su designazione dei consiglieri pro vinciali del gruppo linguistico italiano, mentre la nomina da parte dello Stato del membro di lingua tedesca di sua spettanza, sarà fatta con l’assegno del Consiglio Provinciale. 2) Il Presidente della Sezione di Bolzano dei Tribunale di giustizia amministrativa è nominato con decreto del Presidente della Re pubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri. Si succedono quali presidenti per ugual periodo di tempo un giudice di lingua italiana

ed un giudice di lingua tedesca asse gnati al collegio. I componenti della Sezione sono nominati, nelle persone designate in osservanza di quanto previsto al n. 1, con decreto del Presidente della Repubblica. 3) Al Presidente della Sezione di Bolzano del Tribunale di Giustizia Amministrativa è dato voto determinante, tranne che per i ricorsi avverso provvedimenti amministrativi lesivi del principio di pa rità tra i gruppi linguistici e la procedura di approvazione dei bilanci regionali e provinciali. Misura

sub (91 ) In sede tecnica verranno adottate le appropriate soluzioni per at tuare il principio della rappresentanza del gruppo ladino in seno al Consiglio regionale e quello provinciale, senza con ciò escludere gli elettori delle Valli ladine dalle elezioni provinciali. Misura sub (94) ’ Per il personale che venisse impiegato in soprannumero ai ruoli o agli organici, previsti nella misura, si adotteranno gli stessi criteri stabiliti per il personale di ruolo. La ripartizione dei posti previsti

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(1988)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 12. 1988
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Page 187 of 300
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 295 S. : Ill., graph. Darst., Kt., Noten
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Arbeitsbericht 3 zum Ald I = Relazione di lavoro 3 per l'ALD I / Roland Bauer ..., 1988</br> Crazzolara, Claudia: ¬La¬ tragica fine di G. B. Alton / Claudia Crazzolara, 1988</br> Diekmann, Erwin: Ergebnisse einer Umfrage im bündnerromanischen Sprachgebiet zur Akzeptanz des "Rumantsch Grischun" als gesamtbündnerromanische Schriftsprache / Erwin Diekmann, 1988</br> Kattenbusch, Dieter: Rätoromanisch oder Ladinisch? : Dolomitenladinisch = Sellaladinisch = Zentralladinisch = Zentralrätoromanisch? ; einige Bemerkungen zu einem terminologischen Streit / Dieter Kattenbusch, 1988</br> Lindner, Christine: Libr por i foresti nell Ciastell Trafoi : das Wiener Gästebuch von Franz A. Rottonara / Christine Lindner, 1988</br> Lunelli, Clemente: Nuovi documenti e musiche di Giovanni Battista Runcher / Clemente Lunelli, 1988</br> Munarini, Giuseppe: Proverbi e detti del Comelico / Giuseppe Munarini, 1988</br> Palla, Luciana: Processi di tedeschizzazione e di italianizzazione dei Ladini dolomitici nel periodo della grande guerra e dell'annessione all'Italia / Luciana Palla, 1988</br> Richebuono, Giuseppe: Aggiunte alle notizie sul castello di Andràz / Bepe Richebuono, 1988</br> Richebuono, Giuseppe: Aggiunte alle notizie sulle chiese della Ladinia fino alla metà del 1500 / Bepe Richebuono, 1988</br> Toth, Alfred: Historische Grammatik der Mundart von La Plié da Fodom (Pieve di Livinallongo, Buchenstein) / Alfred Toth, 1988
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/12(1988)
Intern ID: 355106
. Np., b.60, Relazione del commissario civile del distretto di Cavalese al governatorato di Trento, 19 aprile 1919. 60) Ivi, La Ladinia si solleva!, da ”Der Tiroler”, 4 maggio 1920. 61) Ibidem.

dell’a quila rossa tirolese”. 61) Niente di nuovo quindi nemmeno in questa manife stazione: il pericolo da cui difendersi era ”la tutela politica dei nazionalisti di Trento, che vorrebbero degradarci a minoranza italiana”, mentre nel par tito tirolese si pensava di trovare spazio per una gestione autonoma, per l’affermazione di una stirpe ladina indipendente con un proprio idioma, ed infine un alleato nella difficile battaglia per un’autonomia amministrativa. Affinità, non identificazione fra ladini

e tirolesi Le due culture circostanti, quella tedesca-tirolese e quella italiana, cercarono di appropriarsi, anche se con mezzi diversi, dell’universo ladino; le forze politiche tirolesi lo allettavano con riconoscimenti e con promesse di collaborazione e di sostegno, quelle italiane volevano compiere la loro opera di redenzione e di salvataggio eliminando le influenze tedesche, ri portando il lessico ladino nella sua ’’giusta” dimensione di dialetto italiano e riconducendo le popolazioni all’interno del

della vicina vai Gardena a lavorarvi nei giocattoli di legno di rustica costru zione”. 5 ^ Di particolare diffusione sembra aver goduto in Gardena il partito po polare tirolese, il cui programma autonomistico coincideva con quello del Deutscher Verband; si riferiva infatti in ”Der Tiroler” del 4/5/1920 di una riunione tenutasi il giorno prima ad Ortisei con il proposito di formare un ’’partito popolare ladino dentro al partito tirolese, per manifestare dinanzi a tutto il mondo, in questi

momenti decisivi, la volontà dei ladini del Tirolo Meridionale e rappresentarla efficacemente nei corpi politici”. 60) Si profi lava l’esigenza di creare ’’un’organizzazione della stirpe ladina”, ma sem pre all’interno delle strutture politiche tirolesi; allo stesso modo usuali erano le affermazioni di ladinità che si coniugavano con la volontà di ’’rima nere tirolesi”, e l’assemblea si concludeva con la significativa esclama zione: ’’Evviva il popolo ed il paese ladino sotto il vessillo glorioso

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Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Page 97 of 152
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: Getr. Zählung
Language: Deutsch
Notations: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Subject heading: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Location mark: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern ID: 319184
Bisognerà quindi considerare: * Ristabilire il valore del diritto: non deve stupire l’insi- stenza di tanti cittadini dell’ex Jugoslavia sul Tribunale intemazionale per i crimini contro l’umanità! La separa zione delle responsabilità individuali dalle generalizza zioni etniche o politiche e la supremazia del diritto contro l’arbitrio (e quindi la possibile tutela dei deboli contro i forti) è di cruciale importanza. Come può altrimenti rina scere la fiducia in un ordinamento giusto? Quante volte

del l’informazione. Molto potrebbe essere fatto anche tra l’emigrazione ex Jugoslava. * II ruolo della prevenzione del conflitto: ci sono oggi situazioni di pre-guerra, dove l’esplosione violenta del conflitto può essere, forse, ancora evitata (Kosovo, Macedonia, Vojvodina ...), ma dove occorre concen trare grande attenzione, forte presenza internazionale, intensa opera politica e civile. In questi casi si tratta di influenzare l’evoluzione delle cose in un senso o nel l’altro, e nulla dovrebbe

essere troppo complicato o troppo “costoso” per non essere tentato, visto che in ogni caso un conflitto armato comporterebbe costi umani, politici, economici e materiali assai più alti. Sostenere in queste regioni le forze della possibile convivenza e scoraggiare l’esclusivismo etnico, do vrebbe avere oggi un’alta priorità nell’opera di pace. * Perché non organizzare almeno una parte del volonta riato in corpo civile europeo di pace? Esistono oggi decine di,migliaia di volontari della solidarietà con

e diversificatissima esperienza del volontariato europeo per l’ex Jugoslavia, che in quasi tutti i paesi ha sviluppato straordinarie capacità, ini ziative, competenza e generosità. Ma ... Resta purtuttavia un “ma”, ed è quel “ma” da cui prende avvio l’appello di Cannes. Se, infatti, non arriva qualche segnale chiaro che l’aggressione non paga e che a nessuno può essere lecito partire per le proprie conquiste territoria li e conseguenti omogeneizzazioni etniche, allora ogni altro sforzo civile si sgretola

(ed in fondo la NATO è riuscita a contenere contemporaneamente greci e turchi!). Se si vuole promuovere pace in una regione nella quale la precedente casa comune si è dissolta, l’offerta più cre dibile è quella di entrare sotto un tetto comune più ampio e meno condizionato dai rispettivi nemici pre feriti. Ecco perché a tutti i paesi successori dell’ex Jugoslavia bisogna aprire le porte dell’Europa, a con dizione che scelgano la convivenza, al posto dell’e- sclusivismo etnico, lo Stato democratico invece

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Books
Year:
1895
Commissions-Protokoll über die am 1. bis 7. Juli 1895 durchgeführte Tracen-Revision hinsichtlich der projectierten schmalspurigen Localbahnen von lavis über Cavalese nach Predazzo beziehungsweise von Neumarkt event. Auer über Cavalese u. Predazzo nach Moena.- (¬Die¬ Fleimstalbahn ; 5)
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Page 62 of 87
Place: Bozen
Publisher: Selbstverl. der Fleimstal-Bahn
Physical description: 88 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Location mark: III 101.253/5
Intern ID: 211904
— R3 — Beilage 25. Atto assunto nella cancelleria comunale di Castello li 23 Maggio 1895. Presenti Avanti i seguenti deputati ^rappresentanti n CBpo0 oxmine Antonio Eungaldier. Segretario comunale Cesare Bigotti. Corradini Battista, Betta Bortolo, Corradini Ermenegildo, Weber Aquilino, Demarchi Fi'ancesco, Mattordes Francesco, Larger Pietro Tisler, Nones Nicolò di Bortolo, Corradini Saverio, Larger Pietro Titall, Nones Nicolo fu Domenico, Girardi Adamo, Betta Giuseppe, Corradini Felice

Don Giovanni Zancanelia — ed in sua sostituzione il Eev. signor Curato di Molina Don Tomaso Dellafior coi seguenti incarichi: a) Di divulgare nella Valle di Fiemme l’opportunità d’una tramvia Lavis-Predazzo e la con venienza di fare in modo, che non venga assunto da speculatori forestieri, che succhiereb bero la valle. b) Di intervenire alla prossima revisione delle due traode Lavis - Predazzo ed Egna - Moena per sostenere collettivamente l’interesse dei comuni mandatari a favore del primo

, Corradini Batta fu Bortolo, Corradini Giorgio, Zancanella Luigi, Bortolotti Giuseppe, Corradini Pietro Portoli, Bortolotti Giorgio Trenta, Eizzoli Isidoro e Corradini Domenico. In base alia currenda emessa dal capocomune di Castello in data odierna No. 800, veniva invitata la sopranominata rappresentanza comunale, onde pertrattare 1' oggetto sotto specificato e pro posto. Alla firma del presente protocollo venne nominato Corradini Pietro e Betta Bortolo. Oggetto. 1. Portato a conoscenza della

rappresentanza il progetto Lavis - Predazzo di un tram a scarta mento normale, la rappresentanza comunale, dopo esauriente esposizione e seria discussione, richiaman dosi al conchiuso già preso ai 14 Gennajo a. e., ad unanimità di voti dichiara e conferma, che il pro getto indicato ridonda senza dubbio di grande vantaggio del comune e dei privati. 3- Sviluppatosi poi una lunga e seria discussione sulle pratiche da farsi, per realizzare il suddetto progetto, si passò alla seguente deliberazione, cioè

di concorrere con 60.000 (sessanta mila) fiorini per P acquisto di azioni di fondazione del tramvia elettrico Lavis - Predazzo, la quale deliberazione venne accettata con 16 voti contro 8, e questi ultimi diedero voto negativo — non già perchè fossero contrari alla proposta, — ma perchè avrebbero preferita una dilazione. Finalmente dietro proposta del capocomune si nominarono a membri del comitato locale i signori Eungaldier Antonio, capocomune, Bizzoli Isidoro, Domenico Corradini ed il professore signor

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(1991)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 15. 1991
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Page 277 of 352
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 340 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Französisch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Arbeitsbericht 6 zum Ald I / Roland Bauer ..., 1991</br> Bombonato, Gino: Ricerche archeologiche di superficie nella Val Gardena / Gino Bombonato, 1991</br> Caneppele, Paolo: ¬I¬ vagabondi nell'artigianato ligneo gardenese / Paolo Caneppele, 1991</br> Complojer, Franz: Disparità di trattamento accusata dai ladini viventi nella Regione Trentino-Alto Adige nei rapporti con gli uffici pubblici nel settore culturale e riguardo alla salvaguardia della integrità e stabilità della minoranza / Franz Complojer, 1991</br> Dal Ri, Lorenzo: Ritrovamento di una punta di lancia a Colfosco in Val Badia / Lorenzo Dal Ri, 1991</br> Dragogna, Giovanna: ¬La¬ terza campagna di scavi nell'abitato dell'Età del bronzo di Sotciastel in Val Badia (Bolzano) / Giovanna Dragogna ; Umberto Tecchiati ; Erio Walzolgher, 1991</br> Giger, Felix: Chancen und Vorteile des Rumantsch Grischun / Felix Giger, 1991</br> Goebl, Hans: ¬Das¬ Rätoromanische und das Dolomitenladinische in der thematischen Kartographie der Siebziger- und Achtzigerjahre des 19. Jahrhunderts : integraler und partieller Neudruck von vier Sprach- und Völkerkarten (Ascoli 1873, Schneller 1877, Gartner 1882 (a) und Le Monnier 1888/89) / Hans Goebl, 1991</br> Gsell, Otto: Beiträge und Materialien zur Etymologie des Dolomitenladinischen (R - S) / Otto Gsell. - 1991<br> Kattenbusch, Dieter: Franz Moroder : (1847 - 1920) ; ein Ladiner ohne Furcht und Tadel / Dieter Kattenbusch, 1991</br> Mourin, Louis: ¬Les¬ analogies dans la reflexion verbale du Gardenais dans une perspective romane / Louis Mourin, 1991</br> Munarini, Giuseppe: Breve quadro della letteratura ladino-ampezzana / Giuseppe Munarini, 1991 Steinicke, Ernst: ¬Die¬ Bevölkerungsentleerung in den friulanischen Alpen als ethnisches Problem / Ernst Steinicke, 1991</br> Tavano, Luigi: ¬La¬ badiota Suor Giovanna Nepomucena Piccinini (1815 - 1885) protagonista a Gorizia / Luigi Tavano, 1991
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/15(1991)
Intern ID: 355133
di scegliere la lingua (italiana o tedesca) che inten dono usare nei processi svolgentisi nella stessa Provincia. Quest’ultimo postula to non è però da ritenere essenziale ai fini di una tutela più efficace della minoranza ladina. Più significativa di questa facoltà di scelta appare essere per il gruppo ladino il diritto di cui all’art. 109(2) del nuovo codice di procedura penale. 4) Quest’ultimo dovrebbe però essere esteso a tutti i processi (anche a quelli civili ed amministrativi) celebrati nella

anche in tale lingua. Nella stessa lingua sono tra dotti gli atti del procedimento a lui in dirizzati successivamente alla sua ri chiesta. [...]”. Da notare che la direttiva 102 della legge delega per il nuovo codi ce penale non prevedeva l’onere della richiesta (è previsto semplicemente l’obbligo di esaminare ed interrogare il cittadino nella sua madrelingua e di tra durre nella stessa gli atti a lui indirizza ti). Evidentemente il legislatore, così fa cendo, ha voluto bilanciare l’interesse del

norme va effettuata, in caso di dubbi, sulla base del testo italiano, che è quello autentico: in questo senso l’art. 99 dello statuto. Lo scopo perseguito da queste norme, l’interesse che intendono tutelare, è ovvio: si vuole facilitare ai cittadini di lingua tedesca la conoscenza delle regole giuridiche che li interessano più direttamente. Perché questa agevolazione non è prevista anche per i cittadini di lingua ladina? Anche qui si potrebbe rispondere che la causa sta nella mancanza di una

cittadino minoritario con un altro principio al quale la riforma del proces so penale si ispirava: l’economia e la speditezza processuale.

funzioni esclusivamente o prevalentemente nell’interesse del gruppo ladino; il medesimo diritto in ordine ai rapporti con concessionari di servizi di pubblico interesse svolti nelle località ladine; lo stesso diritto per le adunanze di tutti gli organi collegiali (e non soltanto di quelli elettivi) degli enti di cui al quinto comma dell’art. 32 (con riferimento all’intera Regione). Infine andrebbe garantito dallo Statuto (e non soltanto da norme di attuazione) almeno ai ladini altoatesini il diritto

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