¬La¬ famiglia Saibante di Verona e Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 8)
e per suo fratello Giulio q. Gio. Battista, per Alberto e Gio. Battista, figli di Giulio, per Felice e Giovanni q. Cesare, per Antonio q. Marc’ Antonio, Carlo q. Scipione, Gio, Francesco q. Ottone. (Codex Clesianus, XIX, nell' i. r. Archivio di Luogotenenza in Innsbruck). 1636 dicembre 1, — Contratto dotale di Caterina Del Bene andata sposa a Girolamo Saibante, a rogiti Antonio Malinverno. (Archivio notarile, Rovereto). 1643 maggio 18. — Cado Emanuele dei Signori di Madruzzo, principe ve scovo
di Trento, assegna con investitura a Giulio Saibante q. Giuseppe, rappresen tato dal suo procuratore Gio. Battista Zoner di Rovereto, il feudo dopo la morte •di suo fratello Baldassare. (Codex Clesianus, XIX, nell' i. r. Archivio di Luogotenenza in Innsbruck). 1646 gennaio 8. — Carlo Emanuele dei Signori di Madruzzo, principe ve scovo di Trento, assegna con investitura a Francesco q. Giuseppe per sè e suo fratello Carlo ii feudo posseduto da suo padre Giuseppe. (Codex Clesianus, XIX, nell
’ i. r. Archivio di Luogotenenza in Innsbruck). 1649 agosto 17. — Testamento di Gio. Francesco q. Ottone Saibante, a rogiti Antonio Benasciuti. '(Cannelli, Reg, N. 100). 1651 febbraio 6 e 25, marzo 18. — Divisione dei beni fra i fratelli Fran cesco, tenente colonnello, e Girolamo Saibante, a rogiti Antonio Malinverno. (Archivio notarile, Rovereto). 1664 gennaio 11. — Sigismondo Francesco, arciduca d’Austria e principe vescovo di Trento, investe Francesco q. Giuseppe Saibante per sè e suo fratello •Cado del
feudo posseduto da suo padre. (Codex Clesianus, XXI, nell’ i. r. Archivio di Luogotenenza in Innsbruck). 1664 gennaio 25. Sigismondo Francesco, arciduca d’Austria e principe vescovo di Trento, investe dei feudi di famiglia Gio. Francesco Pompeati, quale procuratore di Giovanni q. Cesare Saibante per sè e per Felice canonico e Gio. Battista fratelli q. Giulio, Marc’Antonio q. Marc’Antonio, Ottone e Pietro fratelli q. Gio. Francesco. (Pergamena N. 1 nella Biblioteca Civica di Verona). (Codex Clesianus
, XXI, nell’ i. r. Archivio di Luogotenenza in Innsbruck). 1668 giugno 18. — Testamento di Felice q. Cesare Saibante, arciprete del duomo di Verona, a rogiti Francesco Bernardi. (Cannelli). 1671 marzo 16. — Sigismondo Alfonso dei conti Thun, principe vescovo di Trento, assegna con investitura a Carlo Saibante di Rovereto, a nome anche di ■suo fratello Francesco, la decima della quale aveva avuto diritto suo padre Giuseppe. (Codex Clesianus, XXIII, nell’ i. r. Archivio di Luogotenenza in Innsbruck