Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
e tedesche, mantenute dal conte del Tirolo, come onere per la sua carica di avvocato della Chiesa tridentina. Tale stato di cose durò per oltre tre secoli, finché non venne l'onda ri voluzionaria a spazzar via tutto. Occupato il Trentino Fig. 54. — Trento : Torre Vanga. da Juubert, abolito il principato ecclesiastico, il ca stello del lìuori Consiglio, senza alcun rispetto alle memorie storiche ed ai suoi pregi artistici, venne tras formato in caserma, nella quale, a seconda delle varie vicende delle
guerre napoleoniche nel principio del secolo scorso si alternarono truppe francesi, tedesche, italiane, bavaresi. Dopo il -1815 vi sedette il Comando militare austriaco nel Trentino e quivi, il 15 aprile, furono fucilati ventini giovani di Trento e del circon dario, clic, attratti dalla voce della patria comune, ar mati, si accingevano a passare in Lombardia, sorpresi e catturati, dopo breve scontro, dalla truppa austriaca nei pressi di Castel 'L'oblino, in valle di barca. L'ese cuzione di quel
Alta Valle dell'Adige 179 lasciò ai pittori che lavoravano nelle sale e nelle logge del suo castello la sconfinata libertà di soggetto e di metodo ; sì che tutta la mitologia greco-romana, ardita e naturalista, venne, nei mille suoi episodi, illustrata nei soffitti, sulle pareti ed in ogni parte di quel ca stello, destinato ad essere sede di una Corte essenzialmente ecclesia stica, Ma indetto il Saero Concilio e fissata Trento pei 1 sua sede, il principe-vescovo del tempo, cardi nale Cristoforo
Madruzzo, successo al Clesio, dovendo dare nel castello ospitalità ai più eminenti porporati, ai più illustri dottori della Chiesa, preso da scrupolo per quelle pitture troppo profane e contrastanti cogli intendimenti coi quali, per far ar gine alla Riforma, il Concilio si radunava, chiamò Daniele Riccia relli, detto il Volterrano, a ritoc care, a correggere, a ricoprire di panneggiamenti, di fronde, di foglie e di fiori la soverchia arditezza lasciata dagli altri pittori. Fra gli ospiti insigni del
cardinale Clesio nella sua nuova reggia si ha per primo Carlo V imperatore, che, nel 1530, vi si trattenne col suo seguito per otto giorni; dopo di lui »vi fu Don Giovanni d'Austria, che doveva essere il comandante su premo alla battaglia di Lepanto, gloria della marina italiana e della veneta particolarmente. Durante il Concilio il castello albergò, ospite munificente, il cardinale Cristoforo Madruzzo, un'infinità di personaggi cospicui, principi e magnati, tra cui Filippo infante di Spagna ed i figli