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Books
Category:
History
Year:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Page 34 of 37
Place: Lipsia
Publisher: Weber
Physical description: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Subject heading: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Location mark: IV 1.107
Intern ID: 209509
di carrozze che accompagnavano e che provenienti da Cremona venivano ad incontrar l'augustissima Coppia Imperiale, erano stati eretti magnifici archi trionfali; e ad ogni stazione non solo le autorità locali ma immensa quantità di popolo con proprie bande musicali accolsero rispettosamente e con letizia gli eccelsi Viaggiatori. ÀPusterlengo trovaronsi le Autorità ed i Rappresen tanti della Provincia, che al Sovrano ed all' Imperatrice deposero i loro omaggi. Circa alle quattro il lungo, imponente treno

circonvicine a contemplare le auguste sem bianze delle Maestà. Partenza da Cremona. — All' indomani, il 4, alle 8, là Coppia Imperiale ricevette gli omaggi delle Autorità Ci vili, Militari,-Ecclesiastiche e della Nobiltà. L'augusto Monarca degnossi in questi ultimi istanti esprimere all' I. R. Vice-Delegato ed al Podestà l'alta Sua soddisfazione per la festevole accoglienza fatta a Lui ed alfa grazio- sissima Sovrana' dalla Città e dalla Provincia. Poscia gli eccelsi Ospiti e il Loro Seguito partirono per

corona. ' Udienza dall' Imperatrice. — In questo frattempo l'au» ^ustissima Imperatrice compiacevasi ricevere colle ma niere più graziose e con paròle amorevoli le Dame am messe agli onori di Corte. ' Illuminazione della Città, « Teatro*— A sera Mantova tutta venne splendidamente illuminata; ed un effetto bel lissimo per le miriadi di luce vagamente disposte fecero non pochi palazzi Regi! e privati. Durante questo spet- tacolo le bande civiche e della Provincia percorsero le vie, eseguendo l'Inno

Imperiale e diversi bei pezzi di musica. Ben puoi idearti o Lettóre, la folla di popolo, che v'era venuto in quantità dai paesi limitrofi e lon tani! Al Teatro, rischiarato a giorno, e decorato sfar zosamente, 'erasi raccolto il fior de' Signori e delle Dame della Provincia. Le auguste Maestà degnaronsi inter venirvi assieme alla Famiglia Granducale, ed alla Loro comparsa furono accolte da fragorosi applausi, che si

sera dello stesso dì nel Teatro della Scala; ma come passar sotto silenzio la festa dell' ultima serata? Egli è ben naturale, che tanto seme di buono, d'utile e di nobile sparso in sei settimane dovea produrre i più bei frutti. Allorché quindi la Coppia Imperiale, accom pagnata dall' Arciduca Ferdinando Massimiliano e dallo splendido Seguito di Corte, intervenne al Teatro della Scala, ove si diede la »Semiramide», la numerosa e no bile adunanza scoppiò in una dimostrazione, che più forte, più

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Books
Category:
History
Year:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Page 24 of 37
Place: Lipsia
Publisher: Weber
Physical description: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Subject heading: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Location mark: IV 1.107
Intern ID: 209509
condurre a questo scopo; esponete liberamente ad ogni tempo i desideri ed i bisogni del paese, e per ciò'mettetevi, Yi prego, in accordo nelle intenzioni del Mio Governo, che non co nosce altro scopo, che il promuovimento del bene mate riale e morale della Provincia.» In seguito del mattino denn presentata all' augusto Sire da Sua Eccellenza il Luogotenente Dr. Burger una Deputazione proveniente dal Tirolo italiano, la quale era formata da cinque persone per meriti e nobiltà ragguar devolissime, cioè

Sovrana. I Signori furono accolti con molta benignità e poterono trattenersi lungamente col loro Sovrano su affari importantissimi della Provincia. Dopo di loro ebber luogo altre udienze, che occu parono l'Imperatore sino all' ora della mensa, passala la quale, Egli e l'amabile Imperatrice si disposero ai pie- parativi per andar ad assistere ad una festa, ad un trion fo, che la Città Loro offerse per esultanza, per gratitu dine nell' imponente Teatro calla Scala.» Festa da ballo alla Scala. — Già all

ai Suoi sudditi; il clic avrà certamente ferito sino all' imo de' cuori que' pochi av versarli, che già avviliti, svergognati dagli altri avveni menti ninna consolazione poleano sperare dalle novità della giornata. La mensa Unì co' brindisi più solenni, e l'Imperatore die ai Suoi ospiti la mano in suggello dell' alto di pace ooiicliiuso con tutto il popolo nella Casa di Dio sin dal primo momento del Suo arrivo in Milano. li Corso notturno. — Appena il sole ebbe fatto il suo tramonto, tutti! la gran

di questa sera hanno mostralo, quanto sia lor grata la visita dell' eccelsa Coppia Imperiale, e quali sicu per Essa i loro sentimenti. Dicesi, clic Sua Maestà l'Imperatore, appena entrato nel Suo appartamento' s'abbia esternato così: «i miei Milanesi non sono quali mi furono prima descritti: io non posso dubitare della loro fedeltà, e glielo voglio provare», Così finì il 18 Gennajo; e ben pochi saranvi, che non ne parlino con piacere sino alla più tarda età. 19 Gennajo. Visita dell' Imperatore nel

Collegio „Longone'. — La Scuola «Longone» in Milano guidata dai zelanti RR. Barnabiti è in somma reputazione, e v'accorrono all' ammaestramento i figli delle principali famiglie. Sua Maestà l'Imperatore la visitò nel mattino del 19. Mae- stri e Scolari Lo accolsero col maggior rispetto e colla letizia in volto. Di poi la scolaresca cantò l'Inno Nazionale e nella grand' Aida ornata a festa diede prove della sua capacità. Fra que' giovani uno per ingegno distinto presentò all' illustre Monarca un poema

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Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics , Economy
Year:
(1929)
Relazione sull'andamento economico nella Provincia di Bolzano ; 1928
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Page 22 of 37
Author: Bolzano <Provincia> / Consiglio e Ufficio Provinciale dell'Economia
Place: Bolzano
Publisher: Consiglio e Ufficio Provinciale dell'Economia
Physical description: 34 S. : graph. Darst.
Language: Italienisch
Notations: Später u.d.T.: Relazione sulla struttura e sull'andamento economico della Provincia di Bolzano : dell'anno ...
Subject heading: g.Südtirol;s.Wirtschaftliche Lage g.Südtirol;s.Wirtschaft;f.Statistik
Location mark: III 100.545/1928
Intern ID: 169067
Industria Industria elettrica Coll'imminente ultimazione della Centrale di Car dano l'industria idroelettrica nella nostra Provincia va assummendo un'importanza di primo ordine. Oltre alla imponente potenza che così si nvrà in stallato, altri vasti orizzonti rimangono dischiusi ad iniziative audaci già tracciate in un programma di grandi opere. Le risorse idriche della Provincia di Bolzano so no tali da far ritenere possibile una utilizzazione glo bale di circa 800.000 HP. La maggior parte

elettrica potrà stimolare il sorgere anche di quelle in dustrie basate sul consumo di energia • „di supero' (stagionale) che costituisce un fattore di produzione a bassissimo costo. Un esempio si ha già nello stabi limento di Sinigo della Montecatini che utilizza l'e nergia della propria Centrale di Marlengo. Attualmente la potenza installata ed il consumo d,i KWh. nella nostra Provincia va divisa come ap presso : Centrale di Cardano, potenza installata 270.000 HP. (non ancora ultimata); Centrale

400.000.000 KWh. prodotte. A quest'ultima cifra saranno inoltre da aggiunge re le KHW di produzione della Centrale d,i Cardano che in media si aggirerà intorno ai 550.000.000. Le Centrali di Tel e di Senales distribuiscono il proprio prodotto come appresso: alla rete di Merano, Bolzano, Dodiciville, Gries 25.612.000 KWh. alla Società Alto Adige (Montecatini) 100.822.000 - KWh.: alla Società Generale Elettrica Tridentina (fuori Provincia) 16.787.000 KWh. La Centrale di Cardano fornirà 25.000.000 KWh. alla

Ferrovia del Brennero ed il resto verrà convo gliato in Lombardia. Industria chimica L'industria chimica italiana è rappresentata nella nostra Provincia dai grandi Stabilimenti di Sinigo della Soc. Italiana Amonia. L'importanza e la vasta attività di questa indu stria può essere sinteticamente rappresentata dalle ci fre che qui si riproducono e che sono in costante au mento. Nell'anno 1928 lo stabilimento in parola produsse: q. 170.000 di ammoniaco; „ 180.000 „ acido nitrico; „ 500.000 „ acido

di Vizze (di recente ultimazione) potenza in stallala 30.000 I-IP. Consumo 15.000.000 KWli. Centrale di Tel. potenza installata 26.000 HP. Consu mo 107,660.000 KWh. Centrale di Senales, potenza installata 16.000 IIP. Consumo 25.177.000 KWh. Centrale di Marlengo, potenza installata 40.000 HP. Consumo 195.000.000 KWh. Se a tali cifre si aggiungono quelle relative ad al tre numerose Centrali minori esistenti in Provincia si avrà un totale approssimativo di oltre 400.000 HP. di potenza e di oltre

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 19 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
conico acutissimo, coperto da piastrelle in cotto a smalto giallo e verde, donde gli efletti bizzarri se condo la luce e quando il sole vi batte sopra. Torre Vanga (fig. 54). — Più recente, anzi per fettamente medioevale, meno singolare nella sua forma tozza in mattoni, ma .non meno celebre della Torre Venie nella storia trentina è la Torre Vanga, sorgente all'estremità opposta della città e della stessa via nella quale è la Tor Verde. La cinta murata di Trento che si staccava dalle pareti bugnate

e corrose dal tempo della Tor Verde, giungeva, con una linea quasi retta, fino alla Tor Vanga — presso la quale aprivasi l'an tica porta Bresciana — ingresso a Trento per quanti, attraversate le giogaie di Vela e di Bondone, giunge vano dalla Lombardia. La guardia di questa porta si estendeva fino alla testa dell'antico ponte detto di Sa» Lorenzo, sull'Adige. Il nome di Vanga venne a questo massiccio tor rione da una illustre famiglia tridentina, che molto probabilmente la eresse. Fra i molti cittadini

che facessero rimodernare e ricostrnrre il ca stello del Buon Consiglio. Il Mariani, nel suo Trento con il Sacro Concilio et notabili, dice questo edifizio tanto antico che ospiti in esso « furono persino i pre decessori di San Vigilio ». Lasciamo al cronista tridentino ìa responsabilità della sua affermazione. La parte più antica di questo edifizio è il torrione costruito in pietra viva, merlato, nel quale è conservata l'antica campana del Comune, detta Renf/a, perchè chiamava, coi suoi rintocchi

al l'arringo i magistrati del Comune. Ora è serbata al più modesto ufficio di avvisatrìce delle funzioni re ligiose. Municipio. — Il Magistrato civico di Trento ebbe nel secolo scorso due residenze : il palazzo Vecchio ed il palazzo Nuovo del Municipio : sì l'uno che l'altro sorgono nella via più centrale della città, la via Larga. Il primo, ora adibito a sede della I. B. Scuola Com merciale, è dotato di un'antica torre. Vi si serba an cora intatta la spaziosa sala che serviva alle riunioni del Consiglio

tridentina nel 1801. In questo edifizio sono allogati tutti gli uffici del Comune, la Biblioteca ed il Museo. In tempo del Con cilio vi ebbero fastosa dimora i cardinali Ercole Gon zaga e Giovanni Morene. Palazzo Nuovo della Giustizia. — È il più no tevole degli edifizi pubblici moderni di Trento, per la grandiosità o la ricchezza con cui venne costruito, nella nuova via che da piazza Fiera va a piazza d'Armi. I primi disegni di questo maestoso e severo edifizio furano dati dall'architetto trentino

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Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 110 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
nuovamente oltre le Alpi.. Il trattato di Luneville seguito poco dopo, e nel quale Bonaparte dettò i patti della pace, ritornò Trento all’Austria, mentre ne sopprimeva per sempre il prin cipato ecclesiastico. Cosi Trento veniva, per mezzo d’un trattato riconosciuto dalle potenze, . abbandonata all’Austria ed aggregata alla contea del Tiralo, con tutto il territorio della regione •prealpina designata col nome comprensivo di Tiralo italiano. Per le tumultuose vicende di quel periodo di guerre

colle quali il cesarismo sorto dalla rivoluzione si sosteneva contro il cesa rismo sorto dal diritto divino, dal 1805 al 1809, Trento passò sotto la dominazione franco bavarese : finché dopo la grande battaglia dei tre imperatori, o d’Austerlitz, che segnò il culmine della epopea napoleonica, Trento ed il suo territorio furono chiamati a far parte del Regno d’Italia. Alla prima caduta di Napoleone, nel 1814, gli Austriaci la rioccuparono, ed il Con gresso di Vienna nel 1815 ribadiva sul Tiralo

. Sotto questo rapporto Trento ed il Trentino formano la regione più sacrificata, più umiliata più esposta ai capricci, alle violenze della razza dominatrice, che vi sia nell’Impero Austro- Ungarico: forse più ancora di Trieste e dell’Istria. I trentini sono troppo pochi, troppo poveri Li

italiano, su Trento, come sulla Lombardia e la Venezia, l’oppressione austriaca. Sotto l’Austria, mentre la Lombardia ed il Veneto avevano un’amministrazione autonoma, il Trentino venne incorporato all’amministrazione prettamente tedesca del Tirolo, la quale, da settantacinque anni a questa parte, lavora a tutt’uomo per soffocare tutto quello che nel Trentino può conservare di carattere nazionale, di italiano: lingua, pensiero, costumi, tradi zioni, leggi, istituti. L’oppressione del governo

di Innsbruk è durissima, soldatesca: i rappresentanti trentini alla Dieta, o Consiglio regionale di Innsbruk, essendo di numero esiguo, formano sempre minoranza, schiacciata dalla compattezza burocratica e militare della rappresentanza di tutto il Tirolo tedesco, ogni volta che alza la voce per far valere il proprio diritto: — quel diritto che sebbene magro le è riconosciuto dalla costituzione stessa dell’Impero— ogni volta che reclama per il proprio paese, quei benefici, quelle riforme, quegli istituti

5
Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 130 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
dell’età passata e di un effettivo valore storico, è la famosa lapide o tavola clesiana — rinvenuta nei Campi Neri di Cles, in valle di Non — della quale abbiamo fatto cenno, e che oltre aver fornito materia di studi'agli scienziati ed archeologi di Trento, meritò di essere illustrata da Teodoro Mommsen. Dopo vengono alcuni vasi e- stoviglie etrusche ben conservati: piatti di Faenza: vetri di Murano, ecc., ecc. La sala giapponese del Grazioli non manca d’interesse per molte particolarità: ma dopo

pel buon volere dei cittadini che concorsero ad istituirlo, ed il Municipio che costantemente si adopera per ordinarlo, arricchirlo di nuovi oggetti ed accrescerne il lustro. E giacché sono in argomento, non posso tenermi dallo spendere qualche parola intorno alla istituzione municipale di Trento, istituzione del tutto-italiana, la quale forma il presidio maggiore, che moralmente e materialmente lo spirito nazionale della cittadinanza possa opporre all’invadenza soverchiarne dello straniero. Per

in cuore l’orgoglio della razza offesa, e sulle labbra la lingua della Patria: quei migliori insomma che senza nominarli, queste popolazioni conoscono e sanno, e dai quali, nella comune sventura, se non il meglio, sanno di potere sperare il meno peggio. 1 Comuni italiani del Trentino, ed in ispecie quelli maggiori di Trento e di Rovereto — i più cospicui della regione — divennero quasi istintivamente centro e focolare di quella resistenza or latente or attiva, che ne’ suoi atti di assimilazione trovò

notevoli le collezioni di minerali, tanto del Trentino che di fuori, nonché quelle delle con chiglie marittime, lacustri e terrestri. Nella sala attigua a questa, dedicata alla storia naturale della regione, sono raccolte le antichità etnische e romane, lasciate dal fondatore Giovanelli; quelle egiziane e medioevali del Tonelli: infine, parecchi oggetti preistorici rinvenuti nel Trentino e nelle stazioni lacustri di Lombardia, del Mantovano, del Modenese. Il più insigne fra questi acanzi

l’odierna invasione di cose giapponesi, sui nostri mercati, non fa impressione. In fatto di pittura il Museo di Trento non è guari ricco: nei pochi quadri che possiede, nulla che si elevi dal mediocre ed anche meno. Fra le opere di scòltura, nelle moderne é notevole un busto di f)ante dello scultore trentino vivente, Andrea Malfatti: e nelle antiche un Mercurio acefalo, dell’epoca romana decadente, rinvenuto a Cortaccia. Tutto sommato, per essere, si può dire, in formazione, questo Museo onora Trento

6
Books
Category:
History
Year:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Page 20 of 37
Place: Lipsia
Publisher: Weber
Physical description: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Subject heading: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Location mark: IV 1.107
Intern ID: 209509
Maestà tenne una ri vista alla piecola ma brava guarnigione, od onorò quindi di Sua presenza qualcuna delle molte Fabbriche, che abbelliscono Bergamo, città più di lanl' altre in Italia industriosa. Nulla oinmise quel Municipio, savio interprete dei voli della popolazione, por rendere allo Loro Maestà piacevole il soggiorno. Fra gli spettacoli, quello dell' illuminazione della città riuscì brillantissimo od attirò gente dai luòghi più remuli della Provincia. Non men bella e vivace fu l'illuminazione

nesf I. It- IJftii'j c imlililici istillili. — Visita dell' Imperatile« nelle doso ili inibblica bciiellccnzo. — La musica in Breseia, — Se conda vìsita della Coppia Imperiale nel Teatro. — Illuminazione stra ordinaria ß partenza da Urescki. — B ergamo . Entusiasmo de' J 'cryamasclii. — Arrivo in U «rganio delle Loro Maestà.— Udienza Imperiale. — Ispezione dell'Imperatore ne' Suoi Dicasteri, in Istituti .« t'abUrioliu. — l'resciiza delle Loro Maestà nel Teatro. — Vìsita dell'Imperatrici! Ilu

' luoghi ili pubblica Jienelìcenza.— tlrazie Sovrane. — L'Aucailemia Carrara. — Ili vista militare. — Tea tro. — Grande illuminazione della Città. — Partenza per Milano. Arrivo jn Peschiera e Deseniano. — In brevi istanti il treno Imperiale ebbe toccato il suolo Lombardo e giunse a Peschiera, ove Deputazioni, popolo e musicanti erano accorsi da tutti i paesi circonvicini per salutare con entusiasmo le illustri Maestà. Qui la sosta fu di mi nuti e si prosegui il viaggio per Dcsenzano. La Sta zione v'era

stata adornala d'arance e di cedri, e vi si trovavano le Autorità del luogo con Sua Ecc. il Luogo tenente della Lombardia, Dr. de li urger, che v'era giunto da Milano per riverire l'augusta Coppia. Appena spuntò il treno, s'alzarono le grida di gjoja d'un*'infinità di po polo. La Coppia Imperiale volle corrispondere a quella viva esultanza e smontò. L'accoglimento non avrebbe potuto essere più amoroso: su tutti que' volli vedovasi stampato il piacere, come se avessero avuto fra loro dopo guerra

1. assieme all' eccelsa Imperatrice fece il Suo ingresso in Brescia, tutta la città era in festa; erano stati costruiti diversi archi trionfali di Una e bella eleganza; tutte le classi della popolazione esultavano; in tutte le contrade, ove passò l'augustissima Coppia, sentivansi musiche e canti; dai tanti villaggi che attorniano Brescia, era ve nuta quantità di gente, e, tulli, popolani e cittadini, ricchi e poveri ricevettero nel loro seno con Evviva interminabili il gran Signore e la heneliea Sovrana

7
Books
Category:
Religion, Theology
Year:
1911
¬La¬ corrispondenza del Cardinal Cristoforo Madruzzo nell'Archivio di Stato di Innsbruck : coll'elenco delle lettere e documenti, un indice dei nomi e dei luoghi e una riproduzione del quadro del Cardinal Madruzzo del Tiziano, già esistente a Trento
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Page 8 of 53
Author: Galante, Andrea / Andrea Galante
Place: Innsbruck
Publisher: Libr. Acad. Wagneriana
Physical description: XII, 35 S.
Language: Italienisch
Location mark: III 58.093
Intern ID: 318469
V in Ispagna per ricondurre nel Belgio il figlio di lui Filippo II, che passava da Trento al 24 gennaio 1549 accoltovi con grandi onoranze. Inoltre intervenne ai conclavi, da cui uscirono eletti Giulio IH, Marcello II, Paolo IV, Pio V e Gregorio XIII, sostenendovi gli interessi dei Re di Spagna 0 ). Nel 1555 il Madruzzo fu chiamato al governo del Ducato di Milano, che egli tenne per quasi due anni, e che costituisce un periodo ancora non ben chiarito della sua carriera politica 0 ). Nel 1567 rinunciava

definitivamente alla diocesi di Trento a favore del nipote Carlo Lodovico Madruzzo e veniva nominato legato e governatore della Marca Anconitana 7 ). Gli ultimi suoi anni si svolsero alla Curia Romana. Tenne prima il vescovato di Palestrina, indi quello di Porto dal 1570 e venuto a morte il 5 luglio 1578 a Tivoli fu sepolto a Roma nella cappella madruzziana di S. Onofrio 8 ). Della sua opera politica diplomatica, a cui va aggiunta quella spiegata nel governo della diocesi e del principato di Trento, dove

. IV, pag. 202. 6 ) Cfr. FORMENTINI, La dominazione spagnuola in Lombardia, Milano, 1881, pag. 110 o docum. 83, 87, 88, 83, DO, SI. Il governo del Card. Madruzzo in Lombardia durò venti mesi, cfr. ALBERI, Relazioni degli ambasciatori, Sor. I, vol. III, pag. 284 nota 2. In quest' epoca il Madruzzo ebbe anche ad occuparsi della consegna di Piacenza ad Ottavio Farnese, cfr. BONÈLLI, Monumenta ecd. trident., vol. IV, pag. 200. ') Vedansi in proposito il consenso del Capitolo di Trento per la rinuncia

il suo nome va congiunto alle cosidette „Costituzioni Cristo- -forine' unite agli Statuti di Trento 9 ), furono varii e diversi i giudizii 1 # ), ma un giudizio definitivo e completo sarà solo possibile, dopo che sia stato studiato criticamente il vastissimo materiale di lettere e documenti storici, che a lui si riferiscono. * * * Per la posizione affatto eccezzionale del Card. Cristoforo Madruzzo, per le vastissime sue relazioni coi personaggi più eminenti di un'epoca storicamente tanto interessante

, o. c. p. 64). Per la parte avuto dal Madruzzo nella Dieta di Hagenau di quello stesso anno 1540, cfr. DITTRICH, Nuntiatur- berichte des Giovanni fiorone vom deutschen Königshofe, Paderborn, 1892. 2 ) GIULIANI, o. c. pag. 171. 3 ) B0NELLI, Monumenta eccì. tridentinae, IV, pag. 198. 4 ) Cfr. CEBBONIO BESOZZI, Delle solennità, guerre ed altri successi nati dopo la gran dieta fatta in Augusta dal Potentissimo Carlo V(154S), Trento, 1885, per nozze Giuliani-Dei Rio. 5 ) BONELLI, Monumenta eccl. tridentinae, vol

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Books
Category:
Economy
Year:
1935
¬Le¬ tappe dell'economia Alto Atesina : relazioni al Consiglio Generale del Consiglio Prov. dell'Economia Corporativa, Bolzano 1933 - 1935
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Page 47 of 55
Author: Mastromattei, Giuseppe / di Giuseppe Mastromattei
Place: Bolzano
Publisher: Tipogr. Ed. S.I.T.E.
Physical description: 59 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol;s.Wirtschaft;z.Geschichte 1933-1935;f.Bericht
Location mark: III 107.452
Intern ID: 168422
ed in vari tipi di opifici ed, infine, in una maggiore attività nelle contratta zioni commerciali. ■ In stretta connessione con le caratteristiche geografiche della nostra Provincia, ci appare sempre più promettente un altro importante settore agricolo della economia atesina epr ecisamento l'allevamento del bestiame. Il favorevole andamento delle colture foraggere, che con una certa regolarità costituisce ogni anno delle solide premesse per un incremento quantitativo del patrimonio zootecnico

, assicura pure una continuità nel lodevole e volon teroso sforzo che la .Cattedra Ambulante di Agricoltura, assecondata da una appassionata comprensione degli agricoltori allevatori, svolge per la selezione delle razze onde creare così, un vivaio di tipi qualitativi, che in progresso di tempo darà all'allevamento del bestiame della nostra Provincia una fun zione ben superiore a quella di semplice integrazione del locale fabbisogno nel consumo della carne e di latte. Le continue richieste dai mercati

-di ricchezza economica della nostra .Provincia: il movimento turistico. La parte che chia meremo statica di questa nostra potente risorsa, cioè l'attrezzatura alber ghiera, si manifesta in piena efficenza per le più vaste possibilità di un

interni hanno a questo riguardo molto contribuito ai recenti rialzi di prezzi. Occorre quindi, per soddisfare il con tinuo sorgere di nuove domande, attrezzarsi meglio anche commercialmente ed incrementare in ogni caso l'allevamento del bestiame. Soddisfacente è pure il bilancio della campagna vinicola. I vini prove nienti dal raccolto 1934 hanno fatto in genere ottima prova e si prevede che la nuova vendemmia non troverà più scorte nelle cantine. I prezzi non, somo stati certamente quelli vagheggiati

dai commercianti, ma, ad ogni modo, il vino atesino è ancor sempre un prodotto agricolo che si paga bene perchè gli stessi tipi di esso, cosidetti correnti, hanno pregi e qualità che li rendono ricercati dagli intenditori. Da parte del mercato svizzero, l'assorbimento dei nostri vini è stato .normale e qualche difficoltà, sorta al momento della re cente revisione della bilancia commerciale, fu presto superata da accordi intergovernativi, facilitati da studi e materiali tempestivamente predisposti

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Books
Category:
History
Year:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Page 50 of 159
Author: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Place: Roveredo
Publisher: Marchesani
Physical description: X, 144 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Location mark: III 102.554
Intern ID: 255010
a Rang della Fiere di Banale. Occuparono solo- il tratto dal Lago di Garda fino all'Adige, e pervennero fino in faccia a Trento, dove ii Vandomo- ricevette 1' ordine della ritirata. Dovettero però concorrere al le marcie militari, e a varie spese, perchè anche il monte Tonale fu pre sidiato*. Hon ci resta- memoria della somma di queste spese; ma abbiamo e una O) Muratori Annali d' Italia all'anno 1^03. La città di' Trento il di 4 di Set tembre celebra annualmente la memoria della sua preservazione

dall' incendio di questa guerra . Nel sobborgo della città d' Innsbrack , detto oggi la cijta di Maria Teresa, in una colonna in mezzo alla contrada si ritrova la Seguente iscrizione: Murice Vir- gini Mairi Immaculata filine diva Anna ob hostes , iam Bava-,-um quam Galium anno MDCCIIL Tyrolim invadente* } utrimque tarnen 3 & OEniponto qui dem in festo Sanaa? ■Anna Tridento autem in nativitate E. M» V> dcpulsos Tyrolensis Provincia in vsrpt- taam debite? gratitudinis tesseravi praesens monumtntmn

Ì9 ßat Secolo XFIIL fino ni principio dèi XIX JL /Unga quiete godettero questi paesi sotto 1 1' impero* del religiosissima Imperatore Leopoldo I>, finché vennero a cambiarsi le-cose negli ultimi anni della sua vita Poiché' in Novembre dell' anno' 1700 morto- senza suc cessione Carlo II. Re di Spagna con un testamento, nel quale chiamava suo erede Filippo Borbone' Diica d' Angicy, la Casa d' A>ustria< di Germa nia mosse le sue pretensioni per antecedefìti patri di famigliale per

del mese giun se alla vista di Trento, ma coli' Adige frapposto , e con gli abitanti nell* opposta riva preparati' a contrastargli ogni ulteriore avanzamento. .Ne le mi- Haccie del Vandomo, nè le molte bombe avventate contro la città avvili rono punter i Trentini^ e massimamente da- che, in ajuto loro- con alcuni reggi inenti Cesarei accorse ti Generale Conte Solari . Ma battuto da' Tiro lesi il' Duca- di Baviera,, il quale ; fu costretto à precipitosamente ritirarsi ne' suoi stati, e dubitando

i< Francesi della fede di Vittorio Amadea Duca di Savoja , il Vandomo-da Lodovico XIV. allora Re di Erancia fu richiama to i® Lombardia, il quale verso il fine di Settembre ritrovossi già col suo quartier generale a San Benedetto 1 sul Mantovano, dopo avere inutilmente sacrificato .molta, gente in quella sua infelice spedizione del Trentino ia). Le nostre Valli dell' Anaunia non soffrirono alcuna invasione nemica, höh essendosi i francesi inoltrati nemmeno nelle sette Pievi, ma lasciatisi ve dere soltanto

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Books
Category:
Religion, Theology
Year:
1911
¬La¬ corrispondenza del Cardinal Cristoforo Madruzzo nell'Archivio di Stato di Innsbruck : coll'elenco delle lettere e documenti, un indice dei nomi e dei luoghi e una riproduzione del quadro del Cardinal Madruzzo del Tiziano, già esistente a Trento
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Page 13 of 53
Author: Galante, Andrea / Andrea Galante
Place: Innsbruck
Publisher: Libr. Acad. Wagneriana
Physical description: XII, 35 S.
Language: Italienisch
Location mark: III 58.093
Intern ID: 318469
tiAJtj, nel Calendario Trentino per V anno 185-J, in cui sono riprodotto quattro lettere, una del Bembo, l'altra di Veronica Gambara, la terzo di Girolamo della Torre, che raccomanda il Tiziano al Cardinale, e la quarta di Giangiorgio Trissino. tratte dalla raccolta Muzzetiana od ora alla liiblinteca civica di Trento. Due lettere del Mattioli al Card. Cristoforo furono pubblicate dall' AMBROSI, Di Pier Andrea Mattioli senese ecc., noli' Archivio Trentino, I, pag. 3'.). Cfr. anche FINANZI, Cenni del

Così la Corrispondenza madruzziana si presenta come fonte importantissima per tatto quanto si riferisce al Concilio di Trento ed alle trattative diplomatiche congiunte con esso, e per la storia del principato di Trento, non solo, ma per la storia dei diversi Stati italiani, a cui si riferiscono numerose lettere e documenti. Fra questi va ricordata in prima linea la Lombardia. Appunto nell'epoca in cui il Card. Madruzzo tenne l'ufficio di Governatore di Milano, più numerose sono le lettere

di Stato di Innsbruck è però ben lungi dall'essere completa. Anzitutto essa è unilaterale in quanto non contiene che le lettere in dirizzate al Cardinale, mentre vi mancano quasi completamente quelle scritte da lui, e di cui la Corrispondenza non contiene che poche minute, in genere senza indirizzo. Inoltre varie lettere dirette al Madruzzo si conservano alla Biblioteca civica di Trento 2 ) e nelle carte Cerviniane del l'Archivio di Firenze 3 ), sono comprese numerose lettere del Madruzzo ai legati

conciliari, colle risposte di questi, che pure non figurano nell'epistolario di Innsbruck, alla stessa guisa di varie pubblicate dal ]-5onelli J ). Altre lettere del Madruzzo si trovano nel celebre archivio spagnuolo di Simanca 3 ), e fi-a i manoscritti italiani della Biblioteca dell'Arsenale di Parigi si trova indicata dal Marsan una lettera indirizzata al Cardinal Cristoforo''). Cosi pure nella ricca .Raccolta Dipauliana del Museo Ferdinandeo di Innsbruck si trovano varie lettere a lui dirette

')- Inoltre al JVIuseo Britannico di Londra si conserviino copie di lettere del Cardinale lìeginaldo Polo e di Giulio III al Madruzzo, degli unni 1553 e 1554 s ), che non figurano nella „Corrispondenza' alla stessa guisa di alcune lettere della regina Maria d'Inghilterra, che sono registrate nel 1jcitvr Jhok. di Iloger *) Archivio di Stato di Milano. Dominio Spaglinolo, Signoria di Curio V, anni 1550—1567. 2 ) Cfr. Lettere inedite di personaggi illustri al Card. Cristoforo Madruzzo (pubblicato da TOMASO

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1907
¬L'¬ Istituto agrario provinciale e Stazione sperimentale in S. Michele a. A. : relazione sulla sua attività negli anni 1905-1906 ; VIII Congresso internazionale agrario in Vienna 1907 ; escursione nel Tirolo
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Page 117 of 124
Author: Mader, Karl ; Internationaler Landwirtschaftskongreß <8, 1907, Wien> / [Karl Mader]
Place: San Michele all'Adige
Publisher: Ist. Agrario Prov.
Language: Italienisch
Subject heading: c.San Michele <Etsch> / Istituto Agrario
Location mark: III 107.415
Intern ID: 254926
organizzare la partecipazione della Provincia a questa mostra, ed ha compilati una monografia sulla frutticoltura e sul commercio delle frutta in Tii'olo. Il risultato dell' esposizione di prodotti austriaci fu soddisfacente, e lf Sezione tirolese veniva fra tutto ammirata. L'Istituto partecipò' inoltre al mercato vinario che viene tenuto tutti gli anni a Bolzano dalla 'Federazione dei Consorzi agrari distrettuali, per la riuscita del quale hanno sempre cooperato i docenti dell' Istituto

primo congresso internazionale sugli spari grandinifughi tenuto in Casalemonferrato (come Yice presidente del congresso), facendo inoltre studi sulla viticoltura piemontese. Nell'autunno 1900, quale rappresentante della Provincia, il suddetto fu presente al II congresso sugli spari grandinifughi in Padova, e durante questo suo viaggio in Italia si dedicò pure a studi sulla comparsa della cocciniglia del gelso Diaspis pentagona in Lombardia e sul modo di combatterla. Identico scopo ebbe il viaggio

nella provincia di Bergamo, intrapreso nel mese di Luglio 1901. Neil' estate del 1900 venne visitata la Stazione per gli spari gran dinifughi della Ditta Nipoti Gfreinitz di Graz in S. Catterina presso Bruck sul fiume ^Iur.

. Partecipazione dei docenti dell'Istituto a congressi, riunioni, esposizioni: viaggi degli stessi. Il consigliere aulico Portele — Direttore dell'Istituto dal 1899 al 1902 — a spese dello Stato e della Provìncia, nei mesi di giugno e luglio del 1.900, assieme al consigliere aulico E. Mach, durante l' esposizione mondiale ha preso parte al congresso internazionale di viticoltura in Parigi, ed ha. pure parteci pato alle discussioni avvenute in seno allo stesso. In quest' occasione venne percorso il dipartimento

della Sciampagna pei- formarsi un giusto concetto del successo dei lavori di ricostituzione nei vigneti Hllosserati ove predominano come da noi i terreni calcarei, e per avere una chiara e giusta idea della coltivazione degli innesti fatti su talee forzate, di cui si occupavano in allora sìngole località dello Sciampagna ed il conte Chun don in Epernay. Scopo del viaggio era inoltre lo studio sul modo dì confezionare i vini spumanti. Nel viaggio di ritorno furono visitate anche le Società dei

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Category:
Law, Politics
Year:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Page 188 of 241
Place: Trento
Publisher: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Physical description: getr. Zählung : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Location mark: III 7.517
Intern ID: 237750
esigenze che si prospettano per il settore turistico. Di particolare interesse l’iniziativa, della quale sono state poste le pre messe (e che, per le sue dimensioni e le sue implicazioni finanziarie deve essere, evidentemente, accuratamente studiata) per la realizzazione del- l’«Interport»: una stazione di smi stamento dei grandi traffici com merciali; la sua ubicazione è prevista presso Trento, in zona di incrocio delle arterie e dei trasporti centro europei, in parallelo con la realizza zione

nel solco della tradizione antica il rinnovamento ed il potenziamento del commercio La posizione geografica del Trentino- Alto Adige, ai margini alpini del mondo latino é comprendente le val late lungo le quali corrono, da sem pre, le vie naturali di comunicazione col centro ed il nord Europa, ha fatto sempre del commercio una delle at tività economiche più importanti della nostra terra. Bolzano soprattutto deve la sua im portanza al commercio: fin dal Me dioevo in quel centro (allora pic colo

) si incontravano le concorrenti commerciali che dalla Repubblica Veneta e dal ducato di Lombardia salivano al Tirolo settentrionale ed alla Baviera. A Bolzano furono va rati gli statuti commerciali per i traf fici internazionali del 1476 — fra i primi che si conoscano — con dispo sizioni che regolano l’uso dei pesi e delle misure nonché il monopolio della piazza per tutti i commerci dell’olio diretto al nord. Da quegli statuti e dal Magistrato mercantile che ne curò l’applicazione, ebbe origine l’attuale

Camera di com mercio, ancora situata nella vecchia sede medioevale e dalla quale prin cipalmente ha avuto origine quella moderna Fiera di Bolzano che, giunta alla sua ventesima edizione, s’è gua dagnata un posto di assoluto presti gio fra le rassegne merceologiche in campo europeo. Così a Trento, fin dal Medioevo, il principato vescovile approvò gli sta- ; futi a protezione delle attività eco nomiche di allora, con particolare ri guardo ai prodotti minerali e, più tardi, alle sete ed ai velluti

, nonché al «vino retico», fin da allora di larga fama e destinato ad una scelta ed esigente clientela. Né i successivi mutamenti politici ed economici hanno gran che variato l’importanza del commercio nella economia della Regione; forse quelli più recenti — con la creazione del mercato comunitario — hanno dato impulso a questa attività, in ragione della ricordata posizione geografica che ci pone al centro delle grandi zone industriali del «triangolo» pa dano e della zona danubiana, in po sizione

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Books
Year:
-1762
Notizie istorico-critiche della chiesa di Trento.- (Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 3)
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Page 64 of 521
Physical description: [8] Bl., 501 S., [1] Bl.
Language: Italienisch
Location mark: III 103.346/3
Intern ID: 337115
Tirolo, intitolato anche Re di Boemia , e di Polonia , favoreg- giafle le parti de' Ghibellini ; ceita cofa e pero, che per Jo contrario Tagano Patriarca d'Aquile ja , onde il noftro Vescovo più dipendeva , aderiva anzi a quelle de' Guelfi. Lo fteflb fi dica della Marca Trì- vigiana, cui Trento apparteneva. E quantunque fi sappia, che il famofo Poeta Dante Alighieri, di Fazion Ghibellina, ebbe a rifu giarli nelle noftre contrade ; non. lì sa però, che abbia fatto sog giorno in Trento Cotto

la protezione del noftro Vescovo, ma bensì in Marco nella Val Lagarina, all'ombra di Cane Grande della Scala Signore di Verona, cui dedicò la sua Di-dna Commedia.. XXIII. Nè mi fi opponga , che col non voler Ghibellina Ja Città noftra di Trento, vengo, fenza punto avvedermi, a farla Città popo lare, ed a non poco detrarre alla di lei nobiltà; riferendo il Sig. Mu ratori nelle Antichità Ejknfi P. I. Cap. 31. pag. 306. e negli Annali all'anno 1185. , .che tene ano i Nobili la parte dell' Jmperadore, per difen

Vefcovo di Trento. 47 Documenti fi accerta , vai a dire , che anche ne' tempi addietro Trento non dimoflrolTj impegnato in fimigliante Fazione, ma che an zi dalla medesima gli convenne di molto foffrire sotto i Vefcovi drigbetto ì o ila ìdrico de Nobili di Campo , e fotto Egnone de Comi <?Eppan , al certo farebbefi fui presente punto guardato dal venderci lucciole per lanterne, e dal farci vedere una cofa per un' altra. E sebbene non vuoili negare, che irrigo Duca di Carintia , e Conte del

* der le lor Caßellß e i loro Feudi , che dianzi erano efenti dalle giUrifdizioni delle Città 3 ma che all' incontro il popolo , che volea non foh godere della Li beria z ma rimettere ancora fotto il fuo dominio tutti i luoghi, che anticamen te erano del fuo difiretto 3 e forzai)a i Nobili ad ubbidire, ripugnava ali au~ i orit a dell Jmperadore. Imperciocché al Sig. Muratori ivi con lo fteffo Sig. Muratori rispondo ne' medefimi Annali all'anno 1198. ove egli annovera tra le Città Guelfe divote a' Papi

parliamo , lo afferma dietro Albertino Muffato anche l'Erud. Sig. Canonico Rambaldo de gli Azzoni Avogari De B. Henrico Comm. Tart. II. pag. 159. not. 1. Dunque parimente la Citta di Trento effer potè anziché no Guelfa, non. folo col fuo popolo, ma col suo Vescovo, e co' fuoi Nobili, S Patri zi eziandio. XXIV. Ec-

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Page 18 of 42
Place: Torino
Publisher: Ute
Physical description: S. 163 - 202 : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Location mark: III 215.967
Intern ID: 359312
e tedesche, mantenute dal conte del Tirolo, come onere per la sua carica di avvocato della Chiesa tridentina. Tale stato di cose durò per oltre tre secoli, finché non venne l'onda ri voluzionaria a spazzar via tutto. Occupato il Trentino Fig. 54. — Trento : Torre Vanga. da Juubert, abolito il principato ecclesiastico, il ca stello del lìuori Consiglio, senza alcun rispetto alle memorie storiche ed ai suoi pregi artistici, venne tras formato in caserma, nella quale, a seconda delle varie vicende delle

guerre napoleoniche nel principio del secolo scorso si alternarono truppe francesi, tedesche, italiane, bavaresi. Dopo il -1815 vi sedette il Comando militare austriaco nel Trentino e quivi, il 15 aprile, furono fucilati ventini giovani di Trento e del circon dario, clic, attratti dalla voce della patria comune, ar mati, si accingevano a passare in Lombardia, sorpresi e catturati, dopo breve scontro, dalla truppa austriaca nei pressi di Castel 'L'oblino, in valle di barca. L'ese cuzione di quel

Alta Valle dell'Adige 179 lasciò ai pittori che lavoravano nelle sale e nelle logge del suo castello la sconfinata libertà di soggetto e di metodo ; sì che tutta la mitologia greco-romana, ardita e naturalista, venne, nei mille suoi episodi, illustrata nei soffitti, sulle pareti ed in ogni parte di quel ca stello, destinato ad essere sede di una Corte essenzialmente ecclesia stica, Ma indetto il Saero Concilio e fissata Trento pei 1 sua sede, il principe-vescovo del tempo, cardi nale Cristoforo

Madruzzo, successo al Clesio, dovendo dare nel castello ospitalità ai più eminenti porporati, ai più illustri dottori della Chiesa, preso da scrupolo per quelle pitture troppo profane e contrastanti cogli intendimenti coi quali, per far ar gine alla Riforma, il Concilio si radunava, chiamò Daniele Riccia relli, detto il Volterrano, a ritoc care, a correggere, a ricoprire di panneggiamenti, di fronde, di foglie e di fiori la soverchia arditezza lasciata dagli altri pittori. Fra gli ospiti insigni del

cardinale Clesio nella sua nuova reggia si ha per primo Carlo V imperatore, che, nel 1530, vi si trattenne col suo seguito per otto giorni; dopo di lui »vi fu Don Giovanni d'Austria, che doveva essere il comandante su premo alla battaglia di Lepanto, gloria della marina italiana e della veneta particolarmente. Durante il Concilio il castello albergò, ospite munificente, il cardinale Cristoforo Madruzzo, un'infinità di personaggi cospicui, principi e magnati, tra cui Filippo infante di Spagna ed i figli

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Books
Category:
History
Year:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Page 25 of 37
Place: Lipsia
Publisher: Weber
Physical description: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Subject heading: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Location mark: IV 1.107
Intern ID: 209509
e della graziosa Imperatrice. Appena fu finito il ballo], le Maestà augustissime e lo splendido Loro Corteggio discesero dalla Loggia, sopra scalone espressamente edificalo, nella platea, attorno la quale gli alti Personaggi si degnarono far alcuni giri. Tanto l'Imperatore, come l'Imperatrice esternarono in ' ogni modo la Loro partecipazione alla festa grandiosa e la Loro gratitudine ai Milanesi, che da veri figli passeg giarono bel pezzo assieme all' amoroso Padre ed alla te nera Madre per quella

sala profumata e paradisiale. In realtà la fu una festa di famiglia, e festa sì bella, sì armonica, sì gioconda, sì brillante, che ne passerà la memoria ai posteri. Le eccellenti doti personali dell' augustissima Coppia furono ben conosciute dai Milanesi: e come mai può sfuggire a sguardo attento e giusto la serietà dell' Imperatore che palesa risolutezza, fiducia, volontà e bontà? come non restar convinto della Sua esperienza nel maneggio degli affari e del Suo zelo in stancabile? E chi non

troverà nell' Imperatrice doni e virtù tali da non amarLa co' più teneri e nobili senti menti? — È quindi giuocoforza non dubitare, che ogni tributo dei Milanesi, e tutte le loro feste ad onore di Francesco Giuseppe I. e di Elisabetta sieno state sin cere, e cordiali. Le Loro Maestà abbandonarono col sorriso sulle labbra ad ora tarda il Teatro, e Le accompagnarono i saluti, e gli evviva della scelta moltitudine. 22 Gennajo. L'Imperatore alla caccia la Höh «. ~ Sua Maestà il cavalleresco Cesare recossi

a 34 Re Longobardi? Chi a veder questa corona, ornata di gemme preziosissime, rimarrà insen sibile pensando alle gravi, ardite parole del gran Napo leone allorché se la pose in testa: »Dio me l'ha data; guai a chi la tocca»? Questa preziosità, che esiste dal sècolo VI per cura di Teodolinda in occasione della co ronazione del di lei marito Agilolfe fu adoprata per l'ul tima volta nel 1838 dall' ottimo ed augustissimo Impe ratóre d'Austria, Ferdinando I. Che pòi a Monza vi sia un grandioso Palazzo Impe riale

parte sicuramente 2000 persone appartenenti alle famiglie primarie lom barde. Da questo numero d'invitati puossi formarsi un' idea della grandezza di questa sala, le cui pareti èrano fregiate di famosi quadri e la cui squisita magnificenza nel complesso destò meraviglia e piacere.' Non solo i Nobili di Milano ebbero l'onore a questo divertimento, ma anche l'alta Ufficialità, molti Impiegati, e Letterati, Artisti come altre Persone di merito. . v La musica fu stupenda ed il canto ancora più

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Books
Category:
History
Year:
(1761)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2
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Page 606 of 828
Author: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: XCVI, 730 S.
Language: Italienisch
Location mark: III 103.346/2
Intern ID: 337106
proprium. H Co dice Wanghiano dice primo. (p) Per Marchia io penfo, che qui vada intesa la Marca Feronefß , e che però il Co- rentiarws de Marcba nominato nel!' Atto seguito in Trento nel!' 845. ( di cui fa- pra pag. 3p. e feg. ) folle, della Marca Fe* ronefe . Cosi quando il Ghirardacci nel la Storia di Bologna par. 1. pag. 86. parlando di Federigo I. nel 11Ö4. dice , che visitò la Lombardia, e la Marca , pare doverli intendere non della Marca An conitana, ma della Veronese; anche per un'altra ragione

D El XI I. S E C 0 L O. fof (t un Caft elio, ma bensì Briano figliuolodd. defunto .Mdrigbetto. (e) Simili vendite fi esprimono in altre Carte spettanti a' Cartelli, che per altro erano, e fono certi Feudi delle Chiefe di Trento/ (f) Waìti, o fia Baiti, lignificano ru- ftiche capanne con le lor Regole , cioè Adunsozc in confeglio congregate. (?) Qui pure il Cafadei Tridentini Epifco- pam va intefo in tutt'altro fenfo da quel lo dello Spedale Italian« detto in Trento la Cui' T>1 DIO. E chi potrà

credere , che cotante Investiture , benché molto pià antiche dello stesso Spedale , non per tan- ^o debbanfi dei medefimo intendere, quali che tutti i temporali diritti della Chiefa Trentina ad elio appartenessero, e non anzi alla Cafa Vescovile, o fia al Vesco vado di S. Vigilio ? Ved. il Vol. i.pag. Z04. (b) Sopra quefii Sacramenti, o fia. Giu ramenti , che riguardavano Caftelbarco vegga fi il Voi. 1. pag. Z50. e feg. (i) Tradalia, è Tratalìa fi legge molto cfprcflamente sì nella presente Carta

Tradalie fi nomina efpref- famente con roano molto antica anche nell 'occhio ciello fietfo Originale, non che in piìi Copie autentiche, che fi conferva- no nell 'Archivio del Cartello di Trento, nelle quali fi appella anche Tratalie . Ri leggali il Documento num. XLVIII. (*0 Questo Tietro di Malofco è sovente dominato nelle nostre Carte. Egli ha di wiolto contribuito alla Raccolta del Codi* G è 'Wanghiano. (O Su la differenza de' Fèudi, cioèn^ Bum, & Legale, Habìtantiae, & MintfterUi le , vegga

17
Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 374 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
posso farlo serenamente senza confusione di questioni, e senza introdurre nel precedente lavoro, discussioni e' raffronti intempestivi. E. rispondo soltanto per quelle persone che veramente in buona fede mi mossero l’appunto * di cui si tratta: per quelle in mala fede — e sfortunatamente sono il numero maggiore,-generalmente nel gior nalismo officioso, pagato, Procolo della politica austrofila? a cui i patti della Triplice astringono il governo italiano — è inutile ogni risposta. Potrei

che non fossero esclusivamente quelle attualmente soggette alla monarchia Austro-Ungarica. E ciò premesso, all’opera. # * * • ; . , ; Le regioni, per legge geografica, per lingua.e per tradizioni italiane, che sono tuttavia disgiunte, dal nesso . -unitario dell’Italia risorta, oltre che Trento, Trieste, l’Istria e le isole del Quartiere, soggette all’Austria, sono: la . Contea di Nizza e l’isola di Corsica soggette alla Francia: l’Isola di Malta'soggetta all’Inghilterra: il Canton Ticino, facentè

parte della Confederazione Elvetica. , », - ' Della Savoia ^non parlo affatto, poiché essa c geograficamente, etnograficamente, storicamente terra.francese: W ' . * quindi di diritto appartenente alla Francia: e se, per combinazione, fu citila della'famiglia regnante attualmente in Italia, non è buona ragione, perchè essa abbia da cambiare di nazionalità, rinunciare alla proprjg. lingua, alle avite tradizioni, come fece la famiglia de’ suoi conti antichi, che francesi d’origine — conij il Guichenon

e gli altri storici ufficiosi della casa asseriscono — andò, italianizzandosi, man mano che prendeva gusto nello sfogliare il famoso carciofo d’Italia. Di più: oltre che per il trattato del 1860, imposto da Vittorio Emanuele, il Gran re, e'da Cavour, al novello Parlamento italiano, nel quale, in cambio della pjngup- Lombardia e dell’Emilia, e-giù, giù, fino alle Legazioni,- ' alle Romagne, alle Marche, si retrocedeva-alla Fwancia la. Savoia, e le si cedeva la contea’di Nizza, la'Savoia.— che durante

in queiroccasione si dichiararono italiani e vollero restare sudditi della monarchia sabauda. Ed oggi, se si rinnovasse il plebiscito del 1860, non credo, che si troverebbe un solo savoiardo, un sol ' individuo sul versante occidentale delle Alpi, che disinteressatamente votasse il ritorno al dominio degli »antichi signori. I monarchici nostri — accaniti nell’odierna contesa contro la Francia repubblicana, perchè faro irradiante, l’idea repubblicana sull’Europa dinastica — i quali fanno maggior vanto della

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Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics , Economy
Year:
(1930)
Relazione sull'andamento economico nella Provincia di Bolzano ; 1929
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Page 196 of 278
Author: Bolzano <Provincia> / Consiglio e Ufficio Provinciale dell'Economia
Place: Bolzano
Publisher: Consiglio e Ufficio Provinciale dell'Economia
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Notations: Später u.d.T.: Relazione sulla struttura e sull'andamento economico della Provincia di Bolzano : dell'anno ...
Subject heading: g.Südtirol;s.Wirtschaftliche Lage g.Südtirol;s.Wirtschaft;f.Statistik
Location mark: III 100.545/1929
Intern ID: 169069
estera saturò la domanda nazionale determinando l'accumularsi delle scorte nei centri di produzione della Provincia. II fabbisogno nazionale, elevatissimo ri- , spetto alla produzione, ricorre come è noto ai mercati esteri e nel 1928 si calcola che siano stati importati oltre 3.5 milioni di metri cubi di legname. In tale stato di cose i prezzi del la produzione locale non possono che subor dinarsi a quelli del mercato internazionale e nel 1929 forti squilibri si manifestarono nel commercio di legname

e una delle cause ne fu l'offerta della merce russa che a prezzi sotto costo collocò fortissime partite nell'o riente ed anche in Germania, determinando nei due fornitori dei citati mercati una mag giore pressione commerciale verso l'Italia. 1 legnami della Carinzia, della Stiria e della Jugoslavia in genere soppiantarono a prezzi più convenienti l'abete finissimo delle valli alto-atesine. Così pure il cirmolo per intaglio e per modelli di fonderia, venne so stituito da legnami austriaci, le antenne

della Selva Nera trovarono più facile acquisto di quelle nostrane ed i travi squadrati della Ju goslavia sostituirono i tondoni della Provin cia di Bolzano. La concorrenza dell'Austria e della Jugo slavia, l'apparizione anche sul mercato italia no di merci russe e per alcuni tipi di quelle americane e francesi, il diminuito assorbi mento generale del mercato nostro produsse ro .quindi il rinascere per il commercio del legname di tutte quelle difficoltà che col 1928 si sperava fossero definitivamente

superate. Da tale situazione anche le previsioni per il 1930 si presentano oscure e non si vedono possibi lità immediate di miglioramento. Gli sbochi normali della produzione alto- alesina sono principalmente la Lombardia (in grande prevalenza), l'Emilia ed il Veneto e per queste ultime solamente le zone a po nente della linea Bologna-Verona. Ad orien te di tale linea prevalgono le forniture au striache, e jugoslave che hanno maggiore con venienza nei noli ferroviari. Le qualità esitate in maggior

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Books
Year:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Page 216 of 554
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Language: Italienisch
Location mark: II A-3.847
Intern ID: 154518
prof. Ernesto Monaci 'Roma, 1881, Arch. st. per Trieste etc.);, Libro della cittadinanza di Trento (Ibid. 1882); I Confini del Principato dì Trento (Ibid. 1883); LI ordine naturale e il pro - gresso % Discorso (Cesena, 1883); I castelli trentini distrutti dai Franchi, illustrazione a due capitoli di Paolo Diacono (Roma, Arch. st. 1883); Sui disboscamenti , note geografiche , Memoria letta nell adunanza del di 7 febbrajo 1886 nella R. Acc. dei Georg. (Firenze, 18867; Dal Brennero a Verona nel

tornava ad affievolirsi, e, giunto all’età di 64 anni, cedette alla sorte comune dei mortali (Firenze, 15 gennajo 1892). Era Commen datore dell’Ordine della Corona d’Italia, Socio ordinario della R. Deputazione di storia patria per la . Toscana, le Umbrie e le Marche; Socio corrispondente del R. Istituto Lombardo, della R. Accademia di Scienze e Lettere di Padova, dell’Ate neo Veneto eco. Giambattista. 01 Sardàgna fu distinto scrittore di cose militari attinenti alla storia. Ebbe i natali in Trento

1580, note di viaggio dì Michele Montaigne, con le annotazioni (Ro ma, dell Archiv, si. sudd., 1886),' Di un antico periplo concer nente le coste orientali dell Africa (Firenze, Boll, de la Sez. della Soc. Africana, etc. 1887); Saggio dì Toponomastica Tren tina con un discorso preliminare sulle colonie tedesche del Per - ginese (Rovereto, dall' Ann. della Soc. A. T. 1888); Di alcuni recenti studj sulla agricoltura Giapponese (Firenze, dagli Atti della R. Acc. de* Georg. 1889). Intanto la sua salute

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Books
Year:
1856
Episodio del medio evo trentino
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Page 21 of 65
Author: Gar, Tommaso / Tommaso Gar
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 62 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.592
Intern ID: 318633
in tutti gli altri conferimenti di territorii imperiali. 2.° Dall 5 essere Trento, sotto gli imperatori franchi e tedeschi, stata consi derata fra le città di Lombardia, le quali, dal tempo degli Ottoni, reggevansi quasi tutte a comune coi loro Consoli, può verisimilmente dedursi che anche Trento godesse della medesima libertà prima del diploma di Corrado, e la con servasse sino al cadere del secolo duodecimo per Io meno. 5 ' Anche non ammettendo il pieno valore delle ragioni surriferite

sull’indipendenza nativa della città, converrebbe concedere elf essa, durante questi due secoli, si governasse a popolo per tacito consenso degli imperatori o per impo tenza del Vescovo. Alcuni scrittori delle cose nostre pretesero, che Trento fosse compresa nella famosa pace di Gostanza del 1185 , fra il numero sottinteso delle altre città (et alice civitates) e con ciò venisse abrogato il decreti) antecedente di Fede rico, tanto pregiudìcevole alla di lei libertà. Ma noi siamo d 5 avviso, non potersi addurre

Alla reazione così imponente dei nobili contro l’ecclesiastica signoria prendeva parte quella di parec chi Comuni, e specialmente del Municipio di Trento, forte di molli diritti e franchigie, al cui ambito forse non estendeva si ancora la episcopale supremazia (1). I Perginesi tentarono più volte di muovere colle ragioni a più temperato procedere il loro Signore ; e trovatolo renitente alia minima concessione, si volsero (1) È opinione non priva di ragionevole fondamento, che la città di Trento

non sia stata compresa nella donazione im periale del ducato e comitato Trentino fatta al Vescovo in sul principio del secolo undecimo, e che la sua indipen denza durasse per lo meno fino al 1182, in cui per de creto di Federico 1, ne fu trasferito al Vescovo formalmente il dominio. Gli argomenti principali in favore dì questa as-, serzione sono i seguenti: l.° Nel documento di donazione dell’ anno 1027 e nella conferma dì essaT anno 1161, non r si fa alcuna menzione della città, come usavasi

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