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Books
Year:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Page 66 of 104
Author: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 100 S.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 2.022
Intern ID: 186614
si lavorava, per limitare il culto esterno, o come si diceva nel gergo ufficiale, per limitare i diritti del vecchio Iddio. , Le quattro donne abbandonarono il loro posto per se guire il corteo ed assistere al supplizio. Da tutte le parti accorrevano curiosi ed oziosi. Le esecuzioni capitali, quan tunque succedessero di frequente, pure erano sempre una varietà gradita nell’eterna monotonia della vita ordinaria. E poi chi non vedeva volentieri l’ultimo passo d’un uomo? La folla che andava ognor crescendo

la foresta che col suo verde oscuro spiccava stupendamente sull’azzurro del cielo I Guardavan forse i due condannati le bellezze della natura? Oh no! Essi sapevano che per loro quaggiù non c’ era più misericordia nè grazia e sembrava che tutti in sè raccolti, vivessero già col pensiero nella pace che li aspettava. Un cantico solenne e mesto dei bigotti s’innalzò verso il cielo. Essi incoraggiavano i due disgraziati al gran passo, rammentando loro l’eterno riposo, e augurando che la mi sericordia del

Salvatore coprisse le loro tombe. I . : Grida selvaggio, voci di tripudio, risate e contumelie S1 , mescolavano col cantico devoto; ma allorché i due con dannati furono alzati per aria e sui loro visi si dipinsero le pene dell’ agonia, le urla forsennate della folla curiosa e

1
Books
Category:
History
Year:
1896
Nobiliare trentino
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Page 8 of 49
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 46 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Programma dell'i.r. Ginnasio superiore di Trento ; 1896
Subject heading: g.Trentino ; s.Adel
Location mark: II 102.473
Intern ID: 234974
anche i regestri che questo contiene in piti, ì (piali non vanno pure più in là dell'anno 1759. Xon apparisce chi sìa l'autore di questa raccolta, la quale porta in fine un altro «catalogo delie famiglie, che sono in possesso del titolo di nobili, e li Privilegi delle quali non si trovano registrati. Il tutto ricavato dalli Protocolli delle investiture feudali della reverendissima Mensa episcopale di Trento, incominciando dall'anno 1363 fino all'anno 1746, . Questo catalogo corrisponde be nissimo

alle infeudazioni contenute nel Codice desiano, ma essendo ì titoli nobiliari dedotti vagamente, non trova qui il suo luogo. Per completare la collezione ho raccolto anche il regesto di diplomi staccati, che si trovano nella Comunale di Trento, siano- originali o siano riportati noi manoscritti, e che si riferiscono a famiglie nobili del principato. A questo regesto dei diplomi delle famiglie nobili del principato die forma la prima parte, aggiungo come seconda il catalogo delle famiglie nobili della città

Un terzo Ms,, segnato col X. 4*7, contiene un «catalogo de’ Pri vilegi insinuati all' eccelsa Cancelleria di Trento in vigore del Proclama pubblicato li 25 ottobre 1745 . proclama contenuto dunque nella Matricola del Malici, colla differenza del giorno, che in questa, è il 26 ottobre, invece del 25 dello stesso mese. Questo catalogo però non corrisponde interamente ai diplomi inscritti nella Matricola del Mancò ; è disposto alfabeticamente e contiene un numero maggiore eli insinuazioni

di quelle assunte dal Manei. Ma non è ufficiale, nè porta autore del manoscritto. Siccome però i diplomi riportati dall’uno e dall'altro corrispondono nei nomi e nelle date, così stiamo a credere die anche questo terzo catalogo sia esatto, e die il Manci o non abbia avuto agio, o non abbia potuto o voluto per qualsivoglia causa assumerli nella sua Matricola. Nell'elenco alfabetico, che qui si pubblica, del regesto dei diplomi delle famiglie portate dal Mancì, dal Ms. 844 e da questo Ms. 487, aggiungo

di Trento negli ultimi tempi del principato vescovile, poi un elenco generale dei nobili del principato dello stesso tempo, compilato dal P. Po razzi, e finalmente 1’elenco dei nobili rurali delle Valli di Xon e Sole. Per fare il catalogo generale delle famiglie nobili trentine e la relativa collezione di stemmi sto attendendo ed attenderò in seguito- coli'aiuto d'altri. Ogni eventuale relativa comunicazione storica o do cumentata non può non essere che desiderata.

3
Books
Category:
History
Year:
1901
¬Una¬ congiura a Caldaro : (1322)
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Page 4 of 39
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 37 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Programma dell'i.r. Ginnasio di Trento ; 1900/1901
Subject heading: g.Kaltern <Weinstrasse> ; s.Verschwörung ; z.Geschichte 1322
Location mark: II 102.610
Intern ID: 234972
vescovo di Trento. Tale cosa non si ha da credere : i congiu rati erano piccoli possidenti ed essi non avevano mezzi sufficienti per stabilire in Caldaro un governo diverso da quello del conte del Ti rolo, di cui il Rottenhurgo, strapotente feudatario, era come maggior domo il secondo ufficiale o rappresentante. I congiurati non avevano -^Moggio nè esterno, nè interno per rovesciare il governo : il conte Enrico non era in quel tempo (1322) ili lotta con nessuno, se togli che

Una congiura a Caldaro Il documento die qui si pubblica e si commenta, riguarda un d>o’ le condizioni sociali della valle di Non al principio del secolo XIV; '6880 non solo rispecchia la barbarie e la ferocia dell’ età medio- r evaìe, ma riflette anche le condizioni nazionali della limitrofa riva destra dell’Adige, e dimostra come ancora a quei tempi l’elemento latino od italiano era esteso nella valle dell’Adige ben più di quello che dai più si crede, e che da altri contro la verità dei fatti

si volle negare. Questo documento ci informa di lina congiura tramata nel 1322 da alcuni signori o nobili dell’alta valle di Non uniti a dei possidenti di tei leni su quel di Caldaro. Era diretta contro Enrico di Rottenhurgo, magici de mo del conte del Tirolo, Enrico, duca di Carinzia ed ex-re di Boemia, ultimo dei figli di Mainardo II. La congiura mirava a tor di mezzo il Rottenhurgo per sostituirlo nel possesso della giurisdi zione di Caldaro con un signore italiano, perchè, avendo colà i con giurati

i loro beni, «avevano in uggia la dominazione tedesca in Cal daro, e perchè vi sarebbero stati meglio, se vi avessero dominato gli italiani». Così disse ai suoi giudici Ottolino di Raìna, uno dei principali congiurati. Questa motivazione della congiura, data da uno dei capi in ■condizioni da prestargli piena fede, innoverebbe a ritenere a prima vista che essa abbia avuto un carattere esclusivamente politico, quello cioè di sostituire in Caldaro alla dominazione tirolese-tedesca l’ita liana del

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Books
Year:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Page 10 of 104
Author: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 100 S.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 2.022
Intern ID: 186614
sono soppressi. Ogni colpa, ogni castigo — conseguenze dell 1 inegualiauza fra gli uomini — sono aboliti. — Gli er gastoli e le carceri saranno sgombrati. — La proprietà privata non è più. — Il nuovo ordine sociale sarà regolato da una giunta di 30 uomini da eleggersi dal parlamento. 1 Questa giunta si rinnoverà di mese in mese. Ne è permessa ;| la rielezione. La giunta dei 30 ha il potere di fare, durante I il tempo della sua attività, ciò che essa crede bene. Essa e tutti quelli che agiscono

in suo nome non sono respon sabili di nulla. La giunta resterà in permanenza fin tanto die sia compiuta la fondazione della nuova società. A mezzogiorno, dicemmo, erano state prese queste de cisioni e già alle una si radunò la prima giunta dei 30, composta di dodici zigarai, di quattro compositori di stam peria, di cinque sarti e calzolai, di tre redattori, di due av vocati e finalmente eli quattro persone di cui nessuno poteva dire quale fosse stata la loro professione. ' ' Due ore dopo

, alle 3 pomeridiane, rimbombavano i can noni per le vie della città, ed alla sera tutto era deciso. Il parlamento socialista restò vincitore dopo un breve ma mi cidiale combattimento. — Appena riferite al principe le decisioni del parlamento, egli avea spedito tosto un bat taglione di soldati per cacciare e catturare i rappresentanti del popolo, che, a suo modo di vedere, erano stati i primi a rompere la costituzione. Davanti al palazzo del Parlamento si impegnò una terribile, e disperata lotta. — Di fronte alla

folla furente e selvaggia, cento volte superiore di forze, caddero tutti fino all'ultimo ufficiali e soldati. — Il com battimento s’era dilatato ed infuriava in tutte le vie, su tutte le piazze della città; furono inutili la fedeltà, il sacri ficio ed il disprezzo della vita del piccolo, ma valoroso eser cito. E come sarebbe stato possibile che mille si tenessero contro centomila? Di ora in ora diminuiva il numero dei soldati, mentre il nemico, invece dì diminuire, si aumen tava. Finalmente, sul far

della notte e protetti dall'oscurità, visto che era impossibile pensare più oltre ad una efficace resistenza, i miseri avanzi dei prodi battaglioni si ritirarono, conducendo nel loro mezzo il principe regnante colla suà famiglia.'— Alla testa, dell e sue truppe egli aveva voluto

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Books
Year:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Page 94 of 104
Author: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 100 S.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 2.022
Intern ID: 186614
di.casa in casa in traccia della moglie, scomparve e ninno ebbe più novella di lui e della sua Giovanna. E non furono essi nè i soli nè gli ultimi, la cui fine fu avvolta in un profondo mistero, die svelossì quel dì die in oscuri sotter ranei si scopersero gli avanzi di convitti da cannibali. 1 Ma s' erano dunque gli uomini convertiti in belve? La fame fa male è vero, e può render cattivi ; ma non c è proprio altro mezzo per fame tacere gli stimoli, die tendere insidie ai propri simili

, ucciderli e saziarsi colle loro carni? Oh sì, c è ira altro mezzo, e ne fanno uso i più umani. In una casa posta sulla piazza maggiore della città abita un operaio ancor giovane con sua moglie e due tenere creature. L autorità aveva aperto tutti gli istituti infantili, permettendo ai genitori di riprendersi i figli, e questi due sposi s’erano .affrettati a condurre a casa i loro bambini, senza dei quali la vita sembrava loro insopportabile. Il giovane padre era stato un ardente seguace della demo crazia

dopo la chiusa dei magazzini? A die narrare come il padre, tormentato lui stesso . dalla lame, correva di qua è di là a cercar pane per la sua di lètta compagna e pei suoi bambini piangenti, tornando quasi sempre colle mani vuote? E queste erano le prime pene. . Giunsero giorni in cui era beato chi potea cibarsi di sorci e di animaletti schifosi. E come questi furono distrutti da una caccia disperata, créscendo tuttavia gli stimoli della fame, sì bollirono le scarpe, e gli uomini tentarono

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Books
Year:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Page 41 of 104
Author: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 100 S.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 2.022
Intern ID: 186614
- 38 — cina i camerieri portando grandi scodelle con un miscugl o di fagiuoli e patate e delle bacine con carne, I compagni saltarono addosso ai cibi e si misero a mangiare allegramente. — I cibi, disse Corrado all'amico, mi sembrano buoni, ma li trovo piuttosto cari. Mi pare anche ingiusto che la vostra . autorità costringa gli operai a pagare più della quarta parte dell’ordinario guadagno per il. pranzo. — Ma non devi dimenticare, rispose Francesco, che ab biamo solo da pagare il vitto

, i vestiti ed i divertimenti. L’abitazion e babbi amo gratis, e le imposte non si conoscono più. In tali condizioni si può anche spendere più della* quarta parte del guadagno nel pranzo, Quanto all'obbligo di mangiare almeno per il valore di tre buoni, io lo trovo assai giusto; perchè ognuno che vuol lavorare, deve man giare almeno una volta al giorno cibi buoni e in quantità sufficiente. , — Perchè, interruppe Corrado, mangiano sì poco quei due uomini attempati? E frattanto accennava col dito verso

un cantone della sala. — Forse questi cibi non sono abbastanza buoni per loro e non li possono digerire, rispose Francesco. In altri tempi erano usati a mangiar molto meglio. —- E perchè non vanno nelle sale ove il trattamento è migliore ? — Non ne avranno i mezzi, àmbi due sono vecchi e malaticci, e non possono lavorare molto. Li conosco assai bene. L’uno, quello dal naso curvo, era prima un ban chiere straricco: adesso è scovante qui nell'amministra zione della cucina ; l'altro aveva un' osteria, colla

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Books
Year:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Page 61 of 104
Author: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 100 S.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 2.022
Intern ID: 186614
58 — I tre nuovi arrivati trovarono Un’ allegra compagnia di fidanzati che ancor oggi volevano entrare nello stato ma trimoniale, assecondando le simpatìe e le passioni svegliate dal hallo. La maggior parte delle donne, cosa veramente ridicola, era più vecchia degli uomini. L’impiegato che te neva il protocollo era molto lesto, e i matrimoni si conchiu devano alacremente, cosicché la nostra coppia potè dopo pochi minuti presentarsi al cancello. Alla vista della mu gnaia il protocollista scoppiò

in una gran risata e disse : Eh! mugnaia, quanti ne conti adesso?Ma fu male perlai, giacché la donna, facendo valere il diritto del nono para grafo della legge che concedeva a tutti . piena libertà di parola, gli rispose furibonda: Tieni la lingua fra i denti, villano riunto, e fa il tuo dovere ; altrimenti ti colga il ma lanno ! Quegli non se l’ebbe a male, aprì il protocollo, chiese loro i nomi, benché 'già li conoscesse, si lece mostrare le carte sociali e rivolgendosi a Francesco, gli domandò

il solito sorso di vino e ascoltarono con compiacenza le pre scrìtte felicitazioni che l'impiegato fece loro in nome del- 1’umanità dicendo VL’unione umana vi desidera ogni bene. Il vostro dovere è quello di dar molti figli all' unione sociale. Poscia i nostri due ritornarono alle sale da ballo. Alle dieci suonarono le trombe che davano il segnale della.|fine dei divertimento, le porte ben tosto si aprirono e tutti dovettero abbandonare la sala. Si udirono molte bestemmie ed imprecazioni pel termine

così presto delle danze. Ognuno poteva a seconda del § 9 della legge so ciale che permetteva la libera parola, mormorare quanto voleva e contro chi voleva, ma ognuno s’ avviò ubbidiente verso casa. I due amici e la grossa mugnaia erano sul punto di

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Year:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Page 97 of 104
Author: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 100 S.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 2.022
Intern ID: 186614
. ■ — 94 — ciati infedeli, scappati alla morte, ripigliano le armi. Ed ora comincia dalle finestre un fuoco incessante sulle masse ac calcate nel cortile. Spaventoso è il numero dei feriti sui quali, non curando il pericolo imminente della vita,, molti si precipitano a succhiarne il «sangue. In poco tempo il suolo è coperto di morti e di moribondi accumulati. Pure la folla rabbiosa non diminuisce. Sempre nuove schiere si riversano nel recinto e salgono, calpestandoli, sui caduti per continuare

i tentativi di popolare vendetta. QuancV ecco ad un tratto cessa il fuoco dalla caserma. E’ forse finita la munizione o son tutti morti i soldati ? Avanti, gridano gli assalitori, avanti con travi ! Dopo alcuni colpi la porta principale cede, e la folla sanguinosa e pazza si precipita dentro per terminare l'opera della distruzione. Ed ora comincia una scena tremenda, non mai veduta sulla terra. Gli affamati hanno trovato pane ! Chi ha un coltello, lo conficca nel cuore di colui che tiene un tozzo di pane

in mano, e glielo ruba e si mette a divorarlo, se pure un’altra mano. assassina non lo strappa anche a lui. Si infuria, si assassina, si grida, si urla, si schiammazza. La vista di un pane fa impazzire. In mezzo a questo tram busto scoppiano bombe scagliate da donne dementi e a dozzine cadono gli uccisi e gli uccisori nel loro sangue. Cento gole gridano come iene che sentono l'odore della preda ; riferiti gemono e si lamentano, i morenti maledicono. Finalmente si è trovata anche la farina. I sacchi

d’ occhio dalle, botti dì petrolio incendiate a tutto l’edificio, involgono morti, feriti e combattenti in un incèndio orrìbile e spaventoso. La folla affamata ..rimasta al di fuori, che vede trasfor mato in un forno ardente il sognato emporio della farina

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Books
Year:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Page 12 of 104
Author: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 100 S.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 2.022
Intern ID: 186614
si ebbero tenaci resistenze non solo dalla ■ popolazione ricca e possidente, ma anche da parte dei la voratori ; giacché mancava spesso ai commissari la conoscenza delle cose e delle persone e sopratutto il giudizio onde di scernere ciò ■ che poteva riuscire utile o dannoso. Essi me navano colpi a man salva a destra e a sinistra senza esa minare e senza pensare, colpendo spesso in tal modo perfino sinceri partigiani della loro causa. E’ egli possibile che sul nostro pianeta le cose siano mai andate più

, schioppettate e qualche volta anche cannonate ; in un quarto si annegano tutti i. nemici degli operai, perchè qui il commissario ha lette certe istorie della rivoluzione francese ed egli appartiene a quegli uomini cui la storia serve da maestra. — E cosi via in tutte le variazioni ! Molti aderenti trovò il rovettare. Così si chiamava dal nome dell 1 inventore, uno dei più distinti capi del socialismo, il metodo di spedire la gente all’ altro mondo mediante l’elettricità. Questo metodo aveva per sè il van

taggio della prestezza, della precisione e del buon mercato. —- In tal modo, come già dissi, non mancava la varietà e nessuno potea lamentarsi di monotonia. Assai diverse erano però le opinioni su ciò che avrebbe potuto riuscire di van taggio o di danno al nuovo ordine sociale. V erano dei com-

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Books
Year:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Page 68 of 104
Author: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 100 S.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 2.022
Intern ID: 186614
— 65 — agli otto anni dì età, la terza i grandicelli dagli otto ai dodici anni. A tredici anni.tutti passavano in un altro isti tuto situato al lato opposto della città, dove i due sessi ve nivano educati separatamente. Le ragazze rimanevano colà Ano al diciottesimo anno, i ragazzi fino al ventesimo ; e poi venivano consegnati quali perfetti lavoratori e liberi citta dini all' umano consorzio. Il diritto di dare il nome ai bam bini spettava alle madri. Se alcuna di queste rinunziava a tal

, perchè padre e madre si separavano di frequente prima della nascita dei bambini, per contrarre un nuovo matri monio. Da principio questa completa, irrevocabile separazione dei figli era considerata da molti e specialmente dalle madri, come una grande crudeltà, ma fu d’ uopo rassegnar visi. Il nuovo stato era' della benigna opinione, che una madre dopo aver dato alla luce un bambino, avesse compito il suo do vere verso la società, e che questa avesse poi 1’ obbligo di assumersi tutti i doveri materni

: il nutrimento, la sorve glianza, l’educazione dei bambini. Dal punto di vista della legge non v’era che una sola madre, lo stato; e come non esisteva un padre personale, cosi non esisteva dopo la na scita dei figli, nemmeno una madre personale. Bellissime parole conteneva in proposito il § 2 dèlia legge sulle obbli gazioni dello stato verso la donna. Esse dicevano : «Abbiate, o donne, ogni possibile cura di dare alla società limiti figli. L'umanità non ha diritto di esigere da voi sacrifizi maggiori. Essa

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Year:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Page 98 of 104
Author: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 100 S.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 2.022
Intern ID: 186614
’ autorità socialista democratica. Su per le scale di marmo non salgono più uomini, no, ma bestie feroci, che attraversano ruggendo i lunghi corridoi, passano senza cu rarsi dinanzi alle magnifiche statue dei fondatori del gran paradiso sociale sulla terra e si scagliano nella sala delle adunanze. — E’ vuota ! Un silenzio solenne regna in quei luoghi spaziosi, rischiarati soltanto dagli ultimi bar lumi della luce invernale. — Dove son questi cani ? si grida da ogni parte. Ad uno viene in mente che

il parlamento era sciolto. «Ma la giunta dei trenta deve esserci ! Per altro tiene le sue sedute in quella pìccola sala! Lì, lì v’è pane, e se non v’è pane, vi è sangue.» Tutti si dirigono colà, e fanno ressa dinanzi alla porta. Chi cade è calpestato e quelli che stanno nelle prime file / possono appena respirare, tanto sono pressi dalla folla. Fi nalmente la porta cede, e precipitando, cadendo, urtando e calpestando, quella folle moltitudine entra nella sala dell’a dunanza. Qui siedono venti membri della

giunta. Dieci se la sono svignata. Gli altri non poterono o non vollero scap pare credendosi sicuri in quel luogo. Tutti hanno in testa le berrette^ rosse coi cordoni d argento, segno della loro inviolabilità e un pallore di morte copre i lor visi, un tre mito di paura corre per le loro membra. Il presidente si alza e vuol parlare, ma vede che egli ed i suoi compagni sono perduti. — Sì, sono tutti perduti! In dieci minuti, gli ultimi rappresentanti dell' ordine, sfracellati, dilaniati, fatti a pezzi

, erano una massa informe e sanguinosa! L ultima autorità dello stato era distrutta. — Ora regnava solo la pazzia non però la pazzia della fame, ma la pazzia del

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Year:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Page 15 of 104
Author: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 100 S.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 2.022
Intern ID: 186614
Anzitutto si deve far ordine. Era il principio di maggio del 1901, allorché il conta dino Antonio Pedrozzi s’avviava sull’imbrunire- della sera primaverile verso il suo piccolo podere. Conduceva un ca vallo magro, magro. Aratro ed erpice li aveva lasciati , sul campo. Per l' ultima volta aveva lavorato con essi la terra che per tanti anni avea nutrito miseramente suo padre, lui, sua moglie e il suo figliuolo. Dopo aver governato il cavallo, il Pedrozzi, passando fra i due castagni fiorenti

impiantati da suo padre, quando questi era ancor giovane, entrò nella piccola casuccia coperta di paglia. Nel mezzo della povera, ma nitida cameretta stava una grande tavola di legno dolce, sulla quale era preparata la cena composta di patate, arringhe, un pezzo di pane, polenta e formaggio ordinario. Sulla stufa bolliva il caffè. Stava alla tavola la moglie del contadino, j una donnetta rubiconda, dalle guancie rosse, ma affaticata ; dal lavoro. Tagliava per il suo bambino delle fette di pane j che

metteva ad inzupparsi in una scodella di latte. Il fan ciullo, un testone grosso, con due occhioni grandi celesti e-j paffuto, sedeva presso la stufa accanto al vecchio nonno. Vi- ; cino al tavolo sedeva fumando la pipa-un giovane contadino, | robusto e dalle spalle larghe, il fratello della padrona, .Gio- j vanni Eivolta.

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Year:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Page 91 of 104
Author: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 100 S.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 2.022
Intern ID: 186614
salverebbe la società; ma ciò non ostante la proposta cadde, perchè con duceva all’ordine antico, alla distinzione fra ricchi e poveri. E poi era troppo tardo. A chi poteva giovare la riforma? La fame era troppo vicina. Àncora otto giorni, dissero i magazzinieri ai 24 no vembre dell’anno 1910, ancora otto giorni, e la farne è qui! Ai membri della giunta dei trenta cadevano dalla fronte grosse goccio dì freddo sudore. 1 soldati siano consegnati nelle caserme! Ogni nomo abbia 200 pezzi

? Ah, quest’inverno non porta nessuna gioia: porta con sè solo il freddo e la fame, due compagni poco graditi, due compagni spaventosi, al cui seguito stanno in separabilmente le malattie e la morte. Nella capitale del paese l'orologio batte le dieci di sera. Un silenzio di morte pesa sulla città. Le lampade elettriche non ardono più, perchè le officine sono chiuse. La luna splende nel firmamento e illumina la grande, deserta città. Ma non v’è proprio nessuno per le vie? Non luccicano forse armi al riflesso della

luna? Sì, una forte pattuglia va girando qua e là, per cacciare compagni e compagne nelle loro case, giacché chi esce di casa a quest’ ora e con que sto freddo, non può avere buone intenzioni. Ma ben pochi stanno fuori, e quei pochi sono intirizziti, senza vigore, e più che uomini spettri affamati. Guardatevi, guardatevi bene, difensori della patria, che in - un eccesso di disperazione '

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Books
Year:
1897
¬Il¬ paradiso in terra : dal 1901 al 1910.- (Biblioteca della Società Operaia Cattolica di Trento e Circondario ; Num. Straord.)
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Author: Gregorovius, Emilio / di Emilio Gregorovius. Versione libera dal tedesco di F. C.
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: 100 S.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Location mark: 2.022
Intern ID: 186614
in città? E chi concimerà e arerà i campi? E chi seminerà il grano e lo raccoglierà? Io penso, disse la contadina, che ora dovrebbe regnare la libertà. Ognuno potrà lavorare come e dove gli piacerà. Oli, c è ancor tempo, esclamò il Rivolta, c’è ancor tempo. Nessuno al mondo può pretendere, che in un momento tutto vada a meraviglia, e ha proprio ragione il commissario speciale della giunta dei 30, quando dice: «Non è possibile piantare in un colpo sulla terra il paradiso socialista ; ma un poco alla

volta ci si arriverà senza accorgersi». Per ora basta far ordine! Tutto il resto verrà poi da sé. Adesso il socialista cosciente deve ubbidire ciecamente alla commis sione. Maledetta commissione ! esclamò il Pedrozzi, perchè non hanno eletto anche me a farne parte? Non valgo io forse quanto quel briccone di Tigri, il rosso, e quanto quello stangone di calzolaio che non capisce un' acca d’agricoltura? E valgo io forse meno di quel gobbo mercante di farine, della Via Larga, che, sotto la monarchia

, si pigliò 5 anni di ergastolo? Eh, caro mio, rispose il Rivolta, bada di star in buona col commissario della Giunta ; allora potrai essere eletto. Vera mente sarebbe toccato alla città e al circondario di eleggere i dieci membri del comitato, e col tempo si farà senza dubbio così. Ma prima| sì deve far ordine. Questa volta il commis sario ha scelto dà sé i dieci, e prese il Tigri perchè quel furfante è capace di ammazzare un bue a pugni, e il mer cante di farine perchè conosce in tutto il distretto

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