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cogniti fra i citati luoghi tutti al di là dell’Alpi, e ili tre soli congbietturarono alcuni dotti potessero esser di qua, e sono Terioli, Viinania, e Feti, Ma perché non sono queste stazioni non retiche da considerarsi piuttosto come punti di fermata e di deposito per alle Rezic, che non veramente per comprese nella giurisdizione della provincia? Sa rebbe forse probabile che se i Romani staccando il Trentino, parte pur e non piccola, e per la situa zione importantissima della region

X, ne avessero fatto una nuova provincia eoi nome di Rezia se conda , non vi avessero come a maggiore e più ita lica addetta la Rezia di prima? Eppure niuna sta zione in Tridente ai là d 1 Augusta tanto più antica, e certamente principe della nuova provincia, niuna al Palazzo', ninna al Ponte di Braso, niuna a Ron zano, al Finisterre, al Pire ne, o nell’Anagni, punti militari tanto principalissimi, niuna infine in nessun luogo di più della metà della supposta provincia. Si consultino le radici di que’ retici

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(1841)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2

Page 95 of 322

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

da parte que’ del po polo tedesco abitante nella superici* parte della trentina provincia, di cui s’ha ad occupare la sto ria della Germania, come di colonia della sua na zione. La costituzione dunque della Venosta, di Val Norie«, e della Pustrìssa sarà a questi di scorsi straniera, giacché se cluopo è parlar di que- ste regioni nella partizione, perchè comprese in Italia, non se ne potrà parlare nel libro della civil vita de’ loro popoli, perchè non compresi fra gli Italiani.

di questi discorsi, ove sì toccherà della partizione, s’intenderanno sempre di questi stati stranieri trapiantati di qua dell’alpi accennati i soli confini giacenti in Italia, senza curarsi di quelli, che da altre giurisdizioni germane in Germania li segre gavano. E ciò detto in quanto alla partizione, si dirà pure riguardo al governo ed alla civiltà mutazione che par all’autore dover adottare nelle seguenti dissertazioni, ed è che, ove finora, poco bensì perchè altro non potea dirsi del

generalmente di scorso dai molti, parlò del governo e della civiltà dell’intero Trentino, ora, per la ragione della pro nunciatissima sua divisione in due nazioni di di versissima ìndole, e di differenti istituti, egli non imprenderà a ragionare della condizione in quanto spetta al governo e alla civiltà, che d’una sola delle due frazioni cioè di quella abitata e culla da gli Italiani, e perciò restringerà il suo discorso unicamente alla civiltà ed al governo dell’italiano popolo trentino, lasciando

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(1841)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2

Page 169 of 322

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

IV. m ] l PDNVN2. La costituzione de 5 Comuni della provincia ritraea il modello dalla costituzione del capoluogo. In genere ogni università o comune avea la propria carta di regola, una scaria ossia luogo di giudica tura, un sindaco, i regolani. gli anziani, i giura ti: e differìa essenzialmente dalla costituzione del municipio trentino in ciò solo, che riconosceva il dominio del principe, e de’ suoi vassalli, e la potestà de’ suoi giusdicenti, e legati. Vari capi di soggezione dei comuni

all’autorità vescovile si addussero già al capo II della presente sezione toccando dei diritti dei principi-vescovi.

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(1840)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 1

Page 133 of 179

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

i 50 Che che ne sia, certo è, che entro il 568 prese Alboino la maggior parte de’ luoghi della Venezia, ed entro il 569 la maggior parte dì quelli della Liguria. Ora, siccome fra le con quistate città, non fa il Diacono menzione di Tridenti? (1), non .è chiaro in quale di que sti due anni i Langobardi s’impadronissero del Trentino, considerazione che a Lodovico Mura tori fece modestamente conghietturare » essersi » Trento colla sua provincia sottomesso ali’ ar~ » mi de’ Langobardi nel 568 o nel

69 (S) ». Più francamente, al solito, ne riferì Carlo Si- gonio il conquisto al 569, sotto il qual anno, racconta » aver Alboino.... assalite l’una dopo »l’altra Vicezia, Verona, Tridente, ed altri »oppidi della Venezia, ed aversene senza gran- » de sforzo fatto signore (3) ». Ed al 8igo nio s’attenne il Botta, che con ancora mag gior precisione lasciò scritto » aver nella pri- » mavera del 569 Alboino. occupate Treviso, »Vicenza., Verona, e tutta la contrada fino a » Trento £4} ». II lettore però riterrà

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(1840)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 1

Page 21 of 179

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

2 z Veniva in quel tempo la superiore Italia retta a. provincia, ned era ancora dai gelosi Romani stata per Italia riconosciuta; non restano d'essa fino ad Augusto altre memorie, clic della cittadinanza ro mana die nel 705 dell’E. R. Ir fu largita da Ce sare, c delle colonie die sotto di lui. e sotto Augu sto vi sinon dedotte. Ma pervenuto che fu una volta Ottaviano al sommo potere ; >più non volle che l'Ita- ^ Ila fosse circoscritta, come ne' lempj antichi da’ mari, dalla Marra, e dal Rubicone

illustrato (2 ). e signi fica questo marmo, che Fanno di II. 730 faceva Angusto o costruire od un afforzare un castello so vra la Tridentina Verruca. Difatto non era da que st’epoca scorso un-decennio, che i temuti Germani scendevano a novella pugna contro le romane le gioni, e fra questi un popolo ; ; da tutti gli altri sc- (i) Garzcui. Della Storia e della Condiziono d'hd «otto il governo degli Imp. noni. Della Condir, d’ital. Voi. II. \ a £- 97 - (a) Ragionamento intorno ad un’Iscrizione Trentina d’Au

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(1841)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2

Page 123 of 322

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

a Pia cenza per ivi trattare con Innocenzo II delle cose della Chiesa, e de’ modi di tor via l’antipapa. Al cui avvicinarsi mettevansi le irrequiete fazioni in riguardo, intenti i Ghibellini a trar partito del suo nome, e delle sue forze, i Guelfi a respingere en trambi per virtù d’armi. Stavano per Lottario nel la superior parte della provincia il principe Regi- noberto, i corniti della Venosta, e d’Andecco, nell’inferiore il vescovo co’ suoi vassalli; contro di lui nella superiore i duchi Guelfi

333 1127. Del successore suo Reginoberto altro non rammenta la storia, se non esser lui intervenuto l’anno prima della sua morte al concilio romano lateranense del 1139. Mentre queste cose accadevano nel superiore Trentino, sostituivasi nell’inferiore al morto Ge- bardo Alberto I (1118), ed a costui nel 1124- Alternatine, che venia consecrato nel 11s6. Il reggimento di questo principe cominciò contempo raneamente a quello di Dottario III. Gal ava Dot tarlo nel 1138 pel Trentino onde recarsi

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(1840)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 1

Page 94 of 179

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

e di— »rotto all’estremità de’ fianchi, ristretto a mo’ di »fungo più al piede che alla cima, L’Atesi che » bellamente gli scorre accanto accresce alla na- » turai sua forteza decoro: castello singolare nel »mondo, eretto un dì a freno de’ Barbari, chiave » della provincia. » Questa qualsiasi descrizione di Cassiodoro con viene solo in parte alla trentina Verruca. Sorge ( 1 ) V. Var. ffl. 48.

'i- ' •V- ir 4 » questione fosse stato costruito sul Trentino alpino, in punto tale da poter simultaneamente servire sì a Tridente die a Tel tre di baluardo’? Pigli il let tore in mano la carta d’Italia, e sul pendio nostro delle Retiche nella parte orientale dell’Alto Tren tino descriva un arco dalla vetta del Brennero alla sorgente della Itienza: qui troverà di molti luoghi militari, di cui si può credere essersi per munire e Poltre e Tridente prevaluto il re Teodorico. Ma per quelli che sono

si poco amici delle supposi zioni quanto l’autore, sia per non detto. Sono molti eruditi di parere, che in altra epi stola di Cassiodoro (1) s’accenni della tridentina Verruca. Ecco il testo: » A tutti i Goti ed a’ Bo- » mani abitanti intorno al castello Verruca, Teo- » dorico re. Abbiamo mandato a Leodifrido Sa- »jone, che v’esorti a costruirvi delle stanze nel castello Verruca, che dalla sua postura prese » calzante nome. Sorge in mezo de’ campi maci- » gno rotondo in sembianza di torre, nudo

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(1840)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 1

Page 95 of 179

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

essa, è vero, a modo, di fungo, le scorre 1’ Adige a canto, ed è certo di forma singolarissima: ma non è egualmente vero che sorga nel mesa de 3 campi j ed è troppo ambigua espressione quella di chiave della provincia , ciò è dell’Italia, Non sor ge nel mezo de' campi giacche il grande maci gno sopra cui giacciono le sue ruine è segregato dal monte, che verso sera, lo guarda, solo da piccola stretta, nè chi voglia riflettere alle tante configurazioni che in piu di dieci secoli può aver assunto

un terreno in pendio, vorrà francamente asserire, che quel gran masso non formasse anti chissimamente parte del monte che gli sfa a spal le. Non è poi forse affatto chiara l’espressione di chiave della provAncm , perchè noi nel difetto in cui ci lasciarono gli antichi di opere strafegetti- che, non possiamo abbastanza bene intravedere, se le loro cognizioni e viste in proposito sieno state tali da coincidere con le nostre. Chiavi di provincie si dicono i luoghi collocati in tal punto, dal quale tu possa

a dirittura difendere al nemico l’entrata nel paese, od almeno con militari argo menti molestarlo nella passata di fronte o di fian co, Se gli antichi intesero la cosa per questo modo, la Verruca di Cassiodoro non è la trentina, come quella che è fuor di punto, e lascia libero al nemico già pervenuto a Trento il cammino sulla sinistra dell’Adige, per non dire delle tante stra de clic dal Trentino portano nelle altre regioni della Lombardia e delia Venezia lateralmente alla valle dell’Adige. Il lettore

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(1841)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2

Page 109 of 322

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

315 che due ad un tempo ne contava in quell’ anno la 1 nostra chiesa. L’officio d’avvocarla non era estra neo agli stessi preti, e sono celebri gli antichis simi patronati della chiesa trentina sul monastero di Gironda nella cremonese provincia, della brissi- nese sul bavaro di Pollinga, ed il più recente della prima su quello di Sunneburgo. Così le chiese di Trento e di Brissina potenti -per opera de’ Carlovingi, opulentissime per quella de’ successivi re ed imperatori germani, soggiac

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(1841)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2

Page 252 of 322

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

SàLMLMAL SGLLTLTà E)«s,»d». Carlo di liueenburgo; impadronì di FeJtre e Belluno e per conseguenza de 11’ - inferiore porzione della Valle A «sugane», toltone per sem pre ai vescovi di Feltro il temporale dominio, dava quella regione in governo a proprii vicari. Come poi per le varie vicende, dalla signoria di lui trapassas se quella provincia in casa Visconti, si narro nella parte storica di questo discorso, eorne s’ebbe pure ad esporre in qual maniera il contado di Wpa ce duto a tempo dai

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1809

Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà : seconda deduzione legale

Page 158 of 314

Author: Barbacovi, Francesco Vigilio / di F. V. Barbacovi

Physical description: 152 S.

Notations: Angeb: Appendice alla seconda deduzione legale (40 S.)<br>Barbacovi, Francesco Vigilio: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani rispetto alle solennità : deduzione legale / di F. V. Barbacovi. - 1809 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 52 S. - Sign.: II 102.286 <br>Epitome delle deduzioni legali di F. V. Barbacovi nella causa di successione all'eredità Marzani diretta alla Corte di Giustizia del Dipartimento dell'Alto Adige. - 1815 - In: Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà ; 68 S. - Sign.: II 102.286

Location mark: II 102.286

Intern ID: 342599

reat P Btmf come consta dal documento animefTn l ^ ^'»ddetto da noi puntato in Avendo le Porti Felli e Valenti™ li 9 Giugno 1785 imandato, che foste rilevata mediante P ocular* inspezio. 116 a nuova apertura, che il Sacerdote aveva fatta in un Muro della Gafa ereditaria Marzani, egli rispofe d* avere .tw operaio per quei diritto , de gli compete in cofh provrh aerata^legittimo e gìuflo titolo di erediti lafciaLli dal qm Signor Dottor Paride Lorenzo Marzani, net quale Jin qui J, e fempre

mantenuto, e pratifla mantenerfi in ora wvo'hvn^u’ come con( ’ t;1 cI *a documento da noi prefenl •tato Letr. H. ammesso, e non contraddetto. » ’ a &£& ^ preftmò inn r à ia Zot dimandò, Parti Petti e Valènti,/. dimanda, ed acconfente che fi fac eia fin io la filli fo.enne, che ha altra volta già fatta, chi egli non intmde ■d avere giammai altro accettato, nè di accettare dalla fud- fK f f. °f’ **. 'i°’ ! c ^ e ta femplite dtspofizione de’ legali, ■ / Ut ‘ ‘ ° ' ', ^Jft at °re nel fuo nuncupativo

teftamenio fi i rtj evito , e co/t di 12 oh avere 'mai intrCn ' j> • j t quella cedrth, nhh ■ nt( f° > ne d stendere, th L,„ Mm mm Pregiudicato ^ alla itfituzime, eh mi to nuncupativo tefìamento ju fana della fra Pedona con una chiara c e. perfetta volontà , e neìlia. più-legate'forma - ffmnr 3 e man altrimenti^ ìtaifit potivi &c ' come \ , documento da noi prefentato, e dalla Parte ^ ammelTo, c non contraddetto Lett. I. Wetftn * ve«e°'àra 2"^"'^' aI / U P reMo «à lm. tnedefimn fedamente * che

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(1841)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2

Page 99 of 322

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

pensato, si sarebbero anche meno so tante fasti-, ctiose pergamene discervellati. U eccezione è . ehe 0 .jj inìperatori donavano spesso senza curarsi d 1 ef fettuare le donazioni, senza sapere se legittiina mente potè va ri donare, senza sapere spesso che cosa donassero, e spesso anche dove donassero, giacché somma in qne 1 tempi l’ignoranza della geo grafia. Di questa verità vidi esempi moltissimi non solo nelle nostre storie provinciali, ma nell 1 univer sale della penisola (1). Giovi ora

in documento anteriore del 1101 firmati due testimoni „ Arrigo <l’Alto Lago, e xnesser Ro- W nifacio di Ripa (2) » la diversità delle segna ture l’una all’altra si prossime può fare insorger dubbio sull’identità dei due nomi. Ma i nostri let tori non vorranno più.a lungo immiserire in questa provincia degli antiquari; che Ripa abbia a Trento (i) Muratori Anticp Jtal. med. mv - passim. Uglìell. Ila], 5acr - passim. ;>) Notiz. Stor. Crit. Tom. 11. pag, B 74 .

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(1840)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 1

Page 58 of 179

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

63 però professandosi ben lungi delP arditezza di met ter la falce nelle messe degli Antiquari, si asterrà dal proferire alcun giudizio sulla intrinseca virtù delle dette iscrizioni, lasciando che i marmorei in terpreti vi si sbraccino a piacer loro. Questo si rammenterà, che la superiore Italia fu dal momento della sua conquista tino ad Augusto, retta a provin cia, da Augusto a Caracalla egualmente in fatto, benché noi suonasse il nome, da Caracalla in poi, a provincia ia nome ed in fatto

dacché sommi uomini con tanta erudizione ne ragionarono (!), e giacché a chi a queste fonti non debbo in prima, non può riuscire che estraneo anche questo Discorso. E questo il luogo di notare la dipendenza del la Chiesa Tridentina dalla sua metropolitana. Pare, questa essere stata fino alla metà del o. c secolo Me diolano, dalla qual epoca in poi s’hanno certi monu menti, che a quella d’ Aquileja venisse addetta (%). (i) Vedi per tutti, l’opera di Garzetti. Della Cond. Lib

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(1841)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2

Page 312 of 322

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

tentone de’ Ricci di Levico, nato a quanto pare in quella terranei 1369. Datosi di buon’ora agli stu- dj. specialmente ai legali, Sico udiva in sul prin cipio del secolo XV in Padova le legioni di Giovan ni ravennate, del consorzio del quale e d’altri dotti uomini di colà fortemente invaghito, metteva in Pa dova stabil dimora, e vi esercitava profession di notajo, ottenendo anche l’officio di cancelliere di quel comune, i cui statati egli stese latinamente. In quella città fu egli nel 1414

Ungane divisa in XVIII libri, nella composizione della quale impiegò da 25 anni. Giaciono questi libri, eccetto un frammento loro, la vita del Petrarca pubblicata da Tommasini, manuscritti nelle biblioteche, pè all’autore venne ancor fatto vederli: se ne recherà però il giudizio di Paolo Cortese, eh’è il seguente. -1 libri di Sico de ! chiari scrittori indiritti a suo figlio, sono « molto utili ma non vengono ora quasi più letti: « perocché egli sia ne’ giudici poco sensato, nè di- Ol Pag. 124

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(1840)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 1

Page 90 of 179

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

P I» t le Rezie, tutta o in gran porzione la Sua via, la Provincia, ed il litorale fra questa ed i Pirenei: nè di ciò contento, a terror del nome, nelle Gallie e nelle Ispanie portò Farmi, e fermò presidi (1). Dopo trent’ anni <F incruenta tirannide, la cru deltà de’ Greci imperanti cattolici contro i loro sudditi ariani , facea luì goto ariano divenir crude le verso gli Itali perchè cattolici: atterrito pe’ suoi stessi misfatti morìa fuor di senno (2) (526). Il carattere e Farti d’Odoacre

- (1) V. Casslod. Variar.!, u. IH. ,6. 17. a 3 . 24. 3 i. 43. 44 5o. IV. 17 4g. V. - 5 . Vlll. io. " }> in Chronic. >} Jornand. de Reb. gctiris. 53. » Procop. della guerra got. I. 12. Sa. J > Isjdor. n- Ila Croi). gotica, I. 12. » Ennod. in Panegyr. » Mar Avcnticens. in Cren. " Gregor et Victor. Turonens. ( 1 2 ) "V. Auct. Hi si. Misceli, loc. cit.

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1809

Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà : seconda deduzione legale

Page 291 of 314

Author: Barbacovi, Francesco Vigilio / di F. V. Barbacovi

Physical description: 152 S.

Location mark: II 102.286

Intern ID: 342599

ed allora al la validità della cedola o del codicillo nfun bisogno stato sarebbevi d altre solennità o forme legali. Ma il Mestatore non ha punto incaricato nel testamento il Prete Marzani di — _____ dare (a) I" «li, S. Cod. de Codicilli! .

4 6 abilmente nella prima Sezione, che la pretesa sostituzione , ed il preteso fidecommisso sono cose puramente immaginarie e fantastiche 9 e che il Prete Marza ni non è punto un erede fiduciario , nè Lorenzo Marrani un erede fidecommissa 7 io, ma supponiamo che lo sieno; perchè anche in questa ipotesi la nullità della disposizione testamentaria, di cui si tratta sarebbe nondimeno egualmente evidente ed incontrastabile. §gl no a tutti note le leggi-, le quali dispongono, che alla Valli tìità

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(1841)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2

Page 28 of 322

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

due città , parte delPAlaman- » nia...., col ducato di Curia» (1)- Questo av venimento ricongiungeva per un quadriennio tutte le frazioni del Trentino sotto un solo signore; quando nell’81© trapassato Pipino, la Bajoaria passava in suo fratei Carlo, e l’Italia nel figlio di lui Bernardo. Circa l’814 Carlo Magno ritoglieva a Rlune dio successore di Costanzio vescovo di Curia il governo della Rezia Cirnensc, e lo trasferiva in un comite Unfrido. Dopo queste cose morivano P imperatore ed il figlio

suo Carlo. Ludovico suc cessore al primo concedeva al suo primogenito Lottano la Bajoaria, ma assuntolo tre anni dopo a correggente (817), quella provincia dava in governo all’altro figlio Ludovico; FItalia per lo assassinio di Bernardo ricadeva in Lottano (818). (>) Capital. Car. Magn. Ann. 606. In Script. Ber. Hai, Tom, I. pars, 2 pag. 11 5 .

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1809

Della nullità del testamento del dottor Paride Lorenzo Marzani per l'imperfezione della volontà : seconda deduzione legale

Page 250 of 314

Author: Barbacovi, Francesco Vigilio / di F. V. Barbacovi

Physical description: 152 S.

Location mark: II 102.286

Intern ID: 342599

, senza che più debba os servare altre solennità, o forme legali (a). Ma questa for. ma di testare non è quella , che ha seguita U Dottor Paride Lorenzo Marza™ ; poiché egli non ha già istituito nel suo testamento avanti i sette tpuimn«; i , . uo una cedola ma i„ . testimoni quedo che nominerà in una cedola, ma ila istituito solo ner annarpuTo . forma esterna il A/r • , pe apparenza, o per la torma esterna il liete Marzam , ed a questo poi ha secreta- mente comandato di dover eseguire in tutto e per

il soggetto della seconda parte di questo scritto, ed ora non tratteremo che della nullità ri. guardo alla volontà. (a) Strìcb’ms de cauteh tmamenu Gap, 1 6, ». 22, S U-

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(1840)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 1

Page 104 of 179

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

de 1 * 3 Bajoarii, cioè di quelli fra’ prefati Barbari che più a lungo degli altri sul Trentino tennero signoria. „ La provincia abitata da’ Bajoarii area a „Levante la Pannonia, a Ponente la Suavia_, a mezodi F Italia, a settentrione il fiume Istro ,, (I ) '5 confini che quantunque dalla parte di Levante e d’ Occidente non ben chiariti dal Dia cono, pajono però coincidere con quelli che a’ tempi dell’ impero area delle ìtezie dati il geo grafo Tolomeo (3). E si ricava dal detto Paolo, che già dal tempo in cui

i Goti tcnean l’Alta Ita lia, il noine de’ Bajoarii avea nelle Jìczie sop piantato quello degli Alamanni £3}. La qual imi tazione di nome ne può rènder scorti, come i Bajoarii parte della nazione degli Alamanni de vano in allora aver cominciato in potere cd in numero a preponderare sull’altre, giacché è vezo (i) V. Pimi. Diaoon.de geslis Langobarcl. III. 3o. {a j V. il I. Discorso png. j3. (3) V. De gestis Lungobard. II. f t .

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(1841)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2

Page 47 of 322

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti

pienamente pro vano l’insussistenza di questo asserto, si riflet terà solo che il pensar di que’ tempi assoluta si gnorìa in altri che nello imperatore saria cosa repugnante allo spirito della romano - germanica costituzione. I duchi ed i corniti non erano altri menti nobili, ma magistrati insigniti di civile e militare potere, amovibili a noto del re o dell’im peratore, che così chiaramente accennano i capi tolari de’ Franchi e de’ Bajoarii: conte, marchese, duca, non erano quindi titoli, gradi

, nè indicavano proprietà di dominio, erano nomi di governi e di magistrature. Oltre gli officj di duca, di marchese, di co mite e vicecomite, v’avea quello di giudice, che sebbene identico con quello di comite, pure sem bra essere in ciò stato diverso, che i corniti erano stabili governatori del e nel luogo, i giudici ma gistrati a tempo ed in missione, i quali di pro vincia in provincia a cenno del re o dello impera tore andavano a sopravvedere, e, come all or si diceva, a far le giustizie. Nel 970, per

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(1841)

Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2

Page 291 of 322

Author: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti