Sul conte Giuseppe Forni, ultimo ministro degli affari esteri del ducato di Modena : memorie scritti su documenti
145 I vescovi dell’ Ecclesiastica provincia Modonese che ebbero relazioni con Ini, tutti ornai scomparsi dalla scena del mondo, lo ebbero nella più alta stima; e così pure l’Eminentissimo dì Verona. S. A. H. ma monsignor Riccabona poc’anzi nomi nato, ebbe sempre per il conte Forni la più grande deferenza, e quando questi si recava a Trento per. visitarlo, il riceveva anche in letto, se malato, e piacevasi intrattenersi con lui; e quando quell’esi mio prelato nel 1885 mancava alla vita egli
ne fu addoloratissimo. Appena poi fu eletto a suo suc cessore monsignor Della Bona, e, dopo di lui, mon signor Vainosi, fu sollecito presentar loro i proprii omaggi, colmato da essi con ogni maniera di gen tilezze. Crii Ordini religiosi tenne in gran conto; specie poi la Compagnia di Gresù, della quale apprezzava i servigi resi alla chiesa ed alla società, ed, all’oc correnza, ne sostenne le difese ( 280 ). Alle povere Mo nache d’Italia, ridotte a tristi condizioni, egli fu sempre largo dì soccorso. E quando
le buone Madri della Visitazione di Modena furono costrette esu lare dal loro amato ed antico monastero, il conte Forni in quelle distrette le accolse nel proprio pa lazzo di Cognento, e le ospitò generosamente fino a quando si furono procurate nuovo e più sicuro asilo. Della stampa cattolica, ma solo schiettamente cattolica, fu in ogni tempo, specie poi nell’ ultimo trentennio, zelantissimo promotore; nè volle mai dar il suo nome a pubblicazioni senza averne prima conosciuto lo spirito e gli