Sul conte Giuseppe Forni, ultimo ministro degli affari esteri del ducato di Modena : memorie scritti su documenti
- ■■ 22 ■■■■■ m’indicasse, pure rimotamente, l’intenzione di ri-, chiamarlo così presto. Ad ogni modo gli ordini del- l’A. 8. saranno puntualmente eseguiti ». Per altro, perchè la navigazione, che il conte Forni ebbe a fare nel portarsi a Madrid gli nocque non poco, esso sarebbe d’avviso, che, partendo tra breve per rAndalusia, avesse fatto il giro di questa provincia andando, da A.n.juar a Granata, a Malaga, a Gibil terra, a Cordova, a Siviglia ed a Cadice. Colà im barcatosi poi sopra
un bastimento a vapore, si sa rebbe portato a Lisbona, quivi attendendo gli or dini del duca. Dapertutto sarebbe munito di cre-- denziali ( 71 ). Ma intanto che il conte Forni, appunto nel 1831, si stava disponendo ad nn viaggio da lui cotanto desiderato, e che probabilmente, per mutate circo stanze, avrebbe ora anticipato al principiare del marzo nell’ ottima compagnia del barone Gersdoff incaricato d’ affari della Sassonia ( 7 ~), apprendeva dal Journal rles Debais , che erano scoppiati dei « torbidi
» a Reggio, a Modena ed a Bologna; ma non vi'prestava intera fede ( 73 ). Ma quando poi, tra breve, conobbe la realtà delle cose, e seppe della scoppiata insurrezione, non esitò rinunziare al va gheggiato viaggio, e bramò mettersi a’ piedi, ed agli ordini del suo sovrano. Della nobiltà del suo sentire, sono prova troppo chiara le parole che egli scrisse allora da Madrid allo zio ministro per la via di Genova, e sotto la data del 24 febbraio, e crederei levare loro pregio, se non le riferissi per intero