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General, Reference works
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2008
Medienlandschaft Südtirol.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2008, 1)
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Page 75 of 94
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 82 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr., teilw. dt. teilw. ital
Subject heading: g.Südtirol ; s.Medien ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2008,1
Intern ID: 491438
regionale e provinciale 1. Con leggi regionali, nel rispetto dei principi fondamentali contenuti nel titolo I e nel presen te titolo e delle disposizioni, anche sanzionato ne, del presente testo unico in materia di tutela dell’utente, sono definiti gli specifici compiti di pubblico servizio che la società concessionaria del servizio pubblico generale di radiodiffusio ne è tenuta ad adempiere nell’orario e nella rete di programmazione destinati alla diffusio ne di contenuti in ambito regionale

o, per le province autonome di Trento e di Bolzano, in ambito provinciale; è, comunque, garantito un adeguato servizio di informazione in ambito regionale o provinciale. 2. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono legittimate a stipulare, pre via intesa con il Ministero, specifici contratti di servizio con la società concessionaria del servizio pubblico generale di radiodiffusione per la definizione degli obblighi di cui al com ma 1, nel rispetto della libertà di iniziativa

economica della società concessionaria, anche con riguardo alla determinazione dell’or ganizzazione dell’impresa, nonché nel rispetto dell’unità giuridica ed economica dello Stato e assicurando la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e la tutela dell’incolumità e della sicurezza pubbliche. 3. Ai fini dell’osservanza dell’articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 1° novembre 1973, n. 691, nella provincia di Bolzano riveste carattere

di interesse naziona le il servizio pubblico radiotelevisivo in ambito provinciale. 32 Art. 7. - Le attribuzioni dell’amministrazione dello Stato in materia di manifestazioni e atti vità artistiche, culturali ed educative locali con i mezzi radiotelevisivi, esercitate dagli organi centrali o periferici dello Stato, sono esercitate nell’ambito del proprio territorio dalla Provincia di Bolzano, ai sensi e nei limiti di cui all’art. 16 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, e con

l’osservanza delle norme del presente decreto. L’esercizio predetto riguarda, tra l’altro, le fun zioni amministrative previste dagli art. 8, 9 e 10 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 3 aprile 1947, n. 428. E’ fatto divieto alla Provincia di Bolzano di impiantare stazioni radiotelevisive destinate a effettuare trasmissioni di programmi propri. 33 cfr. da ultimo Fabio Giglioni, Il servizio pubblico nel sistema televisivo tra esigenze democratiche e riforma del Titolo V della

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General, Reference works
Year:
2008
Medienlandschaft Südtirol.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2008, 1)
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Page 64 of 94
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 82 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr., teilw. dt. teilw. ital
Subject heading: g.Südtirol ; s.Medien ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2008,1
Intern ID: 491438
di altri paesi a causa soprattutto del rapporto perverso tra media, politica ed economia e in Alto Adige questa situazione influisce sia sul giornalismo di lin gua italiana che su quella di lingua tedesca. Non ci sono distinzioni di lingua che tengano a un degrado della funzione dialettica, civile e di controllo che dovrebbe avere il giornalismo. Ma in Alto Adige a questi problemi se ne aggiungono altri e anche quelli generali subi scono delle declinazioni del tutto particolari. Se intendo bene

perde di credibilità, che è strettamente le gata ai concetti di accuracy, la pre cisione con cui vengono riportare le notizie, e di fairness, di imparziali tà; rinuncia troppo spesso a quella funzione civile di servizio pubblico che ha come orizzonte la formazio ne dell’opinione pubblica, per tra sformarsi in advocacy journalism, giornalismo schierato e di battaglia o, addirittura, di propaganda pura e semplice (3). Il giornalismo italiano, nel suo complesso, soffre di questi mali più di quello

l’intento, lo spirito del tema (di ascendenza langeriana) che mi è stato chiesto di sviluppare nell’ambito di questo ciclo di incontri sui media in Alto Adige è quello del giornalismo di lingua italiana in una società divisa etnicamente. Non ho molto da aggiungere alle analisi che vi ha già proposto, in termini di sistema, e frutto di ultra decennali ricerche, il Prof. Gùnther Pallaver in apertura di questo ciclo di incontri. Le condivido integral mente e non posso che rimandare al suo recente articolo

“Demokra- tie, Medien und interkultureller Dialog”, pubblicato dalla rivista “Il & Cristallo” (4), e al volume “Die eth- nisch halbierte Wirklichkeit” da lui curato(5). Proprio sulla scorta degli studi di Pallaver, qualche anno fa il prof. Pelinka (6) poteva affermare che il modello di democrazia conso ciativa realizzato dall’Autonomia altoatesina, e responsabile peraltro del suo grande successo, “tende al consolidamento della frammen tazione”, e osservava che proprio il sistema dei media costituiva

nella convivenza di élite etnicamente definite e non in quella di società etnicamente diverse” (7), “non troviamo un mer-

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Year:
2008
Medienlandschaft Südtirol.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2008, 1)
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Page 68 of 94
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 82 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr., teilw. dt. teilw. ital
Subject heading: g.Südtirol ; s.Medien ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2008,1
Intern ID: 491438
ticolo unico dispone che “ai fini della tutela dell’unità economica della Repubblica le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2007-2009 con il rispetto delle disposizioni di cui ai seguenti commi, che costituiscono principi fondamentali del coordinamento della finanza pubblica ai sensi degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzio ne”. E poi al comma 661 “Le regioni

ne sulla Rai. L’idea è quella di con tribuire al “Patto di stabilità interna” subentrando alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel finanzia mento della Convenzione con la Rai per le trasmissioni in lingua tedesca e ladina. In vista di una possibile trasformazione della Terza Rete Rai nella direzione del modello tedesco o austriaco, dice Durnwalder. A fron te dell’inevitabile dibattito pubblico (25) scaturito da questa proposta, tiene a precisare (26) che “l’obiettivo potrebbe essere un diverso

a statuto speciale e le province au tonome di Trento e di Bolzano con corrono al riequilibrio della finanza pubblica, oltre che nei modi stabiliti dal comma 660, anche con misure finalizzate a produrre un risparmio per il bilancio dello Stato, in misura proporzionale all’incidenza della fi nanza di ciascuna regione a statuto speciale o provincia autonoma sulla finanza regionale e locale comples siva, anche mediante l’assunzione dell’esercizio di funzioni statali, attraverso l’emanazione, entro

il 31 marzo 2007 e con le modalità stabi lite dai rispettivi statuti, di specifiche norme di attuazione statutaria; tali norme di attuazione precisano le modalità e l’entità dei risparmi per il bilancio dello Stato da ottenere in modo permanente o comunque per annualità definite”. Il Presidente Durnwalder anticipa, al di là di formalità ufficiali, dai microfo ni del Morgentelefon di Sender Bo- zen, agli inizi di ottobre, l’intenzione di presentare in Commissione dei Sei una bozza di norma di attuazio

o comunque per annualità definite. Non si parla di criteri economici o delle modalità di subentro della Pro vincia, per delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri, quale par te contraente della Convenzione per

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General, Reference works
Year:
2008
Medienlandschaft Südtirol.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2008, 1)
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Page 72 of 94
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 82 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr., teilw. dt. teilw. ital
Subject heading: g.Südtirol ; s.Medien ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2008,1
Intern ID: 491438
a Roma nella redazione del telegior nale in lingua tedesca (Tagesschau) e nel servizio dei programmi televisi vi per l’Alto Adige. Ma torniamo alla bozza di norma di attuazione abortita sul nascere. Essa prevedeva di inserire due arti coli, il 7 bis e il 7 ter all'alt 7 del D. P.R. 1 novembre 1973, n. 691 (32). La disposizione non diceva espres samente che la Provincia si accolla per delega del Governo la spesa di finanziamento della predetta Con venzione con tutto quello che ne consegue. La norma

, all’art. 7 ter, comma 4 diceva che “le spese per le attività di servizio pubblico provin ciale della sede locale del conces sionario del servizio pubblico gene rale radiotelevisivo sono a carico della Provincia autonoma di Bolza no, tenuto conto della ripartizione del gettito del canone di abbona mento radiotelevisivo su base terri toriale”. Come si arriva all’enuncia zione di questa norma? Attraverso il libero recepimento in norma di at tuazione di varie disposizioni conte nute nella “Gasparri” e nel

- ne costituente della norma, la confu sione che si fa ad esempio tra l’isti tuto della “convenzione” e quello del “contratto di servizio”, e soprattutto non si considera lo statuto e il ruolo istituzionale della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, la Rai.Qui non si tratta di legislazione concorrente. Nella norma si prende vano alcuni dei principi fondamentali posti dal T.U. come guida per l’eser cizio della potestà legislativa con corrente e li si cristallizzava in una

di attuazione n. 691/1973 che realiz zano una sorta di cogestione (29). Tra Provincia e Rai per quanto ri guarda le trasmissioni in lingua te desca e ladina sulla base degli art. 19 e 20 della legge n. 103/1975 (30), del d.P.R. 31.07.1997 conte nente la Convenzione Presidenza del Consiglio dei Ministri - RAI per le trasmissioni in lingua tedesca e ladi na e ora dell'alt 16 e 17 della legge n. 112/2004 “legge Gasparri” (art. 45 e 46 del d.leg. 177/2005 T.U. della radiotelevisione

) (31). In particolare l’art. 9 del D.P.R. 691/1973 dispone che “il personale della Sede RAI di Bolzano incaricato dei programmi in lingua tedesca e ladina deve appar tenere rispettivamente al gruppo linguistico tedesco e ladino. Si considera incaricato dei program mi il personale delle sezioni pro grammi che ha funzioni di ideazio ne, scelta e organizzazione della produzione, quello tecnico addetto alle riprese e l’operatore di ripresa cinematografica, nonché quello gior nalistico. I collaboratori per l’esecuzione

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General, Reference works
Year:
2008
Medienlandschaft Südtirol.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2008, 1)
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Page 74 of 94
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 82 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr., teilw. dt. teilw. ital
Subject heading: g.Südtirol ; s.Medien ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2008,1
Intern ID: 491438
di produzione decentrati, in particolare per le finalità di cui alla lettera b) e per le esigenze di promozione delle culture e degli strumenti linguistici locali; [...] 3. Le sedi regionali o, per le province auto nome di Trento e di Bolzano, le sedi provin ciali della società concessionaria del servizio pubblico generale radiotelevisivo operano in regime di autonomia finanziaria e contabile in relazione all’attività di adempimento degli obblighi di pubblico servizio affidati alle stesse. [...] Art

on i/ 072SUDTIROLER_VOLKSPARTEI.pdf 23 cfr. www.parlamentswahl.org/de/unsere- ziele/ 24 Legge 27 dicembre 2006, n. 296 „Disposi zioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato“ 25 Soprattutto sulla stampa di lingua tedesca, vedi ff nn.42-43 del 18-25 ottobre 2007 26 R POL S41 QBJC - RAI: DURNWALDER, AUTONOMIA GIORNALISTI NON SI TOCCA - (ANSA) - BOLZANO, 29 OTT - ‘Potremmo pensare a una struttura per i ladini, ad un inquadramento dei programmisti registi, ma non intendiamo cerio, né lo potremmo, dimi nuire

la libeda d'espressione dei giornalisti': lo ha detto il presidente della Giunta provinciale di Bolzano Luis Dumwalder sulla sede Rai di Bolzano. Parlando del patto di stabilità e delle competenze che Bolzano vorrebbe assumere per farvi fronte, Dumwalder ha parlato anche della Sede di Bolzano della Rai. Il presidente ha detto che l'obiettivo potrebbe essere un diverso inquadramento dei programmisti regi sti, oltre a una struttura apposita per la mino ranza ladina. ‘Si tratta - ha detto - di richieste

che facciamo da anni“. In nessun modo - ha concluso - c'é l'intenzione di minare l'indipen denza dei giornalisti. (ANSA). TT 29-OTT-07 14:37 27 Intervista di Luigi Ruggera 28 per i riferimenti normativi non richiamati in nota si veda il sito agli indirizzi http://www. decesare.info/sistemajocale.htm , http://www. decesare. info/minoranze%20linguistiche.htm, http://www.decesare.info/alto%20adige.htm; le slide dell’incontro di Innsbruck del 7 maggio 2008 si trovano all’indirizzo http://www.decesa

regolate mediante convenzione aggiuntiva da stipularsi con le competenti amministrazioni dello Stato entro lo stesso termine di cui al precedente comma [...] 31 Ari. 45. Definizione dei compiti del servizio pubblico generale radiotelevisivo 1. Il servizio pubblico generale radiotelevisivo è affidato per concessione a una società per azioni, che, nel rispetto dei principi di cui al l’articolo 7, lo svolge sulla base di un contratto nazionale di servizio stipulato con il Ministero e di contratti

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Year:
2008
Medienlandschaft Südtirol.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2008, 1)
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Page 65 of 94
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 82 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr., teilw. dt. teilw. ital
Subject heading: g.Südtirol ; s.Medien ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2008,1
Intern ID: 491438
si ridefinisce e condiziona reciprocamente e continuamente nel contesto dato, incidendo sulla sfera pubblica e nella creazione dei climi di opinione, attraverso la propria attività di selezione e di costruzione di senso(14). E sempre di più biso gna tener conto dell’evoluzione del “campo giornalistico”, che ai “luoghi tipici di produzione dell’informazione - quotidiani, periodici, telegiornali, notiziari radiofonici - aggiunge an che tutto il sempre più vasto mondo di professionisti che producono

subsocietà in un’unica società, non ha saputo unificare le due società” (9). Per realizzare questo secondo obiettivo, secondo Pelinka “occorrono altri meccani smi non sostitutivi della democrazia consociativa, ma che sappiano andare al di là di essa”(10). Questa la prognosi del politologo Pelinka. Forse il modello della de mocrazia consociativa (sviluppato da Arend Lijphart) serve a descri vere abbastanza bene il modello formale dell’Autonomia altoatesina, ma per andare al di là molto proba bilmente

bisogna individuare i reali meccanismi politici che stanno alla base del governo dell’autonomia stessa, deH’”autonomia materiale”: è sì una democrazia consociativa ma è anche, paradossalmente, una particolare forma di democrazia a forti venature identitarie (11), con garanzie ultime, eventuali. Tutto ciò ha conseguenze immediate in termini di legittimazione del potere e di formazione di un’opinione pub blica separata. Queste sintetiche osservazioni per rilevare l’inadeguatezza, forse, di alcune

categorie e di al cune formule politiche che fino ad ora sono servite ad analizzare e anche a criticare l’Autonomia, ma che oggi hanno perso molto della capacità di comprendere e anche di governare i reali processi di evo luzione del sistema. Affrontare oggi i problemi posti dal rapporto comunicazione- autonomia vuol dire entrare nelle problematiche strategiche di sviluppo dell’autonomia (come di qualsiasi altro sistema politico) che abbracciano l’identità, la cultura, l’economia, lo sviluppo

il ri ferimento ideale immediato è al mo dello liberale che ha assunto un ca rattere normativo a tutte le latitudini. Ma lo scarto tra l’ideale e la realtà è spesso ampio e i modelli, soggettivi e di sistema, concretamente realiz zati dipendono dal contesto sociale, dalle divisioni esistenti nella società, dai processi politici attraverso cui esse sono state risolte (13). I sistemi giornalistici e più comples sivamente i sistemi mediali di una determinata realtà, e in particolare di una realtà complessa come

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Year:
2008
Medienlandschaft Südtirol.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2008, 1)
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Page 70 of 94
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 82 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr., teilw. dt. teilw. ital
Subject heading: g.Südtirol ; s.Medien ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2008,1
Intern ID: 491438
di solidarietà interna”, nonostante la ancora man cata presentazione della norma, ora l’obiettivo si sposta più in avanti: se prima si faceva riferimento alla pos sibilità che la Provincia si facesse carico su delega del Governo del finanziamento della Convenzione per le trasmissioni in lingua tedesca come primo momento per interve nire in maniera più penetrante nella stessa organizzazione della Sede Rai di Bolzano, ora si dice espres samente che si vuole la competen za sulla Rai. E’ bastato un mese

ler - “vorremmo la competenza sulle Poste e sulla Rai”. Competenze dif ficili da ottenere? - chiede il giornali sta (27). E l’on Zeller risponde: “Sì, perché non si tratta di enti sta tali ma piuttosto di concessionarie. Una diversa struttura giuridica che rende più complesso il passaggio alla Provincia delle Poste e della Rai. Ma ci stiamo lavorando e siamo fiduciosi”. Se l’intervista di un mese prima del Presidente Durnwalder individuava gli obiettivi da raggiungere quale contributo al “Patto

. Se la bozza di cui si è discusso è rimasta solo una bozza informale, maldestra, equivoca e malfatta, ora sembra che ci si renda conto della maggiore complessità del problema e si studia su come raggiungere l’obiettivo della competenza. Come si sa, successivamente il go verno Prodi è caduto malamente. Si è andati alle elezioni politiche, con l’SVP che ha assunto una posizione “Blockfrei”, e ha vinto ampiamente la coalizione del centro-destra gui data da Silvio Berlusconi. In attesa delle nuove mosse

e delle nuove proposte può essere utile fare chiarezza sullo stato attuale delle competenze radiotelevisive dell’Autonomia speciale altoatesina. E’ dagli anni ’60 che la Provincia di Bolzano cerca il riconoscimento di proprie competenze radiotelevisive (28). Scrivono ad esempio Bonell e Winkler nel manuale “L’Autonomia dell’Alto Adige” pubblicato dalla Provincia di Bolzano: “Una norma di attuazione del vecchio Statuto, l’art. 30 del DPR n. 574 del 30/06/1951 appunto, aveva a suo tempo espressamente

escluso radio e tele visione dal titolo delle “comunicazio ni di interesse provinciale”. Questa esclusione era però stata operata in uno stato di evoluzione del diritto dei mass-media profondamente diverso da quello attuale. Nemmeno l’esclusione della facoltà di impiantare stazioni radiotelevisive provinciali, contenuta nel nuovo Sta tuto del 1972, appare più del tutto attuale, alla luce di alcune sentenze successivamente pronunciate dal la Corte Costituzionale (sentenze 225/1974, 202/1976, 148/1981

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General, Reference works
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2008
Medienlandschaft Südtirol.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2008, 1)
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Page 73 of 94
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 82 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr., teilw. dt. teilw. ital
Subject heading: g.Südtirol ; s.Medien ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2008,1
Intern ID: 491438
finanziamento della Convenzione con la RAI per le tra smissioni in lingua tedesca e ladina resta. Lo si può fare con delega del la Presidenza del Consiglio o con norma di attuazione. Ma bisognerà vedere l’atteggiamento che sulla questione assumerà il governo Ber lusconi. All’osservatore non resta che aspet tare le prossime mosse della politica da una parte e dell’economia dall’al tra, nella convinzione che la comuni cazione è una risorsa sempre più essenziale per questa terra.

elettro- magnetico e alla pianificazione delle frequenze”, sia la “definizione dei compiti del servizio pubblico genera le radiotelevisivo” così come posto dal Titolo Vili del T.U. che disciplina il servizio pubblico generale e la disciplina della concessionaria. Si badi bene che proprio questi articoli del T.U., la cui poca chiarezza e ambiguità costituzionale è stata rile vata dalla dottrina (33), venivano abrogati espressamente dall'alt 12 comma 1 dal c.d. “disegno di legge Gentiioni” (S.1588

) sulla “Disciplina e riorganizzazione del servizio pub blico generale radiotelevisivo”, nau fragato per la prematura conclusio ne della legislatura. Una norma così concepita portereb be al paventato e contradittorio peri colo della frammentazione (regiona le e provinciale) del servizio pubbli co radiotelevisivo generale. Si tratta di una applicazione distorta sia della controversa interpretazione della competenza concorrente prevista dall’art. 117.3 della Costituzione sia dei principi posti dalla

Corte costitu zionale. Come già in passato (ad esempio il travagliato varo della legge provin ciale del 18 marzo 2002, n. 6, Nor me in materia di comunicazioni e provvidenze in materia di radiodiffu sione), quando la Provincia di Bol zano affronta le delicatissime que stioni della comunicazione lo fa spesso ammantando di “nuovo” una vecchia filosofia politico-giuridica, una concezione puramente contabi le, proprietaria ed esclusivista del l’Autonomia. Sembra intollerabile alla Provincia di Bolzano

il dover accettare che il modello di regolamentazione del settore sia sempre più “a rete” e di tipo procedurale, con il coinvolgi mento di una pluralità di soggetti regolatori, nessuno dei quali possa rivendicare competenze esclusive in materia, ma solo parziali competen ze “concorrenti”; che le diverse fonti in gioco tendano a ordinarsi, nei loro reciproci rapporti, non tanto secon do criteri di gerarchia formale, bensì secondo criteri sostanziali, di rispet to di princìpi e obiettivi comuni, alla cui

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General, Reference works
Year:
2008
Medienlandschaft Südtirol.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2008, 1)
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Page 67 of 94
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 82 S. : zahlr. Ill.
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Subject heading: g.Südtirol ; s.Medien ; f.Aufsatzsammlung
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Intern ID: 491438
dell’informazione della Terza Rete Rai in Alto Adige (nonostante le polemiche del pas sato che portarono alla creazione di una Terza Rete bis) è proprio la trilinguità e l’affrontare, seppure in lingue e con tagli diversi e autono mi, molte problematiche comuni, a prescindere dalla prevalenza di interesse di un gruppo linguistico. La collaborazione e l’interscambio tra le redazioni è costante. Questa informazione si sussegue quotidia namente dopo il tg3 nazionale, a partire dalle 19.35, con il telegiorna

-giuridica, per molti versi com plessa e ostica e difficile da tradurre in termini semplici, è utile partire proprio da una traduzione: quella del programma elettorale delI’Svp per le elezioni politiche del 13-14 aprile. La versione in italiano depositata al Ministero degli Interni, al punto 12, pone l’impegno per l’”ampliamento del “Sender Bozen”; tempi di tra smissione radio e tv senza limiti. Ampliamento sostanziale delle tra smissioni in lingua ladina nonché redazione ladina indipendente

si faceva riferimento prima. Tutto nasce dal “Patto di stabilità interna” contenuto nella Finanziaria 2007 (24), che al comma 655 dell’ar-

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Category:
General, Reference works
Year:
1829
Sammlung gemeinnütziger Wand-Tabellen in 32 Blättern oder: Großer allgemeiner hundertjähriger und immerwährender Kalender
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Page 13 of 24
Author: Kaler, Joseph Franz Xaver ¬von¬ / hrsg. von Joseph Franz Xav. v. Kaler
Place: Innsbruck
Publisher: Rauch
Physical description: [32] Bl.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Hundertjähriger Kalender
Location mark: III 4.180
Intern ID: 269410
am Montag nach heil. drey Kdnig. Bill bey Lana den 7. Niederdorf, Velthnrns, AmraS und Ell- bbgen am 6. Vîehmarkt. Griesi beim Brenner, Schenna. Knrtatsch, Areno di Valcamonica nnd Lizza nella am 17. KienS am iy. Ncnmarkt am 20. De 11 n a am 21. Lans, Srein und Unterr'nn am 25. ord. M. Voldepp und Kastelruth am Montag vor Lichr- messen. Ala am 15. jeden Monars Viehmarkt. Arco am ersten Mktttvoch jeden MonatS. Mori am ersten DonnerSt. jeden MonatS Viehm. Male am ersten nnd dritte» Mitttvoch

jeden Mo- nars Vicrualienmarkt. AmraS den 11. Grbdeii am 5. R v v e r e d 0 alle DienS tage und SamStage Wochen- markt. Jnnsbru^, Hall nnd Trient alle Samstage Wochenmarkt. Riva di Trento am 26. jeden MonatS Dieh- und Vkcrualienmarkr, auSgenomme» im Octob. und Nov. Primiero alle letzte Samstage des MonatS. Roveredo am ersten DienStag diesi MonatS. Mârkte in Vorarlberg und Umgebmrg. Oberstorf und Gaschurn in Montafon am 20. St. Gallenkirch in Montafon am 2t. AusrvàrLiq.e Jlcààe.. ^ Leutschq.u in Ungarn

, und St.Michael an der C'tsch am Montag nach Ocnli.- Dotzen Hanptmarkt nm Mittfasten, nnd am Montag na6) Lutare Viehmarkt. Sillian und La »deck ani Montag nach Làtare. Knfstein am Samstag vor Làtare. Enneberg am Freytag vor Làtare. Kropsàberg oder St. CZertraudrn am 15. Magre am 17. Lavis nnd Lasta di Trento am i<). Kollmann, Sreinach, Pettenan, Ndvis, Kastelruth, Stero.. Salnrn, Erra sien nnd Re»thè am Monrag nach Indica. Lizzana am ersten DienStag diesi Monats.' Ti se 116 am dritte» Fastensamsrag. TbseuS

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Category:
General, Reference works , Religion, Theology
Year:
(1961)
Annuario diocesano : comunità, presbiterio, istituzioni ; 1961
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Page 6 of 289
Author: [Erzdiözese Trient]
Place: Trento
Publisher: Arcidiocesi
Physical description: 260 S.
Language: Lateinisch
Notations: Nebeneintr. Sachtitel: Annuario diocesano Trento // Catalogus cleri Diocesis Tridentinae // Elenco generale // Catalogus cleri saecularis et regularis Diocesis Tridentini // Catalogus cleri saecularis et regularis Dioecesis Tridentini
Subject heading: g.Trient <Diözese> ; f.Schematismus
Location mark: II Z 260/1961
Intern ID: 483174
4 Principali Dicasteri Pontifici PRINCIPALI DICASTERI PONTIFICI Sacre Congregazioni Romane S. OFFIZIO (Roma, Piazza del S. Offizio) CONCISTORIALE (Roma, Palazzo delle Congregazioni, P.za Pio XII) CHIESA ORIENTALE (Palazzo dei Con ver tendi, Via della Con ciliazione, 34) DISCIPLINA DEI SACRAMENTI (Roma, Palazzo delle Congrega zioni, Piazza Pio XII) CONCILIO (Roma, Palazzo delle Congregazioni, Piazza Pio XII) RELIGIOSI (Roma, Palazzo delle Congregazioni, Piazza Pio XII) PROPAGANDA FIDE (Roma (106

), Palazzo di Propaganda Fide, Piazza di Spagna) RITI (Roma, Palazzo delle Congregazioni, Piazza Pio XII) CERIMONIALE (Palazzo Apostolico Vaticano) AFFARI ECCL. STRAORDINARI (Palazzo Apostolico Vaticano) SEMINARI ED UNIVERSITÀ' DEGLI STUDI (Roma, P.za Pio XII) Tribunali PENITENZIERIA APOSTOLICA (Roma, Palazzo dei Convertendi, Via della Conciliazione, 34) SEGNATURA APOSTOLICA (Roma, Palazzo della Cancelleria Apo stolica, Piazza della Cancelleria. N. 1) SACRA ROMÀNA ROTA (Roma, Palazzo della Cancelleria

, Piaz za della Cancelleria, 1). Uffici CANCELLERIA APOSTOLICA (Roma, Palazzo della Cancelleria- Piazza della Cancelleria, 1) DATARIA APOSTOLICA (Roma, Palazzo della Dataria Apostolica, Via della Dataria, 94) SEGRETERIA DI STATO (Palazzo Apostolico Vaticano). * * * NUNZIO APOSTOLICO presso il Governo della Repubblica d 'Italia: S. Fi. Rev.ma Möns. Grano Carlo, Arciv. tit. di Tessalon-ca (Roma, Via Nomentana, 3'65).

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Books
Category:
General, Reference works
Year:
(1933)
Adressbuch des Kurortes Meran (Meran, Obermais, Untermais, Gratsch), sowie der Gemeinden des politischen Bezirkes Meran mit den Gerichtsbezirken Meran, Lana, Passeier und dem Markte Schlanders; 1933
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Page 3 of 268
Place: Meran
Publisher: Pötzelberger
Physical description: 263 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: 12.1933 u.d.T.: Indicatore di Merano
Subject heading: g.Meran;f.Adressbuch</br>g.Meran <Region>;f.Adressbuch
Location mark: I Z 3.362/1933
Intern ID: 587514
delle case nella grande Merano, con la ultima incorporazione del Comune di Avelengo, rilevanti cambiamenti di fun zionari dello Stato,, come pure la ancora sempre intensa immigrazione ed emigrazione della popolazione cittadina ed il cambiamento dei numeri degli abbonati al telefono in seguito alla costruzione della centrale automatica face vano pensare che l'ultima edizione deirindicatore, già vecchia di tre anni, non corrispondesse più perfettamente allo scopo, Con la distribuzione di circa 2000

questionari abbiamo dato questa volta la possibilità alla popolazione di dare essa ©tessa in gran parte una propria im pronta al testo dell'Indicatore, lasciandole libera facoltà di adoperare la forma più accetta della inscrizione. L'innovazione nel sistema della nume rari onte delle case consiste in ciò che ogni caseggiato appare indicato una' sol volita e precisamente col numero di casa di quella via, nella quale viene a trovarsi l'entrata principale del caseg giato stesso, Fondi liberi fra le case

le progressive lettere deU'aliaheto e se un nuovo edificio avesse a sorgere fra 1 nuovi numeri, esso riceve il numero deU'edificio precedente eoo Raggiunta del «bis»; che sparirebbe poi in seguito ad una nuova numerazione. Poiché ogni casa è distinta da un solo numero in quella' via, nella quale, come sopra si è accennato, si trova l'e mirata principale, mentre per le altre sue eventuali facciate non riceve numerazione alcuna, così si verifica il caso, che per locali di vendita o d'esercizioi, che hanno

Prefazione alla 12 n edizione. Cinquanta anni sono trascorsi, dacché la nostra Casa editrice ha dato alle stampe il primo Indicatore della: città di Merano. In seguito lo stesso oltre i quattro comuni 1 di cura comprese pure le località del' distretto politico di Merano, ma si ridusse poi nuovamente, per limitare le forti spese di cosilo, alle località vicine del Burggraviato. Nel 1929 apparve l'undicesiima edizione; ma la frattanto mutata denominazione delle vie, la rinnovata' numerazione

i| loro ingresso su una via. diversa da quelle delFentrata principale, si potrà bensì indicarne 'la via o k piazza ma non il numero di casa. In questo Indicatore abbiamo imantenuti, per quanto possibile, i tradizionalà pomi dèlie case, delle ville o dei masi, in quanto la popolazióne locale e piu ancora quella del contado assai di rado conosce od usa nomi di vie o numeri di casa, anzi spesso non conosce neppure il nome del proprietario, ma conserva invece per tradizioni i nomi di ville o di masi, per

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Books
Category:
General, Reference works , Religion, Theology
Year:
(1961)
Annuario diocesano : comunità, presbiterio, istituzioni ; 1961
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Page 279 of 289
Author: [Erzdiözese Trient]
Place: Trento
Publisher: Arcidiocesi
Physical description: 260 S.
Language: Lateinisch
Notations: Nebeneintr. Sachtitel: Annuario diocesano Trento // Catalogus cleri Diocesis Tridentinae // Elenco generale // Catalogus cleri saecularis et regularis Diocesis Tridentini // Catalogus cleri saecularis et regularis Dioecesis Tridentini
Subject heading: g.Trient <Diözese> ; f.Schematismus
Location mark: II Z 260/1961
Intern ID: 483174
Istituto Canossiano TRENTO - PIAZZA VENEZIA 2 Le figlie della Carità Canossiane abitanti in Trento - Piazza Venezia 2 - gestiscono un Collegio - Convitto per fanciulle e signorine che frequentano le scuole medie' della Città. Al collegio sono annesse le cinque classi ele mentari interne : scuola materna, scuola di lavoro, e scuo la di taglio, nonché corsi speciali per preparare le figlio le alla futura missione nella famiglia e nella società. Il collegio si trova nella migliore posizione della

cit tà, i locali sono arieggiati e soleggiati, il trattamento fa miliare, il cibo sano e abbondante, la retta. minima. Per schiarimenti rivolgersi alla Direzione. TELEFONO 2.60.24 BANCA DI TRENTO E BOLZANO Società per Azioni - Capitale Sociale e Riserve L, 515.500.000 SEDE SOCIALE E DIREZIONE CENTRALE IN TRENTO Banca agente per il commercio dei cambi SEDI: TRENTO Via Mantova, 19 - Tel. 31.341 - 31.342 - 31.343 - 31.344 - 31.345 - 31.346 Agenzia di Città n. 1 - Trento Largo Nazario Sauro - tel

. 25.153 — Sportello alle Centrali Ortofrutticole - Trento Via Bomporto - Tel, 25.282 BOLZANO Piazza della Mostra 3 - Tel. 24.242 _ 24.243 - 24.244 Agenzìa dì Città n. 1 - Bolzano Via Brennero, 5 - tel. 23.866 FILIALI: Ala - Borgo - Bressanone - Brunico - Cavalese - Cles - Cortina d'Ampezzo - Egna - Fortezza - Levico - Male - Merano - Mezzolombardo - Moena - Ortisei - Pergine - Riva s/G - Rovereto - Salerno - Teraieno - Tione - Vigo di Passa. Banca autorizzata a compiere operazioni di credito agrario

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