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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 5 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
di rado sono sotto i 2200 metri, percorre tutta la valle di Sole in direzione dì nord-est, fino al gomito violento di Cles, ove la valle prende il nome di Non e, piegando in direzione da nord a sud, va a sboccare nella gran valle dell'Adige, sotto Zambana e sopra la borgata di Lavis. Valli di Sole e di Non. — Delle alte valli del Trentino una delle più rinomate e battute dai touristes è la valle di Non, estendentesi per tutta quella regione che anti camente fu detta Anaunia oppure Ànagna dai Romani

, conquistata, colonizzata, ferti lizzata, civilizzata al punto da far dichiarare i suoi abitanti — come appare dalla famosa Tavola Clesiana conservata nel Museo di Trento — elevati alla dignità di cit tadini romani. L'Anaunia antica divi desi ora in due denominazioni o parti ben distinte: la valle di Non propriamente detta e la valle di Sole. La valle di Non tiene tutta la parte inferiore della vallata, seguendo la direzione da nord a sud, mentre la valle di Sole comincia all'angolo acuto che al disopra

di Cles è fatto dal Noce e prosegue in direzione da est ad ovest fino ai piedi dei ghiacciai della Presanella e del passo del Tonale, che la dividono dalla Valcamonica ad ovest e dalle Giudicarle a sud, e sulle quali vette passa l'attuale linea di confine col Regno d'Italia. In tutta la loro lun ghezza le valli di Sole e di Non sono percorse dal torrente Noce (che nasce propria mente nella valle di Pejo) e ricevono fra i principali loro affluenti: la Vermigliana, che scende dai gioghi del Tonale

; il Babbies, che sbocca a Male, dopo aver percorso la valle di Rabbi; il Meledrio, che scende dal passo di Campiglio; la Novella, che riceve le acque dell'alta valle di Non; la Tresenga, che esce dalla profonda valle di Tovel, ed altri minori. Nella valle di Non corrono due strade di grande importanza: quella che da Trento per Mezzolombardo, Rocchetta e Cles porta a Male in vai di Sole e al di là, per il valico del Tonale, in Valcamonica, a Edolo e altre. L'altra, più recente, detta della Mendola, dal

valico che fa di questo monte e che scende da Bolzano e Fondo a Cles, tenendo la sponda sinistra del Noce, con diramazione sulla prima a Rocchetta. Cles (656 m. sul mare) è il capoluogo della valle di Non: borgo antichissimo, sede del Capitanato e della Giudicatura distrettuale, ricco di memorie antiche. Nelle sue vicinanze, ai Campi Neri, si rinvennero molte antichità romane, fra le quali la famosa Tavola Clesiana: un pezzo archeologico di primissima importanza. La popolazione della valle di Non

1
Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 162 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
degnamente questo singolare paese: ch’io, stretto dal tempo e per non dare agio ai sospetti dell’imperiale regia polizia di alimentarsi e prendere corpo, più che visto, ho appena intravisto — come a Mosé (perdonate la poca modestia del paragone) accadde per la Terra Promessa. Delle alte valli del Trentino — le quali però non ho rinunciato alla speranza di visitare — una delle più rinomate e battute dai tourisli è la valle di Non : 'estendetesi per tutta quella regione che'anticamente fu detta Anaunia

, dai Romani ■ conquistata, colonizzata, fertilizzata, civilizzata al punto da vedere i suoi cittadini — come appare dalla famosa tavola clesianà, conservata nel -Museo 'di Trento e della 'quale si é ripetutamente parlato — elevati alla dignità, allora importante, di cittadini romani. La valle di Non dividesi attualmente in due denominazioni ben distinte: valle di Non propriamente detta e valle di Sole. La valle di Non, tiene, diremo cosi, tutta la parte inferiore della vallata, seguendo

la direzione da nord a sud: mentre la valle di Sole comincia all’angolo acuto, che al disopra di Cles, è fatto dal Noce, e prosegue in direzione di est ad ovest, fino ai piedi del gran ghiacciaio di Presanella e del monte del Tonale, che la dividono dalla Valcamonica, e sui quali passa l’attuale linea di Confine col Regno d’Italia. In tutta la sua lunghezza l’Anaunia (valle di Non) e valle di' Sole, che n’é la continua zione, è percorsa dal fiume Noce, uno dei maggiori tributari dell’Adige, che scende dal

Corno dei Tre Signori, una delle più alte cime della valle di Sole, ricevendo a destra ed a sinistra una quantità di affluenti, fra i quali le acque tutte scendenti per questo versante dai monti del Tonale, e dai gioghi di Campiglio nelle Giudicarle : lo scolo della valle della Mare o di Pejo, il Saent, ed altri minori, in gran numero. 5 Nella valle di Non, propriamente detta, corrono'due strade di grande importanza: quella 'che da Trento per Mezzolombardo, Rocchetta, Cles, porta a Male, invai

di Sole, e di là per il valico del Tonale in Valcamonica. L’altra più recente, detta „della Mendola, dal valico che fa di questo monte — e che scende da Bolzano e Fondo a Cles, tenendo la sponda, sinistra del Noce — si unisce còlla prima a Rocchetta. Cles è il capoluogo della valle di Non: borgo antichissimo: sede della giudicatura distret tuale — ricco di memorie storiche. Nelle sue vicinanze, ai Campi Neri, si rinvennero molte antichità'romane, fra le quali resterà mai sempre famosa la tavola

2
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Pagina 338 di 342
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 249 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Segnatura: I 87.740/2
ID interno: 328721
246 INDICE DELLE LOCALITÀ — della Rosetta, 186, 187, 210, 211, 233, 234-253, 262, 281. — dei Sasso Lungo « Vicenza », 503, 504, 514, 515-525, 535. 588. — del Vaiolet, 538, 564, 584, 601, 602-623, 630, 631, 647, 648, 662, 663. — de! Vallon, 436, 437-444, 453. Rigàis (Sass), 744, 784. Binder (Masi), 24. Rio (cappelletta al), 695. Rio (il), 84. Rio (Maso al), 695. Rio di Gola (Osteria del), 691. Rio Freddo, 550. Rio Freddo (Valle del), 550. Rio Nero (Valletta del), 695. Rives i Roe, 397. Rizzoni

. Roe (Sass di), 397. Rolle (Passo di), 156, 157, 239, 256, 270, 271-287, 307, 308. Roncàccio, 767. Roncegno in Valsugana, 24. Ronchi, 300. Ronco (Ponte di), 99. Rosalia (Valle), 347, 348, 380. Rosetta (Cima della), 245. Rosetta (Passo della), 234. Rosetta (Rifunio della), 186, 187, 210, 211, 233, 234-253, 262, 281. Rualp, 581, 635. Rungaudiè, 725. Rutorto, 439, 452. Sàdole (Forcella di), 83, 149. Sàdole (Malga di), 83, 150. Sagron (Piz di), 180. Salare, 5, 46. Salei (Valle), 425. Saliera (Piz), 449

. Saliéres (V. de la), 744, 746. Saline (Monte le), 321. Sallarin (Pian di), 23. Saltària (Capanna), 718. Saltària (Rio di), 533. S. Andrea, 191. S. Andrea in Monte, 787, 788. S. Anna (chiesetta di), 724. S. Anna (V. di), 728. S. Cipriano (chiesetta di), 559, 677. S. Cristina, 491, 515, 534, 726. S. Croce (chiesetta di), 712. S. Floriano (Valle di), 680. S. Floriano di Valluzza, 714. S. Francesco (cappelletta di), 23. S. Giórgio in V. d'Èores, 770, 7S6. S. Giovanni (chiesetta di), 730, 766. S. Giuliana

(Croz di), 653. S. Leonardo (Alpe di), 790. S. Lucano (Valle di), 236. S. Martino (Valle), 171. S. Martino di Castrozza, 146, 147, 155, 207, 208, 234, 235, 272. S. Nicolò, 329, 354. S. Nicolò (chiesetta di), 772. S. Nicolò (Passo di), 330, 352, 354. S. Nicolò (Rio di), 353, 692. S. Nicolò (Valle di), 330, 352, 353, 680. S. Órsola, 15. S. Pàolo (Casolare di), 167. S. Pellegrino (Passo di), 258, 259, 273, 274, 292, 293, 298, 299, 300- 327, 332, 350, 377, 378. S. Pellegrino (Rio), 292, 311

. S. Pellegrino (Valle di), 289, 300, 301, 333. S. Pietro (chiesetta di), 696. S. Pietro in Funes, 730, 766. S. Zenone (chiesetta di), 715, 716, 777. S. Zenone (Valle di), 766. Santa (Pala di), 707. Santner (Passo), 607, 612, 662, 669. Sappade, 375. Sass (Pian de), 439, 536. Sass (Ponton de), 354. Sasso Lungo, 504, 517, 520. Sasso Lungo (Forcella del), 503, 518, 521, 522. Sasso Lungo (Ghiacciaio del), 520. Sasso Lungo (Gbuppo del ), pagina 148. Sasso Lungo « Vicenza » (Rif. del), 503, 504, 514, 515-525,535

3
Libri
Categoria:
Scienza del libro, biblioteconomia
Anno:
1858
Statuti, costituzioni, privilegi, ordini, consuetudini, capitoli, carte di regola dei comuni del principato di Trento dal secolo XII al XIX : esistenti in originale od in copia nella Biblioteca e nell'Archivio Municipale di Trento, e nella Biblioteca Tirolese del Ferdinandeo
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Pagina 4 di 16
Autore: Gar, Tommaso / Tommaso Gar
Luogo: [o.O.]
Editore: [o.A.]
Lingua: Italienisch
Commenti: Xerokopie ; 1 Beil. (Tirolische Statuten, Freiheiten, Privilegien und dgl. mit der Angabe der Sammlungen, in welchen dieselben zu finden sind ... 1834)
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; s.Weistum ; f.Bibliographie
Segnatura: III 82.673
ID interno: 169469
, (Bibl. Trent, e Bibl. Tirol. MS.) e V. Romeno. V. Dercolo. Confirmatio cujusdam privilegi!, 1497. (Bibl. Trent. MS.) (Valle di) ConstitutioGebhardinaVallisFIemmarum (a stampa nel itone//»,ec. MS.nellaBibl.Trent.) Diploma Episcopi Henrici pro Valle Flemmarum, 1313. (Bibl. Trent. MS.) Confirmatio privilegiorum Vallis Flemmarum, 1363. (Ivi.) Privilegium concessum Valli Flemmarum, 1403. (Ivi.) Privilegia concessa et confìrmata 1443. 1447. 1517. 1583. (Ivi.) Consuetudini e statuti della Valle di Fiemme

. ( Ivi. ) Consuetudini o siano le antiche e nuove leggi» osservanze e privilegi della Valle e Comu nità di Fiemme, divise iu tre libri, comune, civile e criminale, ec. (Bibl. Tirol. MS. ) Privilegi e loro confirmazioni fatte dai Vesc. Principi di Trento alla Valle di Fiemme. (Ivi.) Voti, accordi, privilegi ed altre cose stabilite pel buon governo della Comunità di Fiemme, e in ordine alle sue antiche consuetudini. ( Ivi. ) Ordini vecchi e nuovi dei boschi della Comunità di Fiemme. (Ivi, e nella Bibl

. Trent. MS.) Statuto nuovo della Valle di Fiemme, concordato coi Deputati nelle sessioni tenutesi in Trento, 1780. (Ivi; e nella Bibl. Trentina, MS.) Statuto nuovo proposto dal Yescovo Pietro Vigilio alla Comunità di Fiemme, con scritture pro e contra alla tentata introduzione del Codice Giudiziario, 1781—95. (Ivi). Opposizioni allo Statuto suddetto, in tedesco. (Ivi.) Eccezioni della Comunità di Fiemme contro il nuovo Statuto composto per essa, tradotte dal tedesco, 1786. (a stampa, nella Bibl

. Trent) Privilegia concessa Comunitati de Fundo, 1402, et confìrmata I 1G1. (Bibl. Trent. MS.) Carla di Regola, tradotta dal latino, corretta e ampliata nel 1727. (Ivi.) Altra, riformata nel 1387. (Bib!. Tirol. MS.) Jura Iiominum villae Fornacis pro monte Campi Lavisii, 1533. (Bibl. Trent. MS.) Carta di Regola, confermata nel 17G1. (Ivi.) V. Ossana. V. Roniagnano. Carta di Regola. (Bibl. Tirol. MS.) (Valle delle) Privilegia Comunitatibus Valüuin Jiulicariarum, 1151. (Bibl. Trent. MS.)

4
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 11 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
; anticamente era detto Ca stello di Sporo , dalla famiglia tedesca Spaur, a cui fu infeudato nel secolo XIV dai conti del Tìrolo ; — il castello di Bellosio del secolo XIV, posseduto dai conti Ktien di Monaco; — il castello di Sporo Sant'Anna, ora un mucchio di rovine ; — il castello, pure rovi nato, di Enno, presso il paesello di Dauno ; — il ca stello di Tono o Thun, sulla vetta di un colle a 600 metri, sopra il paesello di Toss, maestoso, imponente, al principio della valle di Non ; appartenne

, Se vignano, Faver, Segonzano, Valda, Grumes, Grauno, Sover. È sulla sinistra dell'Adige ed occupa tutta la malinconica vallata inferiore dell'Avisio : valle d'erosione, scavata dalle acque tortuose, profonde, in molte parti di non sempre facile accesso, I monti di Cembra geologicamente sono assai interessanti, presentando delle formazioni cristalline di vario genere. Non sono molto elevati: talvolta affatto denudati, tal altra sboschi, a cespugli, a pascoli. Cembra, capoluogo del distretto, è certamente

ü più bel borgo della valle (677 m. sul mare). Più che dai Cimbri, i quali, sconfitti da Mario, si sarebbero ritirati in questa ed in altre valli del Trentino, come si disse facessero nel non lontano altipiano dei Sette Comuni o d'Asiago, è probabile che il suo nome, col paese circo stante, l'abbia tratto dall'albero cembro, una specie di pino {Pinus cembra di Linneo), conosciuto anche dagli antichi e comunissimo, anche in tempi recenti, prima della mala febbre dei diboscamenti in tutta la bassa

vallata dell'Avisio. 11 distretto di Cembra è uno dei più poveri del Trentino. Nei dintorni di Cembra, a sinistra dell'Avisio, sopra una rupe di porfido quarzifero, isolata nel mezzo della valle, sorgono ancora gli avanzi dello storico castello di Segonzano, eretto da Rodolfo Scancio nel 1216, in torno ad una rocca d'origine romana e della quale, benché minacciante rovina, si Tede anche oggi l'an nerito e mozzo torrione. Il punto importante nel quale sorge il castello di Segonzano, e quindi anche

e nell'estremità inferiore del corso dell'Avisio, il quale presso Lavis mette foce nell'Adige stesso, ha una popolazione di 8763 abitanti. Consta di cinque Comuni: Lavis, Meano, Giovo, Faédo e San Michele, e comprende quel tratto della valle del l'Adige che dal distretto di Trento va fino a quello di Egna. È in gran parte montuoso e il suo territorio è dominato da cime poco alte, a pendici non troppo scoscese, in parte disboscate, in parte coperte da bosco ceduo. Lavis, capoluogo del distretto, èunabella

6
Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 70 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
4o REGIONE DELL' ORTLER — Valle di Aon La valle si restringe sempre più; lungo le sue pareti meridio nali la ferrovia tocca la fermata di Fai - Km. 6, (il paese è a parecchi chilometri a S. sulla carrozzabile per Mol- veno che si stacca di qui) e passa sulla sponda sinistra del fiume (sulla destra è la diramazione della strada per Molveno toccando Spormaggiore) che s'apre il varco tra due altissime pareti di roccia formanti una selvaggia gola, La Rocchetta, difesa allo sbocco da un forte

. Rocchetta (m. 275) Km. 8, piccola stazione. La forra è lunga un paio di chilometri; all'altro suo termine è la fermata di Masi (li Yigo - Km. 10 (il paesello rimane in alto) cui succede Sabino (m. 297) Km. 13, con un castello nell'alto. La linea, varcato il Noce, lo ripassa nuovamente con una gran curva in forte salita. Alle opulente campagne dell'Adige succede il verde mite dei prati della Valle di Non; poi, presso Moilaro (m. 472), Km. 18, il magnifico spiano della valle, ricco di messi e di pascoli

. La linea passa sulla sponda destra del Noce al Ponte di S. Giustina o Ponte Alto. Fermata con ristorante, magnifica costruzione : il torrente mugge nello stretto spalto della roccia a 144 metri al disotto. Si abban dona il fondo della valle e con numerose cune si sale a Cles (m. 656) Km. 33. Antica cittadina con 3000 abitanti, con numerosi alberghi tra cui parecchi buoni, capoluogo della Valle di Non e punto di par-

9
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1891
Brani di storia trentina
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Pagina 243 di 336
Autore: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: IV, 335 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole
Soggetto: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 102.539
ID interno: 336861
b avaiao dalle Alpi a danni elei romano Impero. La nostra Valle subì replicatamente la venuta dei Fran coni dalle terre dell 'alta Gallia, quindi dei Longobardi, gente alemanna e feroce -, poi nuova mente dei Franchi, in modo che per cinque interi secoli fu malme nata da devastazioni e da rovine. Durante questo burrascoso periodo la popolazione dovette senza dubbio gravemente risentirsene, ed è facile il presumere che le famiglie primitive, lasciatevi dai Romani, sieno affatto scomparse. Non

così però può dirsi delle famiglie che già abitavano la Valle, ovvero vi presero stanza nel bisecolare dominio dei Longobardi ; alcuni paesettì, come Ter- menago, Àlmazago, Mestriago, Ernago, Arnago sembrano piantati in quest'epoca; e siccome nei tre secoli successivi la nostra Valle non fu travagliata da locali guerresche fazioni, nò più ma nomessa da genti barbariche, non dubito di asserire, che più di una di quelle antiche famiglie siasi conservata sino ai nostri tempi. La Valle intanto (nel

notabilmente accresciuto nel secolo decimoquinto, non tanto per lo sviluppo delle antiche famiglie, quanto per ] ! .immigrazione di nuove, venute dalla Valcamonica e dalla Valtellina per applU carsi al lavoro delle miniere presso Cornasi ne. e quindi diramate per tutta la Valle. Ho pure dovuto rimarcare, che rarissime sono le famiglie qui trapiantatesi dalla Nanni a, quantunque cotanto vicina, e che nissun elemento tedesco vi ha mai posto radice ; tre soli casati di origine tedesca troviamo dal secolo

10
Libri
Categoria:
Sport, gioco
Anno:
1915
Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Pagina 323 di 566
Autore: Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Luogo: Milano
Editore: Tipo-Litografia Ripalta
Descrizione fisica: XVII, 482 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Segnatura: I 234.281
ID interno: 402496
Vioz circa al Punto 3518 e corrente ad E. fino alla Rocca Marcia - m. 2790 - indice della costituzione delle sue roccie, dalla ancor più minuscola Vedretta di Zampil, alla testata della Valle omonima, tributaria di quella della Mare. Proseguendo a S-E, la gran cresta-dosso del Vioz diventa di sola roccia, contrariamente alla maggior parte delle carte che danno qui la cresta nevosa - in estate la neve manca totalmente - come esattamente dà la c. P., e forma l'ardito Dente di Vioz (m. 2900) da cui

, incantevole l'assieme deU'Adamelio, della Presanella colla ma gnifica parete di ghiaccio e delle Dolomiti di Brenta. Al di là della Valle della Mare il gruppo della Venezia col Ghiacciaio del Careser simile ad un largo catino biancheggiante e la catena ad oriente della Valle di Peio ; il Rifugio Mantova spicca nettamente al disotto sui Crozzi di Taviela. Nel lontano Bernina, monti del- l'Engadina, il gruppo settentrionale dell'Ortler, i monti di Oetz, dello Zillertal, del Venediger e le Dolomiti, mentre

nel profondo contrasta il verde della Valle di Peio colle rovine di Ossana al suo sbocco. STORIA ALPINISTICA : Sebbene nel protocollo della triangolazione militare austriaca del 1854 sia detto che la guida Cristoforo Groos (Groaz) eresse un palo sulla vetta nel 1854, e sebbene pare sia stato salito dagli ingegneri del Catasto nel 1863 per la cresta S-E, a quanto riferì la guida Domenico Veneri di Cogolo, la prima salita certa è di Julius Payer con Johann Pinggera e Antonio Chiesa, 4 set tembre

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Libri
Anno:
1919
Introduzione storico-geografica.- (Guida dei campi di battaglia); 1)
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Pagina 31 di 165
Descrizione fisica: 159 S. : Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 219.331/1
ID interno: 402920
le Braulio, raggiunge il Giogo dello Stelvio, un tempo punto di collegamento dei tre confini: italiano—svizzero- austriaco. Attraversato il detto Giogo (metri 2759), ristretto, profondo e coperto di neve per i due terzi dell anno, e che può essere evitato, passando per la discreta rotabile che attraversa il Giogo di Santa Maria (Svizzera) segue la ripida vai Trafoi, e scende a Spondinig in vai Venosta (alto Adige). Da questo punto, con un ramo attraversa la valle dell'Adige, e pel colle

di Rezia, e quindi lungo la valle dell' Inn, raggiunge Landek; con un altro ramo, accompagnato da ferrovia, seguendo la valle dell Adige, tocca Merano e raggiunge Bolzano. La linea del Tonale. Da Bergamo e da Brescia par tono due rotabili, che si uniscono a sud di Breno, la pri ma dì esse corre in valle ampia e ricca, ed e sussidiata dalla rotabile di vai Serio (Bergamo -Clusone-Lago d'I seo); la seconda si svolge lungo la stretta fra le Alpi bre sciane ed il lago d Iseo. Da Breno la rotabile segue

la vai Camonica (Oglio), ampia e ricca fino ad Edolo: dopo Edolo la valle diven ta angusta, e con larghi risvolti sale al passo del Tonale (metri 1884) sussidiato dalla mulattiera di Forcellina di Montozzo. Dal Tonale scende in vai Vermiglio c poscia in vai di Sole (T. Noce) a Male: quindi, accompagnata da fer rovia a trazione elettrica, ed a scartamento ridotto, si sdoppia: da un lato per Oes e Rocchetta (vai di Non)

12
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Pagina 87 di 342
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 249 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Segnatura: I 87.740/2
ID interno: 328721
di fienili presso lo sbocco della V. Nagaoni e, traversato il Rivo Neva che bagna la valle, si raggiunge la Strada Piadochin (ore 0.45 -4.15), sulla sinistra della V. Noana. La strada di scende per l'orrida gola, rinchiusa tra irte pareti rocciose curiosamente ornate di vegetazione arborea, traversa più volte il rumoroso torrente e piegando verso N, dopo l'ultimo tratto in sponda destra, sbocca di fronte a Imer, dove la valle del Cismon si allarga a formare una conca. Varcato il Cismon a monte della

(m. 22S4; ore 0.45-3.15). PIZ DT SAGRO?.* m. 2485, ore 6; alla Catr.ru delle Mònache (1 ora), indi su per il Vallone dell'Intaiada bassa fino al Passo dell'Intaiada alta (ore 2 -3), da! quale ci si affaccia sulla V. Cimónega. Si cala di qui sul Pian della Reifina e poco dopo sì attacca la parete a destra, raggiungendo in alto le Buse alte. Si traversa orizzon talmente verso il mezzo della valle superiore, giungendo dopo qualche difficoltà allo spigolo SO del pizzo, donde per un ripidissimo colatoio

si arriva sulla vetta (ore 3-6). 13 - Rifugio Canali ' Treviso ' Sorge a ep . 1630, sovra un piccolo ripiano scavato appositamente sul ripido pendio orientale della V. Canali, e precisamente sotto le irte rocce del Sasso d'Ortiga (m. 2631); nella zona intorno sono sparsi gli ultimi larici. A 8è l'erto e sassoso Vallon delle Mughe; a O s'apre la quieta valle

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1935
Monografia degli itinerari
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Pagina 22 di 105
Autore: Italia / Milizia Nazionale Forestale / Milizia Nazionale Forestale
Luogo: Trento
Editore: Saturnia
Descrizione fisica: 63 S. : Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol;s.Forstwirtschaft
Segnatura: III 46.596
ID interno: 249708
o © >- c ® — ET 3 O Z 'O ITINERARIO 85 Roverè della Luna - Valle dei Molini - q. 595 (Pianizi in Val di Non sullTt. N° 83 - 86. Camionabile - Carreggiabile Carrettablle - Mulattiera Sentiero Larghezza Metri (Circa - Minima) a) Mulattiera 1.30 86 Mezzocorona - Monte (886) - Plon - q. 1004 - Malga Gratin (1257) - Oclieni - q. 734 - q. 595 (Pianizia It, N° 83 - 85). Mulattiera 1 .— 87 Mezzocorona - Ischia - q. 274 - Rocchetta (292) sulla Strada Nazionale di Val di Non. Camionabile 3.— 88 Ischia

(q. 233 sullTt. N° 87) - q. 601 - q. 738 - q. 892 - Monte (886). Mulattiera 0.80 89 Dalla Strada Nazionale di Val di Non a q. 309 - Ca stelletto - Masi di Vigo - q. 1357 - Malga di Vigo (1324) - Sorgente (1678) - q. 1772 (Coverlat) - 1830 - 1580 - Malga Graun (1217 It. N” 86). a) Castelletto fino a Sorgente (q, 1678). b) Q. 1678 - Malga Graun. Mulattiera 1.— Sentiero 0.30 90 Castelletto sulla Camionabile di Valle di Non q. 309 - Bastianelli - Vigo - Malga di Vigo (q. 1324). «) Castelletto

- Bastianelli. o) Bastianelli - Vigo, c) Vigo - Malga di Vigo. Carreggiabile Carrettabile Mulattiera 2 .— 2 .- 1.20 91 Q. 284 sulla Camionabile di Val di Non presso Castel letto - Vigo - Sasso Bianco - Piano Pra del Monte a Val Rodesa - Vervò. a) Q. 284 - Raut - Vigo. b) Vigo - Sasso Bianco - Piano Pra del Monte - Valle Pongaiola. c) Valle Pongaiola - Vervò. Carreggiabile Carrettabile Carreggiabile 3,- 1.20 2.80 92 Sasso Bianco (Bivio .sulPIt. N° 91) - M. Malachino - Cima della Borgola - Cimoni - Pra della

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1891
Brani di storia trentina
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Pagina 301 di 336
Autore: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: IV, 335 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole
Soggetto: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 102.539
ID interno: 336861
e Plezano, uno per Mezzana, Roncio e Menaso, 6 uno per la Oo- mezzadura, I quattro primi si dicevano — Sindici della Montagna, — gli altri tre — Sindici del Piano — ; così da un documento del 1501. Fon occorre che qui ripeta i mali servigi prestati per lunghi anni nella nostra valle dagli officiali vescovili sia nell'ammini strazione della giustizia, sia nella rascossione delle pubbliche gabelle, nè le funeste conseguenze che vi cagionarono; ne fu detto abbastanza e anche troppo agli anni 1407

e 1477. Solo qui osservo, che. siccome quelli appartenevano quasi tutti alla Naunia, così ritengo essere da ciò derivata quell' aria burbanzosa, colla quale i Konesi trattano i Solandri, e quella antipatìa colla quale i Solandri riguardano i Nonesi. Il fatto è antico e notorio; nè io saprei nella nostra storia trovarne per altro verso la spie gazione. VI. PRIVILEGI BELLA VALLE. Fu già rimarcato che le valli del Nosio ottennero sin dai primordi del trentino Principato notevoli privilegi. Era questo

il costume, per que' tempi ancor rozzi generalmente adottato dai ■ Principi, di manifestare con simili concessioni la propria autorità, e insieme di vincolare i sudditi al loro governo. Anche i Ve scovi Principi di Trento furono per tempo, come consta dal Codice 'Wanghiano e dagli Annali Alberti, larghi di tali favori verso le genti da loro dominate, ma in singoiar maniera lo furono per conto dei valligiani del Nosio. Esse n' aveano eziandio singolare motivo, attesoché la valle del Nosio poteva offrirsi

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
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Pagina 72 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
Rif. Città di Milano. ÖRTLES-CEVED.ALE Carte, pag. 40 e 72. 55 destra, si arriva alla cresta, che si segue, giungendo alla vetta (ore 2). Si scende al Passo del Lago Gelato per lente chine. Poi si discende per il versante orientale, percorrendo la Ve dretta Lunga e tenendosi sulla sinistra. Ben presto si rag giunge la morena nei pressi d'un cocuzzolo roccioso (m. 2818; ore 0.45 -2 .45). Di qui il sentiero ben marcato percorre dap prima la zona morenica, poi il lato sinistro della valle, sulle

falde del Monte Muta (m. 2912'); infine cala lasciando in basso, a destra, un laghetto alimentato direttamente dal ghiacciaio, ed il Rio Plima, principale corso d'acqua della V. Martello. Si discende così per gli alti pascoli dominati a N dalla Rocchetta (m. 2489). fin sullo sperone orientale del monte, a breve distanza dalla confluenza della V. Madriccio con la valle percorsa fin qui, dove sorge il Rifugio Cm. 2264; ore 1-3.45). Dal Passo del Lago Gelato in poi bella vista della catena a destra

. c) Al RIFUGIO GIANNI CASATI AL PASSO DEL CEVE DALE (m. 3269) per il Passo del Lago Gelato (m. 3141; ore 2.30). Si prende il sentiero che s'addentra nella valle lungo la ?4 dorsale della morena destra della Vedretta di Solda. In breve si attacca il ghiacciaio alquanto crepacciato, descrivendo un ampio arco per girare il fianco occidentale della Punta del Lago Gelato (m. 3243) e si arriva, dopo un'ultima ripida sa lita, al Passo del Lago Gelato (m. 3141 ; ore 2). Di qui, tenendosi a destra e poco sotto

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