190 risultati
Ordina per:
Rilevanza
Rilevanza
Anno di pubblicazione ascendente
Anno di pubblicazione discendente
Titolo A - Z
Titolo Z - A
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_355_object_5191398.png
Pagina 355 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
40 kt i[ »ii! • ■ i»l ! -: I ' / c \ ii »,. K-.-. I: 1 : H' •K Giuseppe I, che quella terrà gli fosse ritornata, coinè avvenne con i decreti cesarei dei 2 e 23 ottobre 1708. E circa questo tempo il Vescovo dava termine alia visita pastorale, e inviava a Roma , suo nipote per dare relazione dello stato della sua diocesi al pontefice. Clemente XI. Nell’ anno 1709 si nota lo stabilimento in Trento dei padri della congregazione di san Filippo, venutivi sotto la direzione del padre Giuseppe Musocco

vicentino. Il Magistrato se n era opposto, ma gli ammiratori della pietà di quel padre, ottennero che la congregazione fosse ricevuta a patto, che tenesse una sola casa di dodici religiosi, un solo fondo entro i confini della Pretura trentina, e si assoggettasse, senza eccezione, a tutte le colte che venissero ordinate *). E nello stesso anno ebbe principio il lungo processo che fu tenuto nel ca stello di Trento contro. Caterina Donati di Giudicane 3 ), che. passava per visionaria e faceva mostra

ad obbligare il Vescovo a dichiararsene formalmente, promettendo in iscritto che il tribunale di santa Inquisizione non avrebbe sede stabile nel Trentino. Si ri cordavano con orrore i processi intentati dalla Curia trentina contro gli eretici e contro le streghe, e si temeva che con il processo contro la Donati avessero a rinnovarsi non solo, ma a stabilirvisi definiti vamente- E già il tempo li avea condannati; ma gli effetti di tale condanna tardavano a manifestarsi tra noi., Si osserva che solo nel

- 1’anno 1716 ebbe luogo nel Trentino 1’ultimo processo per strego neria contro certa Maria Bertoletti di Pileante, che fu decapitata e poi abbruciata (14 marzo) nel Palù di Brentonico a vista del popolo 3 ). A Giuseppe 1 succedeva nell’Impero Carlo VI (12 ottobre), fratello del defunto Imperatore, é figlio di Leopoldo I. Egli, prima di essere eletto, era in lspagna, e di là, passando a Vienna, transitò, insieme con la sua consorte, per Trento, dove fu incontrato dal prin cipe di Neuburg, governatore

del Tirolo, ed il Vescovo nostro gli 1) Manci: Annali diali, II, pag. 71. 2) AUi di S. Inquisizione costrutti nel castello di Trento eec, Bìbl. di Trento MSS. N. 755; 3 ) ZoTTi: Storia citata, II, pag. 280 .

1
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_136_object_5191179.png
Pagina 136 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
allora nel recare al tribunale del nuovo Pontefice le loro pretese * ma il più astuto la vinse. Maìnardo ottenne che fosse rimessa la cosa ad una delegazione composta di prelati tedeschi, vale a dire di Volfango vescovo di Augusta, e di Corrado abbate di Wiltau Questi nel mese di gennaio 1295 intimano al decano della cattedrale di san Vigilio, ed al preposito di san Michele all’Adige -di citare ìl Conte ed il Vescovo a comparire nel duomo di Trento nel giorno decimoquinto dalla datta della citazione

. Vi compare il Conte (12 feb braio), ma non il Vescovo, il quale inviava un suo procuratore con la facoltà di appellare, e non di prestare mallevarla. Il Conte pro mette di consegnare ai delegati ogni cosa che appartenesse al ve scovato di Trento, e se ne obbliga per sè e i suoi figliuoli. Enrico di Rottemburgo ed Enrico di Gerenstein, suo cognato,' se ne costitui scono garanti ; e fatto ciò, e ricevuti dai delegati in pegno conven zionale i castelli di Thaur, di Friedenberg, di Ombres e di Rottem burgo

, condannano in contumacia il Vescovo, ed assolvono il Conte i vassalli, ì sudditi ed i fautori, da ogni censura di scomunica, anatema e interdetto 3 ). Maìnardo n’ usciva vittorioso; ma della vittoria potò godere poco Nello stesso anno 1295, in nome suo, fu fatta dal suo vicario Cale pino di Fiavò la legale designazione dei boschi delle Fenestrelle e dei monti del Comune di Trento e delle ville esteriori 4 ); e fu ultimo atto dell’autorità esercitata da lui sul principato trentino. Reduce' egli

di Carinzia cadde infermo gravemente nel castello di Greifen burg, e presenti molti prelati e uomini d’armi, fatti venire a sè i SUq j tre figli, Ottone, Lodovico ed Arrigo aggiunse al suo testamento due codicilli, comandando con il primo la restituzione di tutti i beni tòlti alla Chiesa di Trento, e con il secondo, provvedendo all’ indennità di Jacopo Vitagnone di Bolzano, a cui erano stati usurpati parecchi 9 Alberti : Annali cit. pag. 194. 3 ) Alberti: Annali cit. pag. 194. 3 ) Alberti : Annali citati

2
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_290_object_5191333.png
Pagina 290 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
minati suoi commissaij Nicolò de Polweiter, Luca Römer e il Doti. Antonio Schrottenberger ; i quali, come vennero a Trento, rassegna rono ai Consoli le loro credenziali. Non vi trovarono ostacolo da parte della cittadinanza -, e nell’ anno seguente Massimiliano li poneva sotto sequestro il principato, e vi nominava suo commissario Francesco Hendl. Indi rimise la causa del Vescovo al Foro imperiale residente nella città di Spira, ed ivi si fece quella nota, che venne pubblicata 1’ anno 1571 col

titolo di Notula Spirensis, e non fu accettata. Rima sero per ciò le cose come s’ erano poste ; e intanto si riaccendeva la questione per il possesso dei Quattro Vicariati. Se Io contendevano ì Madruzzi ed i Castelbarco ; e dopo lunghe contese esacerbate da vicendevoli aggressioni, vennero alla risoluzione di rassegnare la causa all’ Imperatore. Questi con lettera dei 25 settembre 1573 la unisce a quella del Vescovo e ne commette l’esame ai commissarj residenti in Trento, e nondimeno la cosa ebbe

XIII, il quale non fece tanta festa nel dì del suo esaltamento, quanta ne fece per la notizia della strage fatta in Francia degli Ugonotti nella troppo celebre notte dì san Bartolameo (24 agosto 1572). In Trento è poi da notare lo scoppio di quella pestilenza, che partita da qui, scese ad invadere la Venezia e la Lombardia. Si narra che sulla fine del marzo 1574 si manifestarono in Trento parecchi casi di peste ; ed è detto, che il contagio fosse stato portato da un . fo restiere venditore di merci

, o da un Trentino che andato alla fiera 1) Perini : I Castelli del Tiralo , II, pag. 35. 2) Manci: Annali di Trento, MSS. della Bib. eli Trento, 1, pa g. 463

3
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_630_object_5191673.png
Pagina 630 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
6. 1275. 2 decembre. Arrigo II, Vescovo Principe di Trento, investe feudalmente Pinamonte dei Bonaccolsi di Mantova della Corte di Castelbarco .... pag. 226 7. Restitutio Jurium Ecclesiae Tridentinae por Carolum quartum imperatorem, anno Dni 1347 . . . » 227 8. Convenzione dell’ anno 1363 seguita tra Alberto Vescovo di Trento e Rodolfo IV Duca d’ Austria come Conte del Tirolo . » 230 9. Altra del Medesimo Vescovo Alberto o Capìtolo allì Duchi Alberto e Leopoldo d’Austria, come Conti del Tirolo

dell 1 anno 1365 . . , . . . . » 232 10. Federico conte del Tirolo vieta al clero della diocesi di Trento e di Bressanone dì corrispondere con sussìdi ai collettori di papa Gregorio XII .... » 235 11. Serie dei Proyveditori o Podestà o Pretori dì Rovereto » 236 11. ö Frammento anonimo di Canzone, in volgare, d’un con temporaneo al tumulto - avvenuto in Trento nel- l’anno 1435 . , . , . . . . . » 238 12. Serie dei Podestà, Provveditori o Rettori della città di Riva 239 13. 1454. Convenzione

22. Passaggio dolle truppe imperiali comandato dal principe Eugenio per la Borcola, note » 284 23. Patente rilasciata dal principe Eugenio di Savoja ai sudditi dei Quattro Vicariati » 285 24. Lettera del cardinale Cienfuegos ai canonici di Trento concernente 1’ affare dell’ elezione a vescovo di Gio vanni Benedetto Gentilotti , » 286 25. Relazióne dell’Elezzione di Mons. Domenico Ant. dei Conti di Tliunn in Vescovo e Principe di Trento adì 19 giugno 1730 . . . . , . . , » 287

4
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_147_object_5191190.png
Pagina 147 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
in concordia con il vescovo di Trento, e da lui ricevono la investitura dei loro feudi 1 ). Inoltre si nota, che, sotto il di lui governo, fu in cominciata la riedificazione della chiesa di san Apollinare fuori di Trento, e che Nicolò e Gerardo d’Arco fondarono un convento dei Celestini alle Sarche. Papa Clemente V era morto dopo otto anni e dieci mesi e ■mezzo di pontificato (20 aprile 1314). A lui successe Giovanni XXII di Lahors, cardinale vescovo di Porto ; il quale visse pontefice diciotto

della corona dell’ Impero ; Lodovico di Baviera avea vinto, e, fatto prigioniero il suo competitore nella ..famosa giornata di Mühldorf (28 settembre 1322), lo rimetteva in dibertà (1325), ottenendo da lui la cessione dei diritti e delle ra gioni che stimava di avere sull’ Impero. Ma il Papa non si dava pace. Qrdinava a Lodovico di desistere da ogni funzione imperiale sotto . pena della scomunica ; e, renitente, lo • citava dinanzi al suo tribunale, e, non comparso, lo scomunicava. Una dieta

menico, e stimolato dai Ghibellini, scende in Italia. Il giorno 16 feb braio 1327 arriva in Trento, e vi rimane sino ai 13 marzo, tenendo *) Alberti: Annali cit. pag. 223 . -) Raynaldi Continuatio Annalium Eccl. Baranti, an. 1317.

5
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia
Anno:
1793
Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/107489/107489_263_object_5236245.png
Pagina 263 di 582
Autore: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello
Luogo: Rovereto
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: XII, 464, 104 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Val Sugana ; s.Landeskunde<br />g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793<br />g.Primör ; s.Landeskunde<br />g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793
Segnatura: II A-2.370
ID interno: 107489
249 comunemente 1 ’ ufo dei cognomi, e che ! Signori fi ap pellavano col nome dei lor feudi ; onde troppo diffidi cofa farebbe 1' apporre in pili antica origine di quella ° di altre Umili Famiglie . Il titolo di Domiuiis de Telvo indica , eh' effi pofi’edevano la fignoria di Tel- fe . Ori di quelli Signori divertì nomi abbiamo nei documenti citati nelle Notizie della Chiefa di Trento Voi. IL IVala di Teìne nel 1160. fa preferite ad un’ investitura fatta in Trento da Adelpreto Vescovo ( il Beato

) a Gondolfino di Fornace del camello Belvede re . Ottolino di Teine nel nHA. in Pergine fa teftimo- filo alla donazione per le nozze fatta da Odörico Si gnor di Pergine a faa nuora Maria della Predagli! spo sa di Adelpreto fuo figliuolo . Nel 1x91, Andrea di Teine fu in Romeno ad una Sentenza proferita dal Ve scovo di Trento Corrado » colla quale fi fece la pace fra Federico e Odorino Signori d’ Areo ', e Gurnpo o Cubetto e il di lui figlio Signori di Madruzzo . Nei 1204. Giordano di Teine figlio di Otto

!ino intervenne in Ala all* accordo fra Drudone Marcellino Podeftà di Verona, e Corrado Vescovo di Trento. Ottone dì Teine Del 1210. fu testimonio in Riva ad altro accomodamento fra il Vescovo Federico di Wanga, e Odorico Signore d’ Arco . E il medeiìmo Ottone 1 ' anno 1222. ad in- ftanza dì Alberto Vescovo di Trento e dei Feudatari del vescovato a' 27. di luglio formà in Trento un laudo , nel quale decise, che i feudi pallino a! foli ma schi , e che eftìnguendofi la linea maschile ritornar de vono

6
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia
Anno:
1793
Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/107489/107489_42_object_5236024.png
Pagina 42 di 582
Autore: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello
Luogo: Rovereto
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: XII, 464, 104 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Val Sugana ; s.Landeskunde<br />g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793<br />g.Primör ; s.Landeskunde<br />g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793
Segnatura: II A-2.370
ID interno: 107489
Mensa Vescovile di Felhe» e tutto il rimanente della Contea fu affegnato a quella di Trento . (a) In vigo re dunque di quella donazione la Val lugana reftò divì- C a } Quella co fa viene vie piu riconfermata da un diploma di Federico I. detto Barbaroffa del 1161. ad Alberto ( S. Adelpreto ) Vefcovo di Trento di conferma delle prece denti donazioni, che tratto dall' archivio dì Trento legge- iì ilei Voi. II. delle Notizie antiche di quella Cliiefa pag. 417 . In elio citata una donazione

di Enrico Re fi mette per confine del dominio dei due Vescovi di Trento , e di Fel-tre non piu la Ciucia di S. De fi de rio, come in quella dell’ Imperator Corrado, ma il fiume Climone. La carta veramentte non ha autenticità; perchè el manca il figlilo » e la data del luogo , e del giorno, e del me fé : ma pur balla per fare una grande probabilità, che in e fifa fieno flati Indicati i confini anteriori della Contea di Trento . Ci fu, chi fi sbracciò per difendere 8. Adelpreto dalla tac cia di effere

flato famigliare di Federico anematlzzato, e di aver antepoflo la dilatazione del fuo dominio alla cura del suo gregge , oppaflagli , da chi produceva in prova 1 ac cennato documentoMa porca rifponderfi in breve, che 1' Imperator Federico proccurò bensì di concigliarfi 1’ adefio- negdel Vefcovo Adelpreto col mandargli preventivamente H formato del diploma, che era difpofto a fargli nei fuo passaggio per Trento, qual formato ancor fi conferva: ma che 11 Vescovo non accettò 1' efiblzion dell

7
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia
Anno:
1793
Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/107489/107489_51_object_5236033.png
Pagina 51 di 582
Autore: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello
Luogo: Rovereto
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: XII, 464, 104 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Val Sugana ; s.Landeskunde<br />g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793<br />g.Primör ; s.Landeskunde<br />g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793
Segnatura: II A-2.370
ID interno: 107489
Z8 Il pili famofo oppreffor* però ài Vefcovi • èl Trento e di Feitre, conquiftatorein feguìto di tutta la Valfngana lo Ecelino da Romano, ( l a di cui profapi» s fiorii fcriffe eruditamente il Sig. Gio, Battifta Verci).» uomo ficco # potente, il qual teneva, dei beni auch« nella yalfogapa , ; e principalmente delle vate montagne nel diftretta di Grigno .- potni, che favoriva j g p sr ti dell’ Imperator Federico, JI.nelle prime fue eoequifte prevalendoli dell’ afienza di Alberto Vescovo, che era

ito ad accompagnare T Imperator Federico in Italia, a forza non di armi ma di maneggi T anno 1222, venne ad acqniftare tal ascendente in Trento, che a Ini e non al Vefcovo obbediva quella città, co fa che , come pensa Simon Pietro Bartolomei nel fuo de Monetarum &c. valore , fece morire il Vescovo di cordoglio 1 ' an no seguente ,122z. Leti vendo. : iTBtondo citato ; .dal Ma- rianì nella fua Trento pag. 279. , che Ecelinoebbe il dominio dì Trento trentaqqattro anni, fi viene appun to a Mare

la detta epoca . Il Vescovo Alberto prima di partirsene coll* Imperatore aveva conftituito Podeftà in Trento Adelpreto Conte del Tirolo.(a) . Quelli fc la intendeva molto coll’; Imperatore, a nome del quale pei I2AA. con. .altri . due. Conti,. e cinquanta .uomini a cavallo e cento baleftfieri prefe il poffeffo di Verona (ö): dovè dunque aver effo raggirate le cose a favor di un amico dell' Imperatore,. qual era Ecelino . -Tal, (a) N0tizie.della Chieda, di Trento Voi. II, p ag> Cb) Muratori Annali

8
Libri
Categoria:
Linguistica
Anno:
1890
¬I¬ tedeschismi del Trentino : opera dedicata alla strenua Società Pro-Patria
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240667/240667_97_object_5288821.png
Pagina 97 di 122
Autore: Pilati, Silvino / interpretati da Tommaso del Murero
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 118 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Pilati, Silvino: Tommaso del Murero / Silvino Pilati. - 1890 - In: ¬I¬ tedeschismi del Trentino ; S. [94] - 118. - Sign.: II 5.575 ;
Soggetto: g.Trentino ; s.Mundart ; s.Germanismus
Segnatura: II 5.575
ID interno: 240667
romani il Trentino era abitato da un popolo italico. I romani elevarono Trento a municipio. Caduto T impero d’ occidente il Trentino faceva parte dell 1 I- talia. Venuta nel VI secolo, l’Italia superiore in mano dei Longobardi questi posero a Trento uno dei trentasei loro duchi. Carlo magno, posto fine alla dominazione dei Longobardi, aggregò il Trentino alt’Italia. Cessati i Caro lingi esso formò parte del Sacro romano impero. I vescovi vennero a poco a poco attirando nelle loro mani

, in punto di morte, si ravvedeva e lasciava sul testamento disposizioni che gli eredi eseguivano tutto al rovescio. Queste peripezie furono magistralmente esposte da Agostino Perini nei suoi Castelli del Tirolo (Trento, Monaunì ’31), opera lodata dall’imparziale storico innsbruckese (di Hall) barone von Hohenhühel. A volte i vescovi, o pro bono pacis o per debolezza, scendevano a conces sioni veramente perniciose ai loro interessi ed autorità. Ma? non essendo lo stato ereditario, pur di goderne, vita

durante, gli usufrutti in santa pace, del resto poco si curavano. Si perde poi il bandolo in una ininter rotta vicissitudine di ipoteche, pegni, caparre. Il caos giuridico si complica quando vescovo o podestà di Trento è un conte del Tirolo e quando l’av- vocazia dei principato di Trento passa per eredità alla stessa famiglia im perante.

9
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_110_object_5191153.png
Pagina 110 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
moglie, e con le figlie Adelaide ed Elisabetta *). Ma l’anno seguente (1254) muore il conte senza prole maschile, ed il Tiralo passa in potere di Maìnardo, come marito di Adelaide, figlia del defunto. Il Vescovo volge allora i suoi pensieri al successore di Alberto, e va a Capodistria ad ossequiarlo. Lo investe feudalmente di tutti i beni che i conti Ulrico, Giorgio e Federico di Piano riconoscevano dalla Chiesa di Trento, giurando fedeltà al Vescovo, e di mantenersi verso di lui nel debito

onore e giurisdizione i) ). Egnone n era fiducioso, ma Mainardo più sollecito di sè, che di lui, si teneva in segreti rapporti con Sodegerio e con Ecelino, allo scopo di soverchiare i disegni, che il Vescovo s’impegnava di realizzare, guadagnando alla sua causa le popolazioni occidentali del Trentino, il comune di Trento, e ì suoi cittadini. Ecelino avea in quel tempo riportata la seconda scomunica, ed era distratto nelle cose d'Italia. La città smaniava di togliersi dà un giogo che ogni giorno

le si rendeva più pesante, e Sodegerio, visto come stavano le cose, s’indusse a seguire la corrente. S’ unì ad Azzone e Aldrighetto di Castelbarco ; e in un bel giorno dei primi di aprile 1255 scoppia la rivolta 3 ). Gli Eceliniani sono scacciati, e la città, e le castella ricadono in mano del popolo; cosa che fé’ dire essere stata Trento la prima delle città italiane a scuotere il giogo di Ecelino; la prima, che, come asserisce l’egregio Cav. D. r Ignazio Puecher-Passavalli, fu specchio e grido Perchè

et castra Tridenti « in se contra Dominum Icerinum». Parisii de Cereta : Chronicon Ve ronense in Murat. Rerum Ital. Script. Vili, 636. — « Eodem anno « ( mcclv ) circa principium Aprilis Tridentini gravissimum jagum tyra- « nidis Ecelini a suis cervibus excusserunt» Monachi Patavini: Cronicon in Murat. Opera cit. Vili, 690. i) Puecher-Passavalli: Egnone (Poesie liriche. Ancona, 1884, p, 74 ); L’Egnone 0 sia Trento che si toglie dalla tirannide di Ecelino da Romano, già pubblicato in Trento fino dall

10
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_178_object_5191221.png
Pagina 178 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
a Trento (20 aprile), arringa il popolo, loda il Comune d avere so stenuti prodemente i suoi diritti in faccia al Vescovo, e promette di volerli proteggere e confermare; assolve i cittadini da ogni imputazione pei seguiti tumulti, e punisce con le confische, le spogliazioni e la prigionia, coloro che per piacere al Vescovo s’erano resi strumenti di tirannide. . Il popolo del contegno del Duca si mostra soddisfatto, e tanto lo esalta da crederlo una specie di liberatore. Grida: viva 'I Buca! con quello

stesso entusiasmo, con il quale poco prima avea invocata la libertà con la morte del tiranno ; e così va con il popolo sempre, pronto a trapassare da un estremo all’altro, senza tanto pensarci. Il Vescovo si stava ancora nel carcere, il Bellenzani si dava premura a reggere la pubblica cosa, e il Duca faceva mostra di zelo per il bene dell’ intero paese. Tratta con il vescovo Giorgio, e lo lìbera dì pri gione a patto che rinunciasse al territorio di Trento verso un’ annua pensione. Il Vescovo promette

(23 aprile), e poi non mantiene la giurata promessa, e continua a mostrarsi restio ai voleri del Duca, per la qual cosa cadde novellamente nello sdegno di Federico, che ridisceso a Trento, lo fa imprigionare e tradurre a BruneL. Il Duca invade allora il castello del Buon Consiglio,, e vi sì fa a spadroneggiare per mezzo de’ suoi delegati. La citta toma a tro varsi in preda alla tirannia : Federico ordina con lettera dei 2 luglio al clero delle due diocesi, di Trento e di Bressanone, di non corri spondere

con sussidj ai collettori di papa Gregorio XII sotto pena 1) HiPPOLiTi Compendium rerum trideniinarmn. MSS. della Com. di Trento,

11
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia
Anno:
1793
Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/107489/107489_52_object_5236034.png
Pagina 52 di 582
Autore: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello
Luogo: Rovereto
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: XII, 464, 104 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Val Sugana ; s.Landeskunde<br />g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793<br />g.Primör ; s.Landeskunde<br />g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793
Segnatura: II A-2.370
ID interno: 107489
39 Tal «ficio di Podettà dì Trento il nominato Ade!- preto Conte del Tirolo teneva anche nel 1236. ? e Città metteva egli il Giudice , il quale rendette ragione In nome fuo : nel 1238- o’ era Commifiario Imperiai® Lazzaro di Luca , e nei 1239, Po detta Imperiale So- degerio da Tito, I Podettà tì appellavan Miniftri dell* Imperatore ; ma etti vivevano folto la protezione di Incelino , Z ricevevan anche ordini da Ini , che dall I mperator Federico era stato dichiarato Vicario Imperiale . Quatta

nuova foggia di governo divenne grave ed odiosa ad alcuni Feudatari , i quali avvezzi a poco te mere il dominio dei Vescovi , e ad alzar anche la ere tta contro di loro , ora trovavano io Trento un Supe riore , al quale era forza di ubbidire ; e pensarono di sbrigacene colla guerra . Cerano nimicizie di Eceli- un contro ì Brefciani e il Conte di S. Bonifacio t fi unirono dunque a quelli per disfare il predominio del Podettà e dì EceSino in Trento . Ambrofio Franco nella fua storia mfs. dei Conti

d’ Arco racconta eh« col Conte dì 8. Bonifacio e eoi Bresciani lì collegarono Giacomo di Lizzana ed altri ( fenza direi chi ) * che furon da loro condotte armate contro Trento dalle par tì di Arco , e della Valle Lagarìrsa : che contro di ette marciarono Sodegerio da Tito e Riprando d 1 Arco ; e che le sconfissero interamente nelle vicinanze dì Rovi na e dì Nago ; e ir. oltre apporta un Documento de 14. febr. 1243, » nel quale Sodegerio dichiarando rumi ci dell' Imperatore , del Podettà , e del Comune

di Trento Giacomo di Lpzana e i di luì figliuoli per motivo appunto , eh®’ vi aveano pih volti fatto g ögr ® \

12
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_180_object_5191223.png
Pagina 180 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
cordava al-Duca, in sede vacante, il comando di tutte le castella del principato, onde rimane vuoto anche questo tentativo, e il vescovo Giorgio .lascia Bolzano e ritorna a Trento 1 ); ma non trova la pace che avrebbe desiderata. La sua presenza era ormai divenuta intolle? rabile e il malcontento incominciava ad invadere gli animi dei citta-, dini, Ritorna il Bellenzani, il quale raduna il popolo a parlamento e lo anima alla difesa. Il Vescovo fugge a Caidaro presso il capitano Rottemburgcq

e questi con un grosso corpo di armati muove su Trento. A Porta san Martino (maggio 1410) si viene ad un combat timento -) ; ma i cittadini sono ricacciati nell’interno della città, e battuti su tutti i punti. La città è messa .a sacco ed a fuoco, e Ro dolfo Bellenzani non trova via alla fuga. È preso dal nemico che 10 rimette al carnefice, e sulla piazza maggiore fu all’istante decollato alla presenza del popolo 3 ) che 1’ avea esperimentato zelante difensore della sua causa; causa che nessuno può

condannare, e che soffocata rivive a tutela delle future generazioni 4 ). Federico, alla nuova di questo avvenimento, corre a Trento, 11 Vescovo fugge a Vienna, e il Rottemburgo fa altrettanto,. cer-» caedo salvezza in altro paese. Passato alcun tempo, il Vescovo ripiglia le trattative con il Dnca, ed è costretto di lasciare a lui il ly Die Kirche des heit. Vigilius. Botzen, 1325, 1, pag. 189 0 seg. 2) Alberti: Annali eit. pag. 278. 3 ) Fu detto, che, a perpètua memoria dì questa decollazióne, fosse

stata coniata in bronzo la medaglia Petro Balani ano, che ha nel su diritto una testa assai rilevata con berretto e capelli lunghi, e nel rovescio un teschio umano con il moto : Nulla est redenciu. Ne parlarono affer nativamente il Gèntilotti (righelli Italia sacra , V, 628), e il Giovaneti' {Zécca trentina, pag. 53 e 120 ; il p.‘ Giuseppe Ippóliti (Dissertazioni istorico-critica sopra la trentina medaglia di Pietro Balans ano MsVr della Bibi. Com. di Trento, N. 273) ne provò il contrario, e in fine

13
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_157_object_5191200.png
Pagina 157 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
157 marchese Lodovico entra intanto in Trento, vi dichiara abolito per sempre il dominio del vescovo, e chiede che gli sia prestato il do vuto omaggio !). • A’ dì 28 ottobre 1848 il Papa avea nominato vescovo di Trento un Giovanni III da Pìstoja ; ma il Marchese non io volle riconoscere, onde avvenne, che il neoeletto, venuto su pel Garda, si trattenne a Riva, contento della signoria di quella terra e delle vicine castella. Clemente VI 1' avea raccomandato al Visconti, ma da lui non ottenne che

lettera arrivata dal cielo in Gerusalemme assicurava, che Cristo non avrebbe più misericordia con gli uomini, se questi non Ve lo costringessero a forza di penitenza é di elemosine. In Trento la moria non fu minore delle altre città invase dal morbo letale, e ce ne fa fede la cronaca di Giovanni da Parma, canonico della chiesa di san Vigilio, e testimonio oculare del terribile flagello ; cronaca che ci venne conservata da Innocenzo a Prato ä ), e fu poi stampata nel d) Vergi: Storia citata, XIII, pag

. 71. — Montebello: Storia della Valsugana ecc. pag, 73. — Frapporti : Opera citata , pag. 467. a h Vergi : Storia della Marca Trevigiana , XIII, pag. 82-83 ; XII, Dò- cum. pag, 136, - ■ 3 ) Sistoria Tridentium Civitatis lib. V, MSS. esistente nella Bibl, Cloni, di Trento,

14
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_392_object_5191435.png
Pagina 392 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
decano, alla quale dignità rinunciò tosto che fu al pos sesso del principato di Trento. A di 30 novembre fu consacrato da Mons. Minucci vescovo di Feltre assistito dai due prelati di Stamps e di San Michele all’Adige, dove prima avea fatti tre giorni di esercizj sotto l’apparente direzione del suo pro vicario Redolfi *) ; ma come prese in mano le redini del governo non fece buona prova di se : scelse a ministri persone poco atte a provvedere alla buona direzione degli affari dello Stato, e volle

definire immediatamente certe questioni eh’erano insorte tra la contea del Tirolo e il principato di Trento. A questo fine tenne in Trento con i commissari austriaci delle con ferenze in cui si trattò dei dazj e dei loro gravami, dell’ affare mi litare, e di altri argomenti di non minore importanza. Terminate le sessioni, si propose di recarsi a Vienna per ultimare le vertenze pen denti con vantaggio della sua Chiesa, e se ne va; ma l’effetto non corrispose all’aspettazione dei Trentini, avendo egli

, e siano osservate le tariffe del Tirolo, che cessando i dazj interni si man tengano i dazj pel vino, acquavite e tabacco, e che il Vescovo si uniformi alle disposizioni del Conte ; che 1’ ufficio capitanale di Trento avesse il diritto di ascoltare e definire le questioni e i gravami che fossero portati dalle Comunità trentine suddite vescovili intorno a steure, concorrenze militari, contribuzioni di carriaggi e di difesa dello Stato* che Termeno e Levico siano rimessi al Conte del Tirolo, e il Vescovo

15
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_143_object_5191186.png
Pagina 143 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
di avere prestata mano nella strage de’ Templari, uno de’ piu odiosi delitti che avessero insudiciata la storia, fissò la sua residenza in Avignone (1309)? dove, per lo spazio di circa 70 anni, apparvero papi che si dissero vicarj di Cristo, e furono sordi ai lamenti ed ai rimbrotti della cristianità. . A coprire la sede vescovile di Trento fu eletto, per opera deir Imperatore, Arrigo III Lorenese di Metz (1510), un frate cister cense e cancelliere di Arrigo VII, il quale fu riconosciuto dal pon tefice

Clemente V tosto che si obbligò a pagare al collegio dei cardinali il consueto sussidio 2 ). Nella vacanza della sua sede Daniele pievano dì Cles, per commissione del cardinale Napoleone Orsini, legato apostolico nella Marca Trevigiana, avea effettuata l’incorpo razione dell’ospitale di san Nicolò presso Trento, con l’abbazia di san Lorenzo. Gargia, moglie del fu Montanari da Vicenza, avea ri nunciato a Stefano di ser Rigolino, collettore delle rendite episcopali per il conte Ottone, a tutti i. suoi

vescovili, e adope randosi presso il suo capitano in Mantova, perchè la Chiesa di Trento riacquistasse il registro intitolato il Libro di san Vigilio, che si trat teneva colà in mano dei Minoriti ' 1 ). E nondimeno il Vescovo prima di venirci manda alla sua Chiesa Nicolò, tesoriere di Eichstat e no- taro della Corte cesarea, e un fra’ Corrado, con facoltà di ricevere dalle città di Trento, Bolzano e Riva, e dai ministeriali, vassali e j ) Dante : Inferno , canto XIX, v, 82. 2 ) Alberti : Annali cit. pag

16
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_338_object_5191381.png
Pagina 338 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
Teodorico e dì Margherita dei conti Thunn di Castel Brughiero ; nac que a dì 7 novembre 1621 nel castello di Tono in Anaunia, ed ebbe dallo zio Cristoforo, per cessione, il canonicato dì Trento (1641). Carlo Emanuele Madruzzo lo nominò arcidiacono della sua catte drale (1662), e nell’ anno seguente fu creato vescovo principe di Bressanone. Confermato vescovo di Trento, il Magistrato consolare invia a complimentarlo il capoconsole Alessandrini e il console Be vilacqua, e gli fa pervenire 500

fu fatta giustizia. Nel- 1 ’ 'occasione che fu concordato il possesso arrivarono in Trento i Commissarj Wolkenstein e Buffa, ingiungendogli di giurare le com pattazioni, le bolle pontificie e la Notula di Spira ; e tali molestie durarono sino all' arrivo del vescovo, che si effettuò ai 3 i marzo dell’anno 1670, senza alcuna pompa, nè alcun segno di pubblica esultanza 1 ). Nell’ anno precedente a questo arrivo Candia era caduta in 'mano de’Turchi (tó settembre 1669), e la infausta nuova tanto amareggiò

il pontefice, che cadde infermo, e morì (9 decembre). E nello stesso anno i nostri cronisti trovano da registrare una grande agitazione prodotta nelle popolazioni d’ Innsbruck e di Hall per le forti scosse di tremuoto, che vi si fecero sentire, e i danni che ne ri portarono in più luoghi i fabbricati. Trento ne fu esente, ina nell’ anno successivo (16 luglio 1670) n’ebbe una fortissima, che fu creduta come un residuo di quelle che furon sentite al di là del Brenner A papa Clemente IX, dopo un intervallo

17
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_179_object_5191222.png
Pagina 179 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
della sua indignazione e della condanna nel quadruplo l ) \ i suoi de legati imprigionano, fanno tanagliare, torturare, e mandano alle forche quanti erano avversi alla causa del loro padrone, e ciò si dimostra da una minuta di conto fatta da Antonio di ser Francesco di Mol- venó, che fu massaro della Curia Tridentina pel Duca Fedèrico si gnore di Trento nelle cose temporali 2 ). Il Vescovo era ancora a Brunek, e vi rimase sino al giorno 25 luglio, nel quale ricuperò la perduta libertà per

interposizióne del duca Ernesto, fratello di Federico, e la promessa di consegnare Pergine, Riva, Tónno e Ledro. Non fe’ ritorno a Trento, ma si diresse alla volta di Vienna, dove fu di nuovo posto in prigione, per ordine del duca Leopoldo. E mentre il Vescovo era colà, Enrico di Rottemburgo, dèlegàto ducale, faceva imprigionare Rodolfo de’ Bellenzani allo scopo d* impedire che si facesse in città, Una novella sommossa. Sé non ché Pietro di Sporo, e i suoi figliuoli si mettono di mezzo, e gli ottengono

il veleno pel suo avversario e la sua gente, ed ogni più lontana speranza dì concilia zione rimase dileguata e distrutta. Giorgio ricorre alla protezione dei duca Ernesto, e non ha ascolto, va a Bolzano, ed ivi ritenta di trattare con Federico, mostrandosi dispósto di concedere tutto ; ma nel corso delle trattative sorge Enrico di Rottemburgo a protestare, quale capitano della Chiesa di Trento, contro la concessione che ac- 9 Vedi Appendice, N. 10. 2 ) Hippoliti Monum. Eccl. Trid. MSS. della Bibl. Com

. di Trento, M, 18, pagi 268. — Orsi (D.r Paolo) Nuovo documento sul BèUénzani, itoma» Archiv, stor. per Trieste ecc. Ili, pag. 93 , ‘

18
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_134_object_5191177.png
Pagina 134 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
minarlo, ed a consacrarlo vescovo di Trento, fu papa Nicolò IV, che era tenerissimo di que' frati e zelante sostenitore della sacra. Inquisizione *)• Ma Filippo, che più temeva da Mainardo che dagli eretici, non vuole entrare nella sua diocesi, se prima non fosse assi curato d’ una solida difesa; ed a questo fine ricorre al patrocinio della Santa Sede. Il papa indirizzala Bernardo vescovo, di Padova, all’ abbate di Pedolirone, e al primicerio di san Marco di Venezia una bolla, con la quale

di Ricovrando, bergamasco, in loro procuratore; e-questi, prestato il giuramento nelle mani del vescovo padovano, mosse alla volta di Trento, recando seco i monitorj, le citazioni ed altro. Dovea fare l’intimazione prescritta al Conte del Tirolo, ai baroni, ai soldati © a tutti i detentori di beni spettanti a quella chiesa 4 ) ; ma Mainardo avvertitone, se ne risente e invia per mezzo d’ Ivano Veronese suo procuratore, un atto ampolloso di appellazione (3 marzo 1290) a l vescovo di Padova. Se.non che

quell’alto non poteva apportargli che conseguenze funeste; onde s’affretta a ripararvi, segnando an cora entro il marzo un mandato di procura a Corrado di Schroven- stein, perchè fossero tosto riconsegnati in nome suo al Capitolo; ©d alla Chiesa di Trento, la città, il borgo di Riva, 1 castelli di Tenno di Stenico e di Volsana, le valli di Non e Sole, le Giudicane e Fiemine * e poi ordina al suo capitano di Trento, Federico di Trebensteìn al podestà di Riva, ai capitani di Tenno, di Stenico e di Volsana

19
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_57_object_5191100.png
Pagina 57 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
di Rodolfo, dà il ducato di Svevia agli Hohen staufen, che divennero i continuatori dell’opera dei Ghibellini, ed invade i ducati di Bertoldo e di Guelfo, dando i beni che teneva quest’ul timo in Passiria, ad Altovino di Bressanone. A Verona s’incontra con Arrigo vescovo di Trento, che accompagnato dal suo avvocato Go- tofredo, chiedeva mercede pei servigi a lui prestati, ed egli, non molto lungi dalla città, in Casa Sollariata, presso il monastero di S. Zeno, segna un diploma (15 novembre 1082), con

il quale investe propter Deum et animas merce dem, nella persona del vescovo, la Chiesa di Trento, di Castellare, ed’ogni sua partinenza. Il diploma è noto 1 ), e riguarda il marchesato di quel luogo, che rimase ai vescovi della chiesa trentina sino all’ anno 1796, e si diceva Castellare trentino, come ora si dice Castel d’Ario Mantovano a ). Nello stesso anno mo riva il vescovo Arrigo, ed a lui succedeva Pervardo o Bernardo, del quale nulla ci consta 3 ), e poi Adalberone (1084), canonico d’Augusta

: Di’ Castellar0 trentino ecc. Roma, Archiv, stor, per Trieste ecc. 1882. 3 ) Alberti : Annali del Principato eccl. di Trento reintegrati ed an notati da T. Gar. Trento, 1860, pag. 7.

20
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_94_object_5191137.png
Pagina 94 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
di piacere al popolo con l’apparato della sua mu nificenza. Era splendido nella sua sede, largo in donazione ai templi, agli ospizj, agli spedali ; amante del lusso e decoro della sua città, e tutto fervore nell’arricchirla di grandiosi monumenti. Egli condusse a termine la fabbrica del castello vecchio di Trento, chiamò presso di sè il Comacino Maestro Adamo d’Arogno, ed affidò a lui ed ai suoi figliuoli il compimento di certe parti, e gli abbellimenti che rendono mirabilmente stupenda la cattedrale

dalle nuove emergenze dei tempi 3 ). Diede un maggiore sviluppo alla zecca tren tina, ristaurandola, o costruendola a nuovo 4 ) ; e fu primo de’ vescovi trentini, che assumesse il titolo di Principe 5 ), ed acquistasse il do minio temporale della città di Trento, mantenendovi però “ in vigore „ l’ordine ed una parte della primiera autorità del Comune, che ,, continuò a rappresentarsi nel suo civico Magistrato, e che nelle risoluzioni più gravi s’ abbia a richiedere l’assenso dello stesso

Co- : ■ «rane ,,®); cosa che sembra avvenuta non prima dell’anno 12 io, nel qualé i Trentini, visto l’esito infelice dell’ultima rivolta, s’accon ciarono spontaneamente ai voleri del loro Vescovo. Nell’anno I2i3 il vescovo Federico riceveva da Federico re de’ Romani e di Sicilia, eh’era allora in Ratisbona, l’insigne diploma, 1) Kink; Codex cit., pag. 209. — Bonelli: Notizie cit., II, pag, 524. 2 ) Kink : Codex cit., pag. 441 e seg. 3) Kink ; Codex cit., pag. 450-454. 4) (Fazzoletti : Della zecca di Trento

ecc., pag. 33. s) Giovanelli : Zecca trentina ecc., pag. 38. — (Fazzoletti : Zecca ■ cit., pag. 32. s) Cuesseri ; Ricerche storiche riguardanti l’autorità e giurisdi zione del Magistrato consolare di Trento , pag. 38.

21