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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 136 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
allora nel recare al tribunale del nuovo Pontefice le loro pretese * ma il più astuto la vinse. Maìnardo ottenne che fosse rimessa la cosa ad una delegazione composta di prelati tedeschi, vale a dire di Volfango vescovo di Augusta, e di Corrado abbate di Wiltau Questi nel mese di gennaio 1295 intimano al decano della cattedrale di san Vigilio, ed al preposito di san Michele all’Adige -di citare ìl Conte ed il Vescovo a comparire nel duomo di Trento nel giorno decimoquinto dalla datta della citazione

. Vi compare il Conte (12 feb braio), ma non il Vescovo, il quale inviava un suo procuratore con la facoltà di appellare, e non di prestare mallevarla. Il Conte pro mette di consegnare ai delegati ogni cosa che appartenesse al ve scovato di Trento, e se ne obbliga per sè e i suoi figliuoli. Enrico di Rottemburgo ed Enrico di Gerenstein, suo cognato,' se ne costitui scono garanti ; e fatto ciò, e ricevuti dai delegati in pegno conven zionale i castelli di Thaur, di Friedenberg, di Ombres e di Rottem burgo

, condannano in contumacia il Vescovo, ed assolvono il Conte i vassalli, ì sudditi ed i fautori, da ogni censura di scomunica, anatema e interdetto 3 ). Maìnardo n’ usciva vittorioso; ma della vittoria potò godere poco Nello stesso anno 1295, in nome suo, fu fatta dal suo vicario Cale pino di Fiavò la legale designazione dei boschi delle Fenestrelle e dei monti del Comune di Trento e delle ville esteriori 4 ); e fu ultimo atto dell’autorità esercitata da lui sul principato trentino. Reduce' egli

di Carinzia cadde infermo gravemente nel castello di Greifen burg, e presenti molti prelati e uomini d’armi, fatti venire a sè i SUq j tre figli, Ottone, Lodovico ed Arrigo aggiunse al suo testamento due codicilli, comandando con il primo la restituzione di tutti i beni tòlti alla Chiesa di Trento, e con il secondo, provvedendo all’ indennità di Jacopo Vitagnone di Bolzano, a cui erano stati usurpati parecchi 9 Alberti : Annali cit. pag. 194. 3 ) Alberti: Annali cit. pag. 194. 3 ) Alberti : Annali citati

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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 630 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
6. 1275. 2 decembre. Arrigo II, Vescovo Principe di Trento, investe feudalmente Pinamonte dei Bonaccolsi di Mantova della Corte di Castelbarco .... pag. 226 7. Restitutio Jurium Ecclesiae Tridentinae por Carolum quartum imperatorem, anno Dni 1347 . . . » 227 8. Convenzione dell’ anno 1363 seguita tra Alberto Vescovo di Trento e Rodolfo IV Duca d’ Austria come Conte del Tirolo . » 230 9. Altra del Medesimo Vescovo Alberto o Capìtolo allì Duchi Alberto e Leopoldo d’Austria, come Conti del Tirolo

dell 1 anno 1365 . . , . . . . » 232 10. Federico conte del Tirolo vieta al clero della diocesi di Trento e di Bressanone dì corrispondere con sussìdi ai collettori di papa Gregorio XII .... » 235 11. Serie dei Proyveditori o Podestà o Pretori dì Rovereto » 236 11. ö Frammento anonimo di Canzone, in volgare, d’un con temporaneo al tumulto - avvenuto in Trento nel- l’anno 1435 . , . , . . . . . » 238 12. Serie dei Podestà, Provveditori o Rettori della città di Riva 239 13. 1454. Convenzione

22. Passaggio dolle truppe imperiali comandato dal principe Eugenio per la Borcola, note » 284 23. Patente rilasciata dal principe Eugenio di Savoja ai sudditi dei Quattro Vicariati » 285 24. Lettera del cardinale Cienfuegos ai canonici di Trento concernente 1’ affare dell’ elezione a vescovo di Gio vanni Benedetto Gentilotti , » 286 25. Relazióne dell’Elezzione di Mons. Domenico Ant. dei Conti di Tliunn in Vescovo e Principe di Trento adì 19 giugno 1730 . . . . , . . , » 287

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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 147 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
in concordia con il vescovo di Trento, e da lui ricevono la investitura dei loro feudi 1 ). Inoltre si nota, che, sotto il di lui governo, fu in cominciata la riedificazione della chiesa di san Apollinare fuori di Trento, e che Nicolò e Gerardo d’Arco fondarono un convento dei Celestini alle Sarche. Papa Clemente V era morto dopo otto anni e dieci mesi e ■mezzo di pontificato (20 aprile 1314). A lui successe Giovanni XXII di Lahors, cardinale vescovo di Porto ; il quale visse pontefice diciotto

della corona dell’ Impero ; Lodovico di Baviera avea vinto, e, fatto prigioniero il suo competitore nella ..famosa giornata di Mühldorf (28 settembre 1322), lo rimetteva in dibertà (1325), ottenendo da lui la cessione dei diritti e delle ra gioni che stimava di avere sull’ Impero. Ma il Papa non si dava pace. Qrdinava a Lodovico di desistere da ogni funzione imperiale sotto . pena della scomunica ; e, renitente, lo • citava dinanzi al suo tribunale, e, non comparso, lo scomunicava. Una dieta

menico, e stimolato dai Ghibellini, scende in Italia. Il giorno 16 feb braio 1327 arriva in Trento, e vi rimane sino ai 13 marzo, tenendo *) Alberti: Annali cit. pag. 223 . -) Raynaldi Continuatio Annalium Eccl. Baranti, an. 1317.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia
Anno:
1793
Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero
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Pagina 263 di 582
Autore: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello
Luogo: Rovereto
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: XII, 464, 104 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Val Sugana ; s.Landeskunde<br />g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793<br />g.Primör ; s.Landeskunde<br />g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793
Segnatura: II A-2.370
ID interno: 107489
249 comunemente 1 ’ ufo dei cognomi, e che ! Signori fi ap pellavano col nome dei lor feudi ; onde troppo diffidi cofa farebbe 1' apporre in pili antica origine di quella ° di altre Umili Famiglie . Il titolo di Domiuiis de Telvo indica , eh' effi pofi’edevano la fignoria di Tel- fe . Ori di quelli Signori divertì nomi abbiamo nei documenti citati nelle Notizie della Chiefa di Trento Voi. IL IVala di Teìne nel 1160. fa preferite ad un’ investitura fatta in Trento da Adelpreto Vescovo ( il Beato

) a Gondolfino di Fornace del camello Belvede re . Ottolino di Teine nel nHA. in Pergine fa teftimo- filo alla donazione per le nozze fatta da Odörico Si gnor di Pergine a faa nuora Maria della Predagli! spo sa di Adelpreto fuo figliuolo . Nel 1x91, Andrea di Teine fu in Romeno ad una Sentenza proferita dal Ve scovo di Trento Corrado » colla quale fi fece la pace fra Federico e Odorino Signori d’ Areo ', e Gurnpo o Cubetto e il di lui figlio Signori di Madruzzo . Nei 1204. Giordano di Teine figlio di Otto

!ino intervenne in Ala all* accordo fra Drudone Marcellino Podeftà di Verona, e Corrado Vescovo di Trento. Ottone dì Teine Del 1210. fu testimonio in Riva ad altro accomodamento fra il Vescovo Federico di Wanga, e Odorico Signore d’ Arco . E il medeiìmo Ottone 1 ' anno 1222. ad in- ftanza dì Alberto Vescovo di Trento e dei Feudatari del vescovato a' 27. di luglio formà in Trento un laudo , nel quale decise, che i feudi pallino a! foli ma schi , e che eftìnguendofi la linea maschile ritornar de vono

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia
Anno:
1793
Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero
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Pagina 42 di 582
Autore: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello
Luogo: Rovereto
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: XII, 464, 104 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Val Sugana ; s.Landeskunde<br />g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793<br />g.Primör ; s.Landeskunde<br />g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793
Segnatura: II A-2.370
ID interno: 107489
Mensa Vescovile di Felhe» e tutto il rimanente della Contea fu affegnato a quella di Trento . (a) In vigo re dunque di quella donazione la Val lugana reftò divì- C a } Quella co fa viene vie piu riconfermata da un diploma di Federico I. detto Barbaroffa del 1161. ad Alberto ( S. Adelpreto ) Vefcovo di Trento di conferma delle prece denti donazioni, che tratto dall' archivio dì Trento legge- iì ilei Voi. II. delle Notizie antiche di quella Cliiefa pag. 417 . In elio citata una donazione

di Enrico Re fi mette per confine del dominio dei due Vescovi di Trento , e di Fel-tre non piu la Ciucia di S. De fi de rio, come in quella dell’ Imperator Corrado, ma il fiume Climone. La carta veramentte non ha autenticità; perchè el manca il figlilo » e la data del luogo , e del giorno, e del me fé : ma pur balla per fare una grande probabilità, che in e fifa fieno flati Indicati i confini anteriori della Contea di Trento . Ci fu, chi fi sbracciò per difendere 8. Adelpreto dalla tac cia di effere

flato famigliare di Federico anematlzzato, e di aver antepoflo la dilatazione del fuo dominio alla cura del suo gregge , oppaflagli , da chi produceva in prova 1 ac cennato documentoMa porca rifponderfi in breve, che 1' Imperator Federico proccurò bensì di concigliarfi 1’ adefio- negdel Vefcovo Adelpreto col mandargli preventivamente H formato del diploma, che era difpofto a fargli nei fuo passaggio per Trento, qual formato ancor fi conferva: ma che 11 Vescovo non accettò 1' efiblzion dell

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia
Anno:
1793
Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero
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Pagina 51 di 582
Autore: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello
Luogo: Rovereto
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: XII, 464, 104 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Val Sugana ; s.Landeskunde<br />g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793<br />g.Primör ; s.Landeskunde<br />g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793
Segnatura: II A-2.370
ID interno: 107489
Z8 Il pili famofo oppreffor* però ài Vefcovi • èl Trento e di Feitre, conquiftatorein feguìto di tutta la Valfngana lo Ecelino da Romano, ( l a di cui profapi» s fiorii fcriffe eruditamente il Sig. Gio, Battifta Verci).» uomo ficco # potente, il qual teneva, dei beni auch« nella yalfogapa , ; e principalmente delle vate montagne nel diftretta di Grigno .- potni, che favoriva j g p sr ti dell’ Imperator Federico, JI.nelle prime fue eoequifte prevalendoli dell’ afienza di Alberto Vescovo, che era

ito ad accompagnare T Imperator Federico in Italia, a forza non di armi ma di maneggi T anno 1222, venne ad acqniftare tal ascendente in Trento, che a Ini e non al Vefcovo obbediva quella città, co fa che , come pensa Simon Pietro Bartolomei nel fuo de Monetarum &c. valore , fece morire il Vescovo di cordoglio 1 ' an no seguente ,122z. Leti vendo. : iTBtondo citato ; .dal Ma- rianì nella fua Trento pag. 279. , che Ecelinoebbe il dominio dì Trento trentaqqattro anni, fi viene appun to a Mare

la detta epoca . Il Vescovo Alberto prima di partirsene coll* Imperatore aveva conftituito Podeftà in Trento Adelpreto Conte del Tirolo.(a) . Quelli fc la intendeva molto coll’; Imperatore, a nome del quale pei I2AA. con. .altri . due. Conti,. e cinquanta .uomini a cavallo e cento baleftfieri prefe il poffeffo di Verona (ö): dovè dunque aver effo raggirate le cose a favor di un amico dell' Imperatore,. qual era Ecelino . -Tal, (a) N0tizie.della Chieda, di Trento Voi. II, p ag> Cb) Muratori Annali

6
Libri
Categoria:
Linguistica
Anno:
1890
¬I¬ tedeschismi del Trentino : opera dedicata alla strenua Società Pro-Patria
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Pagina 97 di 122
Autore: Pilati, Silvino / interpretati da Tommaso del Murero
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 118 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Pilati, Silvino: Tommaso del Murero / Silvino Pilati. - 1890 - In: ¬I¬ tedeschismi del Trentino ; S. [94] - 118. - Sign.: II 5.575 ;
Soggetto: g.Trentino ; s.Mundart ; s.Germanismus
Segnatura: II 5.575
ID interno: 240667
romani il Trentino era abitato da un popolo italico. I romani elevarono Trento a municipio. Caduto T impero d’ occidente il Trentino faceva parte dell 1 I- talia. Venuta nel VI secolo, l’Italia superiore in mano dei Longobardi questi posero a Trento uno dei trentasei loro duchi. Carlo magno, posto fine alla dominazione dei Longobardi, aggregò il Trentino alt’Italia. Cessati i Caro lingi esso formò parte del Sacro romano impero. I vescovi vennero a poco a poco attirando nelle loro mani

, in punto di morte, si ravvedeva e lasciava sul testamento disposizioni che gli eredi eseguivano tutto al rovescio. Queste peripezie furono magistralmente esposte da Agostino Perini nei suoi Castelli del Tirolo (Trento, Monaunì ’31), opera lodata dall’imparziale storico innsbruckese (di Hall) barone von Hohenhühel. A volte i vescovi, o pro bono pacis o per debolezza, scendevano a conces sioni veramente perniciose ai loro interessi ed autorità. Ma? non essendo lo stato ereditario, pur di goderne, vita

durante, gli usufrutti in santa pace, del resto poco si curavano. Si perde poi il bandolo in una ininter rotta vicissitudine di ipoteche, pegni, caparre. Il caos giuridico si complica quando vescovo o podestà di Trento è un conte del Tirolo e quando l’av- vocazia dei principato di Trento passa per eredità alla stessa famiglia im perante.

7
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 110 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
moglie, e con le figlie Adelaide ed Elisabetta *). Ma l’anno seguente (1254) muore il conte senza prole maschile, ed il Tiralo passa in potere di Maìnardo, come marito di Adelaide, figlia del defunto. Il Vescovo volge allora i suoi pensieri al successore di Alberto, e va a Capodistria ad ossequiarlo. Lo investe feudalmente di tutti i beni che i conti Ulrico, Giorgio e Federico di Piano riconoscevano dalla Chiesa di Trento, giurando fedeltà al Vescovo, e di mantenersi verso di lui nel debito

onore e giurisdizione i) ). Egnone n era fiducioso, ma Mainardo più sollecito di sè, che di lui, si teneva in segreti rapporti con Sodegerio e con Ecelino, allo scopo di soverchiare i disegni, che il Vescovo s’impegnava di realizzare, guadagnando alla sua causa le popolazioni occidentali del Trentino, il comune di Trento, e ì suoi cittadini. Ecelino avea in quel tempo riportata la seconda scomunica, ed era distratto nelle cose d'Italia. La città smaniava di togliersi dà un giogo che ogni giorno

le si rendeva più pesante, e Sodegerio, visto come stavano le cose, s’indusse a seguire la corrente. S’ unì ad Azzone e Aldrighetto di Castelbarco ; e in un bel giorno dei primi di aprile 1255 scoppia la rivolta 3 ). Gli Eceliniani sono scacciati, e la città, e le castella ricadono in mano del popolo; cosa che fé’ dire essere stata Trento la prima delle città italiane a scuotere il giogo di Ecelino; la prima, che, come asserisce l’egregio Cav. D. r Ignazio Puecher-Passavalli, fu specchio e grido Perchè

et castra Tridenti « in se contra Dominum Icerinum». Parisii de Cereta : Chronicon Ve ronense in Murat. Rerum Ital. Script. Vili, 636. — « Eodem anno « ( mcclv ) circa principium Aprilis Tridentini gravissimum jagum tyra- « nidis Ecelini a suis cervibus excusserunt» Monachi Patavini: Cronicon in Murat. Opera cit. Vili, 690. i) Puecher-Passavalli: Egnone (Poesie liriche. Ancona, 1884, p, 74 ); L’Egnone 0 sia Trento che si toglie dalla tirannide di Ecelino da Romano, già pubblicato in Trento fino dall

8
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 178 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
a Trento (20 aprile), arringa il popolo, loda il Comune d avere so stenuti prodemente i suoi diritti in faccia al Vescovo, e promette di volerli proteggere e confermare; assolve i cittadini da ogni imputazione pei seguiti tumulti, e punisce con le confische, le spogliazioni e la prigionia, coloro che per piacere al Vescovo s’erano resi strumenti di tirannide. . Il popolo del contegno del Duca si mostra soddisfatto, e tanto lo esalta da crederlo una specie di liberatore. Grida: viva 'I Buca! con quello

stesso entusiasmo, con il quale poco prima avea invocata la libertà con la morte del tiranno ; e così va con il popolo sempre, pronto a trapassare da un estremo all’altro, senza tanto pensarci. Il Vescovo si stava ancora nel carcere, il Bellenzani si dava premura a reggere la pubblica cosa, e il Duca faceva mostra di zelo per il bene dell’ intero paese. Tratta con il vescovo Giorgio, e lo lìbera dì pri gione a patto che rinunciasse al territorio di Trento verso un’ annua pensione. Il Vescovo promette

(23 aprile), e poi non mantiene la giurata promessa, e continua a mostrarsi restio ai voleri del Duca, per la qual cosa cadde novellamente nello sdegno di Federico, che ridisceso a Trento, lo fa imprigionare e tradurre a BruneL. Il Duca invade allora il castello del Buon Consiglio,, e vi sì fa a spadroneggiare per mezzo de’ suoi delegati. La citta toma a tro varsi in preda alla tirannia : Federico ordina con lettera dei 2 luglio al clero delle due diocesi, di Trento e di Bressanone, di non corri spondere

con sussidj ai collettori di papa Gregorio XII sotto pena 1) HiPPOLiTi Compendium rerum trideniinarmn. MSS. della Com. di Trento,

9
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia
Anno:
1793
Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero
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Pagina 52 di 582
Autore: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello
Luogo: Rovereto
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: XII, 464, 104 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Val Sugana ; s.Landeskunde<br />g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793<br />g.Primör ; s.Landeskunde<br />g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793
Segnatura: II A-2.370
ID interno: 107489
39 Tal «ficio di Podettà dì Trento il nominato Ade!- preto Conte del Tirolo teneva anche nel 1236. ? e Città metteva egli il Giudice , il quale rendette ragione In nome fuo : nel 1238- o’ era Commifiario Imperiai® Lazzaro di Luca , e nei 1239, Po detta Imperiale So- degerio da Tito, I Podettà tì appellavan Miniftri dell* Imperatore ; ma etti vivevano folto la protezione di Incelino , Z ricevevan anche ordini da Ini , che dall I mperator Federico era stato dichiarato Vicario Imperiale . Quatta

nuova foggia di governo divenne grave ed odiosa ad alcuni Feudatari , i quali avvezzi a poco te mere il dominio dei Vescovi , e ad alzar anche la ere tta contro di loro , ora trovavano io Trento un Supe riore , al quale era forza di ubbidire ; e pensarono di sbrigacene colla guerra . Cerano nimicizie di Eceli- un contro ì Brefciani e il Conte di S. Bonifacio t fi unirono dunque a quelli per disfare il predominio del Podettà e dì EceSino in Trento . Ambrofio Franco nella fua storia mfs. dei Conti

d’ Arco racconta eh« col Conte dì 8. Bonifacio e eoi Bresciani lì collegarono Giacomo di Lizzana ed altri ( fenza direi chi ) * che furon da loro condotte armate contro Trento dalle par tì di Arco , e della Valle Lagarìrsa : che contro di ette marciarono Sodegerio da Tito e Riprando d 1 Arco ; e che le sconfissero interamente nelle vicinanze dì Rovi na e dì Nago ; e ir. oltre apporta un Documento de 14. febr. 1243, » nel quale Sodegerio dichiarando rumi ci dell' Imperatore , del Podettà , e del Comune

di Trento Giacomo di Lpzana e i di luì figliuoli per motivo appunto , eh®’ vi aveano pih volti fatto g ögr ® \

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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 180 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
cordava al-Duca, in sede vacante, il comando di tutte le castella del principato, onde rimane vuoto anche questo tentativo, e il vescovo Giorgio .lascia Bolzano e ritorna a Trento 1 ); ma non trova la pace che avrebbe desiderata. La sua presenza era ormai divenuta intolle? rabile e il malcontento incominciava ad invadere gli animi dei citta-, dini, Ritorna il Bellenzani, il quale raduna il popolo a parlamento e lo anima alla difesa. Il Vescovo fugge a Caidaro presso il capitano Rottemburgcq

e questi con un grosso corpo di armati muove su Trento. A Porta san Martino (maggio 1410) si viene ad un combat timento -) ; ma i cittadini sono ricacciati nell’interno della città, e battuti su tutti i punti. La città è messa .a sacco ed a fuoco, e Ro dolfo Bellenzani non trova via alla fuga. È preso dal nemico che 10 rimette al carnefice, e sulla piazza maggiore fu all’istante decollato alla presenza del popolo 3 ) che 1’ avea esperimentato zelante difensore della sua causa; causa che nessuno può

condannare, e che soffocata rivive a tutela delle future generazioni 4 ). Federico, alla nuova di questo avvenimento, corre a Trento, 11 Vescovo fugge a Vienna, e il Rottemburgo fa altrettanto,. cer-» caedo salvezza in altro paese. Passato alcun tempo, il Vescovo ripiglia le trattative con il Dnca, ed è costretto di lasciare a lui il ly Die Kirche des heit. Vigilius. Botzen, 1325, 1, pag. 189 0 seg. 2) Alberti: Annali eit. pag. 278. 3 ) Fu detto, che, a perpètua memoria dì questa decollazióne, fosse

stata coniata in bronzo la medaglia Petro Balani ano, che ha nel su diritto una testa assai rilevata con berretto e capelli lunghi, e nel rovescio un teschio umano con il moto : Nulla est redenciu. Ne parlarono affer nativamente il Gèntilotti (righelli Italia sacra , V, 628), e il Giovaneti' {Zécca trentina, pag. 53 e 120 ; il p.‘ Giuseppe Ippóliti (Dissertazioni istorico-critica sopra la trentina medaglia di Pietro Balans ano MsVr della Bibi. Com. di Trento, N. 273) ne provò il contrario, e in fine

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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 179 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
della sua indignazione e della condanna nel quadruplo l ) \ i suoi de legati imprigionano, fanno tanagliare, torturare, e mandano alle forche quanti erano avversi alla causa del loro padrone, e ciò si dimostra da una minuta di conto fatta da Antonio di ser Francesco di Mol- venó, che fu massaro della Curia Tridentina pel Duca Fedèrico si gnore di Trento nelle cose temporali 2 ). Il Vescovo era ancora a Brunek, e vi rimase sino al giorno 25 luglio, nel quale ricuperò la perduta libertà per

interposizióne del duca Ernesto, fratello di Federico, e la promessa di consegnare Pergine, Riva, Tónno e Ledro. Non fe’ ritorno a Trento, ma si diresse alla volta di Vienna, dove fu di nuovo posto in prigione, per ordine del duca Leopoldo. E mentre il Vescovo era colà, Enrico di Rottemburgo, dèlegàto ducale, faceva imprigionare Rodolfo de’ Bellenzani allo scopo d* impedire che si facesse in città, Una novella sommossa. Sé non ché Pietro di Sporo, e i suoi figliuoli si mettono di mezzo, e gli ottengono

il veleno pel suo avversario e la sua gente, ed ogni più lontana speranza dì concilia zione rimase dileguata e distrutta. Giorgio ricorre alla protezione dei duca Ernesto, e non ha ascolto, va a Bolzano, ed ivi ritenta di trattare con Federico, mostrandosi dispósto di concedere tutto ; ma nel corso delle trattative sorge Enrico di Rottemburgo a protestare, quale capitano della Chiesa di Trento, contro la concessione che ac- 9 Vedi Appendice, N. 10. 2 ) Hippoliti Monum. Eccl. Trid. MSS. della Bibl. Com

. di Trento, M, 18, pagi 268. — Orsi (D.r Paolo) Nuovo documento sul BèUénzani, itoma» Archiv, stor. per Trieste ecc. Ili, pag. 93 , ‘

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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 134 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
minarlo, ed a consacrarlo vescovo di Trento, fu papa Nicolò IV, che era tenerissimo di que' frati e zelante sostenitore della sacra. Inquisizione *)• Ma Filippo, che più temeva da Mainardo che dagli eretici, non vuole entrare nella sua diocesi, se prima non fosse assi curato d’ una solida difesa; ed a questo fine ricorre al patrocinio della Santa Sede. Il papa indirizzala Bernardo vescovo, di Padova, all’ abbate di Pedolirone, e al primicerio di san Marco di Venezia una bolla, con la quale

di Ricovrando, bergamasco, in loro procuratore; e-questi, prestato il giuramento nelle mani del vescovo padovano, mosse alla volta di Trento, recando seco i monitorj, le citazioni ed altro. Dovea fare l’intimazione prescritta al Conte del Tirolo, ai baroni, ai soldati © a tutti i detentori di beni spettanti a quella chiesa 4 ) ; ma Mainardo avvertitone, se ne risente e invia per mezzo d’ Ivano Veronese suo procuratore, un atto ampolloso di appellazione (3 marzo 1290) a l vescovo di Padova. Se.non che

quell’alto non poteva apportargli che conseguenze funeste; onde s’affretta a ripararvi, segnando an cora entro il marzo un mandato di procura a Corrado di Schroven- stein, perchè fossero tosto riconsegnati in nome suo al Capitolo; ©d alla Chiesa di Trento, la città, il borgo di Riva, 1 castelli di Tenno di Stenico e di Volsana, le valli di Non e Sole, le Giudicane e Fiemine * e poi ordina al suo capitano di Trento, Federico di Trebensteìn al podestà di Riva, ai capitani di Tenno, di Stenico e di Volsana

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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 94 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
di piacere al popolo con l’apparato della sua mu nificenza. Era splendido nella sua sede, largo in donazione ai templi, agli ospizj, agli spedali ; amante del lusso e decoro della sua città, e tutto fervore nell’arricchirla di grandiosi monumenti. Egli condusse a termine la fabbrica del castello vecchio di Trento, chiamò presso di sè il Comacino Maestro Adamo d’Arogno, ed affidò a lui ed ai suoi figliuoli il compimento di certe parti, e gli abbellimenti che rendono mirabilmente stupenda la cattedrale

dalle nuove emergenze dei tempi 3 ). Diede un maggiore sviluppo alla zecca tren tina, ristaurandola, o costruendola a nuovo 4 ) ; e fu primo de’ vescovi trentini, che assumesse il titolo di Principe 5 ), ed acquistasse il do minio temporale della città di Trento, mantenendovi però “ in vigore „ l’ordine ed una parte della primiera autorità del Comune, che ,, continuò a rappresentarsi nel suo civico Magistrato, e che nelle risoluzioni più gravi s’ abbia a richiedere l’assenso dello stesso

Co- : ■ «rane ,,®); cosa che sembra avvenuta non prima dell’anno 12 io, nel qualé i Trentini, visto l’esito infelice dell’ultima rivolta, s’accon ciarono spontaneamente ai voleri del loro Vescovo. Nell’anno I2i3 il vescovo Federico riceveva da Federico re de’ Romani e di Sicilia, eh’era allora in Ratisbona, l’insigne diploma, 1) Kink; Codex cit., pag. 209. — Bonelli: Notizie cit., II, pag, 524. 2 ) Kink : Codex cit., pag. 441 e seg. 3) Kink ; Codex cit., pag. 450-454. 4) (Fazzoletti : Della zecca di Trento

ecc., pag. 33. s) Giovanelli : Zecca trentina ecc., pag. 38. — (Fazzoletti : Zecca ■ cit., pag. 32. s) Cuesseri ; Ricerche storiche riguardanti l’autorità e giurisdi zione del Magistrato consolare di Trento , pag. 38.

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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 84 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
dall’imperatore Federico una. sentenza, in forza della quale veniva assoggettata al di lui dominio la città di Trento, che per lo addietro si governava a popolo, e senza riconoscere la sovranità del vescovo. In essa si decretava, che a sollievo e a lustro del vescovato trentino avessero per sempre a cessare in Trento i consoli, non po tessero i Trentini più erigere torri e fortilizj senza il permesso del vescovo, o del di lui Avvocato, distruggessero le fortificazioni esistenti e cessasse perii loro Comune

il diritto di regolare e fissare i pesi e le misure, d’imporre collette, di stabilire il pontatico, di coniar mo nete, di ricettare fuorusciti e di costringere i nobili ad abitare j n città ; diritto che dal Comune dovea passare al Vescovo come a solo legittimo sovrano 2 ). La sentenza era diretta a rilevare e rinvigorire la scaduta podestà de Vescovi Principi ; e nonostante il Comune di Trento continuò, ad avere i proprj consoli, e ad essere in possesso d’ una gran parte della sua giurisdizione 3 ). Gli

stato stabilito, che i Comuni della Lega potessero far uso dei diritti sovrani dentro le mura della loro città; di praticare i diritti signorili nel distretto alla maniera conferita loro dall’abitudine e dalla pre scrizione ; di levare milizie, di amministrare la giustizia e di fare !) Alberti : Arinoti ecc., pag. 28-29. ; ri Ughelli Italia Sacra. V, col. 600-61. 3 ÌAlberti : Annali ecc,, pag. 29. 4 ) Il conte B. Giovanilli (Bell'antica Zecca trentina, pag, 75) è di parere, che Trento nel 1182

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Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 215 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
Poniarolo e 1’ altro di fronte a Calliano vi mantengono aperte le comunicazioni. Parea che la mossa fosse diretta su Trento, ed il Vescovo, che nel frattempo era ritornato da Roma, preso da spavento, fa venire a sè Giorgio Pietrapiana, illustre soldato nelle guerre fiamminghe, e Federico Kampeller eh’ era rimasto indietro dall esercito passato in Germania, e commette loro le proprie milizie. Indi promette al popolo, perchè vi presti mano, ricompense fran chigie indulgenze, ed egli stesso in veste

che vi s era accalcata, e i soldati, che rimangono addietro sono colti dai nemici, e restano o morti 0 prigioni sul campo (io agosto). È detto, che diecimila v’ avessero lasciata la vita, e che di questi settemila perirono , affogati nell’Adige 2 ). Grande fu lo sgomento de’ Veneziani, e grande il tripudio dei vincitori. Questi s’ affrettano a spogliare il campo ne mico, e rinvenuto il cadavere di Sanseverino, lo trasportano a Trento insieme a quello di Giovanni Francesco da Tolentino, eh’ era

. , 2) Statuto di Trento citato , pag. 52. — Bar: Statuti della citta dì Trento , pag. 96. 3 ) Cavioei Bellum Róbor et anum nella storia cit. I, pag- 488. 4 ) Borelli Monumenta etc. pag. 165.

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Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 89 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
lombarde, continuava a manifestarsi in Trento, e nel rimanente principato trentino. In esso veniva ordinato, che nessun potesse edi ficare od erigere torri senza permesso del vescovo Corrado, e dei suoi successori ; che le torri esistenti potessero venire devastate ad arbitrio di lui, e che nessuna società o congregazione si avesse da fare senza che il vescovo non desse licenza *). E con questo decreto, e con le concessioni ottenute dall’ Imperatore Federico I, confidava di potere esercitare piena

autorità anche sul Comune di Trento, che più di qualsiasi altro sapeva mantenersi libero dalla soggezione episcopale. Ma non ci riesce; e sempre concitato per nuove discordie, tenta pacificarsi con i Castelbarco, che al tempo di Adalpreto li furono contro il vescovo nel difendere i diritti dei liberi Comuni ; e cerca un appoggio nel Comune di Riva contro i signori d’Arco, che aveano pervertito il carattere di amici e-difensori della Chiesa trentina. Con cede perciò ai Rivani il diritto di trasporto sul

di Trento tentano ;<T insorgere ( 1200 ); onde avvenne, che quel tentativo di sommossa fu presto soffocato, ma non lo spirito che lo. animava, il quale rimase più vivo di prima, e fu cagione, che non tardassero a farsi palesi nuovi .guai, e quei dissensi, che trassero il Vescovo à nuove angustie. '11 Comune di Trento s’ accorda con i Veronesi, Odelrico d’Arco ne : segue 1’ esempio, e tutti d’ accordo brigano contro il potere del Ve scovo ; il quale, impotente a resistere, s’ affretta ad acconciarsi alla

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