, si conservano nel Ferdinandeum di Innsbruck e nel Museo comunale di Trento, un gruppo di aes gravi trovati nel luogo stesso, fu illustrato dall’Orsi 5 , e nell’ i. r. Museo di Corte a Vienna, come provenienti da Doss Trento, si conservano un peso romàno di bronzo in forma di testa di maiale, portante sullo zoccolo anteriormente il numero del peso XXX (n. 1141 del Museo) ed un gran pendaglio d’oro, ben lavo rato (numero 256) 6 , e monete imperiali da Augusto a Vespasiano. Sebbene tutti questi, insieme coi
sinistra dell’ Adige, mediante un vado, come dimostra il nome (Vò), che ancora conserva la opposta località. Il valore strategico della Ver ruca eretta, un dì a freno de’ barbari, chiave della provincia, fu riconosciuto poi anche da Teodorico, il quale, per mezzo di Leodifrido Vaiano, esortava a costruirsi delle stanze, i Goti e i Romani abitanti intorno a quel singolare macigno rotondo. Esso, sono parole del re gotico, sorge in mezzo ai campi in sembianza, di torre, nudo e dirotto all’ estremità
ampliamenti della città, tutte di forma quadrilatera, con torri e porte nelle po sizioni cardinali; i fossati poi che circondavano le mura sono tracciati dai canali o 1 Pianta antica detta città di Trento, pag. 45 segg. -• Ragionamento intorno mi una iscrizione trentina di Augusto (Trento. 1750) e Vara trentina di Ercole Saxano, Dissertazione epistolare inedita (Trento, 1882). 8 Anno 1813, n. 61. 4 Viaggio antiquario per la Rcx,ìa (Ms. 2134 della Biblioteca comunale di Trento). 6 Un gruppo di Aes gravi
trovati a Trento. (Arch. stor. per Trieste, l’Istria e il Trentino. Voi. 1, pag. 382). * Cf. Mittheilungcn der k. k. Central Commission zur Erforschung wul Erhaltung der Kunst und historischen Denkmäler (III Jahrg.). 7 Cassiod., Var., III, 48. * Paolo Düc., III, 31. 3 CÄssion., Var., III, 48.