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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 138 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
Lateranese. Il preposto interviene come deputato alle diete della provincia. Il governo bavaro nell’anno 4807 mise quest’afaadia sotto amministrazione ed i canonici ottennero una pensione* il di- scioglimento formale seguì sotto il governo italico e i beni furono incorporati al Monte Napoleone. L’ ultimo prelato mori nel 4848 e con lui era svanita ogni speranza di veder ristabilita la prepositura di Gries, ma cac ciali ultimamente i prelati di Muri dalla Svizzera essi 1’ ottennero dall’ imperatore

82 GE! Villaggio di monte situato 1 miglia a settentrione da Merano. GRAUN, V. Comosi. GRADINO. Circolo di'Trento, comune del distretto di Cembra. Abitanti 381, case 73, Estimo fior, menni. 8,588 car. 7. Villaggio di monte situalo alla destra dell’A visio. GRAZIE. Frazione del comune di Sacco, distretto della città di Roveredo, circolo dello stesso nome. Quivi era la villa di dementino Va lletti celebre scrittore Roveretano 3 era il luogo di convegno* dei più distinti lette rati di quel tempo

, ricordata sovente nei versi del Pindemonte e nelle prose del Cesari. GRESTA. Castello e dinastia situato nel comune di Gardumo, distretto di Mori, circolo di Roveredo. Questo castello era un feudo dell’antica famiglia Castelbarco. Un ramo di questa famiglia si stabilì in questo feudo e dallo stesso assunse il nome di Gresta. Estinte tutte le altre diramazioni della casa Ca stelbarco, ì baroni di Gresta accamparono i loro diritti di successione nei feudi della casa specialmente nei quattro vicariati

della Val Lagarina. Dopo lunghe querele e litigi agitati alle diete dei principi del l’impero furono riconosciuti i diritti dei baroni di Gresta, e i principi di Trento furono costretti a restituire i quattro vi cariati. I baroni di Gresta riassunsero il nome di Castelbarco e dagli stessi deriva immediatamente 1’ attuale famiglia stabi lita in Milano. GRESTA. Frazione del comune di Se- gonzano, distretto di Cembra, circolo di Trento. Piccolo villaggio con espositore filiale della parecchia

e decanato di Cambra. Abitanti 403. * GRIES. Circolo di Bolzano, comune del distretto della città di Bolzano. Abitanti 4782, case 269. Estimo fior, meram. 547,434 car, 43. II territorio di questo esteso comune è dei più fertili di tutta la valle dell’Adige. La rendita principale è prodotta dal vino essendo le campagne quasi tutte piantate di viti sostenute a forma di pergolati e coltivate con diligenza meravigliosa. Quello però che costituisce la rendita è l'abbon danza e non già la squisitezza dei vini

1
Libri
Anno:
o. J.
Aufsätze über Johann Baptist Franzelin
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Pagina 41 di 90
Luogo: Ohne Ort
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Deutsch
Commenti: 10 Xerokopien in Mappe. - Fingierter Titel!<br />Cardinal Franzelin gestorben. - 1886 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/1 <br />De primo schemate constitutionis dogmaticae disquisitio coram 24 patribus deputatis habita a Ioanne B. Frenzelin S.I., consultore Commissionis theologicae. - 1890 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/2 <br />Hubert: Cardinal Franzelin / [Hubert]. - 1887 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/3 <br />Jean-Baptiste Franzelin. - 1892 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/4 <br />Lanz, Arnaldo: Giovanni Battista Franzelin / [Arnaldo Lanz]. - 1950 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/5 <br />Bernard, Pierre: Jean-Baptiste Franzelin / [P. Bernard]. - 1915 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/6 <br />¬Der¬ neuernannte Kardinal aus Tirol. - 1876 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/7 <br />Merk, August: Kardinal Franzelin und die Inspiration / von August Merk. - 1926 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/8 <br />Lauchert, ...: Johann Baptist Franzelin / Lauchert. - 1878 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/9 <br />De vita Ioannis Baptistae Franzelin, e Societate Iesu S.R.E. Presb. Cardinalis, commentarius. - 1887 - In: Aufsätze über Johann Baptist Franzelin ; Sign.: III A-1.632/10
Segnatura: III A-1.632/1-10
ID interno: 345436
provincia di Roma comprende la zona nord-ovest dei colli laziali e su una superficie di 150 kmq. conta : 50.000 ab. dei quali 49.950 ■ cattolici; parrocchie 17, sacerdoti secolari 28, reli- i giosi 75; seminario minore (1948); patroni i ss. Filippo e Giacomo apostoli ; festa il 1 maggio. • F. è l’erede della vicina Tusculo, che fu sede 7 di un principato di prisci-Latini e, diventata muni cipio, si mantenne fedele alleata di Roma. Tuscolo i nell’alto medioevo fu celebre come feudo di origine i dei conti

1701 FRANZELIN GIOVANNI BATTISTA - FRASHOKEREÌT 1702 deìl'cin. card. G. B. . Roma 1S87; Sommervonel, III, coll. >>LO-51 ; G. Filocrassi, La realtà uggcltiva’deUe specie eucaristiche secondo il card. F .. in Gregoriamtm, 19(1937). PP- 395 - 409 . Arnaldo Lanz FRANZINI, Antonio. - Scrittore ascetico, n. a Mariana (Corsica) il 12 genn. 1696, m. a Napoli il 27 apr. 1764. Ammesso nella Congregazione della Missione a Roma, già sacerdote, il 27 ott. 1723, fu per parecchi anni direttore del noviziato

della sua comunità. In quel tempo scrisse il Diario spirituale (Napoli 1778), scelta di fatti edificanti, tratti dalle vite dei santi e oppor tunamente legati da considerazioni ascetiche. Ebbe pa recchie edizioni; in francese fu tradotto dal sulpiziano Lasausse e pubblicato con il titolo : L’heureuse année, 011 l'année sanctifice par la Meditation des seniences et des exemples des saint's (Rouen 1798). limi..: [E. Rosset], A Totices bibliogr. sin les écrivains de la Cohgr. de la Mission , Angoulème

Tuscolo, i quali, tra il sec. x ed il xii, f- dominarono Roma e dettero alla chiesa molti papi. 7 Nel 1191 Tuscolo venne completamente rasa al suolo V dai Romani e gran parte della popolazione, compreso ! il vescovo, andò ad aumentare quella esistente in- tomo alle due chiese di S. Maria e di S. Sebastiano ff « in Frascata ». Tuttavia F. rimase località di modesta |t importanza, che nel 1410 veniva concessa da Gio ii' vanni XXIII a Giovanni e Nicola Colonna. Nel 1500 %. divenne dominio della S. Sede

2
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Pagina 50 di 159
Autore: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Luogo: Roveredo
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: X, 144 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Segnatura: III 102.554
ID interno: 255010
dall' incendio di questa guerra . Nel sobborgo della città d' Innsbrack , detto oggi la cijta di Maria Teresa, in una colonna in mezzo alla contrada si ritrova la Seguente iscrizione: Murice Vir- gini Mairi Immaculata filine diva Anna ob hostes , iam Bava-,-um quam Galium anno MDCCIIL Tyrolim invadente* } utrimque tarnen 3 & OEniponto qui dem in festo Sanaa? ■Anna Tridento autem in nativitate E. M» V> dcpulsos Tyrolensis Provincia in vsrpt- taam debite? gratitudinis tesseravi praesens monumtntmn

Ì9 ßat Secolo XFIIL fino ni principio dèi XIX JL /Unga quiete godettero questi paesi sotto 1 1' impero* del religiosissima Imperatore Leopoldo I>, finché vennero a cambiarsi le-cose negli ultimi anni della sua vita Poiché' in Novembre dell' anno' 1700 morto- senza suc cessione Carlo II. Re di Spagna con un testamento, nel quale chiamava suo erede Filippo Borbone' Diica d' Angicy, la Casa d' A>ustria< di Germa nia mosse le sue pretensioni per antecedefìti patri di famigliale per

i< Francesi della fede di Vittorio Amadea Duca di Savoja , il Vandomo-da Lodovico XIV. allora Re di Erancia fu richiama to i® Lombardia, il quale verso il fine di Settembre ritrovossi già col suo quartier generale a San Benedetto 1 sul Mantovano, dopo avere inutilmente sacrificato .molta, gente in quella sua infelice spedizione del Trentino ia). Le nostre Valli dell' Anaunia non soffrirono alcuna invasione nemica, höh essendosi i francesi inoltrati nemmeno nelle sette Pievi, ma lasciatisi ve dere soltanto

a Rang della Fiere di Banale. Occuparono solo- il tratto dal Lago di Garda fino all'Adige, e pervennero fino in faccia a Trento, dove ii Vandomo- ricevette 1' ordine della ritirata. Dovettero però concorrere al le marcie militari, e a varie spese, perchè anche il monte Tonale fu pre sidiato*. Hon ci resta- memoria della somma di queste spese; ma abbiamo e una O) Muratori Annali d' Italia all'anno 1^03. La città di' Trento il di 4 di Set tembre celebra annualmente la memoria della sua preservazione

3
Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1933
Opere pubbliche : edilizia, idraulica, strade, ferrovie, porti, archeologia ; rassegna mensile illustrata "; An. 3. 1933, n. 6/7)
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Pagina 141 di 172
Descrizione fisica: S. 225 - 374, XIII - XVI : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol;s.Öffentliches Gebäude
Segnatura: III A-60
ID interno: 243817
di ancoraggio, con una larghezza di m. 4, una monta alPintradosso di m. 2,28 e uno spessore di cm. 40 in chiave, e cm. 65 alla imposta, armato complessivamente di 96 tondi longiludinali del diametro di mm. 16, con pavimentazione del piano stradale in cubetti di porfido. Il ponte venne aperto al transito il giorno 1° settembre 1931. Passeggiate e giardini pubblici. Nelle immediate vicinanze del Piazzale della Stazione ferroviaria e di Via Alfonso La Marmora, prima del 1924 vi erano delle vaste aree, in parte

coltivate ari orto ed in parte adibite a piaz zali di deposito, le quali, oltre a deturpare l’este tica di quella zona importante della città e creare una impressione di abbandono a chiunque vi ar rivasse dalla ferrovia, erano altresì molto favorevoli allo sviluppo della polvere, che ogni minimo alito di vento levava a nugoli con grande molestia degli alberghi e dei fabbricati limitrofi. Per ovviare agli inconvenienti surriferiti e per dare un aspetto signorile all’accesso più importante della città

, negli anni 1924-25 e 1927 si è prov veduto alla sistemazione delle immediate adia cenze della Piazza della Stazione e della Piazza Schiller, in parchi pubblici, con aiuole ben alberate e contornate in pietra artificiale e ringhiere, con numerosi viali e piazzette. Nel 1929 venne, inoltre, eretta una fontana saliente con pompa da 400 litri al minuto primo. Fra i lavori di pubhlico interesse è inoltre da notarsi il prolungamento della Passeggiata Tap- peiner che, dipartendosi alcune centinaia di metri

a nord della trattoria Silvana, dopo un percorso di circa 1700 metri, va a sboccare nella Via Laurin di Quarazze. Tale lavoro richiese una spesa com plessiva di L. 460.000. Il nuovo tratto di passeggiata offre, a chi lo percorre, una tale varietà di panorami e di sensa zioni da renderlo un vero ornamento del ridente pendìo del Monte S. Benedetto. La posizione soleggiata, il romantico tracciato attraverso verdi prati e falde rocciose, il susse guirsi di tratti incavati nella ripida roccia, la linea

metres, a curve of 2,28 at thè intrados, a depth of 40 cm. at. thè keystone and 65 cm. at thè puint whcre it is embedded in the imposts. It is reinforced by 96 longitudinal iron rods 16 mm. in diameter, and is paved with porphyry blocks. The bridge was opened to thè public on September 1. 1931. Public pronienades and garden s In tlie immediate vieinity of Piazzale della Sta- zione and Via Alfonso La Marmora, thè re vere vast open arcas beforc 1924 wbicb were part.ly cultivated as market gardens and

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 283 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
Tre con decreto dei 30 settembre -1773 ottenne I’ Abolizione del § 97 e della costituzionè della -pena di morte di Curio V dui § 430 ol ,§ 450. 1 notnj trentini cercarono però sempre di deviare da queste disposizioni e si tennero alle abitudini dello Statuto. I/mtròduzione di iin ergastolo in Tren to segui soltanto sotto l'ultimo principe temporale Pietro Vigilio. I malfattori erano inviali alle galene di Venezia , e soltanto sopra un rifiutò della repubblica di rice verli, si', passò

all’istituzione dell’ergastolo e per aver* i fondi necessnrj s'introdusse ili Trento il giuoco del lòtto. Benedetto Gen- lilolii biasimò la seconda istituzione come immorale nè bastantemente giustificata dalla necessità della primo. Il Barbacovi la difese coH’òpnscolo intitolato ■: Osserva zioni del consigliere Barbacovi sopra dite voli deì signor Canonico Gemiloitipre sentali al capriolo, ecc, Trento, 1789. La parte dèi sitidaci divìdevasi in -133 copi 0 paragrafi r cui sVaggiunsero niellile decisioni

glie non potevano far provvigione oltre il loro bisógno ; tant’oltre era spinto questo principio che 'un’ordinanza '(43) proibiva db comperare -più di 4 stajù di frumento in un giorno. Le ordinazioni ottava e nona stabili vano che transitando bestiami del princi pato si dovesse lasciare al macello della città lo quinta parie, e che i cittadini die-volessero vendere i proprj fuòri del principato dovessero lasciare e vendere a quello delja città la metà dei-medesimi, Tutti i venditori della città

; i vitelli dovevano avere ’ quattro settimane j gli agnelli ■ ed ,i.' capretti tre settimane per essere macellati. ì post e le misure portavano tutte il segno d’un bollo comunale. Se alcuno fossé stato trovato senza 1' impronta di questo segno era multalo, nò potendo pa gare la multa passava per tre mesi in fondo di torre. . L’industria era libera: soltanto 1’eser cente doveva prestare cauzione, per l’os servanza delle prescrizioni, Alcuni articoli si potevano vendere soltanto, in certi luo ghi della

città e in certe; ore del'giorno. Nelle domeniche e nelle feste era proibito il tener aperte le botteghe anche in tempo di fiera. r Le strade, i confini, i canali , i fabbri cati, è simili oggetti formavano lina parte importante della giurisdizione, de’ sindaci e venivano decisi dietro un’ispezione sul luogo. Essi decidevano coli’intervento dei giurati in via sommaria senza un formale processo. Decidevano pure nelle cause di mercédi [ino alle 45 lire meranesi; la que rela doveva però portarsi entro

5
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2002)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 24/25. 2000/2001
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Pagina 30 di 508
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 503 S. : Ill., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Craffonara, Lois: ¬Na¬ parora de comié / Lois Craffonara, 2002</br> Craffonara, Lois: ¬Die¬ Studentenverbindung "Ladinia" (1910 - 1920), ihr Wappen und ihre Zeitschrift / Lois Craffonara, 2002</br> Dorsch, Helga: ¬Ein¬ Hochzeitsgedicht von Antone Agreiter aus dem Jahre 1838 / Helga Dorsch, 2002</br> Frontull, Jepele: Chronik des Pfarr-Chores Enneberg / Jepele Frontull. Transkribiert von Barbara Kostner, 2002</br> Goebl, Hans: Externe Sprachgeschichte des Rätoromanischen (Bündnerromanisch, Dolomitenladinisch, Friaulisch) : ein Überblick / Hans Goebl, 2002</br> Hederer, Kerstin: ¬Der¬ Salzburger Hofmaler Jacob Zanusi : (1679 - 1742) / Kerstin Hederer, 2002</br> Kostner, Barbara: Canti religiosi in lingua italiana in Val Badia : tradizione orale contemporanea e fonti scritte / Barbara Kostner, 2002</br> Kronbichler, Johann: ¬Das¬ künstlerische Werk Jacob Zanusis / Johann Kronbichler, 2002</br> Mischì, Giovanni: ¬Die¬ Freilegung und Sanierung eines Kalkbrennofens in Lungiarü/Campill enthüllt und verlebendigt ein interessantes Stück Lokalgeschichte / Giovanni Mischì, 2002</br> Nagler, Annamaria: ¬I¬ "Fastentücher" (Draps dla Pasciun) / Annamaria Nagler, 2002</br> Pancheri, Roberto: ¬Un'¬ aggiunta al catalogo di Giacomo Zanussi / Roberto Pancheri, 2002</br> Planker, Stefan: Relazione sulla scoperta archeologica del castello Stetteneck in Val Gardena / Stefan Planker ; Herwig Prinoth, 2002</br> Richebuono, Giuseppe: Stralci da alcuni documenti degli archivi di Innsbruck riguardanti la Ladinia / Giuseppe Richebuono, 2002</br> Richebuono, Giuseppe: Visite pastorali e sacerdoti della Ladinia dal 1572 al 1688 / Giuseppe Richebuono, 2002</br> Sotriffer, Toni: ¬Der¬ Grödner Lehrer und Organist Mathias Ploner : (1770 - 1845) ; Leben und Werk im Lichte seiner Tagebuchaufzeichungen / Toni Sotriffer, 2002</br> Steinberger, Johann: Historische Beschreibung des kaiserl. königl. Staats-Guts Ennenberg, Kreises Pusterthal, Landes Tyrol / Johann Steinberger. Hrsg. und mit Anmerk. vers. von Lois Craffonara. - [Nachdr. der Ausg. 1802], 2002</br> Tecchiati, Umberto: ¬Una¬ fibula di tipo celtico dal bosco di Plaies in Val Badia : quota ca. 1620 m/slm. / Umberto Tecchiati, 2002</br> Thiele, Sylvia: ¬Die¬ gadertalischen und grödnerischen Personalpronomina / Sylvia Thiele, 2002</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 1999 - 2000 - 2001 / Paul Videsott, 2002
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/24-25(2000-2001)
ID interno: 355235
d’inverno a causa delle nevicate restavano isolati anche per due settimane. Nel 1613 era ancora pievano De Tonno, cooperatore Christian Caligar di Caprile, bravo e diligente. - Col Non si sa quando Col / Colle Santa Lucia ottenne un proprio curatore d’ani me; nel 1572 risulta “provisor”, sostituto provvisorio da sei mesi, Francesco Cla rius della diocesi di Padova. Nel 1577 e 1582 risulta curato Francesco Villanus della diocesi di Trieste. Nel 1582 il vescovo ausiliare amministrò la cresima

a 80 persone. Nel 1594 troviamo Domenico de Pedrinis, della diocesi di Ceneda (ora Vit torio Veneto) che celebrava tutti i giorni e predicava ogni domenica. Nel 1603 era curato da tre anni Pietro Rizardinus della diocesi di Aquileia, che non insegnava il catechismo e frequentava donne di dubbia fama. Il curato del 1609 Gianbattista Zandonella della diocesi di Aquileia, nato a Dosoledo nel Comélico, teneva anche scuola. I visitatori lo sorpresero mentre giocava ai dadi senza veste sacerdotale

e lo invitarono a comportarsi meglio. Nel 1611 lo stesso Zandonella non insegnava il catechismo e fu ammonito perché celebrava la messa “satis absurde”; nel 1613 i visitatori constatarono che recita va anche la formula dell’assoluzione manchevolmente e lo ritennero perciò poco adatto alla cura d’anime. - Ciauril (Caprile) La curazia fu istituita nel 1485 e rimase aggregata alla diocesi di Bressano ne fino al 1810. Nel 1577 vi troviamo Floriano Zugga, della diocesi di Ancona; nel 1582 era curato il francescano

Benedetto de Bixia, di Como; i visitatori gli proibirono di celebrare, perché il permesso di risiedere fuori del convento era sca duto da un pezzo. Nel 1594 era curato Antonio Vezelius (Vecellio), cadorino (forse un paren te di Tiziano?), della diocesi di Aquileia, lodato dalla popolazione. Nel 1603 lo stesso Vecellio risulta curato da piu di 20 anni; i visitatori lo definirono un “vec chio Diogene”, buono e semplice, il cui unico difetto era di alzare un po’ troppo il gomito qualche volta. Nel 1609 era

curato Onorio Paganus, della diocesi di Belluno; i visitatori tro varono nell’acqua del fonte battesimale degli scorpioni! Nel 1611 troviamo cura to da un anno Francesco Bianchettini della diocesi di Ceneda, che chiese di poter eliminare in chiesa un dipinto dell’inferno, scandaloso perché fra i diavoli c’era no quasi soltanto sacerdoti.

6
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 54 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
poscia i Longobardi, governarono questa provincia per Duchi, i quali avevano ampia autorità in ogni easy di amministrazione. I re d’Italia francesi, posto fine al regnare de’Longobardi, comandarono qui come nel resto del regno, dividendo il potere col clero c coi'nobilì.e mandandovi Duchi ancor essi. Ài modo stesso imperarono i Re italiani dòpo I’ estinzione della francese dinastia, c non altra mente fecero gl’ Imperatori tedeschi che furono ré d’Italia. Entro questo perìodo però i governatori ebbero

•1790 sacerdoti secolari 502 . sacerdoti regolari 296 monache io ordini religiosi cioè, di S. Benedetto^ de’ canonici regolari di S. Agostino de’ Francescani, de’ Cappuccini, dei Minori conventuali dell’ Immacolata , dello vergini Inglesi, delle Orsoline, di S. Chiara, delle Servite, delle Benedettine delle Figli« della Carità , delle Suore del terzo Ordine di S. Francesco, delle Suore di S. Vincenzo di Paola. Quando Trento col suo ampio territorio formava parte dell’antica Rezia, reg- gevasi

titolo ora di Duchi, ora di Conti, ed ora di Marchesi. E convicn notare che, già dal tempo in cui reggevano i Franchici vescovi di Trento ebbero, ora più, ora meno, parte ancor essi al temporale governo. II vescovo Odescalchi usò, nel secolo nono, de* beni della Chiesa per animare c premiare chi la difendeva , non facendolo il Re , dagli Ungaci oppressori. II vescovo Manasse fu, nel decimo secolo, Marchese, ed ebbe soldati, cui coman dava per un suo chcrieo. Ottone Magno ed i suoi successori

il tilolo e la dignità di Principi. Alcuni Conti del vicino Tirolo , fallisi avvocati o proiettori della Chiesa di Trento contrastarono ai Vescovi la temporale si-

7
Libri
Anno:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 221 di 554
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.847
ID interno: 154518
accompagnato dai trentino Ab. Donati, e ritornato in patria, fu avviato dal *1 1 Padre in Innsbruck allo scopo-dì applicarsi agli studj legali. *) La Basìlica di S. Antonio di Padova descritta ed illustrata dal P’ Bernardo Gonzati M. C. con tavole (Padova, 1852-53). *J Delaiti (prof. Carlo) Della vita e degli scritti del f, Antonio [smaghi ro ve retano (Rovereto, Atti deli Acc. degli Agiati, 1885, pag. 87-98).

Fallito di S. Francesco nel Convento, del Santo in Padova. Compita l’opera dell’amico 3 ), con gentile pensiero pose inano a farne un estratto che dovesse servire a chi visita quel ce lebre monumento Medioevale. Lo diede alle stampe col tìtolo di Guida della Basìlica di S. Antonio etc. (Padova, 1863); ma la sua salute incominciava a deperire, e tuttavia lieto di avere potuto tradurre in atto il pensiero dell’ amico, si compose alla pace eterna, ch’ebbe a conseguire il dì 17 agosto 1864

2 ).' ■— Giovanni Manincor, prete e professore nella scuola reale superiore di Rovereto, scrìsse le Memorie storiche sopra la vaile di Non (Trento, 1856); Alcune osservazioni sopra qualche punto storico della valle dì Non (Rovereto, Atti della Acc. degli Ag. 1888) e Del dialetto della valle di Non (Jbid., 1891)- Nacque a Casez nell’Anaunia li 13 nov. 1809, e morì a Levi co colpito d’apoplessia il dì 2* * settembre 1891. La storia antica e i monumenti che si riferiscono ad essa ebbero cultori veramente distinti

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 304 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
4.° la rac colta da ine fatta di libri, stampe e, ma noscritti per servire ‘alla storta ecclesia stica, civile e letteraria del vescovato,* è principato di Trento e del concilio ecu menico celebralo in dein città; 2.° tutta l’altra mia libreria senza eccezione, com preso i carteggi epistolari e le carte d'ogni genere; 3.° il ritratto di Carlo Firmian, ministro cesareo in Lombardia, dipinto da Knoìler, ed il quadfo del pittore Pack rap presentante una seduta della corte di giustizia in Trento nei primi

tempi della felice ricuperazione fatta'dall’augusta casa d’Austria. In tertue correspeltivo di que sto legato la_ città di Trento è pregata di pagare alle mie eredi fiorini 3000 V. Y.. in tre anni senza interessi. » ; Alla morte del Mazzetti, seguita nel 48fc4, la città di Trento accettò il legato, e tras portata la raccolta in paese, restò per di versi anni chiusa, in casse nel palazzo mu nicipale, e presentemente si trova disposta in tre stanze dello stesso fabbricalo, die tro la quale è occupato

il signor Tom maso Gar, già bibliotecario dell’università di Padova, ad estendere uh indiee e ad ordinarla a materie. ‘ . Il conte Benedetto Gìovannelli, che fu i per molti anni podestà di Trento, coltis simo e studioso della storia antica della sua patria, raccolse con diligenti cure e molle spese un gran numero di antiche monete e medaglie, e tulio poi quello di antichità che la ventura gli metteva in mano, rinvenuto nelle valli trentine. Morì il 6 giugno 4846, ed egli pure legava alla città di Trento

, verso una pensione alle figlie, questa preziosa raccolta, destinato un tempo a far parte della biblioteca e museo; tridentino. Un giovane di cuore e di mente veniva quarto a sussidiare e quasi ad animare questa grande e bella istituzione che la di Trento è prossima a inondare ad e . etto, Camillo conte Sizzo morì nel‘fior egli anni nel 4849, e legavo a questo story la somma di fiorini ventimila. « De- TRE siderando, egli dice nel suo testamento, che Trento mia patria concorra colle al tre città

italiane a compiere la conserva zione della civiltà, e che la comunica zione dei concetti e delle verità non ab bia urta porle puramente passiva; persua so, che lo sviluppo dei; bei sentimenti si» una contribuzione alla grandezza morale e civile dei popoli, e che uno spiro di solida e robusta letteratura njuli lo sboc ciar di quella gentilezza che preservà dalla viltà e dall’ inerzia ; Credendo dovere di buon cristiano pensare all’educazione, del popolo, che è il più vàlido mezzo per sol levarlo dal

9
Libri
Anno:
[1916]
¬Le¬ Terre irredente e i nuovi destini d'Italia : letture sulla guerra italiana ed europea per la gioventù e per le famiglie
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Pagina 136 di 142
Autore: Bonacci, Giovanni [Hrsg.] / G. Bonacci ...
Luogo: Firenze
Editore: Bemporad
Descrizione fisica: VIII, 126 S. : Ill., Kt.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Segnatura: 926
ID interno: 182685
distruggitrici della natura, sia affrontando l' invasione colerica (1910 -1911), sia organizzando le difese contro la minaccia della peste e del tifo in Napoli e nella Provincia. Prestò le sue cure ai danneggiati dall'eruzione vesuviana del 190G ed ai danneg giati dalle inondazioni nel Veneto, Istituì posti di pronto soccorso nei maggiori porti e nei centri più popolosi del Regno, e post permanenti nelle zol fai© di Sicilia e nelle cave di Val bi sen zio e della Versilia, frequentemente funestate dagli

Ferdinando Palasciano di Capua aveva tuonato contro il martirio dei feriti di guerra; già nel 1848 Ferdinando Palasciano di Capua osava parlarne al generale Filangeri, e nel settembre del 1861 ne faceva argomento di un suo discorso all 'Accademia Pontaniana di Napoli. Benedetto Migliore. V.-- L'opera della 6roee Rossa in tempo di pace Ovunque sovrasti un pericolo alla salute pubblica, una ca lamità al paese, la benefica Associazione accorre sollecita a far argine, a contender le vittime alle fort

infortuni sul lavoro. L'azione della Croce Rossa maggiormente rifulse nella cam pagna antimalarica (iniziata il 1900 e continuata senza inter ruzione nell'Agro Romano, nelle Paludi Pontine ed in Sicilia) e negli aiuti di ogni natura apportati nel 1905, 1907, 1908 ali© regioni desolate dal terremoto. Ricordo ancora l'impressione dolorosa, eh© provai nei primi

10
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1878
¬Der¬ erste Römerzug Kaiser Karl IV. : (1354 - 1355)
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Pagina 59 di 351
Autore: Werunsky, Emil / von Emil Werunsky
Luogo: Innsbruck
Editore: Wagner
Descrizione fisica: 339 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: p.Karl <Römisch-Deutsches Reich, Kaiser, IV.>;s.Romfahrt;z.Geschichte 1354-1355
Segnatura: II 75.234
ID interno: 163688
52 Tumult der Raspanti. versprochen, die gegenwärtige Verfassung Pisa's zu belassen und nichts in dieser Hinsicht irgendwie zu ändern. Dem Aufruf des Königs zur Huldigung Folge leistend fand sich in der That eine grosse Menge Bürger Pisa's im Dom ein, viele davon hatten iisgemein Waffen mitgenommeil, die sie bei sich ver steckt hielten 1 ). Der König war bereits unterwegs nach der Catte drale und hatte »Ponte della spina' 2 ) passirt 3 ), als ein grosser Lim durch die Raspanti verursacht

in den lauten Rufen: „Es lebe der Kaiser, Tod dem Conservatore, s - Sie holen die Waffen, die sie in der Gewandung ver steckt. halten, hervor, schon blitzen Schwerter und Dolche, man stirai aus dem Dom und abermals ertönt dasselbe wilde Geschrei 7 ). Allge mein eilt das Volk zu den Waffen, die einen aus böser Absicht, die andern aus Furcht und um sich nöthigenfalls vertheidigen zu *) Ban. Sardo 118. 2 ) M. Vili. IV. 45. Nach Repetti dizionario etc. della Toscana 4, 865 sollte man tneinen, dass die Brücke

»della Spina* ganz in der Nähe der noch jetzt am linken Arnonfer befindlichen kleinen Kirche »S. Maria della Spina* über den Arno geführt habe. Das ist aber einfach nicht möglich; * Ponto della Spina* war vielmehr bei der »Porta alle Piagge € im Osten von Pisa gelegen, wie man aus der Erzählung Ranieri Sardo's p. 110 von der Vertreibung des Aufrührers Benedetto Macciaione ersieht, der über »Ponte della Spina® zur sporta alle Piagge* hinausgejagt wird. Ferner ist in der Cron. di Pisa (Mnr. XV. 1036

E) vom Dorn Christi dio Bede, der sich in der Kirche »S. Maria della Spina* befand, and da hei ss t es : Ja spina di Christo, la quale li fu posta in capo alla sua passione, la quale spina è nella Chiesa di Santa Maria del Ponte nuovo.* Die Brücke also, die bei „s. Maria della Spina® im Westen Pisa's über den Arno führte, war nicht »Ponte della Spina*, wie man glauben sollte, sondern ,Ponte nuovo*. Ganz unzweifelhaft wird dies durch die Beschreibung der Brücken Piea's, die Johannes da Annonce

11
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 21 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
182 Appendice Gonzaga), con avanzi di pitture a fresco nella facciata mostranti ilì-itratto (All'imperatore stesso e le figure di Quinto Curzio e Minio Scevola ; — la casa Monti, con affreschi del seicento, raffaelleschi di buona scuola; — la casa Garavaylia, invia San .Marco, con affreschi del Brusasorci, di bellissima fattura, rappre sentanti un Episodio della vita di Scipione, nella parte inferiore; una Battaglia, nel mezzo; e più alto la Sfida d'Apollo e Mida : questi affreschi

un ricco campionario della fauna e della flora tridentina. La perla di questo Museo, pezzo archeologico di grandissimo valore, è la famosa Tavola Clesiana, rinvenuta nei Campi Neri presso Cles nell'anno 1869, dichiarata da Teodoro Mommsen ed oggetto di studio per gli eruditi in archeologia e storia. Fra le istituzioni di beneficenza di cui Trento ha •vanto va ricordato l'Ospedale civico intitolato a Santa Chiara, ricostruito e regolato ora secondo i più mo derni e rigorosi dettami della scienza

e personaggi ragguardevoli e a darvi trattenimenti e spettacoli grandiosissimi. Quivi albergarono Marco Girolamo Vida, cremonese, vescovo d'Alba, letterato, filosofo dottissimo e poeta, che vi tenne conversazioni od accademie letterarie col Flaminio, i cardinali Polo, Dal Monte e Madruzzo. Castelli storici. — Negli immediati dintorni di Trento si notano avanzi più o meno importanti di al cuni castelli che ebbero parte notevole nelle vicende trentine, e di questa parte principale della valle supe riore

560 metri sul livello del mare; fu feudo della famiglia comitale dei Povo, dalla quali uscì un patriarca d'Aquileja. Non ne rimangono che pochi avanzi. Castello di Mattaiìello ( Castrum MaUarelli), — Su un altipiano, nel luogo detto Matiarello di Sopra. È abbastanza ben conservato ed ha apparenza di un palazzotto forte, con quattro torri rotonde e mer late agli angoli ed una torre quadrata nel mezzo,. Ap parteneva ai principi-vescovi di Trento, che lo diedero in feudo ai Castelbarco e ad altri

12
Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 129 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
volumi e tutti relativi alle pratiche, sessioni, discussioni, delibe razioni compiute e prese dal Concilio : preziosa suppellettile, che potrebbe giovare ad un esame critico, storico, filosofico, secondo lo spirito moderno sull’opera del Concilio, che fu una cappa di piombo infuocato messa al pensiero umano, mentre si svegliava appena colla rivo luzione della Riforma. Oggidì la Biblioteca tridentina conta quasi quarantamila volumi: ed è in continuo aumento, poiché, oltre le somme stabilite nel

bilancio municipale onde tenerne in corrente il corredo di opere scientifiche e letterarie moderne d’ogni nazione, sono frequenti i doni ed i lasciti di benemeriti cittadini vogliosi di contribuire per la loro parte nell’accrescimento del tesoro della scienza cittadina. Il Museo, non certo importante quanto la Biblioteca, ha origine ancora più recente di questa. Il primo nucleo generatore dèi Musco tridentino si formò col lascito del conte Be nedetto Giovanelli, il quale morendo, nel 1846, lasciò alla

vasi, tavoli, piatti, scolture, figure, armi, utensili, strumenti musicali, raccolti dal donatore che fu il cav. dott. Giuseppe Grazioli. E ad arricchire il patrio Museo vollero con lodevole slancio concorrere parecchi giovani e studiosi signori della città; che dando la scalata ai monti, percorrendo le valli, penetrando nelle grotte, scavando nella terra, cacciando, pescando, erborizzando, fornirono al Museo una raccolta completa delle ( particolarità notevoli della fauna, della flora e del regno

minerale nella loro regione. Sotto questo rapporto, specialmente, il Museo tridentino è interessante a visitarsi ed a studiarsi, poiché dà un quadro abbastanza completo delle condizioni e produzioni della natura locale, cominciando dagli animali superiori, e procedendo agli inferiori, sino agli insetti ed agli aracnidi. - Interessante è pure l’erbario classico di flora generale e quello particolare della regione :

13
Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 91 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
grigio scuro e viscido delle montagne spoglie che sono da un lato della strada e sul. verde pallido dei pascoli, che coprono i monti serranti la vallata dall’altra parte. Il silenzio della località, il procedere lento della carrozza che il cavallo con fatica trascina su pei zig-zag del lungo pendio, la uniformità del paesaggio nel quale domina in modo soverchiarne la tinta plumbea, danno allo spirito una certa tal quale pesantezza, un torpore, un’atonia, penosi, che vi fanno girare all’intorno

la famiglia dei conti Sizzo, della quale è pure la illustre gentildonna che ora è- sposa a Benedetto Cairoli, ha un maestoso palazzo, ove si mostra una gran sala nelle medesime proprietà acustiche di quella celebre dei Giganti nel palazzo detto del T, a Mantova. Il paesello di Terlago appiedi del monte Gazza, visto in distanza,, dalla strada di Trento appare ameno: le sue case sono pulite, costrutte alla moderna,'e taluna con gusto ed eleganza. I suoi dintorni formati dal fondo della valle sono

verdeggianti e ubertosi: i vigneti, i gelsi, i cereali, gli crescono all’ingiro, salendo fino all’altezza consentita dalla loro natura sulle pendici del monte. Il fondo della valle che contorna il lago è piantato ad alberelle ed a querciuoli, locchè accresce, variandola nella intonazione delle tinte, l’amenità naturale-del luogo. Terlago trae il suo nome dalla circostanza abbastanza singolare che si trova fra tre piccoli laghi: due, i minori, gli sono a tergo e soprastanti, addentrati nei ripiani

a'scaglioni che si trovano sul fianco del monte: il maggiore, e propriamente detto di Terlago, si spiana davanti al paese e nella parte più bassa della vallata. È facile comprendere' come questo lago sia dovuto alle infiltrazioni riunite dei due laghetti superiori. Un fenomeno abbastanza curioso, si avvera in questo lago durante le piogge prolungate, o nei periodi di sgeli .improvvisi ed abbondanti —, ed è che il livello delle sue acque si alza rapidamente, talvolta fino ad invadere i campiceli!

14
Libri
Anno:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 409 di 554
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.847
ID interno: 154518
Trentini 'vìventi 409 \ sacre, nacque in Trento li 30 Giugno del 1825. E Canonico' della Cattadrale di S. Vigilio e Direttore spirituale del Semi nario vescovile. Citiamo di lui: I Sacramenti della Penitenza e deir Eucarestia spiegati ai fanciulli (Trento, 1874 1880, 3 voi. in - 16), l ’Orazione funebre recitata nelle esequie di .51 A. P. V, Benedetto de Riccabona (Ibìd. 1879), e memoria dì Mons. G. B. Zanella (Ibìd. 1883). — Giovanni Battista Inama di Coredo compose l’opera della Dottrina

della reli gione cristiana per uso dei ginnasi (Trento, Monauni , 1872-73, 3 voi. in. 8) Ebbe i natali l’anno 1835; fece gli studj ginna-* siali in Trento, e assolti i corsi teologici nel seminario della stessa città, fu prima cappellano in Predazzo, poi catechista nel ginnasio superiore di Trento, parroco di Spor Maggiore in Anaunia, e in fine parroco Decano dì Tergine, dove si trova sino dal Giugno del 1879. Indi compilò in collaborazione del Sacerdote Michele Less nativo di Trento, ed ivi maestro

nel Collegio vescovile. La musica ecclesiastica secondo la vo lontà della Chiesa (Trento, Monetami , 1892). — Ferdinando Ochner di Pergine scrisse di Sant’Ermete, ovvero i primordi della fede nella Vaìsugana (Trento, 1878), che poi riformò in un secondo lavoro intitolato Ermete , episodio dell’epoca dì Traiano (Parma, 1883,2 vol. in. 16}. Scrisse inoltre l’Eroismo d’ima figlia di Maria , dramma in tre atti (Modena, 1883). Nacque lì 5 Nov. 1837, ed è l’attuale Curato di Serso nel Perginese — Luigi

Tommasoni di Ala diede alle stampe dei raccontini per uso della gioventù cristiana, dei quali rammentiamo : Pierino o la storia élmi cervello strambo (Trento, 1877), Narciso e Giulia 0 la vera carità cristiana (Ibid. 1879), Giulio ed Adele, ossia il trionfo deh’innocenza (Ibid. 1880), Racconti e Proverbi (Ala, Aszolìm , 1892) Berlino 0 la storia dhm povero fanciullo (Trento, Artigianelli, 1892). Nacque li 6 agosto 1843, ed

15
Libri
Anno:
1889
Medicaeum tridentinum : id est syllabus medicorum civitatis ac dioecesis Tridentinae interjectis etiam chirurgis omnis aevi ac meriti collectum
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Pagina 6 di 216
Autore: Tovazzi, Giangrisostomo / cura et labore P. Ioannis Chrysostomi Tovazzi
Luogo: Tridenti
Editore: Marietti
Descrizione fisica: 212 S. : 1 Portr.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; s.Medizin ; z.Geschichte
Segnatura: II 109.569
ID interno: 202873
Cenno Biografico del P. G-iangrisostomo Tovazzi. Il P. Giangrisostomo Tovazzi nacque il 22 giorno di Novembre dell'anno 1731, in Volano, da pii ed agiati contadini. Ebbe i primi rudimenti delle lettere e della grammatica latina dallo zio paterno D. Aldriglietto Cu rato in Cimone ; frequentò le scuole di Umanità e di Tettonica, corrispondenti alla V, e VI. classe de’ nostri Ginnasii d’una volta, in Rovereto; maestri suoi i preti Giannanfconio Gì vanni, Giuseppantonio Sannicolò e Giambattista

Graser, poi professore nello studio ennipontano. Il 13 di Maggio 1750 si rese frate tra i Francescani vestendone l'a bito nel convento delle Grazie su quel di Arco. Percorsi gli studi della filo sofia e della teologia sotto guide valenti , fu ordinato sacerdote il 13 di Giu gno 1756. Gran parte della sua vita claustrale la passò nel convento di s. Bernardino presso Trento, dove anche morì di pleurite il 5 di Marzo 1806. Il suo corpo mummificato giace in una delle cripte sotto la chiesa. Cosa strana

! Questo povero frate, che non volle mai essere altro che un buon frate, la vita del quale, lo asseriamo col più intimo convincimento, in altri tempi, ed in luoghi diversi, avrebbe già incamminato soggetto edifi cantissimo di un processo di canonizzazione, questo povero frate si può chia mare giustamente il Muratori della Storia Trentina ; tanti sono i materiali che ne raccolse col più squisito giudizio, e che giacciono in massima parte mano scritti. Vivente, ei ne fu liberale con quanti

ne lo richiesero, fra gli altri col P. Pìetropaolo da Roncegno, confratello suo, per la Storia di ValsuganA; col P. Benedetto Bone Ili, altro suo confratello, per la preziosa opera Monumenta Ecclesiae Tridentinse; con G. B. Verci per la Storia della Marca trivigiana; con mona. Mansi per la collezione lucchese dei Concilii; con Carlo Pompeati Arci prete di Civezzano per le memorie della sua chiesa; con Carlo Rosmini , che voleva scrivere una Storia del Trentino, e altri e altri. Lui morto, fino ai dì nostri

16
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 198 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
CAPO XXII. Il vescovo Giorgio (II) Hack e i nuovi accordi con il Conte del Tirolo. (1445 — 1464). Il Capitolo della Chiesa di Trento, alla morte di Alessandro, seguendo le norme del concilio di Basilea elesse vescovo Teobaldo diVolkenstein, canonico della cattedrale. Ma papa Eugenio vi s’op pose, e nominò vescovo Benedetto, dì patria trentino e abbate di san Lorenzo fuori le mura. C’ erano perciò due vescovi, ciascuno sostenuto da un certo numero di partigiani. Lo scisma era bello e formato

anche presso di noi, e questa volta ce 1’ avea messo il papa, e ve lo faceva durare, raccomandando il suo eletto alla protezione del- V arcidnca Sigismondo. I due competitori scendono nella, lizza, e si combattono a vicenda. Si fanno'due fazioni, e da esse nascono tu multi non pochi in città e fuori. Ciascun vescovo possedeva quella parte de’ beni della Chiesa trentina, che i suoi partigiani erano riu sciti a procurargli, e il Papa,-quando s’ avvide del commesso disordine, cerca il rimedio facendo

un male peggiore. Concede a Federico re del Romani, con sua bolla del 1445 , vita sua durante, il diritto di no minare il vescovo nelle future vacanze della Chiesa dì Trento, di Bressanone, di Gurk, di Trieste e di Coira, esempio, che fu poi se guito anche dal pontefice Pio II, che con bolla del 1459 confermo la precedente. E quasi contemporanea alla sua bolla è la concessione fatta al Vescovo da lui creato della facoltà di consegnare all’Arci duca per cinque anni in custodia il castello del Buon

Consiglio con tre altre rocche per sicurezza e quiete, com’ egli diceva, della Chiesa 41 Trento E cosi andarono le cose sino all anno 1446, nel qual© Sigismondo, blandendo i popoli e i cittadini, si fa consegnare la città, le fortezze e le terre del vescovato per il corso di cinque anni, pro mettendo di corrispondere le rendite, sottratte le spese e i soliti stì- pendj, al vescovo che verrebbe eletto, o alla Camera vescovile, I due vescovi, stanchi finalmente della loro anormale posizione, si ritirano

17
Libri
Categoria:
Arte, archeologia , Economia
Anno:
[1935?]
¬Das¬ Merkantilgebäude und der Merkantilmagistrat in Bozen : anläßlich des zweihundertjährigen Bestandes des Hauses
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Pagina 37 di 55
Autore: Handels- und Gewerbekammer <Bozen> / hrsg. von der Handels- und Gewerbekammer in Bozen
Luogo: Wien [u.a.]
Editore: Schroll
Descrizione fisica: 37, [4] S. : Ill.. - [Im Bildteil veränderte, nicht als solche angezeigte Neuausg., um die "Italianità" Bozens zu beweisen]
Lingua: Deutsch
Soggetto: k.Handels-, Industrie-, Handwerks- und Landwirtschaftskammer Bozen;z.Geschichte 1635-1851 ; <br>g.Bozen / Merkantilgebäude
Segnatura: III A-27.299
ID interno: 341763
nichts von ihm. „Verona illustrata', ein 1732 bei Jacopo Vallarsi und Pierantonio Berno erschienenes Werk, führt unter den berühmten Palästen der Stadt wohl Canossa, Bevilaqua, Pellegrini, Maffei, Verzi auf, aber nichts von Perotti. Der 1795 von der Druckerei Moroni herausgegebene Fremden' führer „Compendio della Verona illustrata' ist noch flüchtiger. Die „Descrizione di Verona e della sua provincia' vom Jahre 1820 nennt nur einen Pietro Perotti als Maler eines Bildes in Sta. Apostoli. Und doch hatte sich Francesco

1727 nach viertägiger Krankheit einer rosepiglia della testa e scaranzia in Verona erlegen. Das Alter des Verstorbenen wird darin mit 63 Jahren an' gegeben. Das würde ebenso wie der Vorname mit seiner Bozner Tätigkeit übereinstimmen, wc durch wenigstens so viel festgestellt wäre, daß unser Perotti um 1664 geboren und 1727 als Mit' glied einer in Verona gutbekannten Künstler' familie gestorben ist. * * * Francesco Perotti erhält vom Bozner Mer' kantilmagistrat durch Vermittlung seines schon

18
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 76 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
specialmente nel* i. e. r. Archivio della Casa e Corte e dello Stato in Vienna. La fonte a cui ogni scrittore dovette ricorrere e il Poemetto-pubbli cato in Venezia presso Marcolini nel 1539 — del celebre Pier Andrea Mattioli, senese, il quale essendo adetto alla Corte di Bernardo Clesio, vide e descrisse il Castello nei tempi di sua pompa maggiore. Diamo in fine un elenco di autori ed opere pubblicate prima del 1905, anno in cui la presente opera fu mandata alle stampe, e che trattano più o meno del

Vescovo Francesco Felice degli Alberti (1758—1762), contenenti copie di documenti e di altri importanti atti. Benedetto Bonelli : „Monumenta ecclesiaetridentinae. ' Trento 1760-1765. Francesco Bartoli, Socio d'onore dell'Accademia Clementina di Bologna: „Le Pitture, Sculture ed Architetture della città di Trento e di altri luoghi' 1780. (Il manoscritto si conserva nella Biblioteca di Trento.) Diari del Conte Graziadei e del Pietrapiana, 1796—1824. Sigismondo Manci: „Annali di Trento fino al 1824

in italiano della precedente con note ed aggiunte 1898. Luisa Anzoletti: Breve disertazione su qualche parte del Castello con tenuta in un opuscolo pubblicato in Trento Y 11 ottobre 1896. Dr. Giovanni Schmölzer, i. r. Professore ginnasiale: „Die Fresken des Castello del Buon Consiglio in Trient und seine Meister'. Innsbruck 1901. (In quest' opuscolo e ancora prima in qualche sua comunicazione Io Schmölzer attribuiva a se la scoperta dei dodici busti dipinti da Dosso Dossi, che una volta come abbiamo già

storico Innsbruck, 1902. Sac. Vicenzo Casagrande: „Arazzi fiamminghi dei Principi Vescovi di Trento.' Trento 1903. Nostra Conferenza tenuta a Roma nel Congresso di Scienze Storiche, che ebbe luogo dai 2 fino ai 9 Aprile 1903. Dr. Gino Fogolari, Direttore del Museo di Cividale: Descrizione degli affreschi della Torre d'Aquila, a luì mostrati da me quale direttore dei lavori di ristauro. „Rivista Tridentum', 1905. ['I*, ^ 'r=T3^-^T| la : ,»<. ài/]® .W'jf Fi<r. 66. ANHANG. Alle Ausführungen

principio sino all'anno 1518.' „Miscelanee', gesammelt vom Fürst Bischof Franz Felix degli Alberti (1758—1762), enthaltend Kopien von Dokumenten und anderen wichtigen Akten. Benedetto Bonelli: „Monumenta ecclesiae tridentinae'. Trento 1760-1765. Francesco Bartoli, Ehrenmitglied der „Accademia Clementina' von Bologna: „Le Pitture, Sculture ed Architetture della città di Trento e di altri luoghi' 1780. (Das Manuskript ist in der städtischen Bibliothek in Trient aufbewahrt.) „Diari' des Grafen Graziadei

20
Libri
Anno:
1889
Medicaeum tridentinum : id est syllabus medicorum civitatis ac dioecesis Tridentinae interjectis etiam chirurgis omnis aevi ac meriti collectum
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Pagina 195 di 216
Autore: Tovazzi, Giangrisostomo / cura et labore P. Ioannis Chrysostomi Tovazzi
Luogo: Tridenti
Editore: Marietti
Descrizione fisica: 212 S. : 1 Portr.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; s.Medizin ; z.Geschichte
Segnatura: II 109.569
ID interno: 202873
bligarono di pagargli un annuo stipendio, ed il Comune non prestò che la sua forza per l’esazione dei contributi dalle famiglie. (/>.r Donati'). . 639 — 1720. — Fisa Masseo (Giuseppe) Zancanari da Qaga- . dina di Menno, laico professo dei Francescani della provincia di S. Vigilio, tra cui entrò nel 1720. Fu addetto all* infermeria di san Bernardino in Trento, ove 'riuscì assai perito nella cura degli ammalati come flebotono. Tutti i rimedi da lui adoperati con esito felice volle raccogliere

in un volume cui pose il seguente titolo: u Le contingenze premeditiate, o sia breve cognizione al caritativo infermiere per poter ne’ casi più premurosi porgere qualche sollievo ai suoi infermi in mancanza di medici „ (Ms. 1728 in 4, pagg. 416). — Fra Masseo morì a Cles nel 1755 640 — 1720. Fra Romualdo Kòlb da Monaco di Baviera, oriundo dal Palatinato. Dapprima fu a Mezzolombardo qtral farma cista, e di là passò alla francescana famiglia nella provincia di S. Vigilio, lasciando il suo nome di battesimo

, Giuseppe Floriano. Addetto all* infermeria di san Bernardino, coinè laico; riuscì perito infermiere ed esperto chirurgo. Viaggiò in vari luoghi, e morì a Mezzoloinbardo ai 22 maggio 1762 d ! anni 63. Fasciò scritto le seguenti opere ; 1) Raccolta degli scritti di Fra Bomualdo in diverse infer mità, notate secondo V ordine alfabetico con Una ,2) Giunta di diverse composizioni rare (Ms. 1748 pagg. 372 in fogl). 3) Rìmedìì del corpo umano, con le loro spiegazioni ed altre composmoni della specieria e con

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