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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Seite 149 von 322
Autor: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: IV S., S. [200] - 556
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.297/2
Intern-ID: 319142
sanamente 5 perocché non s’ini ernia già di negare che ad onta degli sforzi dell’impero per asservirle, e Trento, e Feltre,. e Belluno non mantenessero, ed a’ vescovi non facessero rispettare l’ordinamen to ìoro municipale, s’mtende solo provare, che quand’anche lo fossero state nel fatto, non era no però dall’impero per indipendenti riconosciute, giacché la questione si riduce per ora a ciò. Ri guardo poi al supporre nell’atto di Costanza intesa Trento sotto quell’e/ alme dedalea vede ciascuno

quanto debile argomento sia di per se, ed è egual mente aperto l’errore di Giovanelli nel chiamar Fanno 1182 tempo di guerra: il qual anno fu in vece il penultimo della tregua stipulata per sei an ni in Venezia nel 1 177. Che anzi mostrata la fal sità dell’asserto, essere stato il 1182 arino, di guerra, ne conseguita apertamente non aver il co mune di Trento appartenuto alla lega, verità che ci duole il dover confessare, ma che l’ostentar d’ignorare, o infirmare, ci farebbe al santo sco po della

storia divenir infidi. Imperciocché se nei 1182 fosse Trento stata compresa nella lega, co me avrebbe potuto l’imperatore col suo diploma vio lare tanto infamemente la tregua? E se nel 1183 in forza pur della pace Trento fosse stata da Fe derigo riconosciuta per città libera, come avrebbe Arrigo VI nel 1191 potuto confermar quel diplo ma, nuovamente violare i patti? Se non che pare tolgano, anche prescindendo da questi argomenti, ogni difficoltà quelle due espressioni di Federigo recate ne’ suoi

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 192 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
dell’ imperatore Lodovico il Bàvaro, della casa quindi de’ Wit- telsbach. I tentativi dei Lussenburgo per conservare i loro di ritti sul Tirolo riuscirono vani; che nel 1350 1’imperatore con cesse regolare investitura feudale della Carinzia, di Gorizia e del Tirolo al proprio figlio, il nuovo marito della contessa Marghe rita. Insieme con questi possedimenti vennero conferite a Lodo- vico anche le proficue avvocarne sui principati vescovili di Bres sanone e di Trento, considerate ormai come

proprie ed ereditarie dei Conti del Tirolo. Durante questi avvenimenti nella sede principesca di Trento al vescovo Enrico III da Metis, morto il 9 ottobre del 1336, era succeduto, dopo quasi due anni di sede- vacante, nel 1338, Nicolò Alreim, detto, più spesso, Nicolo di Bruna, perchè nato ili Brunii di Moravia. Egli era cancelliere di Carlo margravio di Moravia, e tutto creatura sua. In riconoscenza della propria no mina infatti egli concesse tosto 1’ avvocazia della chiesa di Trento al suo

protettore, ovverosia al fratello di lui, ancora minorenne, il marito fanciullo della contessa del Tirolo. Il margravio Cariò nominò allora suoi delegati in Trento, Matteo de Gandelli e Giu stiniano, de Gard.iili, giudici e cittadini di Trento, e suo capitano in città Corrado di Scherma (nobiiis et potcns vir Dn-s Gonna - dm miles. de Seiienna). Le cose parevano ottimamente avviate in favore del nostro vescovo; ma l’improvvisa risoluzione di Margherita di discac ciare da se il primo marito e di dare

la inano di sposa a Lo-' dovi co di Brandeburgo, lo pose tosto in posizione affatto diversa e assai imbarazzante. Sincero e deciso fautore dei Lussenburgo, ai quali tutto doveva, si trovò naturalmente in opposizione, anzi in aperta ostilità col nuovo conte del Tirolo, Lodovico di Bran deburgo. Di fatti questi mosse tosto contro la città di Trento, ne cacciò il vescovo e occupò egli tutto il principato e lo tenne a se soggetto per ben quindici anni. Nicolò di Bruna morì in esilio a Nicolsburg. nel 1347

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Seite 223 von 322
Autor: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: IV S., S. [200] - 556
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.297/2
Intern-ID: 319142
f. 438 - participazioue di questi tre ordini, il principe, la nobiltà, ed il popolo: della quale composizione avrà da se ad avvedersi il lettore, procedendo in code ste storie. Resta ad esaminarsi se alla seconda lega lom barda Trento prendesse come alla prima nessuna parte, o Stesse in contrario : la qual cosa nell’uni versale silenzio degli altri scrittovi, Nicolò Mac chi-avelli asserì. » Durava la lega che avevano fatta »la città di Lombardia cóntro Federigo Barbaros- » sa, le quali erano

Milano, Brescia, Mantova con » la maggior parte delle città di Romagna, e di » più Verona, Vicenza, Padova, e Trevigi. Nelle »parti dell’imperadore erano Cremona, Bergamo, »Parma, Reggio, Modena, e Trento, L’altre città » e castella di Lombardia. di Romagna , e della »Marca Trivigiana, favorivano, secondo la neces- » sita, ora questa ora quella parte ( t) ». L’essere Federigo II passato e ripassato di Trento con molte forze, l’aver lui lasciato presidio e vicari in quella città, avervi dopo Ini

dominato dispoticamente Ec cellili, "furono, a quanto si può conghìetturar, le appifenze che indussero Maechiavelli à quella as serzione, Ai quali fatti, per chi fosse del medesimo avviso, aggiungere si potrebbe che allorquando nel 1226 Arrigo re figlio di Federigo volle scendere per Verona, impedito alla chiuse trentine nella ca lata, con molti principi e gentiluomini alemanni ebbe |eripin di set set timane stanza e ricettò in Trento, (4)-Delle Istòrie Fiorentine Lib. I, ;

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Seite 147 von 322
Autor: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: IV S., S. [200] - 556
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.297/2
Intern-ID: 319142
3Z7 „ per anco sussistente liberti! di Trento ci soramini- „ stra all’anno 1302 altra prova la cronaca pado- „ vana, da cui si ricava che in quell’anno i Trentini aerano tuttavia collegati ad altri popoli liberi, c „ che tuttora movevano Farmi e conchiudevano paci „ senza dipender da alcuno. — Ma della detta non „ coranza degli imperiali decreti non saprei addur- „ re altro maggiore e più probabil motivo , se non „ quello che la celebre pace di Costanza seguita „nel 1183 somministra. — È bensì

vero che il „ famoso atto di quella pace non nomina Trento „fra le città collegate, ma terminandosi là entro „il novero di quelle con asserire che vi s’inten- „ dono comprese et alme Civifates, si domanda, „ a qual altra città di Lombardia oltre le già no- „ minate possano queste parole riferirsi? Proba- „ bilmente l’imperatore non volle nominar Trento „ per non disdirsi troppo apertamente del decreto „del 1182. — 11 ripiego et aline CìvUates miti— „ gava un poco si aperta contraddizione, ìiè

si po- „ tea questa sfuggire più maestrevolmente, E se „ la città di Trento fece parte.della lega lombarda, „s’elFera compresa nel novero delle città consi-. „ derate nell’atto della pace di Costanza, ritorna la essa ancora in forza lei %. 4 di quello al „possesso di tutti gli antichi suoi dritti, poiché in „ quello l’imperatore aboliva tutte quelle conces- „ sioni e que’ privilegi, che tanto egli quanto i suoi » nunzi avessero accordati in tempo della guerra a „ chi che sia in pregiudizio delle città

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 257 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
ecclesiastici con temi po canea molilo, benefìci alle voi to situali in luoghi assai lontani tra loro, ovvero di concederli a canonici del Capitolo residente in Trento, i punii naturalmente non potevano amministrarli che per mezzo di vicari *), Nò mancarono, nò erano forse rari, i casi di simonia, di pievani cioè o sacerdoti che cedes sero ad altri per denaro le prebende della, loro parrocchia, o i benefìci goduti. Tali cessioni, fatte non solo a. sacerdoti, i quali per lo meno potevano

supplirli negli uffici ecclesiastici, ma qualche volta, anclie a laici, erano sopralutto noce voli, perchè così ogni cura spirituale e religiosa veniva a mancare ai fedeli. Nò paro che in quei secoli la pulizia e il decoro delle chiese fossero molto curati dai pievani, giacché negli Atti del Sinodo diocesano, tenuto in Trento nel 1336 troviamo la singolare proibizione fatta al cloro di tenere non nelle chiese deposito di fieno, di legna, di di Iettarne o concime, o derrate di varia specie, masserizie

od altro di simile '). Le chiese dell'A n anni a dovevano contribuire annualmente, a titolo di beneficio, una somma determinata così al vescovo di Trento, come al Capitolo dei Canonici. L'elenco delle pievi del 1309 indica appunto la somma in marche che ciascuna parroc chia era tenuta a pagare al vescovo. Oltre a ciò v’erano nel- l'Auaimia dieci benefici canonicali, che rendevano complessiva mente al Capitolo quarantotto marcile veronesi, mentre a due cento ventò uno sommarono i contributi spettanti

alla cassa ve- ') Così [). e. noi 1464 era parroco di Ossami mi Ambrosio Slaspouk canonico in Tronto; nel 1408 c qualche anno prima era parroco di Sanzcno un Lodovico Simonetta, canonico di Coira, il quale si faceva supplire, con regolare contratto, da un suo Vicario, Pietro de Quota, elio a. quanto pare non era nemmeno sacerdote; nel 1507 era piovano di Samoliico Giovanni Ryeppcr, canonico di Trento: nel 4468 la parrocchia di Sanzcno restò va cante porcile il parroco non fu promosso ai sacri

ordini (prò piar non pro- molionein ad sacriti ordinibus Vàjilii Fruncisci da Fluido): nel 1515 Nicolò de Albis di Padova, Arcidiacono in Trento, era investito dello parrocchie di Mczocoroua, di Sanzcno e di altro nel Veneto. V. PumoKini Sciiniu.i.uh, Beilràf/e sur Crescili eh la de.s Bislhums Trioni , nella Zei/schrifl des Fardi- ■nandemns, del 1894. q v. Bonkm.i, Notìzie ecc. 2,o pag. 675.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 50 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
I RUBI A NI anni prima di Cristo, fino alio scoppiare della guerra Retica, la città di Trento e 1’ An anni a segnarono dunque il confine, in questa parte centrale della catena alpina, fra la repubblica romana e i Reti delle valli più settentrionali, non ancora soggiogate da Roma. Nella valle dell’ Adige è probabile che il confine fosse poco più in su di Trento, forse fino al Lavis nella Valle di Non il confine era segnato dalle creste dei monti che ìa sepa rano dalla valle dell’ Adige. Era

da questi ‘) Lo deduco dal fatto elio Druso nella Guerra Retica prese le mosse da Trento; e che i Romani costruirono, assai probabilmente prima della guerra Retica, la via che dalla Zambana portava a Fai c in Val di Non, il che non avrebbero fatto se fosse stata in loro potere la gola della Roc chetta. Inoltre il paese di Gdrdolo a pochi chilometri a nord di Trento, ri corda torse ancora nel suo nomo un accampamento stabile, o luogo forti ficato romano, giacché cardus chiamavasi la via principale del

campo ; c anche altrove sorsero villaggi dì tal nome in luoghi fortificati dai Romani. Se il confine fosse stato molto più a .settentrione nella valle dell' Adige, non avrebbero costruito un campo fortificato cosi vicino a Trento.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 109 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
chinino, rappresentante del principe vescovo nel governo e rid i'amministra/,ione temporale. Era detto Vicedomino deirAna.it- nia per distinguerlo dal Vicedomino generale del vescovato, il quale era detto Vicedomino di Trento. Quasi tutti i vescovi di quel tempo, e sopratutto quelli che, al pari del nostro, avevano dominio temporale, tenevano un Vice- dorninus,' che li assistesse e sostituisce nel governo così spiri tuale come temporale, e elle in caso di assenza o di malattia potesse, quale

alter ego, farne in tutto le veci. Anche il prin cipe vescovo di Trento ebbe un tale vicedomino. Scelto sempre tra le persone ecclesiastiche egli faceva parte del Capitolo de’canonici, risiedeva in Trento, e curava allato al vescovo o in nome suo, cosi gli interessi spirituali come gli interessi temporali e politici della città e del principato. Per 1’ autorità che questi Vicedo mini godevano grandissima nel Capitolo e per l’alto ufficio che già tenevano presso il vescovo avvenne, così a Trento come

tenne sempre un posto assai ragguardevole e importante fra tutte . le altre. Di fatti mentre in ognuna di queste non v’era che una Castaldia sola, e il Gastaldione poteva da solo bastare a governare la propria valle, corrispondendo direttamente col governo centrale di Trento, nella Valle di Non invece le Castaldie erano, come ; abbiamo veduto, cinque o sei. Per dare quindi uniformità d’indi rizzo all'opera de’ gastaldioni, e forse anche per invigilarla e per curare gli interessi generali e comuni

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Seite 64 von 377
Autor: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Signatur: II 102.606
Intern-ID: 272018
a Pariseli in, al di sopra di Merano, dove fu posta poi mia im portante stazione doganale (Statio Mcijensis o Castrum Mdjen.se) presso o intorno alla quale sorse più tardi 1' odierna città di Merano. Nella valle dell’ 1 sa reo (Eisach) il confine fu posto vi cino alla Chiusa (Klausen). Trento, con un lungo tratto della valle Atesina '), e l’Anau- nia nostra continuarono a far parte dell' Italia insieme con tutta la valle del Po. I confini che quivi prima erano, oggidì si di rebbe, fra Stato

e Stato, diventarono allora confini provinciali, e perdettero perciò ogni militare importanza cosi la città di Trento come i castelli delFAnaunia. Questa e quella, nella divisione am ministrativa che Augusto fece dell' Italia in dodici regioni, furono comprese nella decima, denominata delle Venezie ( Venetùu ) 1 2 ). § 3. L’ amministrazione romana. Se Trento, col suo Ioide castello romano, aveva perduto molto, dopo la guerra Retica, della propria' importanza militare, esso conservò pur sempre, anche

che v’ erano sog- 1 ) Questa del resto doveva essere in quel tempo poco popolata nel suo tratto da Trento a Merano, occupata quale era, per larghi traiti da pa ludi e interrotta dal largo lotto dei torrenti (Lavis, Noce, Eisach) non ancora arginati. I nomi infatti di quasi tutti i villaggi di essa rivelano origine ro mana, p. e. Rovere della luna, T elimino, Cortaccia, Vadena, Cairi aro (— Colidarium) Planitzig o Planizicn, Cornajan (= praedium Cornelimn ) in tedesco durian (ma v. Cod. ■ Wang

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