Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
44. Estimo fior, meran, -17,830. Esso non forma propriamente un vil laggio, le case sono isolate sulla costa del monte. Curazia filiale della paroechia di Moel- ten, decanato di Bolzano, diocesi di Trento. FLAVOS- Circolo di Trento, distretto di Cles, forma un comune coi casali Maso del Boss e San Bartolommeo. Abitanti 595, case 87. Estimo fior, meran. 37,336 car. 45. Villaggio della valle di Aon, il quale era sede d’un’ antica dinastia, e presso lo stesso si scorgono ancora le vestigia del castello
, residenza degli antichi conti di questo nome, L’apparizione dei comi di Flavon, sul cominciare del secolo XII, si gnori d’nn piccolo leudo, senza quei va sti domili] che in quel tempo erano sem pre annessi alia dignità e al grado di conte, nome che suonava poco meno di principe, è ir» certo modo misteriosa e tanto singolare, che, se vogliamo eccet tuare i conti di Piano, è forse 1’ unico caso che offra la storia dì Trento. Per quanto ei sembra, il castello e i beni di Flavon erano indipendenti dal
dominio temporale della Chiesa di Trento: almeno non abbiamo trovata alcuna investitura ove j conti professassero vassallaggio ai prin cipi di Trento per il castello e per i beni di Flavon. Sarebbe difficile il rintracciare l'origine del loro titolo di conti; un do cumento però del 4214 serve alcun poco a diradare le tenebre in cui è avvoltf Torigine di questa famiglia. Secondo que sto documento, ì conti dì Flavon furonc investili dal principe Federico Vanga del* 1 avvoenzin del convento di Sonneburg
antichi documenti tridentini. Egli fu presente nel 4 116 al Placito di Treviso in compagnia di Geburdo prin cipe di Trento. Nessuna delle grandi famiglie del prin cipato di Trento ai tempi di Ezzelino da Romano, in quei tempi pink di pertuba- zioni e di guerre rimase neutrale ed aliena da tutte le fazioni come i conti di Flavon. Essi non furono colpiti da nes suna scomunica, da nessun bando; amici di tutti i partiti, presenti a tutti i docu menti d’importanza passarono quasi inos servati nella storia
di Flavon non lo ricono scevano più per loto signore, c si rivol gevano ai figli del duca Mainardo per J e investiture. Egli, lagnandosi di ciò, asse riva di non aver nulla alienato in Fla von, ch’era stato violentemente costretto, per cui ingiusta quella cessione. La casa di Flavon non potè più redi mere i suoi beni e svanì come una me teora dal territorio di Trento, ove rilusse per due secoli fra le prime, se non per potere e ricchezze, al certo per grado di nobiltà. Della dinastia di Flavon furono