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Kategorie:
Wirtschaft
Jahr:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Seite 4 von 48
Autor: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Ort: Trento
Verlag: Tipogr. Tridentum
Umfang: 41 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Signatur: III 96.585
Intern-ID: 243371
Ö*S-rvVUWA< ORIGINI E SCOPI L'idea di erìgere un Padiglione regionale alla Fiera Campionaria di Milano, venne lanciata dal Prefetto di Trento, Comm. Giuseppe Guadagnini, in una riunione tenuta il giorno 16 febbraio 1923 presso il Comune di Trénto, pre senti i delegati degli enti e delle organizzazioni economiche e turistiche regionali, i quali non solo riconobbero l'opportu nità, ma la necessità che la nostra regione sia rappresentata alla Fiera di Milano. Per ragioni tecnico-finanziarie

, la partecipazione venne però rimandata all'anno 1924. Il Comitato d'Onore e quello Esecutivo In una successiva riunione, tenuta a Trento il giorno 25 settembre 1923, venne eletto il Comitato' d'onore e quello ese cutivo, i quali risultarono composti come segue: Comitato d'onore Comm. Ginseppe Guadagnini - Prefetto di Trento; Senatori del Regno: Enrico Conci, Valeriano Malfatti, Ettore Tolomei e Vittorio Zippel. Comitato esecutivo Amministrazione Provinciale - Camere di Commercio di Bolzano e Rovereto

- Consiglio Agrario Provinciale - Con sorzio della Provincia e dei Comuni - Federazione Pro vinciale dei Sindacati Nazionali - un delegato dell'Associa zione Ingg. Architetti Italiani, del Consorzio Edile di Trento, del Consorzio dei Carpentieri di Trento, dell'Associazione degli Ingg. Italiani, Bolzano, del Prefetto di Trento, dei Co muni di Trento, Rovereto, Bolzano, Merano, Riva - i diret tori degli Istituti per le Piccole Industrie di Rovereto e Bol zano - i direttori delle Scuole industriali

di Trento e Bolzano - i delegati degli Enti per il Concorso Forestieri di Trento, Bolzano, Merano - la Società degli Alpinisti Tridentini - là Sezione di Bolzano del C.A.I. In seguito a tali elezioni, nella riunione convocata il giorno 5 ottobre 3923 dal Gav. Umberto Bonapace, presso la Camera di Commercio e Industria di Rovereto, vennero desi gnati i membri del Comitato Esecutivo Provinciale (suddi viso in tre sezioni), il quale risultò, originariamente, cosi composto: Presidente: Comm. Michele

circondariali ; Circondario di Trento - Presidente: Ing. Francesco Sassudelli; Circondario di Rovereto - Presidente: Oddone Bontadi; Circondario di Riva - Presidente: »Luigi Farina; Circondario di Tione - Presidente: Emilio Covi; Circondario di Cles - Presidente: Viesi Girolamo; Circondario di Borgo - Presidente: Mario Rossi; Circondario di Cavalese - Presidente: Dott. Beniamino Prandi, Sottoprefetto; Circondario di Bolzano - Presidente: Antonio Boragno. Circondario di Merano - Presidente: Dott. Comm

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Bücher
Jahr:
1858
Ricerche storiche riguardanti l'autorità e giurisdizione del magistrato consolare di Trento
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Seite 41 von 98
Autor: Cresseri, Giangiacomo ; Gar, Tommaso / comp. da Giangiacomo Cresseri. riordinate e annotate da Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monaui
Umfang: XXXI, 64 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 89.159
Intern-ID: 331652
— B — ASSI DI CRISTO 1208. Compra della metà di Castel Beseno fatta dal vescovo Federigo di 'Vanga. 1208, Dedizione dei Ferraresi ad Azzone marchese d’Este.' 1210. Solenne riconciliazione tra il vescovo Federigo di 'Vanga ed alcuni fuorusciti trentini, 1210. Carta, in coi apparisce il consenso prestato ad un prov- • redimento dal Comune di Trento, 1210. Diploma di Ottone IV. a favore del principe vescovo Federigo di Vanga. 1210. Diploma di Ottóne IV, rispetto al governo di Parma. 1215. Diploma

, con cui l’.imperatore Federigo costituisce Vi cario d’Italia il principe vescovo di Trento, Federigo di Vanga. ■ 1215. Investitura della Chiesa e dello Spedale di San Leonardo. 1220. Solenne investitura della carica di giudice della Curia Trentina. 1220, Investitura della torre di Riva. '9 1222. Decreto di Jacopo Blaneemano giudice in Trento. 1222. Laudo dei vassalli della Curia Trentina. 1222. Laudo di Gerardo arcidiacono di Trento a favore del Comune. 1222. Transunto di una carta anteriore

, fatta per ordine di Àdelpreto conte del Tirolo, podestà di Trento. 1222. Carla, nella quale si nomina il medesimo podestà, 1221. Decreto di Àdelpreto conte del Tirolo, assessore del Vescovo.- 1235. Consenso dato dai cittadini di Trento per l’introdu zione dei Frali di San Domenico, 1240. Imposizione d’un dazio fatta da Soderigo di Tito, po destà di Trento, per parte dell’Imperatore. 1240. Carta del Codice Vanghiano, in- cui si nomina 1‘ isLesso podestà. 1241. Ricuperazione fatta dal vescovo Aid

righe Ilo di quanto era impegnato in Termeno. 1242. Sentenza di Soderigo di Tito, podestà-di Trento.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1930
Guida del Museo del Risorgimento Trentino
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Seite 45 von 196
Autor: DeManincòr, Giuseppe ; Museo Trentino del Risorgimento e della Lotta per la Libertà / Giuseppe De Manicor
Ort: Trento
Verlag: Arti Grafiche Scotoni
Umfang: 190 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Trient / Museo Trentino del Risorgimento e della Lotta per la Libertà;f.Führer
Signatur: I 214.635
Intern-ID: 353736
il Soldato, o meglio la cattura del Soldato a Monte Corno, le altre due, in marmo, sono tratte dalle cere che abbiamo visto nella sala del Tribunale e raffigurano l'Apostolo e il Martire. Nei quadri: fotografia del maggiore Josef Pod- ziornv, comandante la fortezza di Trento dal 1917, che, all'appressarsi degli italiani vincitori, fece tra fugare le salme dei Martiri dalla Fossa al cimitero cittadino; disegno originale del pittore belga Louis Raemaeckers, composto dopo le prime notizie del

la cattura di Cesare Battisti. La scritta esplicativa dice: «Francois Ioseph enfoncè, l'ami Guillaume avec sa Miss Cavel»; l'ingrandimento fotografico accanto: Cesare Battisti incatenato, è tratto da una fotografia presa ai Toldi; quello a destra delle sta tue: Cesare Battisti scortato dai suoi carnefici, dal la fotografia che già vedemmo eseguita nel Cortile dei Leoni. Parete laterale destra (Est). Nella vetrina, in alto: fotografia della tomba di Cesare Battisti nel cimitero di Trento; (3) docu menti

originali, tedeschi, con relative traduzioni, sull'esumazione delle salme di Cesare Battisti e Fabio Filzi, nel novembre 1918; scheggia della for ca di Cesare Battisti, staccata nelle Caserme Ma- druzzo, dove i due legni erano stati trasportati per essere segati e bruciati, dal dott. Bloch Max di Vienna, consigliere di finanza, incaricato come te stimonio oculare del trasporto; la lettera al dott. Pedrolli, segretario del Comune di Trento, con la quale il Block accompagnò il dono; uno dei foglietti

: «Al Martire Eroe che nel prossimo giorno della liberazione l'Esercito e il popolo d'I talia glorificheranno con Trento redenta», gettati

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Jahr:
1858
Ricerche storiche riguardanti l'autorità e giurisdizione del magistrato consolare di Trento
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Seite 72 von 98
Autor: Cresseri, Giangiacomo ; Gar, Tommaso / comp. da Giangiacomo Cresseri. riordinate e annotate da Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monaui
Umfang: XXXI, 64 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 89.159
Intern-ID: 331652
— 59 — Di quell 5 anno medesimo accenna il Bonclli a una carta, dalla quale si rileva, essersi dal Connine di Trento, in plena concione sive consilio , pulsata cam pana Comunitatis, assentito a un provedimento, colle vere il popolo ad alta voce gridato: sia, sia. Facendo Briano di Castelbarco violentemente pagare un dazio ai Trentini che sull’ Adige passavano per Ravazzone, non fu già il Principe Vescovo che gli intimò di de sistere da tale angaria, ma il Magistrato Civico, clic in seguito

ne rimise la decisione a Gerardo arcidiacono del duomo, siccome arbitro; il quale pronunziò il suo laudo contro il Castelbarco nel 1222. Da un documento pubblicato dallo stesso' Bonelli si ha, che desiderando il vescovo Aldrighetlo nel 1258 introdurre in Trento i frati domenicani, domandò prima ai cittadini se n’ eran contenti, e n’ebbe il comune consenso: civibus cla mantibus sia, sia. Da un’investitura, pubblicata pure dal Bonelli, che il vescovo Egoone concesse nel 1259 a Graziadio di Campo, rilevasi

, clic questi promise di difendere il Vescovo e il Comune di . Trento contro chiunque del Vescovo e della Chiesa e del Comune di Trento fosse per dichiararsi contrario e ribelle. Dopo una guerra accesasi tra la città di Trento e di Verona Fanno 1279, Glazesio dei . Carbonesi po destà, e Alberto della Scala, capitano generale, c gli anziani di Verona, giurarono sugli evangeli! di mante nere ferma e inviolabile la pace conchiusa tra il Ve scovo, il Comune di Trento e il Comune di .Verona. Nello stesso

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Kategorie:
Wirtschaft
Jahr:
1926
¬Le¬ industrie tridentine alla fiera di Milano nel 1926
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Seite 16 von 40
Autor: Condini, Cornelio ; Consorzio per il Padiglione Tridentino alla Fiera di Milano / comp.: Cornelio Condini. Ed. dal Consorzio per il Padiglione Tridentino alla Fiera di Milano
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: 32 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Mailand / Mailänder Messe <1926>;g.Trentino-Südtirol
Signatur: III 96.584
Intern-ID: 272151
14 INDUSTRIE TRIDENTINE Officine elettromeccaniche e fonderia Peteriongo & C.- Trento Questa ditta venne fondata nel 1921 dai F.lli Pe terlongo, assumendo tutto l'attrezzamento tecnico di una fonderia che funzionava da circa 40 anni. Specializzatasi nella fusione del bronzo, questa im presa dedica in particolare la sua attività, nella produ zione di articoli per pompieri, per cantine, porte, fine stre, gelosie, oggetti d'ornamento, come vasi in bronzo, insegne per portali di palazzi nobiliari

Peterlongo, questa macchina venne premiata con medaglia d'oro alla Fiera Campionaria Internazio nale di Milano nel 1923. Ad affermare ancora maggiormente i prodotti di quest industria — specie sul mercato nazionale — ha contribuito validamente anche la mostra regionale tri dentina del 1926 alla Fiera di Milano, dove la ditta Peterlongo & C.o - Trento, espose un ricco campionario. Ma la prova più tangibile dei seri risultati ottenuti da quest'industria, è data dal verdetto della giuria chia- mata

, il 29 giugno 1926, ad assegnare il premio Bernar- delli, che secondo le norme del concorso doveva venire conferito all'industria «che oltre ad avere un cerio ca rattere di novità per Trento, doveva presentare un fon dato affidamento per un sempre maggior sviluppo e por tare un progresso nella vita industriale cittadina». Ecco il testo della lettera con cui, il Vice-Commis sario per il Comune di Trento, notificò all'interessato la vincita del concorso: Ul.mo Signor PETERLONGO & C.o TRENTO «Sono lieto

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Bücher
Kategorie:
Religion, Theologie
Jahr:
1860
Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)
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Seite 130 von 828
Autor: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: X, 550 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540
Signatur: II 103.174
Intern-ID: 219661
per ordine del podestà Sodegcrio ; come pure delia mi- mera di Garniga, coll' affitto stipulato a favore del Ve scovo e di 0dorico di Bcseno e nipoti (1). 11 suddetto Sodegerio, in quest'anno, diede anche in custodia Ca- stelcorno e Castelvecchio, di sua propria autorità, esclu dendone il vescovo (2). Nel 1243, Sodegerio, nella sua qualità di podestà imperiale, infeudò Riprando d'Arco, per essere fedele air Impero ed al Comune di Trento ( del vescovo non si fa punto menzione) di tutti i beni

mobili e immobili posseduti da Jacopo di Lizzana e da' suoi figli, allor quando ebbero l'ardire di.unirsi ai Bresciani, al conte di S. Bonifacio e agli altri, nemici, che mossero guerra ai cittadini di Trento, al Vescovato , e al podestà me desimo (3). Questi, sul finir di gennàjo dello stess'anno, ricevette da Manfredino di Cles la rifiutazione del feudo ch'esso teneva dalla Chiesa di Trento nei distretti di Riva e di Tenno, a favore di Borzachino di Riva e d'Eleazaro di Mano, i quali solennemente

investi per autorità imperiale (4). Ài primi di marzo di quest'anno, alla presenza del conte del Tirolo e di molti altri si gnori , Egenone o Egnone, eletto vescovo di Bressa none, manifestò ch'esso, assieme coi figli di Ulrico conte di Eppan, riconosceva dal Principato di Trento, a titolo di feudo, la giurisdizione di Ivunigspcrg, colle (1) Miscellanea Alberti, T, 'VI, fol. 180. (2) Misceli. Alberti, T. VII, fol. 30. (5) Misceli. Alberti, T. VII, fol. 207. (4) Misceli. Alberti, T. VI, fob 1B3.

6
Bücher
Jahr:
1858
Ricerche storiche riguardanti l'autorità e giurisdizione del magistrato consolare di Trento
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Seite 74 von 98
Autor: Cresseri, Giangiacomo ; Gar, Tommaso / comp. da Giangiacomo Cresseri. riordinate e annotate da Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monaui
Umfang: XXXI, 64 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 89.159
Intern-ID: 331652
proibire io stabilimento di delti padri, sia dentro, sia fuori delle mura della città. Nell’anno 1287 fu giurata solennemente la pace ira le città di Trento e di Brescia; e ne abbiamo au tentica copia, rilevata nel 1507. Fu trattata cotesta pace, per parte della città di Brescia, dal fiorentino Lotto degli Agli podestà, e dal modenese Guidone Guidoni, capo del popolo e del comune della città e distretto eli Brescia, come pure da Framondo di Biva, sindaco e procuratore della stessa città

di Brescia; e per parte del comune di Trento, da Àicbebono figlio di Sor Jacopo degli Aicheboni, sindaco e procuratore della città medesima. Ebbe parte eziandio nel trattato Mainardo Conte del Tirolo; dal che si raccoglie che lo stesso conte, che escluse intieramente dal governo della città di Trento il vescovo Enrico, e n’era allora in pieno possesso, riconobbe e rispettò nel Connine della città medesima un'autorità non indifferente. Rischiarati abbastanza, come mi lusingo , i principii sui quali posa

il sistema del governo trentino, potrei dispensarmi da ricerche ulteriori. Ma siccome in ma teria di gius pubblico è invalsa oggidì la massima, che alle cose molto vecchie poco o nulla delibasi at tendere, non sarà fuori di proposito il discendere an che a tempi da noi non molto lontani. Nel 1454, ebbe luogo un atto importante tra il Comune di Trento e il Principe Vescovo Alessandro di Mazovia; il quale, non contento di avere introdotte molte novità pregiudiziali ai Trentini, era giunto a sconvolgere

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Bücher
Kategorie:
Religion, Theologie
Jahr:
1860
Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)
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Seite 145 von 828
Autor: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: X, 550 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540
Signatur: II 103.174
Intern-ID: 219661
— im — marzo di quest'anno, il vescovo nostro rimunerò Gra- lanto di Salerno, accorso nella passata guerra in difesa del Principato con gente assoldata a piedi e a cavallo* a modo di pegno per 300 lire promessegli, con l'af fitto di tre carra di vino da ricavarsi da cerio maso giacente in Termeno ad Àlticleo; previo il giuramento d'essergli fedele anche per l'avvenire e dì assistere sè e i cittadini di Trento contro i nemici, con gente armala, a misura delle sue forze (1). Nello stcss' anno

il vescovo Egnone investì Nicolò di Brenta della casa di Gastelbrenta nel Levicano e del maso adjacente, levali a Baldo e Balmuso, figli di Tisone di Levico, partigiani di Ezzelino ; e ciò col consiglio dei canonici e dei sindaci del Comune di Trento, a titolo dì pegno, fino a che esso Nicolò fosse pienamente soddisfatto delle molte spese da lui fallen nella guerra contro Ezzelino, difendendo con valore il suddétto castello (2). Nel me desimo anno, il vescovo nostro fu obbligato d'impe gnare un'annuo

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