sede della Banca d'Italia. Più in su di casa Geremia, vi è Casa Salvadori, la cui fac ciata è pure adorna di affreschi. Dirimpetto a questo vi è la casa dove abitò, come ricorda la lapide, Gian Domenico Romagnosi, podestà di Trento. Poco dopo la casa Salvadori vi è il Palazzo del Municipio vecchio ora sede degli Uffici per le industrie municipalizzate. Sulla sommità della facciata v'è, sormontata dall'aquila di Trento, l'i scrizione: MÜNTES ARGENTUM MIHI DANT NOMENQUE TRIDENTUM, allusione
alle fiorenti miniere del principato di Trento e alla tradizione che vuole ricollegata l'etimologia di Tri- dentum coi tre denti o dossi che circondano la città: Doss Trento, Doss S. Rocco e Doss S. Agata. In uno stanzone a terreno c' è provvisoriamente, il Museo lapidario (rivolgersi al nominato Museo Civico) con molte iscrizioni ed altri oggetti specialmente dell'epoca romana. Dalla parte opposta al Palazzo del Municipio vecchio, oltre ad altri notevoli palazzi, v'è la Chiesa dell'Annunziata, di stile