di S. Michele di
Trento dell'Ordine de'Minori, grandemente danneggiate da Eze lino di Romano, conferì pubblica Indulgenza De Omnipotentis Dei miferi- cordia, & gloriofe Beate Virginis Marie Matris ejus ^ nec non Beat or um <Apo°> ßolorum Tetri & Tauli, & GLORIOSORUM M^RTlRUM VIGILI1 ET ^(DELTRETT1 T^TROKORUM NOSTRORum. Tanto è vero, che le fuddette parole dell'Apologia fono arzigogoli, girandole , par alo gif mi , ed aggiugniamo pur anche (,pag. 205. utpol. ) debolezze, fallacie , e barn« hoc ceri e 3 che
fin qui con molta ■ noja , e faßidio fiam andati vagliando. VI. Abbiamo adunque , non nella Lettera, ma bensì m\Y apologia > una confelfione importantiffima dell' Avverfario , fpremuta a forza delle prove addotte dagli Apologifti del Santo, e fu la perfuafione della Chic- fa di
Trento, da cui fu giudicato Martire il B. Adelpreto fubi to dopo tu, morte , e fui di lui Culto pubblico immemorabile , da sì fatta perfuafione prodotto. Chiama egli bensì quefta perfuafione folranto popolare de'Tren tini
putamque populärem traditionem nemo facile credat. VII. Ma checche Zìa di ciò, a buon conto però abbiamo alla fio fine accordato dall' Apologifta il Culto inveterato del noftro Vefcovo e Martire , non folo privato , ma pubblico , benché della fola Cbiefa di
Trento, e non generale di tutta la Diocefi . Non farà dunque ballante pro va per credere la Santità, e Martirio di lui? No , rifponde pag, 22. vfpol. ; poiché tanti fupfioßi Santi, cb' ebbero Culto , e Culto inveterato > furono di quello privati
