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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 577 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Dilettone et Altézza, et Noi, e tutti li nostri Successori Conti et Prin cipi de Tirolo, parimente Vescovi, et Capitolo di Trento sij eseguito in tutto, e per tutto in tutti li ponti, et articoli suoi debitamente, et effettualmente, et osservato in perpetuo fermamente, et inviolabilmente siccome verso Sua Dilettone, et Altezza, Suoi Eredi et Successori Conti et Princìpi de Tirol habbiamo formato ciò con scrittura, et apprèsso per la nra persona solo obbligati con giuramento, quale corporalmente

però non debba succedere ali’ hora tutto quello che tra noi ambe parti è convenuto, sij totalmente levato, eh’a Sua Dile ttone et Altezza, et a noi, se Sua Dilettone et Altezza sarà colpe vole della mora, sia reservato, et admesso a ciascuna parte d’ usar quello haurà, facoltà, et ragione. 7. Quanto poi tocca 1 ’ articulo circa il prestare aiuto per un • Vescovo di Trento a Prencipe de Tirol, Sua Dilettone et Altezza intorno a ciò con noi, è convenuta et accordata in questo modo, che questo ponto

sia osservato conforme al libello della Provincia fatto sotto l’anno 1511, et noi Cardinale Ludovico insieme col Vescovado di Trento, et Suoi pertinenti sudditi, dobbiamo, et vogliamo osservare, et eseguire.esso libello Provinciale del 1511, in quanto concerne runa, et T altra parte ledelmente, et sinceramente in fede et confirmatione di quel tutto noi predetto Cardinale Ludovico Vescovo di Trento habbiamo affisso qui il nostro sigillo, et espedito per noi in Roma àlli 2.0 d’Aprile dopo

la Natività di Cristo Signore Redentore, et Salva tore anno 1578. 8. Ét noi Decano, Canonici, et tutt’ il Capitulo di Trento recó- gnoscemo anche questa renovatione, et confermatione delia predetta obligatione scritta, et quel tanto il prenominato nostro Gratioso Signore Cardinale Ludovico Vescovo di Trento per se stesso et tutti i suoi Successori Vescovi, et Capitulo di Trento si ha obligato con giura mento, confirmato, messo in scritto, stabilito, promesso et astretto, fu fatto con nostro Conseglio

in Trento alli 3 Maggio doppoi la Natività di Christo nostro Salvatore 1578. ..Ludovico Cardinale Vescovo di Trento. Simon de Thon Decano, et il Coitolo Generale di Trento etc.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 578 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
264 Segne il giuramento fatto dalla Città di Trento, Noi cittadini, et habitatori della città di Trento, et ciascuno di noi in particolare promettemo et giurano al Serenissimo Prencipe il Signore Signore Ferdinando Archiduca d’Austria, Duca di Borgundia et Conte di Hàbspurg et Tirol, nostro Clementissimo Signore co me. al presente Regnante Signore et Prencipe del Ducal Contado de Tirol, Protettore et Difensore del Vescovado, et Chiesa di Trento, che noi, et ciascuno dì noi vogliamo, et dobbiamo

osservar, et mantenere inviolabilmente, et non contrafar in conto alcuno perpetuamente tutt’ il/’ contenuto in tutti li. ponti et artìcoli dell’ obbligatiqne scritta, fatta e sigillata, et data a Sua Ser. ,,lil Altezza per il Gratiosissimo nro Signore Cardinale Vescovo di Trento, siccome ancora per il Decano, et Ca pitolo di quella Cathedrale Chiesa, la quale manzi a noi è stata letta per quanto quella noi come sudditi del Vescovado tocca, et noi se condo il tenore, et dispositione d’ essa verso

li Prencipi Regnanti di Tirol, et Avvocati, Protettori, et Defensori del Vescovado, et Chiesa di Trento, et per il presente a Sua Ser. mA Altezza siamo tenuti, et obbligati, siccome il Sign: Iddio noi aiuti et tutti li Santi. Oss . Simile giuramento faranno da tutte le altro città, giurisdizioni, e sudditi del Vescovato di Tronto. Istrumento del giuramento : 1578. In Christi Nomine Am. etc. — 1’ anno dopo la Sua Nati vità mille cinquecento settanta otto, Inditione, sesta, lunedì vigesimo del Mese

d’ Ottobre nel Castel del Buon Conseglio di Trento, nel luogo ■ a basso, ove si gioca al Pallone, in presentia dell’ Eccellente Signor Giovanni Renner Dottore, il Nobile et Magnifico Signore Michele Mechda Millia, il Magnifico ms Bortölamio Hurber scrivante del Paese Longo l’Adice, et’ l’Egr. ms nro Signor Francesco Castellerò della Giuri- sditione di Telvana Testimoni Rogati. Si ha narrato, eh’ essendo levata, et accomodata la defferenza del temporal Dominio del Vescovado di Trento tra il Serenissimo

Prpe Ferdinando Archiduca d’Austria, Duca di Borgundia et Conti di Tirol, et Prencipe nro Clementissimo, et V Illustrissimo et Reveren dissimo Mons. Cardinale di Trento il Signor Lodovico della S. Rom. Chiesa del titolo di S. Honofrio Prete Cardinale, et Vescovo di Trento, et volendo li M. Illustrìssimi SS. 1 qui presenti il D. 1 ' Luca Remer Baron de Marech, et Mayrnburg, dì Sua Serenissima Altezza Consi liario, .et Capitanio della Provincia Longo l’Adice, il Signor Christo- foro - Baron

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 580 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Et dappoi questo di Commissione dei prefatti IUmi Signori Com missari] fu -commesso, et imposto alli prefatti nobili et Magnifici Signori Consuli, et a tutti li Cittadini, et convicini delle Ville esteriori della Città di Trento, che debbano da qui in poi esser obedienti et pronti all’ Illmo Monsignor Cardinale come Suo Signore et Vescovo, cosi ancora prestargli il solito giuramento di fedeltà secondo che hanno «fibrato ad altri Vescovi però che si] reservato a Sua Ser. ma Altezza quelli

giuramenti, et obligationi con li quali essi sono tenuti a Sua Ser.’' 11 Altezza, Suoi Eredi Arciduchi d’Austria, Conti e Principi del Tirol secondo il tenore delle prefate compattationi fatte fra Tirol et. Trento. N. 18 . 1578. Lettera di procura rilasciata dall’arciduca Ferdinando ai Signori Remer, Wolcheristein e Hendel. (Dalla storia inedita cV Inn. a Prato) MSS. della B. di T. N. 4. Noi Ferdinando per 1’ Iddìo gratia Arciduca d'Austria, Duca di Borgmidia, Stiria, Carinthia, Carinola et Wirtemberg

, Conte d’ Habs-- purg et Tirol, confessiamo, eh’ essendo, che gli accordi, et obbligationi scritte celebrate tra li nostri antecessori Prencipi Regenti et Prencipi del nostro Contado de Tirol, et tra lo Vescovado di Trento, adesso per Noi et il Riho Prpe singoiar nostro diletto Amico il Domino Lodovico della Santa Romana Chiesa del titolo di Sant’ Honofrio Car dinale, et Vescovo di Trento ..nell’ ingresso di Sua Dsletione al detto Vescovado di Trento, et regimento di quello, come da esser fatto

et Munitioni della Superiore et Infe riore Austria, et sue Provincie, et Capitano dì Schlanders, dando alli prelibati la nostra detta potestà, et autorità in vigor della presente,- acciocché in nome, et per conto nostro per vigor del lì mandati di Sua Ces. Maestà nostro gratiosissimo Signore, et amantissimo Nepote a loro emanati, habbino da reassumere et pigliar nelle nostre mani il temporal . Dominio del Vescovado di Trento, et poi in nostro nome, chiedere dal Cardinale, et far prestare il conveniente

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte
Jahr:
1793
Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero
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Seite 263 von 582
Autor: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello
Ort: Rovereto
Verlag: Marchesani
Umfang: XII, 464, 104 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Val Sugana ; s.Landeskunde<br />g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793<br />g.Primör ; s.Landeskunde<br />g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793
Signatur: II A-2.370
Intern-ID: 107489
249 comunemente 1 ’ ufo dei cognomi, e che ! Signori fi ap pellavano col nome dei lor feudi ; onde troppo diffidi cofa farebbe 1' apporre in pili antica origine di quella ° di altre Umili Famiglie . Il titolo di Domiuiis de Telvo indica , eh' effi pofi’edevano la fignoria di Tel- fe . Ori di quelli Signori divertì nomi abbiamo nei documenti citati nelle Notizie della Chiefa di Trento Voi. IL IVala di Teìne nel 1160. fa preferite ad un’ investitura fatta in Trento da Adelpreto Vescovo ( il Beato

) a Gondolfino di Fornace del camello Belvede re . Ottolino di Teine nel nHA. in Pergine fa teftimo- filo alla donazione per le nozze fatta da Odörico Si gnor di Pergine a faa nuora Maria della Predagli! spo sa di Adelpreto fuo figliuolo . Nel 1x91, Andrea di Teine fu in Romeno ad una Sentenza proferita dal Ve scovo di Trento Corrado » colla quale fi fece la pace fra Federico e Odorino Signori d’ Areo ', e Gurnpo o Cubetto e il di lui figlio Signori di Madruzzo . Nei 1204. Giordano di Teine figlio di Otto

!ino intervenne in Ala all* accordo fra Drudone Marcellino Podeftà di Verona, e Corrado Vescovo di Trento. Ottone dì Teine Del 1210. fu testimonio in Riva ad altro accomodamento fra il Vescovo Federico di Wanga, e Odorico Signore d’ Arco . E il medeiìmo Ottone 1 ' anno 1222. ad in- ftanza dì Alberto Vescovo di Trento e dei Feudatari del vescovato a' 27. di luglio formà in Trento un laudo , nel quale decise, che i feudi pallino a! foli ma schi , e che eftìnguendofi la linea maschile ritornar de vono

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 563 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
vitori, i quali si sono giurati, parimente e ’l Castello di Buon Con seglio insieme con la Città di Trento, et tutte le altre nostre Città, Castelli, Chiuse et ufficij, et tutti] quelli che possedono tali Città, Castelli, Chiuse et ufficij, et tutti gli altri della Chiesa Vassalli et Sudditi a noi non debbano prestare ajuto di sorte alcuna, ne assi stenza, ne favore contro la nra Graziosa Signoria d’Austria, et li Suoi ; ma con questo modo, che loro anco non diano a quella nra Gra tiosa Signoria

, o. suoi Eredi aiuto alcuno, assistenza, ne favore contro noi, ma che in tutto questo caso restano fermi. 13. Ma se alcuno de luoghi forastico, et persone sia chi si voglia, niuno eccetto, pigliasse le parti nostre per aiutarci, et volesse essere contra la Gratiosa Signoria, sue Provintie et Sudditi all’ bora essa nostra Gratiosa Signoria et Eredi debbano, et possino prevalersi d’esso Castello di Buon Conseglio insieme con la Città di Trento, et parimente l’altre Città, Castelli, Chiuse et TJificij

et con tutto quello, che possedono contra quelli che per questo tempo fossero contrala Gratiosa nra Signoria, Provintie et Sudditi, li quali anco a Sua Signoria debbano esser obbedienti, et questo da noi essergli con cesso, et detta causa siano assolti dal giuramento con quale a noi sono tenuti, et per testimonio di questo diamo al Prefatto uro Gra tioso Sign. Duca Sigismondo, Suoi eredi et Successori da parte nra et Successori nri Vescovi della Chiesa dì Trento, questa lettera si gillata con

il nostro pendente Sigillo. Et noi Giovanni Andrea Decano, li Canonici generalmente, et tutt’ il Capitolo di Trento recognoscemo, che ’l prefatto nostro Gra tioso P. Vescovo Giovanni ha fatto la prefatta rennovazione, et confirma tione della prefatta obligatione scritta con nostro conseglio voluntà et saputa, promettendo ancor di voler quelle osservare fermamente, et saldamente, et perciò habbiarno posto il nro Sigillo insieme con quello del prefatto nro Gratioso Signore di Trento a questa lettera

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Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 147 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
in concordia con il vescovo di Trento, e da lui ricevono la investitura dei loro feudi 1 ). Inoltre si nota, che, sotto il di lui governo, fu in cominciata la riedificazione della chiesa di san Apollinare fuori di Trento, e che Nicolò e Gerardo d’Arco fondarono un convento dei Celestini alle Sarche. Papa Clemente V era morto dopo otto anni e dieci mesi e ■mezzo di pontificato (20 aprile 1314). A lui successe Giovanni XXII di Lahors, cardinale vescovo di Porto ; il quale visse pontefice diciotto

della corona dell’ Impero ; Lodovico di Baviera avea vinto, e, fatto prigioniero il suo competitore nella ..famosa giornata di Mühldorf (28 settembre 1322), lo rimetteva in dibertà (1325), ottenendo da lui la cessione dei diritti e delle ra gioni che stimava di avere sull’ Impero. Ma il Papa non si dava pace. Qrdinava a Lodovico di desistere da ogni funzione imperiale sotto . pena della scomunica ; e, renitente, lo • citava dinanzi al suo tribunale, e, non comparso, lo scomunicava. Una dieta

menico, e stimolato dai Ghibellini, scende in Italia. Il giorno 16 feb braio 1327 arriva in Trento, e vi rimane sino ai 13 marzo, tenendo *) Alberti: Annali cit. pag. 223 . -) Raynaldi Continuatio Annalium Eccl. Baranti, an. 1317.

6
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 264 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Sua Maestà Cesarea pieghevole alle sue intenzioni. A Worms dovea essere convocata una dieta per trattare di affari relativi al concilio. Paolo III avea scelti ’ per suoi ledati Gio vanni Maria del Monte vescovo di Palestrina, Marcello Cervino car dinale di santa Croce e Regìnaldo Polo, un inglese diacono di santa Maria in Cosmodin, e questi dovevano arrivare a Trento prima che nessun altro prelato vi arrivasse. A scongiurare la procella, di che era minacciato per la dieta di Worms, manda all

’ Imperatore il car dinale Farnese suo nipote, e al re de’ Romani, Fabio Mignarello da Siena con ordine di seguirlo alla dieta. In Trento il Magistrato con solare, d’ accordo con il Vescovo,. provvedeva a ciò che la città fosse degna sede del concilio, e coloro che sarebbero per intervenirvi non avessero disagio alcuno *)■ A dì 6 marzo vi giunse Angelo Massarello allora secretarlo del Cervino, e poi secretario del concilio, insieme con Giovanni Battista da Spoleto, famigliare del cardinale del Monte

ambidue incaricati dai loro padroni a trovarvi i relativi alloggi. E fu convenuto, che il Cervino alloggiasse nel palazzo di Giambattista Girai di a Prato, non lungi dal duomo, ed „uno dei più notabili« della 'città a h ; e che il secondo Cardinale Legato avesse la casa ora Benvenuti, del giureconsulto Antonio Gigli chiamato Ouetta dal* suo paese natio, situata in Via Larga s ). I due legati arrivarono in Trento il giorno 13 marzo, al 17 vi giunse Don Diego di Mendozza, am basciatore cesareo presso

1) Giuliani: Trento al tempo del Concilio , Trento, Archiv. Trenti*** 1883, pag. 150 0 sog, 2 ) Mariani: Opera citala, pag. 168. 3 ) Giuliani nelL’Arc/mno citato , pag. 168.

7
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 575 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
861 eleggerà il suo sindico, con questo, che sia di buona stirpe, et ne castelli voglia Sua Serenità metter buoni paesani, che rendili buona rason et paghili i fitti a sua Serenità. N.° 17. 1578. Convenzione fatta tra il vescovo Lodovico e l’arciduca Ferdinando conte del Tirolo. (Balla Stoì'ìa inedita d’Inn. a Prato.) MSS , della B. di T. N. 4. 1. Et essendo noi Lodovico predetto Vescovo di Trento con promotione et favore del prefatto uro Carissimo. et gratioso Signore Arciduca Ferdinando

al presente pervenuto et admesso al predetto Vescovado di Trento; però in recognitione debita delle ricevute grafie et benefici], ci habbiamo da parte nra, et tutti li successori nostri Ve scovi di Trento obligato et promesso perpetuamente sopra I’ honore et dignità nostra, et ci obligiamo, et promcttemo anco per vigore della presente Lettera fermamente che tutti li successori nri Vescovi di Trento, et Capitulo costì vogliamo osservar quelle et questa no stra obligatione scritta in tutti li punti

; 2. ° Per conto della Consignatione del Castello del Buon Con- seglìo; . ' 3 . ° Per conto della prestazione d’obbedienza, obbligatione, et giuramento di fedeltade, mettere et Hcentiare li Capitani del Vesco vado, Officiali, et sudditi pertinenti ad esso; 4. 0 Per aprire la città, castelli, fortezze et luoghi del Vesco vado dì Trento, et poter dentro e fuori guerreggiare contro ciascun inimico; .

8
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 560 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Grazioso Signore Duca, suoi Eredi, o Successori, pa rimente a Noi, et Successori Nostri. 9. 0 Et per questa scrittura non sii derogato, ne pregiudicato al prefatto nostro gratioso Sign, Duca Sigismondo, Suoi Eredi, et Successori nelle scritte obbligationi, confedèrationi, pronuncie et promesse fatte tra li suoi Predecessori della Casa d’Austria, et Conti del Tirol, et li nostri Antecessori Vescovi di Trento fedelmente, et realmente, et in testimonio del vero diamo al prefatto nostro Gratioso Signor

Duca Sigismondo, Suoi Eredi, et Successori questa lettera sigillata con il nostro episcopal pendente Sigillo. 10. Et noi Giovanni Sultzpoch Decano, Canonici, et tutto il Capitolo di Trento recognoscemo che tali scritte obbligazioni, con- federationi, ed promissioni sono fatte con. conseglio nostro, voluntà, et saputa, per il che habbiamo affisso il nostro sigillo Capitulare ap presso il sigillo del gratioso nostro Sign. Vescovo Giorgio di Trento a questa lettera, et promettiamo anco d’ osservare

fermamente tutte le cose antescritte, fedelmente, ed realmente. Il che è stato fatto in Trento doppoi la Natività di Nostro Signore l’Anno 1454, il Luni doppoi la Domenica quasi modo geniti. ■ , N.° 14. 1468. Convenzione fatta tra il vescovo Giovanni IV e Sigismondo Conte del Tirolo. (Dalla Storia inedita d’Innocenzo a Prato), USS. della B. di T. N. 4. Noi Giovanni per la gratia d’iddio Vescovo di Trento reco- noscemo per parte nostra, et di tutti li successori nostri di questo Vescovado, et Chiesa

9
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 547 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
a nostre spese, se poi occoresse uscire dal Men tovato paese, procureremo d’ adempire secondo la Nostra possibilità, e circostanze delli affari con quella stessa paga, che danno agli altri senza di più. Neil’istesso Modo ci obblighiamo di ricevere li Medesimi, e suoi in qualunque loro bisogno, e tempo nella nostra Città di Trento, e nelle altre Nostre fortezze di lasciarli entrare, ed uscire liberamente, e di tenerli, senza però rimarchevole Nostro danno, e di guerreggiare nel paese, e fuori contro

ogni loro nimico, Niuno eccettuato. Ed anco Noi, e successori Nostri avremo un Capitano nativo del Tyrolo, e non di altra Nazione, come si ha per avanti pratticato, e dovremo anco presidiare le Nostre fortezze solamente con paesani, e non estranei, e quando piacerà all’Onnipotente Iddio di levarci da questo Mondo, o pure che Noi in vita lasciassimo il Vescovado, Non do- vrano li Canonici di Trento ammettere, nè installare altro Vescovo, il quale non abbi prima giurata, fermata, e sigillata nelli

stessi termini questa convenzione, che Noi ora facciamo, ne potrano parimente in stallare nessun Canonico, se non avrà prima adempito all’obbligazione suddetta, e giurato di Non contrafare, nè contradire Mai a quella, la quale dovrano eglino registrare ne loro soliti statuti, che devono li Canonici suddetti giurare prima d’essere ritenuti, ed anco non dovrano li Nostri Officiali, e Cittadino di Trento, ne verun’altro Gentiluomo Cittadino, o terriero giurare fedeltà al Vescovo succes sore, se prima

questo non si sarà obbligato alle cose premesse, e convenzione senza contradizione, e dovrano anco giurare di Mante nere, ed osservare inviolabilmente la più volte detta convenzione, tutti lì Nostri Purgravi, coinmandanti, e Capitani di fortezze, Giudici, e Vicari temporali di Trento, tanto quelli, che abbiamo Noi messo nella carica, quanto quelli, che metteremo Noi, o successoli, overo il Nostro Capitolo, e se volessimo Noi ò successori licenziare, ò mu tare li Nostri Capitani, e Purgravi, non

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 125 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
125 che doveà condurre le sparti in contesa ad una pace definitiva 1 ). Mainando era tenuto di restituire al Vescovo i beni e le rendite usurpate, e. il Vescovo lo dovea assolvere dalla scomunica, levare alla città l’interdetto, mantenere Erardo di Zwingenstein al suo posto di capitano di Trento stipendiato metà da lui, e metà dal Conte, e di concedere che i castelli di Edenhurgo, Levico, Volsana e Tonale fossero custoditi, durante la tregua, dai Cavalieri teutonici, che aveano beni nel

Trentino, e convento in Trento al luogo del cessato monastero delle Orsoline. La tregua doveva spirare a san Michele, e se la pace fosse durata oltre quel termine i castelli suddetti sarebbero ritornati al Vescovo, diversamente il Conte ne anderebbe al possesso, e le scomuniche tornerebbero nel primo loro vigore. Indi il nostri) vescovo segue l’Imperatore a Losanna. Il Pontefice dopo il concilio di Lione s’ era adoperato a risolvere la lite dell’ Impero ; e, venutone a capo, designava Losanna a luogo

di. Mantova T investitura del marchesato di Castellare (2 decemb.) ; primo atto di sovranità esercitato dai nostri vescovi prìncipi in quella 'ferra' 3 ). A Trento convoca il popolo nella cattedrale (6 decemb.), e presenti il capitano Erardo, i signori di Campo e di Castelbarco e altri, lo fa giurare, per mezzo dei sindaci Gonselmo e Gerardo Capelletti, sili santi evangeli, e dinanzi al Crocifisso aureo di „ promuovere, » conservare e difendere la persona, la dignità, la potenza, e i diritti „ del

chiusa di Beseno a Sai orno, eccettuata la città di Trento 5 ) . Visto ri Ughelli Italia Sacra, V. col. 608. -) Boniclli : Notizie citate , II, pag. 157. 3 ) Vedi Appendice , N. 6. 4 ) Bonelli : Monumenta ecc. pag. 69. s ) Kink : Codex di. pag. 402,

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 205 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
CAPO XXIII. Giovanni (IV) Hinderbach. (1465— 1486). - Il Capitolo di Trento, alla morte di Giorgio II, nominò vescovo Giovanni Hinderbach (5 ottobre 1465), malgrado il divieto, che avea ricevuto dal pontefice Paolo II, il quale volea per sè la nomina del successore. Era Assiano, canonico di Passiria e preposito della cat tedrale trentina. Contava quarantasette anni di età, avea assolti i proprj studj nell' università di Padova, ed era uomo di grande ingegno e molta dottrina. Si trovava in Roma

, rinun ciando, sotto pena di spergiuro, al diritto di eleggere in avvenire il proprio vescovo j ). Fu confermato nel giorno stesso della capitolare rinuncia (12 maggio 1466); manon prese possesso della sua diocesi prima dei 21 settembre, costretto a rimanere in Roma per ragioni della sua ambasciata. E intanto 1 ’ arciduca Sigismondo continuava a reggere nel temporale il vescovato di Trento ; ed è noto, che nel- 1 ’ assenza del Vescovo eletto, Giovanni di Povo, canonico ed economo delle entrate

vescovili, di consenso con gli altri canonici, accordò a Sigismondo di Thunn, costituito capitano di Trento dall’Arciduca predetto, il salario di quaranta marche di Merano per la custodia e il governo della città, un lauto trattamento per la dì lui persona e famiglia, le cose necessarie a fornire ed a mantenere cinque cavalli, e il necessario per tenere presidiato il castello, e per pagare il suo nuncio. nel caso che per servizio del vescovato avesse da recarsi in Innsbruck. Indi l’arciduca Sigismondo

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 462 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
v’avea creata una provvisoria Commissione amministrativa con poteri pari a quelli che teneva il Commissariato Bavarese. Era presieduta dal barone di Moli, e furono nominati consiglieri i signori Francesco de Riecabona, Luigi de Marcabruni, il barone Antonio Gaudenti, il Dott. Sisinnio Tedili, che fu giudice di Malè, Cristoforo Bìrti di Rovereto e Giuseppe de Baldovini di Trento. E questa commissione ebbe a durare dai 20 decembre sino al primo settembre 1810, in cui prese piede la Prefettura del

Dipartimento dell’ Alto Adige. Col trattato di Parigi (28 febbraio) il Trentino non poteva più revocare in dubbio la sua destinazione: era stato associato, come diceva al suo tempo il nostro Barbacovi *) alla sua gran madre l’Italia, e quindi destinato a partecipare della sua grandezza, della sua gloria e de suoi destini. Ai primi di aprile si festeggiava in Trento il matrimonio dell’ umso ratore Napoleone coll’arciduchessa Maria Luigia, e vi furono i soliti spari d’artiglieria, e musiche, e luminarie

, ripartiva la mattina dei 22 giugno per Milano, accompagnato da suo fratello *) Considerazioni sulla futura prosperità de ’ popoli del Trentino ora riuniti al Regno d’Italia . Trento, 1810, pag. 3.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 488 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Re firmava in Milano la pace (6 agosto) ; pace paragonata ad un armistizio di dieci anni, che si fece con immenso sacrifìcio, e fu poi compensata condegnamente. Nel Trentino sì disponevano intanto le cose a nuovi ordinamenti : veniva distribuito il paese, allora popolato di 317410 abitanti, in sei capitanati distrettuali, riceveva una Reggenza, con sede in Trento, subordinata alla Luogotenenza d’Innsbruck (26 giugno 1849), veniva stabilita una nuova legge comunale provvisoria, e vi si introducevano gli

ufficj del censo, la tassa sulle rendite, una Camera di commercio in Rovereto, e le pubbliche assise presso le Corti di giustizia con l’in tervento dei giurati Nell’anno seguente sì fece in Trento la solenne inaugurazione del Senato della Corte superiore di Giustizia (l maggio 1850), ed otto giorni dopo fu sancita la legge circa la ristaurazione del Notariato (9 maggio). Più tardi ebbe luogo l’ inaugurazione della Camera degli Avvocati, alla quale intervenne il presidente del Senato dott, Antonio

di resistenza nel Trentino 3 ). i) Gioberti: Rinnovamento ecc. Parigi e Torino, 1851, I, pag. 519. 3 ) Allocuzione recitata in occasione della inaugurazione della Ca mera degli Avvocati. Trento, 1851, 3 ) Prato: Memoria citata , pag. 32.

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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 234 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
e il Papa si dava premura ad accrescere la grandezza della propria famiglia, giovandosi del papato, il Capitolo di Trento sì raccoglieva e nominava concordemente a Vescovo Bernardo Clesio (12 giugno 15i4)> arcidiacono, protonotaro apostolico, dottore in ambe le leggi, consigliere e luogotenente imperiale ì ). Nacque 1 anno 1485 da Ali- prando Signore di Cles e dalla contessa Dorotea Puchs ; la natura lo dotò delle migliori qualità di mente e di cuore, e coni’ egli si rese alla camera degli

studj, ottenne quello splendido successo che gli preparò la via agli onori, alle dignità civili ed ecclesiastiche. A Bo logna riportò la laurea dottorale, e di ritorno in patria, il vescovo Giorgio III, che gli avea già conferito nella sua chiesa un canonicato, lo trattenne in Verona, nominandolo suo consigliere. Indi lo invìo a Trento a fare parte della reggenza del principato, e quivi il Clesio si dispose ad accettare il grave ufficio che gli era stato assegnato dai canonici alla morte del vescovo

stione fu decisa in favore di quest’ ultimo, ogni cosa fu rimessa alla quiete. 11 Clesio, ottenute le bolle papali con la facoltà di ricevere gli ordini sacri da quel vescovo che più gli piacesse, e di farsi consa crare da due o tre vescovi 3 ), rinnova con Massimiliano quale conte del Tirolo, le consuete convenzioni, ed entra nel possesso del prin cipato. Trento mai vide feste che si potessero paragonare a quelle che .furon fatte nell’ occasione del suo esaltamento. Sembra che questo vescovo, primo

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 465 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
ai cittadini. A dì 20 marzo 1811 nacque al- V imperatore Napoleone un figlio che ebbe nome Napoleone Francesco e ricevette il titolo dì Re di Roma. Le feste che furon fatte in Trento per quest’ occasione coincidono con il tempo del battesimo conferito al neonato. Incominciarono con il giorno io giugno, e durarono tre giorni, e se le fecero in chiesa e fuori, le prime con messa e l’inno ambrosiano, presenti tutte le autorità e tra il suono festivo delle campane e gli spari fatti dalla fanteria schierata

le intemperie, e la petulanza del ragazzume le guastarono, e si vendettero a vilissimo prezzo. Quattro sole furono salvate, e son quelle che si vedono al vecchio palazzo municipale 2 ). Durante l’anno 1811 troviamo pure di notare 1 ’ andata del nòstro vescovo Emanuele Maria a Parigi (ló maggio) insieme con il teologo Battisti, allo scopo di assistere ad un consiglio nazionale ivi convocato per regolare gli affari di religione. Inoltre è da registrare lo stabili mento in Trento d’una congregazione di carità

diretta dal prefetto, 1) Tariffa delle monete che hanno corso legale nel Dipartimento del- VAlto Adige , e Tavole di raguaglio fra il valore del fiorino dell 3 Impero e quello della lira italiana e viceversa. Trento, Monauni, 1810, op. in SE 2 ) Ducati Gianaugelo : Memorie storiche. MSS,

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