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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 304 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Lodovico Madruzzo ed i Legati aveano concesso il privilegio di fare stampare i decreti promulgati nella sessione III dei 15 luglio 1563 *)* Molti coltivarono le arti del disegno, ed anche queste, come nelle lettere e nelle scienze, il Trentino n’ ebbe a segnalare di sommi. N’ è primo un figlio di sarte nato in Trento (1524), Alessandro Vit toria della Volpe. Alla morte del vescovo Bernardo Clesio contava . 15 anni di età, e quattro anni dopo, itosene a Venezia (26 luglio 154 - 3 ), entrò nello

studio di Sansovino. Il suo genio per l’arte non lo potè contenere tra le mura della sua citta natale, e cola presto si rese celebre nelle opere di scalpello, e nelle decorazioni in plastica. Ve nezia divenne il teatro della sua attività artistica, e vi morì (37 mag gio 1608), lasciando di sè quella fama, che non si estingue con ('aumentare dei secoli 2 ). Vincenzo Vicentini fu un altro celebre scul tore, del quale si nota la stupenda cantoria che è all’organo dì santa Maria Maggiore in Trento. Alla

stessa arte attese Giovanni Liiizo so prannominato Motschon. Ei fu di Pergine :i ), ed a Zurigo pose sulla fontana che è tra l’ Abbazia e XHotel de Ville la statua di Sansone che strozza un leone. Ma passato in Lucerna, una disputa religiosa da lui impegnata con il borgomastro lo rese prigione, e, ricusando di sottomet tersi alla chiesa cattolica, fu decapitato (8 maggio 1559). Nella pittura furon valenti un Girolamo da Trento, che nell’anno 1502 ci diede il dipinto in legno rappresentante

il Salvatore offerto da Pilato alle turbe, e Fede Galizia, figliuola di Anunzio che fu miniatore, e passò in Milano, dove la figlia ebbe a lasciare i migliori suoi lavori. Si di stinsero poi nell’ arte d’ intagliare in legno per uso di stampa Antonio Fantuzzì, detto anche semplicemente Antonio da Trento, sua patria, e Giambattista Cavalieri lagarìno , il primo allevato alla scuola del . Parmigianino, ed il secondo informato ai dipinti dell’Urbinate, dì Giulio Romano, di Nicolò Circiniano, e di altri

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Bücher
Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1890
¬I¬ tedeschismi del Trentino : opera dedicata alla strenua Società Pro-Patria
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Seite 99 von 122
Autor: Pilati, Silvino / interpretati da Tommaso del Murero
Ort: Rovereto
Verlag: Grigoletti
Umfang: 118 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Pilati, Silvino: Tommaso del Murero / Silvino Pilati. - 1890 - In: ¬I¬ tedeschismi del Trentino ; S. [94] - 118. - Sign.: II 5.575 ;
Schlagwort: g.Trentino ; s.Mundart ; s.Germanismus
Signatur: II 5.575
Intern-ID: 240667
da Verona, pernottò in Avio, il che mostra a particolar servitù che aveva quel castellano colla casa di Boemia, la qual sudditanza sta in legione inversa con quella dovuta al vescovo di Trento suo immediato signore. ') È poi da notarsi che la parte inferiore dell’ attuale V. Lagarina apparteneva forse in quei tempi a Verona. m # In tutto il sec. XIV frequenti furono le turbolenze del Trentino. Lo- ldovico marchese di Brandeburgo figlio dell’imperatore Lodovico il Bavaro aveva sposato nel 1342 Margarita

dalla Tasca-di-Mulo,ultimo rampollo dei conti del Tirolo di casa Goriziana. Egli avanzò pretese sul nostro vescovado, anzi s’impadronì di Trento. I Castelbarchi vogarono secondo il vento e rieb bero Castel Penede (segno dunque che nel frattempo lo avevano perduto se ora Io ricuperano) con Nago e Torbole tolti ai conti d’Arco partigiani del vescovo. * * # Essi seppero ingraziarsi sempre i nuovi padroni, e vediamo p. es. nel 1366 Aldrighetto Castrobarcense accompagnar l’arciduca Rodolfo nel suo

ci fu il vescovo di Trento che x ) Vedi la monumentale opera del Heinke: Il gius feudale comune ed austriaco con un estratto del codice feudale veneto ed una raccolta di decreti italici ed austriaci in materia di feudi, ti*ad. Casini. Bosio, Ve nezia, GatteL ’43. Voi. 4. 2 ) Margherita, detta dalla Tasca-di-Mulo (Maultasche), 1316-69, per una deformità della mascella, è figlia del Re di Boemia Enrico (| 1295), conte del Tirolo e duca di Carinzia e di Beatrice di Savoja. Sposò essa nel 1337 Giovanni

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