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Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 197 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
11 nostro Vescovo nell' anno 1439 celebrava (22 aprile) un si- nodo diocesano, che fu aperto da Giovanni da Capistrano, Minorità, con un’ orazione ciré s’intitola Speculum clericorum ; e nel seguente anno 1449 riceveva da Felice V il cappello cardinalizio, e i titoli di Legato a latere per la Germania, di Patriarca d’ Aquileja, e di am ministratore perpetuo del vescovato di Trento. Indi il Vescovo pas sato alcun tempo nel dare sesto a parecchi affari del suo vescovato, nomina in suo vicario

Giovanni vescovo di Feltro e Belluno, ed ab bandona la sua sede per recarsi a Vienna (1443), dove era stato promosso alla prepositura di quella cattedrale. Nella sua assenza av vennero in Trento rumori ed esacerbazioni non poche, causate dalla risoluzione che avea presa il Re de Romani di continuare nella reggenza del Tiralo anche dopo il termine fissato, I Tirolesi voleano che Federico rimettesse questa reggenza in favore dì Sigismondo, e contrariati, insorgono contro di lui: si radunano in Merano

i patti avessero il loro effetto 2 ). Circa questo tempo era canonico della ‘cattedrale di Trento Enea Silvio Piccolomini, che poi fu papa con il nome di Pio IL II nostro Vescovo lo conobbe di persona, ma non vide il suo esalta mento, essendo morto in Vienna il 2 giugno 1444. Fu sepolto so lennemente nella chiesa dì santo Stefano ; ma senza che il suo feretro fosse fregiato del cappello cardinalizio, attesa la neutralità osservata dai Tedeschi nello scisma 3 ). 9 Piccolomini JSnejs Sylvii Opera quce

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Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 198 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
CAPO XXII. Il vescovo Giorgio (II) Hack e i nuovi accordi con il Conte del Tirolo. (1445 — 1464). Il Capitolo della Chiesa di Trento, alla morte di Alessandro, seguendo le norme del concilio di Basilea elesse vescovo Teobaldo diVolkenstein, canonico della cattedrale. Ma papa Eugenio vi s’op pose, e nominò vescovo Benedetto, dì patria trentino e abbate di san Lorenzo fuori le mura. C’ erano perciò due vescovi, ciascuno sostenuto da un certo numero di partigiani. Lo scisma era bello e formato

un male peggiore. Concede a Federico re del Romani, con sua bolla del 1445 , vita sua durante, il diritto di no minare il vescovo nelle future vacanze della Chiesa dì Trento, di Bressanone, di Gurk, di Trieste e di Coira, esempio, che fu poi se guito anche dal pontefice Pio II, che con bolla del 1459 confermo la precedente. E quasi contemporanea alla sua bolla è la concessione fatta al Vescovo da lui creato della facoltà di consegnare all’Arci duca per cinque anni in custodia il castello del Buon

Consiglio con tre altre rocche per sicurezza e quiete, com’ egli diceva, della Chiesa 41 Trento E cosi andarono le cose sino all anno 1446, nel qual© Sigismondo, blandendo i popoli e i cittadini, si fa consegnare la città, le fortezze e le terre del vescovato per il corso di cinque anni, pro mettendo di corrispondere le rendite, sottratte le spese e i soliti stì- pendj, al vescovo che verrebbe eletto, o alla Camera vescovile, I due vescovi, stanchi finalmente della loro anormale posizione, si ritirano

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