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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 277 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
d’ Ostetricia e ricovero delle partorienti. Quest’edificio era un convento di frati Carmelitani fondato dal generale Galasso. ' A settentrione della città si apre la la valle còl piano denominato Campo-tren tino, un tempo fertilissimo terreno ed ora miseramente impaludato dalle frequènti inondazioni dell’Adige. Per esso passa la via di Germania. Storia. Trento, città dei Rezj e colo nia romana, è il monumento storico che il conte Giovaneili ci lasciò quasi ad ere dità di affelti. Sull’orìgine retica

di Trento sorsero varie questioni. Lo Stoffella di ceva: Trento non è di origine retica, ma fu edificata dai Galli Cenomani ; essa non era colonia, non era città, aveva un ter ritorio, sterile e ristretto. Il Frapporti ri fiuta le antiche tradizioni, la cacciata de gli Etruschi dall’ Italia superiore, l’inva sione dei Galli, e conehiude che nulla si sa intorno all’ origine di questo popolo-; modo assai agevole per liberarsi dalla fa tica di ogni ricerca. Sull’origine éeUca là questione ,è diffi cile

ritrovate in questi, ulliini anni, .dopo che fu agitata la quistione, .possono spargere qualche , luè me, e per esse è duopo convenire che i popoli-delle-valli dei Grigioni, della valle di Monastero alla sorgente dell’ Adige , delle valli del Nóce, di Fassa e di Badia, sono frantumi di quel popolo razenieo primitivo che restò Illeso dalle emigrazioni germàniche e al quale deve 1’ origine an che la città di Trento. Che questo popolo TRE 221 parlasse.lo stessa lingua che si parlava in Toscana lo assicura

Tito Livio favellando della potenza degli Etruschi avanti l’im pero romano. E’ certo, egli dice, che gli abitatori delle Alpi hanno la medesima origine, massimamente i Rezj , i quali conservarono, sebbene corrotto, il suono dello lingua. Se ciò non bastasse, i monu menti eti'iisclu scoperti in questi ultimi tempi nelle valli trentine formerebbero Una provo più sicuro. Cite Trento fosse colonia romana, il mo numento illustrato dal conte Giovanelli lo prova: che fosse città af tempi romani, abbiamo

esisteva an cora maestoso, e secondo Cassiodorb era maraviglia d.el mondo. - Sollo i Longobardi fu sede di un duca, e ì duchi Longobardi di Trento furono temuti e potenti per iriodó ; che A lòchi . duca di Trento, aspirava al regno d’Italia. L’ abate 'Secondo di Trento , celebre in quéi; tempi' per là sua santità-, fu chiamato in Monza a levare al sacro fonte il figlio dèlia regina Teodolinda, donde si può ar guire che Trento, anche dopoTimpero dei Romani, si conservò città forte e impor tante. Caduto

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 72 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
48 ARG dentine. 11 principe Alberto nell’anno '1185 rilasciò un privilegio ai lavoratori e pro prietari di queste miniere, col quale li esimeva dall’ ordinaria giudicatura, tolte le trasgressioni di polizia, c dall’ altro canto essi si obbligavano di pagare al principe un annuo tributo in due rate. Siccome il principe, seguendo la consue tudine degli antichi ducili Longobardi di Trento, fruiva di queste miniere senza un’ investitura imperiale , fu dall’ imperatore citato per questo diritto

a lui solo ser bato in tutta l’estensione dell’impero, ma nello stesso anno l’imperatore confermò. al principe Corrado di Trento questo di ritto esclusivo, Le miniere di Trento salirono in fiore sotto il principe Federico Vanga; il suo statuto montanistico deli’anno 4207 è il più antico documento di questo genere che si trovi in Europa - il più antico della Germania è ritenuto quello di Vence- slao II re di Boemia e Polonia esteso fra Fanno 4300 e 4305 e perciò d’un secolo posteriore al trentino

. Da quell’ epoca in poi le miniere del monte Argentario andarono in decadimen to ; in una vecchia cronaca montanistica della Germania è detto, che le miniere di Trento svanirono in un giorno, forse iperbolicamente accennando al loro diseio- glimento: certo, che verso la fine del se colo decimoquinto erano in piena deca denza, imperocché in una supplica di quel tempo che il Capitolo di Trento faceva al sommo Pontefice per una mitigazione delle annate, fra gli altri molivi era adotto pur quello del

49, Estimo fior, meranesi 5490 car. 59 t 'Villaggio situato nella valle di Testino, 40 miglia lontano da Condino. Curazia filiale della parocchia di Tur-r rano, ARA AGO, anche Dersago. Cìrcolo di Trento, comune del distretto di Male, Abitanti 452, case 23, Estimo fior, meranesi 4973 cai-,-42., Piccolo villaggio situato nella valle di Sale di sotto a Male, da cui è un miglio lontano,- -AA ARNO, Grosso rivo- che trae origine sul monte Cima grisa, diramazione della ghiacciaia di Adamello, bagna la valle

e talvolta vi cade la neve nel mese di giugno. La popolazione vive di pastoreecia e il 30 giugno e il 30 settembre d’ ogni anno si tengono due fiere di bestiami. Curazia filiale della parocchia di Livi- nalongo, diocesi di Bressanone. ARS1Q, Frazione del comune di Brez, distretto di Fondo, circolo di Trento, Villaggio alla destra della Novella tra Fondo e Gles dal primo dei quali è lon tano 2 e dal secondo 5 miglia,

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Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 79 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
si tengono di sotto ai medesimi. Ha qualche fabricato di buona architettura fra i quali meritano menzione quello del Magistrato mercantile e dell’al bergo della Corona. La congregazione di carità ha i seguenti istituti filiali: Un ospe dale, già nell’anno 1202 dal principe di Trento Corrado II consegnato ai Cavalieri dell’ ordine teutonico, e nel 1844 affidato alle Suore di carità ; all’ ospedale è con giunta la casa di ricovero e di lavoro; Un istituto di lavoro libero per fanciulli ed adulti

di Trento.Negli antichi documenti èchiamata Bausane, Bausana. Bosana, Bulsanum, Nell’ anno 4028 fu donata dall’ imperatore Corrado al principe di Trento, l’autenti cità di questo documento fu però messa in gran dubbio, il fatto certo, che i prin cipi di Trento non vennero che più tardo in possesso, nel quale si tennero i conti guelfi di Piano. Questi conti nel 4453 fu rono viluppati in fazioni ostinate di guerra coi ghibellini conti del Tirolo, e avuta la peggio dovettero cedere ai principi di Tren

to e ai conti del Tirolo la signoria di Bol zano, la quale venne ripartita in modo che delle rendite del comitato due terzi spet tavano ai vescovi e un terzo ai conti, Am bo le parti vi esercitavano promìscuo il diritto di giudicatura; la prepotenza di Mai- nardo Il valse a cacciare da questo diritto il principe di Trento, e di ciò la popola zione di Bolzano fece lagni e tumulto per cui Mainardo nelfanno4277 venne addosso alla città colla forza dell’arnii. Enrico figlio di Mainardo restituì ai principi

di Trento i loro antichi diritti, restarono però i con flitti fino all’ anno 4462, nel quale il prin cipe Giorgio venne ad un accordo coll’ar ciduca Sigismondo intorno a Bolzano, in vigore del quale cesse all’arciduca intera mente quella giurisdizione colla solita ri serva delle decime- Stesero anzi un istru- menlo di locazione duratura per anni sei e che rinnovata per altretanti , continuò poi tacitamente, fino alla permuta dì Bol zano con Pergine. Questa permuta seguì nell’ anno 4534, nel quale

Bernardo car dinale e principe di Trento cedette all’arci duca Ferdinando la città e il distretto dì Bolzano , e dall’ altro canto Ferdinando cedeva al principato di Trento la signoria di Pergine colle terre e villaggi del di stretto.

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Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 326 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
270 VEZ gitmgimento SI monte st dirompe verso l’Adige in balze ove non si trova passag gio. Più in giù , di fronte alla città di Trento, si trova una gola chiamala il Buco di A eia; s’inalza poi a considerevole al tezza col Rondone (alto piedi 7100 o me tri 2332) dal quale diramatisi i monticelli di Vezzaiio e Caiavìnoe. continua col monte Campo liti olii« divedine. La ealena occidentale si accosto più allo formazione dolomitico, si eleva lino u piedi 762!) o metri 2403 da! livello del mare col

a mezzodì del distretto. Questo territorio conserva delle memo rie romane. Vezzano è nominato neh’iscri zione romana di Toblino , nella quale il primo apparisce col nome di f'itinnum, il secondo con quell» di Tublinntes. Vezzano conservò l’antico nome anche ne'tempi posterióri, e collo* stesso si trova noverato da Paolo Diacono fra i castelli distrutti dai Franchi nella Calata die fecero ni tempi de' Longobardi sul trentino. Essi VEZ mossero da Trento ove si rese loro l’an tica Verruca ; presero

e distrussero il ca stello di J'hitnium e volgendo verso ì’ar- clieie trovarono sulla strada Brìsininn ■(Brusiuo), un ultra castello che pure di strussero. Ciò seguiva nell’anno 390. Da quell’epoca fino ai dami in enti del seco lo XI e XII, ove cominciano le prime investiture feudali del principato di Trento, non abbiamo altra memoria dei luoghi di quei distretto, il castello minima di To- blitio si presenta ben presto come castello feudale e In casa che teneva quel feudo portava il nome dal luogo stesso

, Odorier» di Toblino è nominalo in tuia carta del 4124, a cui successe Ottone con suo ni pote Federico, e nelle investiture dui 4204 fino al 4233 è sovente nominato Turri- scendo di Toblino Questa castello passò in potere della casa di Campo e presente- mente è un possedimento rurale dei conti Wolkenslein di Trento. Del castello Brusii!» distrutto dai Fi an chi non fassi piti menzione; ma non molto lungi dallo stesso si presenta nei più an tichi documenti della chiesa di Trento il castello

di M ad ni zzo, Ove risiedettero due famìglie feudatarie del principato; la prima originaria del castello medesimo, la quale si astnise verso la fine del secolo XIV; Val - traccile trae origine dagli amichi fetnla- litrj di Dcitno, si »stinse nel 4638, e fu quella clic, diede tu serio, di cardinali i «piali per 449 anni tennero il dominio della città e principato ' di Trento. Li giurisdizione feudale dei due castelli sembra esser stata assai limitala; quella di Mudi uzzo alle sole terre della parroc chia

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Jahr:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Seite 102 von 379
Autor: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Ort: Milano
Verlag: Aliprandi
Umfang: 374 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 79.502
Intern-ID: 333735
municipali — e questo non fu poco nello sviluppo civile, morale ed economico di cotesta regione chiusa fra i monti — furono riconosciute a Trento, come per tutte l’altre città italiane obbe dienti a Roma. Memorie antiche e monumenti rinvenuti parlano dello splendore cui era salito il municipio di Trento ai tempi dell’imperatore Claudio. Vedi, fra gli altri, la famosa tavola clesiana, trovata nei Campi neri di Cles, in valle di Non o Anaunia nel 1869, e spiegata da uno che é troppo in. alto

nelle scienze' della storia e della archeologia per soffrire di parti- gianerie o prendere abbagli: nientemeno che Teodoro Mommsen. È un editto di Claudio conferente la cittadinanza, romana ai popoli dell’Anaunia, emanato l’anno 46 di Cristo, ai 15 di marzo, e nel quale il Municipio di Trento, a cui gli panauniesi dovevano sempre restare obbe- ■ dienza, è qualificato per splendido. ' Nel travolgimento dellTmpero Romano, la sorte del .Trentino non è disgiunta per nulla a quella, di tutta l’Italia

, dell’arte, del piacere, della vita di questo mondo, della natura. Ed il Cristianesimo, portato fra i pagani della Gallia Cisalpina da predicatori venuti- dall’Oriente, è introdotto nella valle trentina da Ermagora d’Aquileja : ed un tal Giovino è il primo vescovo di Trento — continuatore dell’opera d’evangelizzazione di Ermagora, e precursore del famoso Vigilio, canonizzato protettore dei Trentini. Il Cristianesimo non salva il mondo romano dalle invasioni dei barbari e dalla.barbarie susseguente: anzi

affretta le une e completa l’altra. -Goti, Visigoti, Ostrogoti, Unni, scorrazzano pei campi italiani e giungono a Roma, scen dendo da ogni parte delle Alpi, orientali. ■ : ' Caduto l’Imperó d’Occidente, il regno dei poti fa di Trento une delle sue provincie: e delle piu: importanti, perchè antemurale alla irruzione di altri barbari,' più barbari dei Goti, che a questi invidiavano' già la ricca preda fatta in Italia',, E ricacciati i Goti dai Greci, oltre l’Alpi, e venuti i Longobardi — non meno barbari

nè 'bellicosi dei Goti ■—chiamati dalla .vendetta di Narsete, l’eunuco che assaporata.la voluttà della,gloria e del potere non voleva ritornare al gineceo, Trento diventa con tutto il resto dell’Italia superiore, Longobardia: ed Alboino, a guardare il passaggio delle. Alpi, vi mette per duca Evino, uno dei suoi più fidati ' generali. Continua sempre, come si vede, indissolubile il nesso fra la storia particolàre di Trento e il gran quadro della storia generale d’Italia.' , Nè diverso accade per l’irruzione

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 143 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
cipalmente a Monaco in Baviera, dove ] viene impiegato, assieme a quello di Goe flan, nelle nuove costruzioni. Però il tra sporto dalla cava fino al piano per rag giungere la strada postale riesce molto difficile e scabroso. Parocchia dipendente dal decanato di Schlanders, diocesi di Trento, * LAATSCH. Circolo dell’alta Venosta, comune del distretto di Glorenza, Abitanti 687, case 92. > Villaggio della vai Venosta situato in riva all’Adige un miglio a ponente da Glo renza, Parocchia dipendente dal

decanato di Mais, diocesi di Bressanone. LACEDEL. Frazione del comune dì Ampezzo, distretto dello stesso nome, cir colo di Posteria, LAGARINA. Àmpia ed amena valle, la quale comprende il paese che si estende dalle vicinanze di Trento fino ai confini della provincia di Verona, Sul nome di questa valle corrono diverse opinioni, la più probabile è quella che verso la Chiusa di Verona l’Adige intercettato nel suo corso per dirupamenti dì monte, dei quali si vedono le traccie, si formasse un lago

e Ghibelline la vai Lagarina acquista un’importanza nella storia del principato di Trento, Essa fece parte di questo principato e venne donata al ve scovo di Trento dall’imperatore Corrado nell’anno 4027.1 signori di Castelbarco vi allargarono il loro potere, e Guglielmo di Castelbarco sul principio del secolo XIV la possedeva tutta senza eccezione. I Veneziani la conquistarono, ma non si tennero a lungo, ed occupata dagli Au striaci essi si anidaronorin Roveredo, e re stituirono al principato di Trento

di Trento.

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 55 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
gnoria, c sebbene e i Vescovi e i Papi e gl’ imperatori vi sì opponessero, smem brarono tuttavia notabilmente il principato, pigliando per se aleoni traili di paese che appellaronsi Giurisdizioni. Del resto, salvi ne’Conli del Tirolo i pri vilegi d’Àvvocazìa stabiliti da replicate convenzioni che si dissero Compallate , e salvi i diritti di supremazia negli Imperatori, i Vescovi Principi di Trento furono sovrani indipendenti, il che provarono coll’essere in questo paese le gislatori, e col

. La città di Trento sostenne sempre una specie dii municipale indipendenza. Di che luminosa prova è che essa faceva da se i proprj statuti sottoponendoli soltanto all’approvazione de’Vescovi Principi. Colla pace di Luncville, 4802, fu questo principato trasferito in potere del- l’Àustria,che lo unì alla provincia del tirolo. Presto dopo fece parte del regno di Baviera, poi di quello d’Italia, fondato e retto da Napoleone e finalmente fu riunito al Tirolo. Le principali epoche della storia Trentina sono

le seguenti: L° Fondazione di Trento, anteriore, secondo ogni probabilità, a quella di Roma. 2.° 11 Trentino soggetto per intero ai Romani, a’tempi di Ottaviano Augusto. 3.° Venuta dei Longobardi e stabilimento del longobardico regno , dii cui il Trentino fu pro vìncia, sul finire diel secolió Sesto. 4° Conquista falla del Trentino da Carlo Magno e fondazione del nuovo regno d’Italia, alla fine del secolo oliavo. 5.° 11 Tren tino divenuto principato ecclesiastico sul principio del secolo undecimo

è ehe trentino fu quel Secondo, caro ad Agilolfo re de’ Longobardi, ed a Teodo linda sposa di lui e vedova di Autark dal quale trasse Varnefrido. noto sotto it nome di Paolo Diacono, parte delle istorie de’Longobardi. E venendo a’tempi a noi più vicini, la città di Trento court un Martini Gesuita, di cui si hanno relazioni su l’Impero della Cina; un Sardogmi, che ridusse a facil metodo la teologìa; un Giacopo Cresseri e un Gmiilolti , versatissimi nelle antichità, spe cialmente trentine

7
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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 54 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
•1790 sacerdoti secolari 502 . sacerdoti regolari 296 monache io ordini religiosi cioè, di S. Benedetto^ de’ canonici regolari di S. Agostino de’ Francescani, de’ Cappuccini, dei Minori conventuali dell’ Immacolata , dello vergini Inglesi, delle Orsoline, di S. Chiara, delle Servite, delle Benedettine delle Figli« della Carità , delle Suore del terzo Ordine di S. Francesco, delle Suore di S. Vincenzo di Paola. Quando Trento col suo ampio territorio formava parte dell’antica Rezia, reg- gevasi

volontaria sforzata dedizione questo li bero paese. Dopo la guerra retica , postivi presidj, vi dominò alla sua foggia Augusto, se non che sotto gli altri romani imperatori, essendo Trento divenuto colonia, il rcggimenlo fu misto, cioè monarchico c popolare. Dopo le incursioni di Odoacre signoreggiovvi Teodorico re d’ Italia a suo talento , e così fecero pure gli altri principi Golì. Scacciati questi dai generali di Giustiniano, restò il Trentino per breve tempo soggetto al greco Imperatore. Vennero

titolo ora di Duchi, ora di Conti, ed ora di Marchesi. E convicn notare che, già dal tempo in cui reggevano i Franchici vescovi di Trento ebbero, ora più, ora meno, parte ancor essi al temporale governo. II vescovo Odescalchi usò, nel secolo nono, de* beni della Chiesa per animare c premiare chi la difendeva , non facendolo il Re , dagli Ungaci oppressori. II vescovo Manasse fu, nel decimo secolo, Marchese, ed ebbe soldati, cui coman dava per un suo chcrieo. Ottone Magno ed i suoi successori

il tilolo e la dignità di Principi. Alcuni Conti del vicino Tirolo , fallisi avvocati o proiettori della Chiesa di Trento contrastarono ai Vescovi la temporale si-

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Jahr:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Seite 103 von 379
Autor: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Ort: Milano
Verlag: Aliprandi
Umfang: 374 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 79.502
Intern-ID: 333735
dell’Impero, perchè dall’Impero il Papato c Roma ne avrebbe rotratto — almeno si pensava — maggior potenza e splendore. Sacrificati i Longobardi alla politica del Papato ed alla rivolta nazionale contro la grettezza della loro monarchia militare, col rinnovamento deU’Impero d’Occidente nella persona di Carlo Magno, Trento di duchea, fu trasformato in marchesato feudale: subendo tutte le vicende che nel secolo della dominazione carolingia subì l’Italia. Più d’una volta, in questo secolo

tenebroso e nei successivi, Trento e le sue valli furono percorse dagli eserciti degli imperatori scendenti a riaffermare la fuggevole conquista, od a prendere in Roma la corona imperiale: o risalenti decimati e disfatti a rimpolparsi d’armi e d’armati nei paesi d’oltremonte. Né durante il secolo decimo, in cui si avvicendarono tra Pavia, Verona, Spoleto e Roma e Germania, re ed imperatori, quali Berengario del Friuli, Guido, Lamberto, Arnolfo di Carinzia, Lodovico, Rodolfo, Ugo, Lotario, Berengario

contro la politica delle monarchie, feudale, opprimente, non rispondente ad alcuna delle tradizioni allora rimaste vive nel pensiero e nel desiderio dei popoli. Da Trento anzi, fatta la Pasqua del 1004, si parti Arrigo di Bamberga, chiamato dalla rivoluzione italiana, contro la forma monarchica feudale del regno per dare nel nome dell’Impero da lui incarnato, il colpo di grazia a quella forma che per tanti secoli non doveva più risorgere, alla sua volta personificantesi nel marchese d’Ivrea

e re d’Italia, Ardoino. E quando, nel procedere, del secolo undecimo cominciarono cogli albori della vita comunale — esplosione di vita tutta italiana scendente in linea retta dalla tradizione antica, e non obliata di Roma — i primi bagliori del rinascimento, l’aurora d’una nuova epoca,.Corrado il Salico, a favorire la gestazione e lo sviluppo dei futuri Comuni, contro il feudalismo militare, molestia e pericolo permanente dell’ Impero, come fece per altre città, trasformò il marchesatp di Trento

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 162 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
. Le famiglie nuove lavo rano e risparmiano tanto finche possono fabbricarne una. I cittadini le hanno co mode e grandi. La valle tutta è. sotto la giurisdizione ecclesiastica del vescovo di Trento, I sa cerdoti, secolari e regolari, vi sono molto attivi, è menano una vita quanto ai beni temporale non invidiabile. I templi e le cause pie sono sotto la tutela dei giudiziì distrettuali, ni quali si dee rendere conto dell’amministrazione delle loro rendite in vero assai tenui. Nel politico dipende la Naunia

dal Go verno del Tiralo , per mezzo del Capita nato del Circolo di Trento, ed è retta immediatamente dai giudici distrettuali di Cles, di Fondo e di Mezzolombardo. Nes sun signore vi esercita più alcuna giuri sdizione. Ogni comune ha un sindaco, R quale è mar chiamato Capo comune. Gli abitanti non intendono altra lingua clic quella d’ Italia, e parlano un linguag gio che li manifesta italiani, essendo la piò parte de’ loro vocaboli di origine latina ed italica. Usano però anche molte dizioni

, e lo scontro ebbe luogo in campo Hotaliano , che si crede essere Campìaszo, non lungi dalla Rocchetta. NEGRANO.Frazione del comune di Povo, distretto di Divezzano, circolo di Trento.

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