Trento ed il Trentino 113 ■ % La fontana dallo stile barocco, un po’ rigonfio e frondoso, del secolo scorso, attira subito l’attenzione, tanto di chi vuol entrare in Duomo, per la porta laterale — antico e mirabile portale a colonnette svelte-c sottili, dovuto, dicesi, ad Adamo d’Aurogno, uno dei maestri costruttori del tempio, morto nel 1212 — quanto di chi vuole attraversare la piazza onde osservare da vicino gli affreschi delle Case ai Portici. Questa fontana, di vari marmi, formata da tre
libro: Trento con il Sacro Concilio ed altri notabili, edito nel 1672, di queste pitture già allora esistenti, parla così: « Sono le pitture di questi luoghi di città assai lodevoli: ma cedono a quelle, che stanno « in faccia della Torre di Duomo su la piazza, dove in gran varietà parlano le figure a scurcio,- « motto e geroglifico, rispondendo quelli che scherzano sulla Torre stessa e dirimpetto ». —■ Delle pitture della Torre non si hanno più traccie: queste delle due Case ai Portici, sono abba
torre che le sorge al lato destro: e dal tronco di torre che doveva far riscontro alla prima, ma che rimase, per tante ragioni, delle quali forse la spesa è la maggiore, tronca ad un dato punto. Sia all’esterno che all’interno, il Duomo di Trento appartiene a quel numero, abbastanza rilevante in Europa, di cattedrali- che ponno considerarsi, in relazione ai tempi nei quali sorsero, per monumenti insigni del patriottismo, del pensiero e della fede,'fra le popolazioni che li vollero e che per due