il Yescovo nominò liberamente il parroco eli Folgana nel 1601, e un' altra volta nel 1606. Ma morto nel 1630 il parroco Dei Fattori, tornarono in campo clispiacentissime scene, non più in causa elei Signori di Beseno, ma degli stessi Folgaretani. Concios- siachè, avendo il Vescovo nominato nel febbraio del 1631 alla vacante parrocchia il giovane sacerdote Pietro di Andrea Scens- bergher di qui, i Folgaretani rifiutarono di accettarlo ; e allegando varie eccezioni sull'età, sulla sanità, e sulla
probità dell'eletto, ottennero dalla Curia Patriarcale di Aquileia favorevole rescritto. Don Pietro si appellò a Roma, e a Roma fu confermata la nomina di lui, e imposto ai Folgaretani di riceverlo come parroco, sotto pena dell' interdetto. Al solenne ingresso delio Scensberglier erasi, fissato il giorno 24 aprile del 1633; ma i Folgaretani osarono impedimeio, ricusandogli ostinatamente le chiavi della Chiesa e della Canonica. Allora fu pubblicato l'interdetto ; venne chiusa la Parrocchiale e sospesa
ogni sacra funzione, lasciato però un sacerdote che supplisse alle necessità degli infermi. Un tanto castigo non potè nullameno cambiar di risoluzione i Folgaretani, ad onta che in quella stagione istessa un morbo pestilenziale desolasse le famiglie, specialmente sul maso di Costa-, sicché i provvidi Superiori pensarono meglio di indurre il Scensber glier a rinunziare a questa parrocchia, concedendogli invece quella dei Santi Apostoli Pietro e Paolo in Trento, come diffatto avvenne nell'agosto del