. Il vescovo di F. è uno dei cardinali dell’Ordine dei vescovi, che nei primi tempi risiedette a Labicum, A donde, nel un, il vescovo Bovo passò a Tusculo. Con Mia distruzione di questa città la sede episcopale venne »trasportata a F., diventandone primo card, vescovo Ni- Wcola de Romanis (1205). Tra i presuli vanno ricordati : »-Egidio, inviato da Giovanni XII in Polonia nel 964; ® Giacomo de Vitry (1228), dotto avversario degli albi- ffResi; Pietro Giuliani (1273), archiatra di Gregorio IX à« poi papa
Giovanni XXI; Berengario di Predo! (1309), .^collaboratore di Bonifacio Vili, nel Liber sextus decre- i%' 'alium ; Baldassare Cossa (1419), già Giovanni XXIII, if: -ipo la sottomissione a Martino V; il Bessarione (1449); -.Alessandro Farnese (1519), poi Paolo III; Giov. Pietro v|r'-trafa (1550) poi Paolo . IV; Lorenzo Corsini (1725), poi Clemente XII; Enrico Benedetto duca di York (1761- 1807), che regalò alla biblioteca del Seminario una rara collezione di libri; Bartolomeo Pacca (1818); Francesco
Saverio Castiglione (1821), poi Pio Vili. Monumenti. - In Tuscolo sussistono, oltre le mura poligonali, le rovine di un teatro, dell’anfiteatro, di una cisterna e di un portico. Il Duomo fu disegnato da C. Rainaldi e da P. De Rossi (sec. xvn), con facciata (1697- 1700) di G. Fontana ed affreschi di A. Pozzo, come.nella vòlta del Gesù, costruita da Pietro da Cortona. Da segna lare anche la chiesa di S. Maria, già esistente nel sec. ix; l’episcopio, iniziato sotto Pio II; la chiesa dei Cappuccini (sec