fu Negro, Pala di Grimo , una volta cursore di Mezo Corona, cioè gli otto arbitri nominati dal capitano, dagli ufficiali e dagli uomini delle ville di Mezo Corona da una parte, e dal capitano e sindaco e dagli uomini di Mezo 8. Pietro dall' altra, per la detta questione in causa dei pascoli e beni comunali siti sulla linea da Ponte Alpino fino all’A dige, deliberano, dato il giuramento, di mandar ad effetto il sopra detto compromesso, entro un dato termine. Il l.° luglio successivo, nella villa di Mezo
Corona, luogo solito, presente il Sig.r Guglielmo Azaeulo, Anelo Aponte (sic: il manoscritto è molto scorretto), Corrado detto seoale, Nicolò del fu Conso, Siccherio sarte di Motarai, Antonio del fu Otone di Mezo s. Pietro, e Tura del fu Olivero ed altri testimoni], i suddetti otto arbìtri, unanimemente pronunziano formale sentenza, riconoscendo la questione ben dil’- 1 Notiamo questo, perchè ci conferma che lo statuto di Trento esisteva già, e certo scritto, ed aveva vigore per tutto il Principato