Biénza e dell' Isar co e tutto ]' Ampezzano, appartengono al vescovato di Bressanone, anch'esso oggi suffraganeo di. Salisburgo, originariamente di Aquileia, che si estende al di là del crinale alpino, co ni premieri do Innsbruck e il resto del Tirolo col Vorarlberg. Nei limiti dell'Alto Adige annovera 8 deca nati : Ampezzo, Livinallongo, Bressanone, Brunico, Mälles, Marebbe, Türes e Stìlves. Alla diocesi di Coirà, suffraganea di Ma,gonza, ma che una, volta dipendeva da Milano e comprendeva buona
dalla conquista romana. E difficile stabilire i limiti di tale conquista; ma all'epoca repub blicana, sebbene questi territori fossero abitati da genti ancora irrequiete, i romani ritenevano di aver portato il confine d' Italia al Brennero, sul crinale delle Alpi, chiamate dalla città più impor tante della Val d'Adige, Alpes Triäentinae. All'epoca imperiale, quando con Dm so e Tiberio la conquista romana si spinse oltre il Brénnero sul versante alpino settentrionale, e Augusto fondò a, difesa
d'Italia la provincia Bética che insieme al Nórico comprendeva il nodo centrale alpino fino al Danubio, il confine del Municipio Tridentino, che era aggregato alla, X- Eeg'ione d'Italia, venne portato verso la, Chiusa di Bressanone ad oriente, e presso Merano ad occidente. Due lapidi ci assicurano che a Sabiona, a sud-ovest di Bressanone, e a Parcines, sulla stretta di Teiles sopra Merano, v'erano due stazioni di gabellieri, ciò che indicherebbe che lì presso passava il confine. La X Regione d'Italia