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Bücher
Kategorie:
Recht, Politik
Jahr:
1894
Österreichische Reichs- und Rechtsgeschichte : ein Lehr- und Handbuch
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Seite 284 von 598
Autor: Werunsky, Emil / von Emil Werunsky
Ort: Wien
Verlag: Manz
Umfang: VII, 989 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: In Fraktur
Schlagwort: g.Österreich;s.Recht;z.Geschichte Anfänge-1894
Signatur: II 109.498/1
Intern-ID: 132993
augustissimae. dorous Austriacae in comitatum dominosque comites Arcenses iurisdictio, Oeni- ponti 1679. — de gesti, Memorie genealogiche sulla nobile famiglia ^Trentina de' Belenzani , Verona 1896. — Gerold, Il castello di Bel vedere in Val di Pine. Il castello della Piatta — La „Fagitana'. di Paolo Diacono, in: Trid. I und II. — Cicalini, Le origini della nobil famiglia dei Bertelli illustrate da un secentista, in: Riv. Trid. VIII. Besp. von Neugebauer in: FMGTV. VI, 174f. — Jnama, Nobile famiglia dei

castello di Caramala (in: Valle del Chiese), Trento 1887. — G. Jnama, Antichi dinasti di Castel Coredo, in: Riv. Trid. IX. - Äußerer, Die Herren von Schloß und Gericht Castelcorno im Lagertal (Vallagarina) in: Jahrbuch der heraldischen Gesellschaft Adler, N. F. XXI. Besp. von Neugebduer in: FMGTV. VIII, 260f. Ins Italienische übersetzt von Perini und Tamdnini in: San Marco III. — Jndma, Il castello e la giurisdizione di Castelfondo nella Valle di Non, in: A. Tr. XV. — Papaleoni, Le vicende del paese

e castello di Mer lino (in: Valle del Chiese), Trento 1888. — de Festi, Genealogia Clesiana, in: A. Tr. XV. — Ladurner, Die Edlen von Enn, in: ZFTB. III. F., 13. H. — de Festi, Genealogia dei nobili dinasti d'Egna (Enn, Neumarkt), in: A. A. A. Serie III, v. 10. Unter dem- / selben Titel auch in: Alto Adige V. Besp. von Neugebauer in: FMGTV. IX, 154f. — Alberti d'Enno, I Signori di Enno ora Conti degli Alberti d'Enno, in: Trid. IX und X. — de Festi, Me morie-genealogiche della nobile casa Pesti nel

Trentino, Pisa 1888. — Bottelli, Notizie intorno al castello di Fiemme e suo comitato, Trento 1899. — Balduzzi, I Signori di Firmian. Memorie genealo giche. Pisa 1878. — Ladurner, Die Grasen von Flavon im Rons- berge, in: AGAKT. V. — b. Jaksch, Die Abstammung der Grafen von Flavon im Nonstale, in: FMGTV. III, 233f. — Gar, Memorie intorno alla famiglia Graziadei, Trento 1862. — Äußerer, Schloß und Gericht Grumesberg, in: ZFTV. III, 54 (im obern Zimmertale, Val ài Cembra). — Suster, Del castello d'Ivano

. A. Serie III, v. XV. — Papaleoni, Studi Lodroniani, in: Archivio storico italiano Serie V, t. 47, p. 414f. — Giuliani, La storia dei Madruzzo, in: Trid. VII. — Menapace, Malgoio nella pieve di Torra, castello, signori, villaggio e territorio dello stesso nome, in; A. Tr. VIII. — Juama, Famiglie e castelli de' Malosco e de' Vasio nella Valle di Non, iti: A. Tr. XIX. — De Vigili, La famiglia Metz e il significato di questa parola nei documenti medie vali, in: A. Tr. VIII. — Reich, Castelli della vecchia

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Seite 54 von 91
Autor: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Ort: Innsbruck
Verlag: Selbstverl.
Umfang: [40] Bl., 11 Taf.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text ital. und dt.
Schlagwort: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Signatur: IV 301.953
Intern-ID: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — da Roma, dove dipingeva nella Basilica di S. Pietro, alla corte dei Papi in Avignone nel 1336, da dove ritornò poi a Siena e a Firenze) e Riconi d'Arezzo, inoltre i pittori Matteo di Giovanni e Pietro da Viterbo, dei tre ultimi è dimo strato che negli anni 1343 e 1344, ma certo anche prima dipinsero in Avignone insieme a pittori francesi, cosi si può ben ritenere che pittori italiani, che furono prima in Francia, siano venuti anche

a Trento a dipingere nel nostro Castello. — Simone Martini ebbe in Avignone speciale incarico di eseguire il ritratto del grande poeta Petrarca, che soggior nava alla Corte dei Papi. E certo che a Trento almeno non molto più tardi e non molto prima dell'esecuzione dei nostri quadri dei mesi, hanno lavorato pittori italiani, come appare dall'affresco sulla parete interna della facciata principale del Duomo, rappresentante una chiesa con campanile e in mezzo S.Vi gilio tra quattro Angeli, il quale

1300. Simili costumi appariscono anche in certe figure degli af freschi eseguiti nel 1332 in S. Maria in Porto Fuori in Ra venna, così pure negli affreschi di Simone Martini, affre schi che rappresentano la Vita della Vergine e che si trovano in S. Lorenzo in Napoli, come pure in qualche figura degli affreschi del palazzo dei Papi in Avignone. Nel Castello di Avio (edificato nel secolo XÌII), che an cora avanti pochi decenni apparteneva ai Conti di Castel- barco, vi sono affreschi che dovrebbero

esser stati dipinti da un contemporaneo di Giotto e che si trovano sulla pa rete di un locale al primo piano in un fabbricato staccato dal castello e rappresentano scene prese dalla storia di questa nobile famiglia. Da tutti gli argomenti fin qui portati possiamo con tutta ragione conchiudere che gli autori delle nostre opere siano pittori italiani, i quali però mostrano una influenza strani era, influenza dovuta specialmente ai Vescovi tridentini di quei tempi, che non erano italiani ed è ancor più

facile a spiegarsi, se gli stessi pittori, che lavorarono nel Castello, dipinsero forse anche in Avignone. Si deve però osservare che le figure secondarie e le parti accessorie in generale sono certo da attribuirsi a specialisti di questo genere, da non confondersi cogli autori delle figure e delle parti principali. Si aggiunga inoltre che l'uso della lettera ,,w' per ,,u' in Tawro nel quadro di aprile era una maniera di scrivere antica tedesca, che non può però formare una prova che il pittore sia

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Jahr:
[ca.1956]
Guida di Cavalese e di Carano, Daiano, Varena, Castello, Molina, Predaia, Stramentizzo
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Seite 27 von 37
Autor: De Marchi, Giuseppe ; / Giuseppe De Marchi
Ort: Rovereto
Verlag: Manfrini
Umfang: 35 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: I 100.175
Intern-ID: 329331
1 Conti bavaresi di Bolzano, divenuti poi Appiano ed i loro rami di Ultimo, attraverso i Feudatari di Castel Enn-Caldiff, presso Egna, dominarono per lungo tempo il territorio. Nel 1253 (15 luglio), il possesso passò ai Conti del Tirolo. Come già accennato nel 1310 il castello venne distrutto, ma ì Feudatari mantennero qui i loro posse dimenti e privilegi, formando la Contea di Castello (1313), che com prendeva Molina, Predala, Stramentizzo, Valfloriana, Capriana, Forno ed in seguito Anterivo

: capoluogo era Castello. Con tutto ciò la popolazione del borgo faceva parte della Co munità ed aveva gli stessi diritti delle altre Regole, tranne che negli affari giudiziari. In questi era sottoposta allo statuto della Contea. Ciò fino al 1777, quando la Contea, in seguito a permuta, passò al Principe-vescovo di Trento. Maria Teresa, l'erede dei Conti Tirolesi, mantenne però certi suoi diritti sulle selve di Cadmo e Pameveggio, che divennero in conseguenza demaniali. Già nel 1360 vi era un proprio

cappellano. La Curazia risale al 1659 e comprendeva Molina, Stramentizzo e San Lugano. Quale capoluogo della Contea o Comitato, Castello assunse dal 1314 al 1777 una notevole importanza poiché i Conti (gli Enn - Caldiff vassalli dei Conti del Tirolo e dal 1473 i Conti Firmian) vi tenevano i loro impiegati. Le nonne giuridico-amministrative erano ad indirizzo democratico, modellate su quelle della Comunità fìemmazza. Vi era un Vicario del Conte, che teneva giustizia in Vallinor, un Dogano, capo del popolo

e dallo stesso eletto il 30 aprile, i Giurati del Banco, 3 di Castello e 4 delle Ville, il Notaio, l'Officiale o servo dell'Ufficio, Saltan! Regolarti. Le Osservanze Consuetudini furono poste in iscritto nel 1605. Nei secoli passati il paese fu più volte semidistrutto dagli incendi, difficili a spegnersi per la scarsità d'acqua (1733 - 1805 - 1815 - 1S53 - 1860). Questa, fino al 1865, si doveva estrarre da pozzi (ne esiste imo in piazza e uno a Vallinor). Oggi il villaggio dispone invece di abbondante

acqua potabile, proveniente dalle sorgenti di Varena. In località Zelor furono scoperti relitti dell'età del ferro, esposti nel museo presso il palazzo della Comunità. Ad occidente del paese, in una cava di sabbia,, vennero alla luce numerosi scheletri di soldati tedeschi e boemi dei reggimenti Starenbergh e d'Alton che si erano accampati in Fiemme durante la guerra di successione spagnola e morti di colera. Castello comprende le frazioni di Molina, Predala, Stramentizzo e quindi come comune conta

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Seite 60 von 85
Autor: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Ort: Feltre
Verlag: Tipogr. Zanussi
Umfang: 80 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 104.059
Intern-ID: 151174
vicini della Comunità di Flemme e partecipi nei godimenti comuni. Da questo rapporto di nesso giuridico alla Comunità furono estranei : Ca priata, Stramentizzo, Valfiorana, Sover e Carbonare. Questo Comitato venne incorporato dai Conti del Tirolo alla loro Signoria o Giurisdi zione di Emi - Caldi/, la quale almeno ne' tempi a noi più vicini, ol tre la Contea di Castello, comprendeva Egna - Montagna Bronzolo - Al- dein - Radein e Anterivo, formando in tutto 5 Quartieri, di cui uno Ca stello

- Anterivo, — Già fin dal principio del secolo XIV si trova che i conti del Tirolo avevano costituito in Castello un foro, regolare per l'amministrazione della giustizia, resa da un Vicario subalterno del Ga- staldione di Egna ; mentre prima si servivano a ciò del Degano anche per le indebite intromissioni ed ingerenze nelle faccende della Comu nità, come appare da un laudo riguardante boschi e legnami del 1270, placidato e ratificato da Delaido Degano di Castello; sebbene per Ca stello, facente parte

della Comunità, vi fosse un proprio rappresentante. Nei tempi primitivi l'amministrazione della giustizia, come nel restante della Valle, si rendeva dietro norme consuetudinarie tradizionali, ma poi sotto l'inflenza degli Eppan ed in seguito dei Conti del Tirolo s'in trodussero norme giuridiche più dettagliate e tasse relative da pagarsi. — Cosi già nel 1293 fu determinato e statuito qual tassa doveasi pa gare per crimini perpetrati in Castello, e nel 1303 coli' approvazione del Capitano e Vicario

Uto Juvene in sulla piazza di Castello si fissarono e registrarono le tasse dei Notai per scritturazioni, distinguendosi quelle del u quaderno » da quelle de' fogli volanti. La Giurisdizione o Comitato di Castello godette una costituzione o codice abbastanza liberale, modellato su quelli della Valle, modificato e ratificato dai Conti del Tirolo, come scorgesi in quello formale ap provato e sancito nel 1605 da Massimiliano arciduca d' Austria e conte del Tirolo, di cui esiste una Copia originale

in pergamena nell'archivio di Castello in cento Capitoli, e dagli « si è osservato » si può argomen tare a diritto che anche prima sia stato simile. Rispetto il diritto interno comunale, il Comitato o Contea di Ca stello era formata dal paese e territorio di Castello , i cui beni di Regola non erano punto dinastiali, né di Arimani (feudali), ma allodiali liberi, aggregati alla Comunità (in quanto all'economico) ; del paese e beni di Capriana - Valfloriana (stati in massima parte degli Ulten), di Stramen

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Seite 137 von 159
Autor: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: X, 144 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.554
Intern-ID: 255010
poi si sia convertito in Villa, avendo però conservato il nome, preso pro- labilmente dal castello. L'aver li Romani pensato alla fabbrica di un ca r stello in un luogo ora affatto separato dal consorzio sociale, mi fa formare una conghiettura, che l' antica strada avesse la direzione per questa parte c che quella di Tajo per il Caussonar alla Rocchetta sia stata aperta ne\ tempi posteriori ; ora nella vicinia si ritrova una chiesa dedicata a S. Mar tino con una contigua cappella

, Vicine sono le caccie d'ogni sorta di sel vatici, ed uccellami minori, eccettuatone li carrozzi. In quest'ultimi tem pi la maggior parte del castello furinnovata, e ridotta al gusto moderno,, e fu arricchito di sufficienti condotti d'acque per innaffiare le contigue prate rie . Le colonne, sopra le quali si traduce T acqua dal monte S- Pietro,, ove una volta esisteva 1' antico castello di tal cognome , contiguo al mede simo, furono piantate l'anno 1548, e poscia rinnovate l'anno 17S0. Di que sto

castello abbiamo nelle notizie trentine T. 31. pag. 96. 1' investitura del Vescovo Conrado deli' anno 1194 concessa ad Albertino , e Manfredino di Thunno , e ad Ottolino figlio di Mars ili de supra ditto loco Toni , & de Dosso uno nominatim ai Castrum xdificatum. A der Enrico VI. imperatore sotto F anno J191 al suddetto Vescovo Conrado concesso , come accennato abbiamo nell' Istoria , che senza licenza del Vescovo non si potesse fabbri care nel Ducato trentino veruna torre. Monumenta Trident. Tom. Ili

. pag. 38- Onde convien credere che il primo soggiorno di questa cospicua famiglia nel Tirolo sia stato V antico castello di S. Pietro situato sopra il moderno castcl Thunn nel monte , e che fu intieramente abbandonato. Per altro un' inscrizione italiana, che si ritrova incisa nella torre del mtovo castello all' ingresso, porta il compimento della fabbrica allarmo 14x2. Onde abbia questa famiglia preso il suo cognome nasce maggiore diffi coltà. Ora ci fa sapere il Büsching nella sua Geografia Tom

. XI. sotto il Cantone di Berna contarsi la Pretura di Thum , che anticamente avea ti suoi Conti di Kyburge ÌBurgdorf, che l'anno 137<5 la impegnarono alla città di Berna . Esiste i) famoso lago di Thum , una picciola città, e castello dello stesso nome ; da qui il G-aven nel Dizionario de 3 Nobili sotto l'articolo T kann

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Seite 147 von 159
Autor: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: X, 144 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.554
Intern-ID: 255010
distanza da questa chiesa si ritrova il confine della Repubblica Ita liana, per F innanzi veneta. Nel Villaggio poi dopo l'anno 1777 fu eretto un dazio imperiale regio di confine. Il picciolo ruscello detto k Vermigliarla che sorge in Tonale , e sotto il medesimo va a perdersi in un ramo del Noce, sembra aver dato il nome #1-Villaggio. Ossala la Pieve posta in eminenza con poche case, la canonica,e la chiesa parrocchiale, è di mediocre struttura. Vi esiste un vecchio castello di tal nome, feudo mens

a le, e posseduto dalla famiglia Bertelli di Trento. Il detto castello rie 3 rimoti tempi , come si ricava dall' Urbarìo antico canoni cale , apparteneva alla famiglia Heydorf \ la quale tra le antiche famiglie nel la matricola del Tirolo viene annoverata , ed ora questa famiglia sì crede estinta . ÀI castello Ossana tra la nobiltà tirolese annovera il Conte .Brandis ( a ) li nobili di Ursana, pria Conti di Valcamonica. Erano essi fuggitivi, ed' ar rivati in questo paese si scrivevano solamente de Fedricìs

: il castello dallo scrittore viene chiamato Ursana, e presero il titolo dal medesimo. Questa famiglia ora esiste in Valcamonica , non sapendosi se sia del medesimo , ceppo. Mainardo Conte del Tirolo l 5 anno j290 occupò colle Sue truppe il castello , e lo fortificò. Francesco de Ursana prese in moglie Caterina Contessa di Lodron, e secondo il citato autore morì l'anno 1560 (£). Per altro secondo il Brandis nella stia storia f>ag. 285. nella guerra -veneta acca^ duta per la famosa lega di Cambrai

, il castello di Ursana in Val di Sole fu assalito dai veneti il che cagionò in Bolzano un grati timore , e si pensò ad una valida difesa da questa parte. Cessò però il timore per la vittoria riportata dagli alleati sopra li veneti li 14 Maggio 1509. Quest' in vasione deve aver dato luogo all' abbandonamene di questo castello dalle famiglie Fridericì de Ursana , così denominate nella matricola de' nobili ti rolesi , ed indi posseduto dalla famiglia de 5 Heydorf fosse lasciato in balia della Mensa vescovile

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 25 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
Paolo tiglio il’Enrico YHI fu Cavaliere celebre ne’ tornei, ed acquistò il castello d’ Altrasen nel 1398. Sposò Dorotea Botseh de Zwingenburg, e morì nel 1427 lascian do un’ unica figlia Anna de Welsperg ere de del castello di Zellheim presso Welsperg, la quale sposò nel 1.427 il potente signore Giorgio de Liechtenstein, di quella celebre famiglia alla quale appartengono gli attuali Principi-Sovrani di Liechtenstein. Ulrico VI de Welsperg tìglio d’Enri co Vili, morì nel 1426 e lasciò un figlio

: Giorgio IH de Welsperg, signore di Meisen- reut, il quale ricevette 1’ ordine di Cava liere nel 1427, e morì nel 1470 lasciando da sua moglie Margherita de Woìkenstein una figlia, Barbara de Welsperg, la quale sposò nell’anno 1469 Giovanni IV de Wel sperg, della linea di Neurasen. Ulrico IV de Welsperg altro figlio di Enrico VII, ereditò da suo padre il castel lo di Tliurn, e da suo cugino Giossellino de Welsperg il castello di Haus, situati ambedue presso il borgo di Welsperg. In causa della

IV, divise i beni pater ni con suo fratello Giorgio , e ricevette in appannaggio il castello di Zellburg presso il borgo di Welsperg ed il castello di Neu- rasen, tre ore distante da Welsperg, ver so occidente. Fu cavaliere dì molto senno, prese per moglie nell’ anno 1397 Dorotea figlia di Giorgio di Gulidaun, e venne no minato nel 1411 qual Reggente della Ca- rinzia e di Gorizia dal Conte Gian Mai- nardo di Gorizia, Conte Palatino di Ca- rinzia, il quale intraprese una crociata in Palestina. Nell’anno

sperg e 3. Cristoforo i/Canonico e Deca no del duomo di Salisburgò. Giovanni IV de Welsperg signore di Neurasen e Zellburg sposò sua cugina Bar bera de Welsperg-Meisenreut figlia ed ere de di Giorgio III de Welsperg Meisen reut e di Margarita di Woìkenstein. Ereditò con questo matrimonio il castello di Meisenreut. Nell’ anno 1479 venne nominato Gover natore della fortezza di Lamprechtsburg. Morì nel 1803 lasciando un figlio e due fi glie, cioè Giorgio IV, Margherita moglie di Baldassare de 'Pandori

7
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Seite 61 von 85
Autor: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Ort: Feltre
Verlag: Tipogr. Zanussi
Umfang: 80 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 104.059
Intern-ID: 151174
, che sarebbe spettata almeno per Castello al Gastaldione del Vescovo, cui in proporzione si sborsavano le arimanie, se le appropriarono gradatamente i Dinasti della Contea per mezzo d'un Vicario. — I Rapporti adunque degli appartenenti al Comitato o Giurisdizione di Castello sia riguardo ai Dinasti sia fra loro non erano punto eguali : Capriana - Valfloriana - Stramentizzo erano in tutto dipendenti dai Dinasti, possedevano proprie terre a titolo anfiteutico, disgiunti affatto in via economica

- amministrativa dalla Comunità di Fiemme. Gli A rimani abitanti nel raggio della Comunità non dipendevano dai Dina sti che per riguardo alle prestazioni dovute, e per riguardo giuridico per quel tanto che toccava i loro beni enfiteutici e arimanici; mentre sotto aspetto economico - amministrativo godevano in tutto e per tutto le prerogative della Comunità, Gli abitanti poi della Regola di Castello non arimani - dinastiali - erano a parte di ogni privilegio della Comunità, venendo sempre rappresentati dai loro

Regolani, partecipando ad ogni bene comune, e dovendo concorrere per la loro quota al pagamento delle arimanie vescovili in base ai patti Ghebardiii, intervenendo i Re golani ai placidi delio Scario. ■ Gli Arimani appartenenti alla giurisdizione di Castello, almeno nei tempi susseguenti, erano fra gli altri possessori delle montagne delle Carigole e Col di Q leta, alcuni di Moena, e del Foro, possessori delle case cosidette romane, che trovavansi quà e la nelle ville di Fiemme che nel 1605 erano

ridotte a soli fochi. Questi Romani, escluso Castello, erano tenuti al 5.° delle gabelle toccanti all'intiera Giurisdizione; dal che si dovrebbe arguire che gli arimani, ossia i loro beni feudali, siano stati lag. 11 parte di quelli di Castello - Capriana - Valfloriana - Stramentizzo. Sembra pure, che queste case o masserie dei Romani, appartenenti pri ma ai Conti Eppan e poi ai Conti del Tirolo, sieno state quelle che chia- mavansi anche Camptà (Comunità), godenti per gli estranei il privilegio

d'immunità (in Ban). (Gio. Batta Bonelli, « Notizie intorno al Castello di Fiemme e suo Comitato ». Trento, Stampa 1899),

8
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Seite 117 von 159
Autor: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: X, 144 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.554
Intern-ID: 255010
al Signore nel!' età d' an ni 54 e mesi 4. Il cadavere trasportato a Trento fu 'sepolto nella Catte drale con iscrizione riportata nelle Notìzie di Trento (è). fece egli costrui re delle magnifiche fabbriche, oltre il proprio castello. Fu da lui aumen tata la residenza principesca ùv Trento , e la chiesa di S. Maria Maggio re, alla quale v' aggiunse^ quel famoso organo: furono pure da lui fatte erigere la chiesa parrocchiale di Cles , la chiesa di Civezzano, e quella di Levico . Compose la differenza

, ed indi abbandonato; la famiglia di tal nome molto figurò ne' secoli di mezzo , come appare (e);' ma dopo quest' epoca venne a mancare, e li feudi in buona parte passarono alla casa Eirmian, e ad altri feudatarj. Ne'Fasti Tirolesi de 5 Nobili non si ritrova famiglia di tal nome ; ciò fa formare una copghiettura, eh' ella discendesse dalla famiglia di qualche altro feudatario, e poi, fabbricato il castello, prendesse tal nome. Ora poi havvi un castello, che sembra piuttosto ( d ) un palazzo, che por

ta il nome della Villa, feudo della casa de 5 Conti e Signori di Firmian Marc- scialli ereditar) del Principato di Trento: dopo che questa famiglia trasportò il suo domicilio nel Circolo Bavaro, il palazzo andò in decadenza, e la Villa perdette il suo lustro. Di questa famiglia abbiamo scrittori tedeschi, ed ita liani : il tutto compilò poi il P. Bonejli nelle sm notìzie in calce al t. 1. Antichi tà Fìrmiane . La matricola del Tirolo li pone all' anno 12,34. La prima sua origine si deve al castello

situato a fronte della città dì Bolgiano , com preso nella G-iurisdizione di Eppan, nella nostra lingua detto la Muda ove il ponte dell 5 Adige porta alla città ; alcuni pretendono, che questo* ponte fosse l 5 antico ponte di Druso ; Questo castello conservò il nome del padrone sino che Sigismondo Arciduca d' Austria ne fece l'acquisto da Niccolò di Firmian, ed avendolo ristaurato ordinò l'anno 1473, che fosse chia- (ó) 'Notizie di Trento V. U. p&g. 517. ( b ) Monumenta pag, iqi . ( c ) Loc. cit. 473

. V . Il tempo della fabbrica ài questo castello sembra iacertOj ed è pure incer to .se esistesse una famiglia dì tal cognome. Brandis ä, x 6 q .

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1873
Arco luogo di cura invernale : guida storico, statistico, medica
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Seite 60 von 71
Autor: Vambianchi, E. / del E. Vambianchi
Ort: Arco
Verlag: Emmert
Umfang: 67 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Arco ; f.Führer<br />g.Arco ; s.Heimatkunde
Signatur: II A-4.347
Intern-ID: 157043
sorgono di dietro. — È sempre la stessa valle, lo stesso lago, gii stessi dintorni, ma quanto varii all’ aspetto secondo i diversi punti di vista ; è una bella natura che più si riguarda, più vi si scoprono nuove attrattive; bisogna vedere questi siti per gustarne la bellezza. Il Castello di Tenno interessa l’archeologo in sieme e lo studioso della natura. Il sig. D.r Pietro Brunatti, proprietario del Castello ne fa gli onori col garbo di vero Castellano, e lo tiene con molta cura abbellito

. L’ orìgine di questo Castello sì perde nell’ o- scurità dei tempi andati ; esso pure lo si vuole di origine romana; frugando nelle poche memorie che 10 riguardano appare, in progresso di tempo che certo AMrighetto di Ulten fu infeudato dal Vescovo di Trento Federico Vanga del Castello di Tenno nel 1210. Giovanni III da Pistoia nel 1348 »fu costretto »di vendere il Castello dl Tenno agli Scaligeri per »far soldi da mantenersi contro il Brandeburgo« così il Bottelli. È fuori di dubbio che questo Ca stello

fu quasi sempre proprietà dei Principi Ve scovi, e che fu restaurato dalle fondamenta da Giovanni Unterbach Vescovo di Trento, come ne fa fede una bella lapide che si conserva nel cor tile del Castello. Negli antichi documenti si ri scontra che fu nel medio-evo sede di una giudi catura, come li chiamavano in allora i giudizi!, e‘ stava quasi a difesa ed a custodia delle Giu dicane- ii cui possesso era spesso contrastato dai Conti d’ Arco. Visitando il Castello di Tenno è impossibile 11 non ricordare

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 22 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
di Meiscnreul, Zellhcim c Haus Weisperg. Quest’uliimo castello era min parte (idran ti co castello di Yfelfsnerg edificata più cardi. Comparisce Wuidcrigo in tutte le genealo gie dei conti de Yv'clsperg nell’ Archivio di Primiero, come pure nella cronaca del monastero di Wiltan, ed oltre di ciò in un documento dell’anno 1219 che suona come segue : ‘i Aniv) i2;9, tl o iO in rinvìi doni f i in Lindo in prc-sOMia ìli. Alberti Comitis Tirdensis, Di. V*o'<le- rici tii ;i i v-.’e f do 'YcH'spcfch

'.Ti Prpntoolii tic ponto. Ins pontis vi Soliool p-issotorn poh teloneum do ipso ponte et do munse adjacente et hoc feci spio D. Mornndinus pro n-nta^mla marcis arcuili quas ipsi D. Aitomo in d toni pro Udo -un Mnrpmretln dono < 1 -jì,ì a‘. - Questa pergamena si trova nell’ Archi vio de’ Confi de Wolkenslcin nel castello di Troslburg. Wolderigo lasciò da sua mo glie la quale era una figlia del Signore di Wellhurns, otto figli cioè: 1. Ulrico I de Wclfsperg Signore di Hans. 2. Wulfingo de Wclfsperg Signore

da suo padre il castello di Zellliciiii cd i diritti ur- liariali e prediali sul paese di Zeli nella l’ustoria superiore. Esso morì senza lasciar prole: suo fratello Ulrico 1 fu il suo erede. Corrado Weil terzo tiglio di Wolderigo, ereditò da suo padre il castello di Ligoede nella Posteria supcriore, con giurisdizione e diritti dinnslinli inerenti. Lo troviamo in doni menti degli anni 1202, 1209. 1272 12711 1281 c 1289. Ecce una donazione ai mo nastero di S, Candido m'I 128! o mori nel 1281. Firmava

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1910
¬Il¬ Trentino : guida pratica
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Seite 53 von 196
Autor: Battisti, Cesare / C. Battisti
Ort: Trento
Verlag: Soc. Tipografica Ed. Trentina
Umfang: 178 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; f.Führer
Signatur: II 89.154 ; II A-18.349
Intern-ID: 71486
della Meridionale ; ufficio postale, medico). Notevole la chiese!- lina dì S. Rocco in fondo al paesello, con affreschi del 1400. A sei km. da Rovereto siamo a Gasici Pietra. proprietà dei Baroni Cresce-ri. E' in buon stato, ma 1100 ha nulla di prege vole in fatto d'arte. Presso questo castello ebbe luogo ne) 1487 la memoranda battaglia di Galliano fra Veneziani e Imperiali, terminata con la sconfitta dell'esercifo veneziano e con la morte del suo duce Roberto San severi no. Qualche studioso

di Dante volle identificare la rovina che c T è dietro il castello con la nota ruma di qua da Trento cantata da Dante ; ma tale tèsi non fu ben accolta ne è attendibile. In alto su la rupe a circa ore 1 .30 dal Castello vi è il San tuario dì S. Cecilia. Interessante la salita per lo stretto sentiero, Da Castel Pietra in due km. si è a CaUiano. Km. 186; ab. 921; staz. ferroviaria, posta, telegrafo, te lefono; farmacia, medico, alberghi. La borgata è dominata dall'imponente Castello Reseno. Essa è uri

di fermarsi per un'oretta — può fare una vi sita proficua. E' ricordato per la prima volta nel 1172. Fu prima della famiglia dei Beseno, poi dei Castelbarco (1307)» P 0 ' P er breve tempo dei veneti, e dopo varie vicende divenne proprietà dei Conti Trapp (1470) i cui discendenti ne sonotutt oggi in possesso. Un incendio lo devastò all' epoca delle guerre francesi sul principio del secolo scorso. Per visitare il castello bisogna chiedere la chiave ali ammi nistrazione che abita alla frazione Masera

di Besenello. Per ar rivare al castello si traversano due cinte di mura, fra cui cresce rigogliosa la vite. L'ingresso è costituito da un porticato di ar chitettura piuttosto pesante. Si passa per cinque cortHi, tutti circondati da alti edifici minati. Nel quarto cortile si vedono gii avanzi di una chiesetta ; sui nmri si scorgono tracce di affreschi.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Seite 154 von 159
Autor: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: X, 144 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.554
Intern-ID: 255010
3.4 X INDICE GENERALE. Altaguardi'a castello , « P^g. 138. Altspäur . 114. Anaunia Vaile, e sua descrizione III. Ànaunia sino a Bernardo Clesio 22. Archìvj de'castelli . • • • . 9°* Arciduca Carlo . v . 59 »«7 1 * Armistizio di Leoben . . . 59* . . . . colla Francia . . . 76- Arsio castello 96- Arz Conte Giovanni . . . . 57. ' Ar& Conti . * . . . 9öjesegg. B Barnès torrente. . . . » . Battaglia dì Marengo . . . . 73- Battaglioni leggieri in Val di Non <55 , e 66. Bellagio castello 112

. Bellegarde comandante supremo d'Italia 74* Belfort 114. Bernardo Clesio Cardinale, Ve scovo, e Principe di Trento . 33* Bersaglieri della Val di Non 43, 50,« 5 z. Bersaglieri regolamento . . . 69. Bonaparte, generale della Francia 47. . . nella Stiria . 59- nell Italia • 7^* Bresimo sue Acque .... 138. Brez Pieve ....... 94. Brughiere castello . . , . ìig. c Cagno ......... ioi. Caldès castello ...... 137. Calendario francese . . . . 53- Campagnazza sentenza . . • .3*. ■ Campane ..... . . Vili. Campo For

mi do pace. . . . 63. Cappelle ^39* Capitolo di Trento riassume il governo, e suo editto . . . 8r. Cappuccini P. P 136. Carestia de' grani, e di vino . 82. Carlo Magno. ig- Carlo VI. Imperatore . . . 40. Casse pubbliche trasportate dal Tirolo . 54» Castelfondo Pieve, e castello . 91. Castelletto 329. Castelli, e loro descrizione 23, e 90. Chiese delle Valli 90. Circoli del Tirolo 40. Cisalpina nuova Repubblica . 63. Cles Pieve 102. . . Barone 103% Cloz Pieve ....... 100. Codice Trentino

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Jahr:
1905
Guida di Mezolombardo e dintorni : il distretto di Mezolombardo da Mezolombardo a Campiglio, Peio, Rabbi, Mendola, il gruppo di Brenta.- (Pubblicazione della "Società d'Abbelliamento di Mezolombardo" e della "Società mento di Mezolombardo" e della "Società Rododendro di Trento")
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Seite 118 von 211
Autor: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Ort: Trento
Verlag: Società Tip. Ed. Trentina
Umfang: 138 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Pubblicazione della "Società d'Abbelliamento di Mezolombardo" e della "Società mento di Mezolombardo" e della "Società Rododendro di Trento"
Signatur: I 89.148
Intern-ID: 345052
(ìli Spirar ereditarono 1' amministrazione politico giudizia ria come dinasti di Sporo fino al principio del passato secolo. Che il castello e la giurisdizione fossero di grande importanza lo si può rilevare dall' accanimento con cui se lo disputarono alla fine del sec. XIII il principe vescovo di Trento e i ronfi del Tirolo. E tradizione popolare che il nonio di fiovina gli sia von ufo per castigp di Bio che mandò in rovina il castello in punizione del veleno — ciò elio è leggendario

— propinato da Pietro 1 di Sporo al principe vescovo di Trento, Giorgio di Liechtenstein (1419). Il nome di Rovina può derivare dalla famiglia di ku- boin (Eovina), cui apparteneva Voi «muro di Biirgstall fi 312). capostipite della seconda famiglia, gii Spaur, che lo ebbe in feu do. La prima famiglia che lo ebbe in feudo chiama vasi Sporo. Delle vicende subite dal castello attraverso i secoli, ri corderemo che al tempo della guerra rustica nel 1525 fu asse diato e proso. Nel 1785 si fusero in una sola

morta. Ormai F estrema ora delle giurisdizioni patriarcali era suonata. Si ora ali 5 anno 1780, Dopo varie vicende nel 1824 cessa va del tutto la giurisdizione di Sporo. Oìà verso la meta, del .1700 i Conti Sporo passa cono ad abitare dal castello ad un casamr.nio. nel quale si vederi tutf ora alcuni affreschi moderni che rappresentano il vecchio castello. Un'iscrizione dice che il vecchio castello fu abbandonato nel 1 70S. A due minuti di distanza dalla, torre s' apre la caverna, detta II has della

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Seite 150 von 159
Autor: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: X, 144 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.554
Intern-ID: 255010
ragguardevole con un castello delli Signori ('onti di Thunn della linea di .Castel JBrughiero : anticamente .esisteva in questo kio- ,go la cospicua famiglia .di Haides , «che si ritrova ascritta allja matricola ti rolese: tal casato si estinse, .e secondo il JBrandis pag. 50. venne a mancare circa l'anno 1579 ;-e ,1 J ultima di-questo ceppo passò in maritaggio con un ('onte di Thimn di castel Brughiero ,-„al quale venne a cadere tutta la ri guardevole eredità dell' estinta famiglia. Verso sera due' ore

distante da Malési apre la Valle di Rabbi ripiena di masi, e di .malghe . Questa è giurisdizione feudale della mensa di Trento, c già dall'anno 1491 appartiene ^1 li Signori Conti di Thunn di C. Brughi .ero che alternano la giurisdizione .colla linea di .C. .('aides : avendosi lasciato ad un masadore 1' antico giurisdizionale castello della Rocca ,(a) situato sopra im monte contiguo, >iu trasportata la giudicatura nello stesso castello di Caldès. Il prodotto della Valle è il burro ., che riesce ottimo

. Negl'escrescenze ricevendo tanti i;ub- bioni cagiona danni ragguardevoli : produce ottime trote con macchie gial lastre, ma in poca .quantità. La caccia è .11 divertimento maggiore. Vi.- (a) Il castello della Rocca fu fabbricato secondo il Brandis •.part. II. n. 219. nel secolo XIII. da .quelli .della famiglia di .Caldès , ed è probabile, essendo situato vicino a Samoclevo ,,el)e detto luogo portasse tal nome cangiandolo in Rocca dalla Torre poi fabbricata. Intorno a questo castello, ed ai feudi allo stesso

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Seite 122 von 159
Autor: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: X, 144 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.554
Intern-ID: 255010
lop pale Madruzzo (<0 Vescovo e Principe Io fece ergere dai Fondamènti nel secolo XVI., e lo diede a titolo di feudo mensale alla sua famiglia, estinta la quale passò alla Mensa principesca , che ora io possiede con un urbario. Il castello è circondato da un bel recinto di muro quadrato, e^ tutta la fabbrica è sostenuta da. interne volte : abbiamo veduto soggiornarvi tal volta i Principi Vescovi , tra 5 quali Domenico Antonio de' Conti di Thunn fece in questo castello villeggiatura, Havvi non

lungi una Valle detta della Paglia, per la quale passa un rivo* che poi si perde nel Noce. Castel VaLLER è poco distante da Tassullo; sembra aver data occasione alla fabbrica di questo castello una vecchia torre disfigura ottangolare tutta di pietre massiccie, poiché vi si scorgono varie aggiunte^ Pare chegli sab bia dato il nome di Valler la chiesa, o cappella m che ivi trovasi di S. Va lerio. Per quanto si può ricavare, ne 3 rimoti tempi apparteneva alla fami glia Greiffenstein , estinta la quale

da Volkmaro Signore dì rnrgstall (£). Questo è un picciolo Villaggio, ove in eminenza si ravvisa un' amica torre x ed il resto del castello deve essere stato abbandonato. Questa Villa forma una Dinastia due ore sotto Merano alla sinistra dell'Adige , e tutt' ora viene posseduta dai Conti di Spaur. Questo Volkmaro, mancati tra gli anni J320 e 133° gli antichi feudatari di Spor , e Conti di flavon , oltre l'antichità della famiglia, essendo in allora Gran Capitano all'Adige, e Burgraviato dei Tiralo

,-ottenne da Enrico Re di Boemia, Duca di Gorizia, e Conte del Tirolo, il quale morì in castello Tirolo li 4 Aprile 1335 (c), l'investitura de'contadi di Spor , e Flavon, C. Valler , ed altri feudi. Li discendenti dì Volkmaro lasciarono il nome di Purgstall, ed abbandonato tal luogo si do miciliarono in Val di Non , e presero il nome di Spaur semplicemente, ritenendo il nome di Purgstall per predicato, e così furono inseriti 1' anno J361 nella matricola del Tirolo, venendo con ciò a distinguersi, come

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Seite 132 von 159
Autor: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: X, 144 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.554
Intern-ID: 255010
per di versi anni. ^ Castel B rughi ERO, ossia Bragher, è sotto la Pieve di Corredo, ma più vicino a Tajo, situato alla falde d ; una profonda Valle, che per mezzo d' un ponte comunica colle campagne vicine ; fu fabbricato sopra un cengio mastinoj- ed è attorniato da boschi (£). H castello è grande con torri, ed in parte fu aumentato, e rinnovato alla fine del secolo passato. Non pos siamo fissar 1' epoca del suo principio per mancanza di documenti ; ma quello che è certo sì è, che già 1' anno

1363 esisteva, mentre Alberto IL Vescovo di Trento (c) li .1 g Novembre del citato anno concesse T investi tura a Pietro di C. Thunn del detto castello. La sua struttura dimostra, che fu fabbricato in diversi tempi. Appartiene a questo castello la piceiola giurisdizione di Tuenetto , della quale si parlerà sotto la Pieve di Torri, avendo, oltre questa, altri sudditi peculiari nella Villa di Tajo, ed in Se gno, e case in altre Ville; esercita la giurisdizione civile, e criminale per mezzo d'un

Vicario sopra questi sudditi peculiari , alternando la nomina del Vicario colla linea de' Conti di Thunn di castel Caldes per convenzione di famiglia Per altro della famiglia de'Conti di Thunn-, e di questi sud diti peculiari ci riserbiamo parlare sotto I s articolò castel Thunn . r De co Almanacco tirolese dell' anno 1803 stampato in Vienna pag. 29^ (£) Questi boschi sono assai folti cT alberi in confronto de'contigui boschi delle Ville di Corredo, e Tajo. La cagione si è, che il castello non

permette il pa scolo alle capre, la morsicatura delle quali è assai nociva alla vegetazione . (e) Monumenta Eccles> Trident, pag. 109* Nobili viro Set- Peiro de Castro Thoni gm. Nob* Viri D. Simonis de dì eie Castro : gli concede l'investitura, e nomina tra altri castelli Castrum Eragkerii; data in Trento'nel vescovile castello del buon Consiglio.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Seite 130 von 159
Autor: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: X, 144 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.554
Intern-ID: 255010
, che in parte appartiene ad altre Pievi. Questo monte si è appunto quello , ove per tradizione successe il fatto accennato nella Storia dell 5 infelice Perizali. Sa BIONICO Pieve, e Capoluogo non molto grande , ha la chiesa par rocchiale , e questa già (>) l'anno jx 72 era dedicata a S. Lorenzo. Il suo campanile l'anno 1799 crollò in tempo di nottee cagionò qualche danno al volto della chiesa: ora da' fondamenti si principiò a fabbricarlo di nuo vo . Sopra la Villa si ritrova un castello , che

ne' tempi di mezzo apparte neva alla famiglia Morenberg , dalla quale ne pòrta il nome, e che non ha niente di particolare. La famiglia Morenberg si ritrova inscritta nella ma tricola tirolese 1' anno 156$ ; ma verso la metà del secolo passato venne a mancare, ed il castello con altri stabili'passò aili Baroni di Oes. Malosco, Villaggio in qualche altura sopra Fondo, ha castello, fendo mensale di Trento, con un picciolo feudo: dacché la famiglia de' Conti (ruarienti di Val di Non si è ultimamente

estinta, passò a quelli di Tren to. Non è probabile, che questo sia l'antico castello Malosco, scoprendosi sopra la Villa vestigia'di più antica fabbrica, e qui ne'secoli dì mezzo fio riva 1' antica famiglia Maluschi , ossia Maluscì , che si ritrova nella matri cola del Tirolo, In un documento dell' anno 1233 (&) viene nominato Odorico de Malusco-, da altro documento (c) veniamo a conoscere, che nelT anno 1507 ancora esisteva ; ma dopo quest' epoca non ne abbiamo ulterior? notizie. Cavareno è il più

grande Villaggio della Pieve. Rujfredo fu descritto nella giurisdizione di Castelfondo, Sejo è picciola Villa. Vasto è un 3 altra picciola Villa ; qui si ritrova un castello^! tal nome, feudo mensale , che appartiene alli Conti d' Àrz : ne' secoli di mezzo ritroviamo * ma iìfamiglia di tal nome: abbiamo veduto in originale un recesso segnato Jes 1 roves li 24 Aprile J430, nel quale viene nominato Sigismondo di ca- stel Vasio ; ma non ritrovandosi tal nome nella matricola tirolese , mi fa sospettare

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Seite 42 von 85
Autor: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Ort: Feltre
Verlag: Tipogr. Zanussi
Umfang: 80 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 104.059
Intern-ID: 151174
. » II Montebello dice che Savaro formasse una propria Comunità, che si reggeva da sè, e nei congressi comuni della Giurisdizione quel Sin daco avesse un proprio voto, come i Sindaci delle altre Comunità di Telvana. Tesino colle Ville di Pieve, Castello e Cinte, come ne fa lede un documento riportato dal Montebello (pag. 21) formò anticamente una sola Comunità, che si divise in tre verso il milleduecento, pure rimanendo unita nelle cose di generale interesse e nei comuni dispendi, che si ri partivano con una

metà a Castello, e con l'altra metà fra Pieve e Cinte, della quale seconda metà Pieve aveva due terzi e Cinte un terzo. Da un documento del 1241 (Montebello, doc. 10) risulta che la Villa di Pieve (Plebs de Taxino) e quella di Bieno (Bleno) erano in allora già Regole con propri Statuti. Tasino nel 1267 era dipendente dal Castello di Gri- gno. Da un documento di quel medesimo anno (Montebello, doc. 18) si ricava che la Villa di Castello fece acquisto dai Signori di Grigno verso pagamento a titolo

di livello annuo della Valle Orsagna. Venuto Tesino nel 1337 sotto Giovanni di Lussemburgo nel dominio dei Conti del Ti rolo, venne distaccato dal Castello di Griglio e unito a quello di Ivano. I Conti del Tirolo fecero di Tesino un baluardo militare importante alle porte del Feltrino, arrichendolo di privilegi e di esenzioni come traspare dai Capitoli presentati dai Tesini l'anno 1487 al doge Barbarigo di Ve nezia allorché le truppe della Serenissima avevano invaso la Valsugana, Questi capitoli

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Kategorie:
Geschichte , Religion, Theologie
Jahr:
1897
Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scritture del principato vescovile di Trento esistenti nell'I. R. archivio di corte e di stato in Vienna
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Seite 17 von 201
Autor: Dominez, Guido / Guido Dominez
Ort: Cividale
Verlag: Strazzolini
Umfang: VIII, 192 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Wien / Haus-, Hof- und Staatsarchiv ; g.Trient <Diözese> ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Signatur: II 102.538
Intern-ID: 87423
25. — 1185 Marzo 3,I. Di una permuta d' alcuni ministeriali seguita fra A., V.° di T., ed Enrico, Y.° di Bressanone. BoneIìLI , Qp. cit. vol. II, n. LI. '26. — 1185 Luglio 23, ad Navem (') Ramberti. Carta castri de Walwemtain et Arsii. Il V.° A. investe i Conti Ulrico ed Ar noldo d'Eppan del cms tei lo di Walwenstein ed il Co. Ulrico esclusivamente del castello d'Arsio, salvo il diritto di di sporne in tempo di guerra ; di più gl' investe in comune d'una metà della Contea d 7 Eppan. — della

quale fino a quel tempo non ne erano stati investiti che per un terzo - e del diritto di pascolo in quel di Egna, ottenuta egli a sua volta la restituzione del castello di Grumo e la liberazione della Curia di 'Romeno verso pagamento, della somma di lire 1000, per la quale era stata loro impegnata. Alberti, Ano. cit. p. 34; Bonelli , Op. cit. vol. III. 2, p. 35; Kink , Id. n. 23; 27. — 1185 Agosto 27, a,dum ad vadum Curiali Bauzanum versus. Il Co. Enrico d'Eppan cede al V.° A. i suoi possedimenti

in quel di Breguzzo, Bondo e Ti on e, e questi lo investe a sua volta di un diritto di decima in quel di Latsch, oltre un compenso di 800 lire veronesi. ( 2 ) Kink , Op. cit. ri. 24. •costruzione di castello, che neppure lu condotta a tonnine,. Di una località Felles (Völs) si fa cenno bensì in un diploma dell 1 Imp. Arnolfo dell'855 (huóbas XII in partibux Barbnrìm inter montana alpesque Italics conti- f/uas in loco Felles), documento che conservasi nell 1 Archivio di Bressanone, ma codesto luogo mai

appartenne al Vescovo di Trento nè ai Conti del Tirolo. Lo stésso documento d'investitura di Corrado II del 1028 (V. n. 4) fissa da' ; questa parte il Breibach come confine del Principato di Trento, mentre Völs neppure ò situato al di là del Breibach, ma al di là dello Schiernbach. Di più gli antichissimi Signori di Völs die quivi avevano il loro castello, non figurano mai nella nobiltà tridentina, bensì in quella di Bressa none alla quale appartenevano di fatti. E allora? è aperto il campo all' ipotesi

. (*) Navis, che significa qui il luogo del tragitto sull'Adige, è forse la località detta oggi Alla Nave fra S. Michele e La vis. ( 2 ) E nominato nel documento un Federico Pincerna ; forse quel Fede rico Scancio, di cui nel doc. 15 Marzo 1184 (V. n. 24), padre di quel Rodolfo Scancio che nel 1216 ottenne facoltà di costruire Castel Segonzano (V. n. 174) ed esercitò pure l 'ufficio di coppiere ( pincerneria .) inerente al possesso di quel castello (V. Ambrosi, Commentari della storia trentina, Rovereto

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