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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 168 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
-1 i-2 PER fronte alla chiesa è spazioso, e le vie, una delle quali molto ampia e regolare, sono comode e pulite. La filanda da seta dei fratelli Chimelli situata presso il borgo verso Trento è dei più ampi edificj di que sto genere. In Pergine si tiene mercato di merci e commestibili ogni giovedì dell’anno, quello di bestiami ogni primo giovedì del mese e uno copiosa fiera avanti la festa della Natività di M. V,, un’altra a S. Tom maso. Pergine è stazione postale e sede della giudicatura

, la quale è anche ufficio per le cause montanis Gebe; l’ufltcio delle mi niere vi fu istituito dall’imperatore Mas similiano fino dall’ anno 1300. Il vicario minerale veniva eletto* di concerto fra il conte del Tirolo e il principe di Trento. Il castello di Pergine sorge sopra un colle a mattina dal borgo, fabbricato molto antico e per origine e per costruzione. Dalle carte 4147 e 4459 rileviamo che vivevano Riprendo e 0dorico dì Pergine. Nell'anno 1166 la dinastia era tenuta da Gundibaldo fratello

, salvo l’onore dell'impero e della chiesa di Trento, met tessero il proprio comune. Dessero sacra mento d’essere amici degli amici, nemici dei nemici, di contribuire in guerra 200 militi fuor de! distretto di Pergine, 400 entro il distretto, con ciò che si man- asse loro un podestà con degli aiuti onde cacciare Gundibaldo loro oppressore, il quale s ave* usurpati i castelli di Pergine, PER di Cuco, di Caveone, di Castellerò, di Vi- r.ulzano, cd i luoghi pivi forti del distretto si lasciasse vivere

il comune giusta le leggi salica e longobardica già da più di quattro secoli in qua professate; paghe rebbero i Perginesi una imposta, tanto per fuoco, tanto per fondo, continuereb bero come ab antico ad elegersi un giu dice proprio, però subordinato a messere Io podestà, non polriano però da questo venir forzati a lavori gratuiti, a far gii assassini, a dar da godere le donne la prima notte del matrimonio, a rifiutare le consuete decime alle chiese di Trento e di Feltre, od a portar le ormi contro

di queste o contro l’impero. Non risulta dalla storia con evidenza qual effetto avesse questo documento ; sem bra però ehe Gundibaldo non ritornasse in signoria e solo vi fosse rimesso suo fra tello Odorico, il quale nell’ anno 4181 si trovava in Pergine, e questa casa nel l’anno 4190 è nominata fra le cospicue del principato di Trento. Di là a poco tempo veniva un altra volta espulsa dal castello e dalla giurisdi zione di Pergine, nè si conosce il motivo, molto probabile che ciò seguisse per im pulso

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 269 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
, i compartimenti in terni, la bella cornice che corona quest’e dificio, il cortile neH’inierno , le camere, j loggiati, le sale, le varietà nelle forme e la somma solidità ed eleganza palesano una grandezza di stile che solo si rinviene nelle fabbriche grandiose di quel tempo. Spiccano ancora nelle vòlte e nell’ alto delle pareti degli affreschi del liomanino, di Giulio Romano e del Brusasorei, come frantumi di un grande naufragio. Chiese. Il secondo edificio pubblico di Trento è il suo Duomo o chiesa catte

TRE leggio die sta olir’Adige al piede dal colle Dos Trento, a pochi passi della'città, chia mato Sant’Apollinare e più comunemente Piè di Castello. Le vie sono spaziose e regolari, sel ciate con ciottoli di porfido, qui tradotti dall’Adige che li riceve dall’Avisio, fian cheggiate da marciapiedi di marmo, ta gliate nel mezzo da acquedotti di pietra che percorrono per tutta la città, illuminate allo notte, sempre sgombre e pulite. Questa città fu arricchita degli acque dotti dal cardinale

romani, per la forma delle pietre tagliate alla foggia degli etru schi e per I» solidissima sua costruzione. i. a torre rotonda, chiamata 1« Torre di Augusto, è pure ritenuta opera romana; la parte antica del castello che la cinge è opera del medio evo, e la parte orientale più re- - cente fu eretta sotto il principe Bernardo desio e porta tutte le impronte della magnificenza del secolo XVI. L’imbian chimento di .tutta la fabbrica, opera dei nostri tempi. Le proporzioni grandiose del palazzo Clesiano

drale, che si presenta come un monumento pregievolissìmo dell architettura italiana all’uscire del secolo XIII. Le cronache no tano come sul finire del IV secolo S. Vi gilio vescovo fabbricasse una chiesa ai Santi Gervaso e Protaso là dove al pre sente è il duomo, e come per opera del di lui successore Eugippo un’altra se ne erigesse, e quella primitiva si ampliasse perchè vi avessero sepoltura onorata le spoglie mortali del medesimo S. Vigilio, TRE 213 Da queste prime memorie fin dopo il mille non

si conoscono palrj documenti ne’quali si faccia menzione di questa fab brica, È opinione che durante il dominio de’Longobardi, essendo allora Trento re sidenza de’duchi, sorgesse qui un tempio di notevole cospicuità per assumere nome e decoro di chiesa cattedrale, e se ne de duce forte congettura dagli architravi delle tre porte che danno presentemente ac cesso a questo tempio, i quali hanno un ricco ornato di siile evidentemente longo bardo, che dagli intelligenti non si può confondere con nessun altro

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 70 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
U ARC architettura gotica} la parecchia è dipen- i dente dal decanato di Caldano, diocesi di I Trento ed ha 4 curazie filiali cioè quelle di Missiano, di Perdonig, di S. Michele, e di Yadena, ARCO. Cireolo di Roveredo, distretto e comune dello stesso nome, Il comune di Areo oltre la città com prende le frazioni Campiazzo, Mogno e Moietta, Prabi, S. Giorgio, Grotta, Cre- taccio, Abitanti 2226, case 323. Estimo fior, meran. 499,403 car. 47, Arco è piccola città posta a 3 miglia dalle rive del

di Arco si resse da sè, e a propria sicurezza tenne il castello, ma fosse^ per cessione dello stesso comune, o per investitura dei principi di Trento s’in trusero in esso dei signori venuti di Ba viera ed_ esiliati dal principe Alternano, dai quali ebbe origine la dinastìa col nome di signori di Arco, Il comune si oppose al novello dominio che cominciava a radicare ed estendersi ma invano, nell’ anno 4186 e successiva mente nel 4496 la casa d’Arco fu inve stita del dominio del principe di Trento

« da causidici deciso, che il castello di Arco spettava bensì alla comunità, essere però passato in potere dei signori per con senso, dei principi di Trento. Nel 4475 la casa d’Areo fece acquisto da quella dì Se jano del castello e della giurisdizione di ÀÌVC Drena e venne con ciò allargando il do- minio verso settentrione c a confinare la dinastia a quella di Madruzzo, A mezzo giorno era confinata dalla gastaldia ve scovile di Riva, ad oriente però la casa d’Arco branco una sponda del Garda, e fino

Garda sulla via commer ciale che dal Garda conduce a Trento, da cui è lontana 47 miglia, Il clima dolce, Paria mite e periodica che spira dal lago rendono fertile e docile ad ogni coltura il suo territorio, e i colli che in semi cerchio le stanno d'intorno sono vestiti di olivi. Vogliono alcuni riconoscere nella città d’Areo l’antica Carraca o Sarvaca posta da Tolomeo fra i popoli da esso chiamaLi Beduini j altri, poggiati a una frivola con gettura, pretendono che il nome le deri vasse dall essere

dall’anno 4204 era in possesso di un dazio, la così detta muta di Torbole. L’im peratore Federico II conferì ai signori d’ Arco il titolo di conti e confermò ad essi il diritto di dominio sul villaggio di Torbole. Il castello di Penede che signo reggia quella sponda del Garda e i due villaggi dì Nago e di Torbole cominciano a figurare come spettanti alla contea d’Àrco nella guerra, ch’ebbero i conti coi Bre sciani guidati da San Bonifacio. 1 Bre sciani incendiarono i due villaggi e strin sero d'assedio

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 286 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
fervore,, ai quali di spiacevano però i mezzi indiretti per giun gere al suo scopo e l’ambizione di appa- rire solo promotore di quel progresso cit tadino che ero frutto dei'tempi, dell’edn- coziòne e della coltura generale. Giovati-, nelli morì prima della mosso del -1848, ed 1 essendo quella parte stata esposta per di steso nella Prefazione, così non ci resta che od integrare la storia, del - municipio di Trento, v -- Con sovrana risoluzione dei 21 marzo 4851 fu approvato il regolamento; comu nale

membri, -il che segui tosto pubblicato. Io statuto, Costi tuito il consiglio esso passò giusta il § 43 ad eleggere dal suo seno il capo, cioè il podestà, e quasi od unanimità di voti fu scelto il signor Pietro dotlór Bernatdelli, avvocato in Trento e vice-preside della congregazione di caritè, la qual..nomina n tenore del § 46 era soggetta alla con ferma dell’imperatore. Nella stessa seduto (2 agosto 4851 ) si passò all’elezione del vicer-podestà e-dei sei consiglieri, e di 24 votanti il signor

per 1 « città di Trento, capitale dì circolo. Di questo statino è riinaVeabile, eh’esso non passò ancoro io pieno vigor*», sebbene sanzionalo da .S. ili. e pubblicato in tinte le forine ; ed essendo stata co! [»rimo gennajo 4852 abolita la carta dèi 4 marzo 4841), sulla quale è appoggiato lo statuto , esso fu tolto, per così dire ,'di vigore senza che possiamo tracciare le Iòni sulle quali sarà regolato il municipio per l’avvenire. Il comune doveva eleggere il consiglio comunale fissato a trenta

Gaetano conte Manci ebbe 48 voti come vice-podestà. A consiglieri furono scelti 5 signori Pietro Dall'Aimi, Pietro Pedrot- ti, Matte« conte Thunn, Romano Rungg, Michèle Tamusiini e Carlo dottor Dordi. L’attivazione di questo nuovo consiglio magislraluale fu sospesa in attenzione della conferma del podestà, riservata, come si dissp, al sovrano; ma protrnendosi questa conferma, nè più parlandosi di attivare Tré il consiglio, spiaceva questa tardanza nè ben si conosceva la cagione. Il signor dottor

Bernnrdelli come po destà ed il vice-podestà in unione ai set consiglieri presentarono la loro rinunzia rimettendo «1 consiglio comunale il Toro mandato, Queste rinunziè, furono lette nella seduta dei 22 novembre, ma il con siglio si espresse-di non poter accettare , quelle rinunzie , giacché la nomina 'del nuòvo magistrato fu un’espressione liberi» della confidenza dei rappresentanti, e tolto il podestà, Ta cui conferma era riserbuta al sovrano, il nuovo consiglio magistra- tuale fu .-dichiarato-duqiiel

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 275 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
('autorità della sua persona di sedare il tumulto, venne alla cattedrale, ma rassem- bratasi quivi In moltitudine lo prese pri gioniero e lo chiuse nella Tor Vanga. Il cittadino Rodolfo De Bellenzani era capo di quella mosso. Presentemente nella Tor Vanga vi sono le carceri sussidiarie del 1’I. R. corte dì giustizia. ■ Fra i palazzi di Trento primeggia quello dei signori Zambelli, più comunemente co- TRE 210 nosciuto col. nome di Galasso. Esso fu eretto da Giorgio Fugger, ricco banchiere di Augusta, che

TRE essere nemici dichiarati degli altri. Nel 4224 i due.fratelli''Federico- è Bertoldo Vanga'-stipularono con Egnone conte di A pian p, allora vescovo, di Bressanone, una lega, difensiva ed offensiva, còlla quale il vescovo si obbligava di non intraprèndere alcun fatto d'importanza o di condurre a fine alcun negozio senza il consiglio o contro la volontà dei due fratelli. Egnone fu trasferito alla sede vescovile di Trento e verso quel, tempo-cominciarono le scor rerie di Eccelino da Romano nel

, e forse decisamente favorevoli a quel partito, dei Vanga, si fece loro contro eolia forza, Fe derico era passato all’altra vita e Bertoldo Vinto 'dai .soldati .del vescovo, preso pri gioniero, giaceva carceralo nel castello di Salorno, Ln Tor Vanga, importantissima pei la sua posizione che signoresr-Ma il ponte dell’Adige e formava mu« specie di furie ne l.nterno della città, era ancora in potere «lei «ignori di Vanga; ma Alberto, figlio di Federico, |n cedette al vescovo Egnone per 4230 lire, a patto

che suo zio, carceralo nei castello di Salorno, fosse po sto in libertà. Da queH’epoca la torre restò in potere dei vescovi, o di chi, usurpando il potere, si fece signore di Trento. La notte dei 4 aprile 4447 i cittadini e il popolo di Tren to, mossi a indignazione contro,il vescovo Giorgio di Lichtensteif) e i suoi ministri per le loro estorsioni, si levarono a ru more e corsero tumultuosamente àH’nrmi gridando : Firn il popolo e il Signore e mora il traditore, Il vescovo, credèndò coE

. s’era stabilito in Trento. Dai Fugger passò questo edificio al gene rate Galasso, donde prese il nome popo lare che ancora conserva. In seguito lo comperarono i coliti di Thun delia linea stabilita in Boemia , dai quali fu venduto al cavaliere Giacomo Zambelli che lo ri stabilì con sommo accorgimento senza to gliere alla maestà dell’edificio. Lo stile grandioso, tanto nella distribuzione della facciata di ordine composito , come nelle interne ripartizioni, palesa quel modo largo e maestoso

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Recht, Politik
Jahr:
1937
¬Il¬ Monte Grappa : guida storico-turistica.- (Sui campi di battaglia ; 2)
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Seite 69 von 172
Autor: Touring Club Italiano / Touring Club Italiano
Ort: Milano
Verlag: Touring Club Italiano
Umfang: 123 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Monte Grappa;s.Historische Stätte;s.Weltkrieg <1914-1918>;f.Führer
Signatur: II 213.265
Intern-ID: 350243
» del maggio-giugno 1916. Lasciata a Cà Sette la strada statale, si volge a destra, e, at traversato il passaggio a livello della ferrovia Bassano-Trento, si passa dinanzi alla bella villa veneziana di Ca' Cornaro (147), cin ta di ameno parco, dove ebbe sede nel 1917 il Comando del XXVII Corpo d'Armata, durante la prima e la seconda battaglia del Grap pa (novembre-dicembre 1917), come è ricordato da una lapide mu rata sulla facciata: (1) Per Bassano del Grappa, v. Guida d'Italia del T. C. I. — voi

47 IL JMONTE QRATVA 47 1 tratto: Bassano - Romano Alto. Da Bassano (i) — Porta delle Grazie, all'estremità NE della città — si prende la strada statale della Val Sugana, ultimamente rettificata e allargata. Sorpassata la frazione S. Vito si raggiunge il bivio di Ca' Sette, ove ha inizio la rotabile che si svolge ai piedi del Grappa per Romano - Crespano - Cavaso - Pederobba. In questo primo tratto si presenta di fronte Io scenario impo nente delle gole dirupate del Canale di Brenta, rinserrato

: ad ovest, dalla balza scoscesa dell'Altipiano dei Sette Comuni col suo pila stro avanzato del M. Caina; ad est, dalle pareti quasi verticali del Col Moschin, Col Raniero e Col Campeggia fino al saliente del M. Gusella, sul cui fianco sud-orientale appaiono i risvolti della stra da Cadorna, e che si protende contro il Brenta con lo sperone in sellato di M. Bastia. In fondo alla gola si scorge il panettone delle Melette; più vi cino ci fronteggia, sulla destra, il pendio sfuggente del Grappa, con

lo sbocco di Val S. Felicita e la strada militare di Semonzo, dal M. Cornòsega fino al Monfenera; ai suoi piedi le colline di Ro mano e, oltre il Piave, il M. Cesen; verso sinistra le colline bosco se di M. Castellare e S. Eusebio che digradano dolcemente sulla fertile piana del Brenta, il quale vi scorre placido e sinuoso, cor rendo verso sud; più lontano si profila la cresta tagliente di M. Ze- vola - M. Obante - M. Pasubio, l'altro storico pilastro contro il qua le si infranse la « Strafe Expedition

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Recht, Politik
Jahr:
1937
¬Il¬ Monte Grappa : guida storico-turistica.- (Sui campi di battaglia ; 2)
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Seite 111 von 172
Autor: Touring Club Italiano / Touring Club Italiano
Ort: Milano
Verlag: Touring Club Italiano
Umfang: 123 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Monte Grappa;s.Historische Stätte;s.Weltkrieg <1914-1918>;f.Führer
Signatur: II 213.265
Intern-ID: 350243
77 IL JMONTE QRAVVA 77 CAPITOLO SECONDO ITINERARI PER PEDONI A) DALLA STRADA PEDEMONTANA MERIDIONALE (DA POVE A PEDEROBBA) ALLA CIMA GRAPPA. 1. - Pove (o Romano) - Campo di Solagna - Monte Coston - Monte Grappa. Uscendo da Ba&sano dalla Porta della Grazie, si segue la carroz zabile per Trento con vista sulle propaggini dell'Altipiano di Asia go, a sinistra, e del Grappa a destra, separati dalla profonda inci sione del Canale di Brenta. Prima di giungere al km. 4 si volta a destra, si attraversa

l'abi tato di Pove (cave di marmi sulla montagna sovrastante a nord est) e per una ripida mulattiera si sale in mezz'ora, per Bresagge, alla selletta fra il Monte Bastia (430) ed il Monte Cornon (758). Al di là di questa si prosegue a mezza costa e in un'ora si giun ge nei pressi di Case Marchi dove si incontra la mulattiera che sale da Romano Alto, taglia le serpentine della strada Cadorna e per il Monte la Gusella (816), il Col Cavraro (844) e le pendici occidentali del Monte Castellaro (929

) raggiunge le Case ora dette. Di qui si prosegue a Nord per l'Osteria del Campo di Solagna. Da Ca' Marchi all'Osteria del Campo minuti 40 circa. Dal Campo di Solagna al Grappa (ore 2,30-3) è conveniente se guire la strada Cadorna (vedi pag. 50) che può essere abbreviata usufruendo di qualche scorciatoia nei pressi del Monte Coston e poco dopo il Cason di Meda. 2. Campo di Solagna - Col del Miglio ■ Col Caprile - Col della Berretta - M. Asolone - Grappa. E' un'escursione piuttosto lunga, ma tuttavia assai

interessan te come quella che consente di visitare in un sol giorno tutte le nostre linee del massiccio del Grappa ad oriente della Cima, fino a] Col Moschin.

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 259 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
, decanato' dì Riva. TIECHEll. Casale, del comune di Cén- ta, distretto giudiziale di Levico, capita nato di Bórgo. TIERNO. Frazione dèi comune di Mo ri, distrétto giudiziale dello stesso nome, capitanato di Rovereto, TIÓ 203 Grosso villaggio di 95 case é 750 abi tanti, situato un quarto d’ ora al sud da Mori, Seinbra molto ahtico, essendo no minato nel placito tenuto in Trento nel l’anno ,845. 1 - ' TIGNARONE. Capitanato di Tione, di strailo giudiziale di Steqico, forma con Ci Uà una, frazione del

e eol- ì’aitare alta romana, ma per la spesa su periore alle forze del comune fri sospeso il lavoro, avendosi p erò | a speranza terlo un giorno ultimare.,- ^ IiArtI\0 di SOPRA n • : . ~ vere lo, d^s t re tto giudi zi a! e ^di'* Ledro .* Abitanti Sol, case 409. ' Lstinrio fiorini 23,375., ' Villaggio situato.un po’ sopra alpre-, messo, distante un’ora da Pieve. Nel te stamento. di Noterio, vescovo'di Verona, dell annq 928, ove dichiara'dì possedere' beni in tniìdicària nel comitato tridentino

ed in ‘ Tiiatyió, sembra riferirsi all’uno o aU’altro dei due villaggi. Tiarnp di sopra è il primo villaggio che s’incontra ìir vàl di,'Ledro, entrando dplla valle d Àmpola, e 1 ultimo Venendo da Riva e volgendo verso .le Giudicane. Esso par tecipa del clima delpremesso è quindi ha gli slessi prodotti agricoli, e le stesse con dizioni economiche. Il commercio dij le gnami che fa dalle sue selve rènde, un prodotto, significante agli abitanti. Curazia eretta nell’anno 4657, filiale della parecchia di Pieve

comune generale del .'Bleggio. Abitanti 452,-case 30,. Estimò fiorini 45,973, car. 46. Piccolo villaggio di 48 case, situato di fronte a.Stenieo, olla dèstra del Sarca, presso il piccolo villaggio.di Lillà, ch’è frazione dello stesso. TIGNE. Capitanato e distretto giudi ziale. Il capitanato di Tione comprende tutto l’ampio e montuoso paese che si estende dal monte Casalej che sorge sul confine di oriente, fino alla catena di monti, per gran parte gremiti di giacchio, che divi dono a ponente

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Recht, Politik
Jahr:
1937
¬Il¬ Monte Grappa : guida storico-turistica.- (Sui campi di battaglia ; 2)
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Seite 24 von 172
Autor: Touring Club Italiano / Touring Club Italiano
Ort: Milano
Verlag: Touring Club Italiano
Umfang: 123 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Monte Grappa;s.Historische Stätte;s.Weltkrieg <1914-1918>;f.Führer
Signatur: II 213.265
Intern-ID: 350243
i6 SUI CAMTl VI 'BATTAGLIA 16 parte eseguiti, furono rivolti a parare la minaccia sopradetta. Fra questi sono da menzionare: la strada rotabile da Romano alto a M. Grappa, la teleferica da Crespano alla vetta del Grappa, alcuni serbatoi d'acqua, affinchè fossero assicurati i movimenti ed i rifornimenti necessari; inoltre i lavori fortificatori per lo sbarramento di Val Brenta e per la postazione di un adeguato numero di batterie. Ma gli avvenimenti sulla fronte dell'Isonzo nell'ottobre 1917

riserbavano ben diversa e più importante fun zione al M. Grappa, che da oriente e da settentrione dovette soste nere la irruenza incalzante del nemico. L'esercito, undici volte vittorioso, ripiegava sul sacro suolo della Patria. Tutto sembrava ormai perduto e nella tragica ora dileguavasi il sogno della vittoria, perseguito con tanta tenacia e tanto valore, e sperdevasi financo il grido martoriato delle città irredente e quello ancor più vivo e presente delle popolazioni sommerse dall'ira nemica! Ma tutto

non è perduto quando l'animo, pur duramente col pito, non cede! L'ordine emanato il 7 novembre dal Comando Supremo con cludeva imperiosamente : «Morire, non ripiegare». E i soldati d'Italia non ripiegarono! LA PRIMA BATTAGLIA DEL GRAPPA: 14-26 novembre. Il 4 novembre il Comando Supremo, in seguito al riuscito for zamento nemico sulla linea del Tagliamento, a monte di Pin zano, ordinava il ripiegamento sul Piave e sul Grappa. La 4* Armata (XVIII, IX e I Corpo d'Armata) agli ordini del ten. gen

. Nicolis di Robilant, già schierata, prima del 24 ottobre, nel Cadore fra le alte valli del Brenta e del Piave, prosegui il ri piegamento sulla fronte assegnatale: dallo sbarramento di S. Mari no (Val Brenta) a Nervesa (sul Piave). Il movimento dei grossi delle grandi unità dell'Armata fu preceduto dall'invio sul Grappa di un primo nucleo del XVIII Corpo cui era stata affidata la difesa del massiccio del Grappa ad eccezione dello sperone orientale: M. Tomba-Monfenera, compre-

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Recht, Politik
Jahr:
1937
¬Il¬ Monte Grappa : guida storico-turistica.- (Sui campi di battaglia ; 2)
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Seite 65 von 172
Autor: Touring Club Italiano / Touring Club Italiano
Ort: Milano
Verlag: Touring Club Italiano
Umfang: 123 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Monte Grappa;s.Historische Stätte;s.Weltkrieg <1914-1918>;f.Führer
Signatur: II 213.265
Intern-ID: 350243
i luoghi dove si svolse la lotta. Tali itinerari non richiedono che dalle 2 alle 4 ore ciascuno per essere percorsi; b) con automezzo : salita da Bassano per la strada Cadorna, di scesa per la nuova strada Osteria del Forcelletto - Càupo - Conca di Feltre: strada di grandissima importanza turistica che passa pres so le storiche posizioni di guerra del Monte Pertica e del Monte Prassolan; c) lo stesso itinerario ma rovesciato, con partenza da Feltre; d) i pedoni possono seguire un itinerario differente

per la sa lita e la discesa, combinandone 2 diversi dei numerosi più innanzi descritti: ciò che consentirà loro di visitare tutta la fronte di bat taglia dalla Val Brenta (per il Monte Asolone, il Pertica, i Salaro- li e il Tomba) alla Vai Piave. Descriveremo anzitutto l'itinerario che segue la strada Cador na da Romano Alto alla Vetta del Grappa, e successivamente i 6 seguenti itinerari che, distaccandosi dalla strada e facendovi ritor no, consentono, come si è detto, di visitare in poche ore

importan ti settori delle linee avanzate di combattimento. A) Osteria del Campo di Solagna - Case Gennari - Casera Mo- schin - Col Moschin - Casera Pra Fiolo - Osteria del Lepre - Valle S. Lorenzo - Ponte S. Lorenzo. B) Ponte S. Lorenzo - S. Giovanni - Col Fagheron - Casera Pia- naro - Casera del Comune - Col del Gallo - Osteria di Campo di Solagna. C) Ponte S. Lorenzo - Osteria del Lepre - M. Asolon - M. Co- ston - Strada Cadorna.

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Jahr:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Seite 195 von 379
Autor: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Ort: Milano
Verlag: Aliprandi
Umfang: 374 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 79.502
Intern-ID: 333735
e pubblica protesta, nella quale era detto: « Che Rovereto coi Comuni si erano semplicemente sottoposti a S. M. Cesarea « come imperatore dei Romani ed al Sacro Romano Impero: c questi essere il loro protettore « e difensore c non l’arciduca d’Austria conte del Tirolo, nè voler essi mai riconoscere di « essere sottoposti all’imperatore come a conte del Tirolo, dalla giurisdizione del quale essi « intendono ritirarsi. » In seguito a questa protesta ed al rifiuto di inviare la propria deputazione

in Innsbruk ad ossequiarvi il conte del Tirolo, la città venne dagli Austriaci occupata militarmente e il podestà, Del Bene, fu mandato in esilio a Lavis. Contemporaneamente furono tolte e sospese tutte le franchigie accordate nel passato dai vari imperatori: ed in queste condizioni, cioè sotto un governo esclusivamente militare, la città durò due secoli. Nel 1765 furono restituiti a Rovereto i diplomi consacranti i suoi privilegi, il governo militare venne sostituito da quello comunale, ripristinato

del governo dei Veneti, che segnò per Rovereto, un’èra di progresso, di prosperità e di libertà, per fermo di gran lunga più ampie di tutte quelle che potevano esser consentite dai governi imperiali, regi, papali, e principeschi allora in fiore in Europa. Qualcuno, poiché gli spiriti della negazione — specie quando attingono a certi fondi al fine unico di negare il vero — negherà forse 1’esistenza dei ricordi, della simpatia, rimasta tradizionale nei roveretani per i Veneziani: basta interrogare

secoli di distanza le monete di San Marco — che ora non sono più, che non hanno mai visto e di cui fors’anco, ignorano l’esistenza d’un tempo. Se, per quanto minime, non sono anche queste tradizioni incarnate, ingenite col sangue del popolo, vuol dire che al giorno d’oggi, per certa gente, le parole hanno mutato di significato,

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Jahr:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Seite 99 von 379
Autor: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Ort: Milano
Verlag: Aliprandi
Umfang: 374 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 79.502
Intern-ID: 333735
CAPITOLO OTTAVO. Un po’di storia tridentini — Origini antiche Nel/nedìoevo — Franchigie comunali — I principi vescovi — Ezzelino da Romano — t Egnone — Veneziani e Tedeschi — La battaglia di Cagiano — Guerra rustica — Il Concilio di' Trento — Il cardinale Cristoforo e i Madruzzo —.Sequela di vescovi principi — Francesi c tedeschi — Regno italico — Austria — Quousque tandem ?* e consacro un breve capitolo di questo libro alla storia tridentina, non è certo per vaghezza di fare sfoggio d’una

episodi più o meno importanti, e si elimini invece, e scap parti in modo ben definito da tutto quello che entra nell’orbita storica della razza dominatrice. I retori al soldo dei governi per cantarne le glorie di dubbia natura: i barbassori della politica quotidiana, le cui opinioni, girano-copre le banderuole dei caminetti nella direzione del vento: gli amanti del fatto compiuto, possono ridere nella insensibilità delle loro coscienze 4 1J1 di quel principio potente, di quella forza morale cosi

-sentita nei popoli e nelle razze che detta il.diritto storico: ma il loro, non è riso che passi Tepidermide: le sentenze che vanno eruttando sono vaniloqui senza eco nella coscienza 1 pubblica: e mentre essi passano insieme ai loro padroni, ai sistemi che le loro cabale aiutarono ad erigere ed a, mantenere in piedi, insieme agli idoli del moménto, il . diritto storico delle genti rimane e si afferma e s’impone ognora più attraverso la coscienza, delle masse, che non sono né guaste nè cattive

; si rafforza contro gli ostacoli e-li combatte, senza disperare nè del tempo 'nè. della giustizia avvenire, finché un giorno, fatto forza di coercizione, trionfa di chi lo opprime e si stabilisce sul 'collo di chi lo conculcò. ■

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Recht, Politik
Jahr:
1937
¬Il¬ Monte Grappa : guida storico-turistica.- (Sui campi di battaglia ; 2)
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Seite 66 von 172
Autor: Touring Club Italiano / Touring Club Italiano
Ort: Milano
Verlag: Touring Club Italiano
Umfang: 123 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Monte Grappa;s.Historische Stätte;s.Weltkrieg <1914-1918>;f.Führer
Signatur: II 213.265
Intern-ID: 350243
44 SUI CAMPI VI 'BATTAGLIA 44 D) Cima Grappa - Casone dei Lebi - Malga Bocchette di Mez zo - Osteria del Forcelletto - M. Pertica - Nave - Cima Grappa. E) Cima Grappa - M. Pertica. F) Cima Grappa - Croce dei Lebi - Croce di Valpore - Col del l'Orso - M. Valderoa - M. Fontanel - M. Casonet e ritorno. Passando quindi ai principali itinerari per pedoni che si dipar tono dalla grande strada pedemontana Solagna - Romano Alto - Crespano - Possagno - Pederobba - Quero - Feltre - Axsiè - Cismon

- Valstagna - S. Nazario - Solagna, descriveremo successivamente i seguenti 24 percorsi: 1) Romano Alto - Osteria del Campo di Solagna - Casera Pra' Gollini - Grappa. 2) Campo di Solagna - Col del Milio - Col Caprile - Col della Berretta - M. Asolon - Grappa. 3) Romano-Valle di S. Felicita - Grappa. 4) Strada Semonzo - Grappa. 5) Borso - Campo Croce - Grappa. 6) Crespano ■> Covolo - Grappa. 7) Crespano (o Fietta)-Val del Boccaòr - Grappa. 8) Fietta - Archeson - Grappa. 9) Osteria S. Pietro - Vardanega

- M. Pallon - Grappa. 10) Tempio di Possagno - Casere di Castel Cesil - Albergo Ar cheson - Grappa. 11) Paveion-Val Bastia - Osteria del Doc-Grappa. 12) Pieve di Cavaso - Case Baldo - M. Tomba - Osteria del Doc - Grappa. 13) Virago - Monfenera - Grappa. 14) Pederobba - M. La Castella - Osteria di Monfenera - Grappa. 15) Fener - Alano sul Piave - M. Spinoncia - Val delle Mure - Grappa. 16) Fener (o Quero)-Malga Cinespa-M. Valderoa - Grappa. 17) Quero - Schievenin - M. Fontanasecca - Salaroli - Grappa

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Jahr:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Seite 236 von 379
Autor: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Ort: Milano
Verlag: Aliprandi
Umfang: 374 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 79.502
Intern-ID: 333735
. Un re guerriero e valoroso, Astolfo, tenta risollevare la sorte della sua gente e del regno, combattuto da Roma e dai Bisantini, nel mezzodi, e minacciati al settentrione da una invasione di Franchi, occhieggiami già colla Chiesa di Roma. L’esercitQ vittorioso di Astolfo percorre l’Italia: impone per un momento a Roma, focolare della eterna rivoluzione italiana contro la formola dell’unitarismo monarchico, allontana i Franchi dal confine: e giunge ad occupare la penisola istriana, che viene subito portata dal

quale due secoli dopo comincia ad abbozzarsi la conformazione politica dell’Europa novella: l’Istria, diventa parte dell’Impero Carolingio : entra intieramente nell’orbita d’azione della storia d’Italia, ed è così intimamente, indissolubilmente legata alla storia del Sacro Romano Impero — come cominciò a dirsi quella risurrezione medioevale della grande tradizione romana. Il sistema feudale, nella più stretta espressione della parola, è introdotto dalla dominazione franco-carolingia anche neU’Istria

, in cui cancella le ultime traccie del bisantinismo— del .quale vuoisi gli slavi, che sì facilmente eransi stabiliti nell’interno della penisola, fossero gli ultimi difensori. Il trattato di Verdun, fra i successori di Carlo Magno, dovendo por termine alle loro differenze e guerre parricide e fratricide, assegna, insieme al Friuli, l’Istria alla linea carolingia italiana (843). Dopo questo fatto, sul quale neppur Bisanzio pensa a sollevare eccezioni, la italianità futura della regione istriana

di costui, il relegamento degli slavi alle sole terre incolte e spopolate sulle quali nessuno del paese potesse vantare diritti di proprietà, sentenziati dall’imperatore, in quel suo placito solenne, ed il già menzionato trattato di Verdun, sono la condanna della loro tesi: sono l’affermazione, passata fra i secoli del diritto storico nazionale, degli antichi abitatori dell’Istria, razza ben distinta, per origini, per fasti, per idioma, per costumi e tradizioni da

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1860
¬La¬ questione del Trentino
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Seite 14 von 48
Autor: Gazzoletti, Antonio / [Antonio Gazzoletti]
Ort: Milano
Verlag: Boniotti
Umfang: 47 S. : Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; s.Irredenta ; z.Geschichte 1860 ; f.Quelle
Signatur: II 278.526
Intern-ID: 517936
sospettare, che tale atto potesse influire a scapito della nazionalità politica dei loro Stati. Del resto i principi-vescovi di Trento si eleggevano dal Capitolo e confermavano dal Pontefice : e i regolamenti municipali, tanto per quello che risguarda gli statuti o le leggi, quanto per ciò che spetta alle magistrature, ritraevano

iL Da questi rapidissimi cenni i lettori hanno raccolto, come il Trentino, provincia italiana, abbia anche storicamente e:: politicamente diviso in addietro e fino al principio di que sto secolo le sortì d'Italia. Nò si adduca in contrario il vincolo di vassallaggio che legava i Signori di Trento all'Impero; avvegnaché nel suo vero concetto Tlmpero, mirabile congegno di forza barbara e di astuzia sacerdotale, non fosse autorità o dominio stra niero all'Italia, sì italiano, che da Italia, o vuoi

da Roma, ebbe vita, nome e consecrazione. L'Impero non subordi nava l'Italia a Francia o a Germania, nè viceversa: ma coor dinava le nazioni a lui soggette sotto una corona, portata il più spesso dal re franco o tedesco, passata qualche volta sai capo di principi italiani, e in ogni caso largita e bene- delta dal solo Pontefice di Roma. Se la qualità di feudo imperiale avesse potuto ferire o alterare la nazionalità storica e politica del Trentino, avrebbe ferita ed alterata quella di tutta Italia, che

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Jahr:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Seite 229 von 379
Autor: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Ort: Milano
Verlag: Aliprandi
Umfang: 374 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 79.502
Intern-ID: 333735
Quiriti. Infatti, se i Celti furono i loro progenitori, i Romani, dai quali ebbero splendore di vita politica, di coltura, di civiltà e ricchezza, ponno ben dirsi i loro padri immediati. Ciò che avvenne per Trieste, un po’più tardi, si avverò per il rimanente dell’Istria: il confine deH’Italia civile fu portato dal Risano all’Arsa o Arsia, nel golfo di Quarnero : mentre le guarnigioni nell’altipiano del Carso romanizzavano gli ultimi avanzi dei Secussi, dei Subo- crini, dei Catali e dei

Menocaleni. « Laonde — scrive il Cavalli nella sua storia premiata dal Consiglio della città, ed edita « a cura del patriottico Municipio di Trieste — quando vi accadrà di udire parlare dei trie- « stini e degli istriani, che sono fratelli, voi avete a intendere la gente latina: perchè gli antichi a abitatori di queste regioni si sono, in certa maniera, perduti in mezzo alle numerose colonie, « senza lasciare di loro nessuna traccia, se. si eccettuino i nomi, di alcune città, dei monti, « dei fiumi, che

sono celtici in gran parte. » Due volte Trieste romana dovette respingere le invasioni dei Giapidi, che varcato il vallo, pure romano ^ideila Carsia piombarono su di lei, attratti dalla fama delle sue ricchezze. Giulio Cesare li ricacciò aldi là delle Alpi, alle native loro lande: ed in memoria del fatto 1 - le Alpi che proteggono questa parte d’Italia, furono chiamate Alpi Giulie. » Augusto riparò con nuove e splendide costruzioni, nel Foro, nel Campidoglio, e con un acquedotto sotterraneo

qualmente i Triestini non accettino questo stemma ufficiale loro imposto dal governo austriaco. Do atto dell’amichevole osservazione e mi scuso col dire che io vidi tale stemma sulla porta del Muni cipio di Trieste: e che quando fu data commissione all’incisore di quel fregio io ignorava tale circostanza — e che lo stemma fu ripro dotto dalla copertina del. Pro ^Patria, colla fiducia stessa colla quale si attinge ad una fonte che si sa per tante prove, eccellente. (N. d. A. G. Chiesi — Italia Irredenta. ■ ■ > 20

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Recht, Politik
Jahr:
1937
¬Il¬ Monte Grappa : guida storico-turistica.- (Sui campi di battaglia ; 2)
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Seite 39 von 172
Autor: Touring Club Italiano / Touring Club Italiano
Ort: Milano
Verlag: Touring Club Italiano
Umfang: 123 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Monte Grappa;s.Historische Stätte;s.Weltkrieg <1914-1918>;f.Führer
Signatur: II 213.265
Intern-ID: 350243
24 ÒU1 CA MV I DI BAI-TAGLIA 24 gusnti tratti caratteristici: sbarramento Asolone-Brenta; sbarra mento di V. Cesilla; sbarramento Oro-Rivon; Nocciolo del Grap pa; saliente Casonet-Salarolo-Schiarer-Pallone; sbarramento Tom ba - Monfenera. Tale sistemazione difensiva nella zona montana è integrata dalla sistemazione difensiva in piano rispondente al concetto di poter far fronte alle eventuali e più probabili irruzioni nemiche con una serie successiva di difese, tali da arrestare il nemico

in prossimità degli sbocchi e dar tempo alle nostre truppe di riorga nizzarsi. La attuazione del vasto e completo piano di difesa, integrato dalle opere per i movimenti delle truppe, delle artiglierie e dei carreggi, per i rifornimenti di viveri, munizioni e di ogni altra specie, per gli impianti idrici e elettrici, per le reti telegrafiche, telefoniche e gli altri mezzi di trasmissione, richiese una ingente quantità e varietà di lavori, dei quali è solo possibile fare som mario cenno. Le Strade : la strada

: Romano Alto - Cason di Meda - Cima Grappa, costruita nel 1916, fu completata in modo da consentire il facile transito dei veicoli; le principali strade camionabili costrui te furono quelle: Campo di Solagna-Col Moschin; Campo di So- lagna - Col del Miglio; Semonzo - Boscon di Borso - M. Meda - Grappa; Pieve di Cavaso, M. Tomba-Ost. di Monfenera; e la strada di arroccamento dal Campo di Solagna al M. Tomba. Inol tre un numero rilevante di carreggiabili e numerose mulattiere. Le Teleferiche a motore

raggiunsero nel settembre del 1918 il numero di 80. Gli Impianti Idrici più importanti furono quelli di S. Liberale, di Col Campeggia, di B. V. del Covolo, di Caniezza e di Borso; grandi serbatoi in caverna furono costruiti : 2 su Cima Grappa dei quali 1 di 120 mila litri e l'altro di 50 mila; 1 di 110 mila litri nel la Galleria Vittorio Emanuele III, 1 a Cason di Meda di 200 mila litri; 1 all'Archeson di 150 mila litri ed altri di minore ca-

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Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Recht, Politik
Jahr:
1937
¬Il¬ Monte Grappa : guida storico-turistica.- (Sui campi di battaglia ; 2)
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Seite 124 von 172
Autor: Touring Club Italiano / Touring Club Italiano
Ort: Milano
Verlag: Touring Club Italiano
Umfang: 123 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Monte Grappa;s.Historische Stätte;s.Weltkrieg <1914-1918>;f.Führer
Signatur: II 213.265
Intern-ID: 350243
82 SUI CAUTI VI BATTAGLIA 82 l'Osteria di Campo Croce (1039) — alloggio e ristoro modesti : ca mere 8, letti 10; chiusa in dicembre, gennaio e febbraio; ai due lati si stende il vivaio della Milizia Forestale. Poco oltre sono le C.re Campo Rosso. Il terreno attraversato da Semonzo a queste ultime è a pascolo; da Casere Campo Rosso a Poise, boscoso, quindi da Poise al Grap pa ancora a pascolo. Lungo il percorso si incontrano rare pozze di acqua per l'abbeverata del bestiame (notevole per le sue

dimensioni quella di Campo Croce) ma nessuna fonte o cisterna di acqua po tabile. Da C.re Campo Rosso (1056) conviene abbandonare la camiona bile, che costeggia le falde sud-occidentali del M. Boscon e per la Valle dei Lebi e il Cason di Poise sale al Grappa. E' assai più con veniente prendere a destra per la carrareccia che passa fra il M. Le- gnarola (1304) e il Col di Borloi (1311) e per la forcella detta Le Saline (1351), sotto al M. Palla (croce), contorna la dirupata testa ta (Reg. Corf ori) delle

valli dei torrenti Cassanega e Corpon, lascia a destra, bivio per Casera Ardosetta - testata dell'Astego - Croce di Semonzo (proveniente dalla Valle dei Lebi). Poco più innanzi, a destra, bivio per Casera Ardosetta - testata dell'Astego - Croce dei Lebi. La strada prosegue con direzione generale N., passa sotto la C. Pellizzari (1590) e la cima del M. Meda (1621). Panorama verso levante. Si raggiunge quindi la strada Cadorna poco prima della Caserma Milano. 5. Borso del Grappa-Campo Croce - Grappa

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