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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Seite 230 von 608
Autor: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Schlagwort: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Signatur: II 341.269
Intern-ID: 611986
• apertura dell’organo esecutivo e di quello di controllo a personalità esterne qualificate (rettore, cancelliere, membri del consiglio del- Tuniversità); • riunione della competenza decisionale sotto il profilo tecnico e finanziario secondo ambiti tematici presso il rettorato o il deca- nato; • chiara attribuzione della competenza decisionale e della relativa re- sponsabilità a organi con autonomia operativa e singoli responsabili (rettorato, rettore, cancelliere, decanato, decano, deeano

degli studi); • composizione degli interessi attuata mediante i poteri decisiona- li del senato in cui sono rappresentati i gruppi che compongono l’università, nonché in forma consultiva mediante I pareri espressi nei confronti del rettorato e del consiglio dell’università. Considerazioni finali Ho cercato di esporre in estrema sintesi i motivi che hanno spinto a introdurre delle riforme nelle università tedesche. Tali riforme si fon- dano sui seguenti principi basilari: • rafforzamento

dell’autonomia; • riforma delTorganizzazione degli studi: • riforma interna dell’università. Ho fornito uno spaccato di una strategia di riforma globale del Land Baden-Wiirttemberg, illustrando la sua nuova organizzazione universitaria prevista dalla nuova legge sulTuniversità, che entrerà in vigore FO1/01/2005. Negli altri Lânder tedeschi gli sviluppi sono si- mili; tuttavia, il Baden-Württemberg è chiaramente all’avanguardia in questo processo. Questa riforma organizzativa è necessaria affinché

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Seite 214 von 608
Autor: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Schlagwort: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Signatur: II 341.269
Intern-ID: 611986
conseguenza di ciò è che gli organi di am- ministrazione debbano anche avere la facoltà di reperire risorse. • L’ università sarà quindi diretta da un rettorato composto da un retto- re, con le funzioni di presidente del consiglio di amministrazione, dai pro-rettori e dal cancelliere. II rettore e il cancelliere rivestono a tempo pieno la carica di membri del consiglio di amministrazio- ne. • Oltre alle descritte competenze di bilancio consistenti nella pianificazione del bilancio e della gestione

to e la professionalizzazione delle strutture dirigenziali, di fare un uso adeguato deirautonomia acquisita. Le proposte contenute nel rapporto Leitungsstrukturen im Hochschulbereich (le strutture dirigenziali in am- bito universitario) della Conferenza dei Ministri dell’istruzione di tutti i Lander federali (settembre 1996) approfondirono tale impostazione. Un principio della riforma dell’organizzazione delle università del Baden-Württemberg è rappresentato da una netta separazione tra

le re- sponsabilità politiche, strategiche e operative. Tale linea viene portata avanti con coerenza nella quarta fase della riforma universitaria del Baden-Württemberg, che sarà realizzata nel 2005. Queste ampie rifor- me legislative sono state preparate da una commissione sulle strutture universitarie del Land, composta da esperti estremamente qualificati, che ha consegnato nel 1998 la propria relazione finale. La nuova struttura organizzativa è definita dalle seguenti linee guida: • In base a questa

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Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
2011
Francesco Petrarca : 1304 - 1374 ; atti del XXVI Simposio internazionale di studi italo-tedeschi Francesco Petrarca nel 700°anniversario della nascita = Akten des XXVI internationalen Symposiums deutsch-italienischer Studien "Francesco Petrarca zur 700. Wiederkehr des Geburtstages".- (Studi italo-tedeschi ; 27 )
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Seite 313 von 360
Autor: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) / [ed. curata dall#015#226#128#153Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto la dir. di Ivo de Gennaro ...] #014
Ort: Merano
Verlag: Walter
Umfang: XXIII, 329 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Schlagwort: p.Petrarca, Francesco ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Signatur: II 307.659
Intern-ID: 555321
di Olomouc (Olmütz), nonché cancelliere imperiale, Giovanni di Neu- markt (Jan ze Streda) 30 ; e poi riporta anche l’attenzione e la ammirazione deirimperatrice Anna. Resta quindi, e con grande esattezza, nelle lettere scambiate con questi illustri personaggi, l’impressione di aver conosciuto un ambiente ricco di cultura (per raffinatezza, paragonabile all’antica Atene, scrive il poeta) aperto alle esperienze avanzate del piú recente preumanesimo europeo. Ma, nonostante ció, dopo il ritorno

32 . II29 aprile del ’57 ringrazia il cancelliere Giovanni di Neumarkt, per aver ricevuto il diploma di Conte palatino. Nel sigillo aureo del diploma stesso, si trova da un lato l’immagine di Roma imperiale, superba delle sue mura e dei suoi templi, e dall’altra il ritratto di Carlo imperatore. 33 Viaggio a Parigi 1360 Nel dicembre 1360, in occasione del ritorno da quattro anni di pri- gionia inglese del re di Francia, Giovanni II il Buono, Galeazzo Visconti, consuocero del re e suo finanziatore, per

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1934
Guida della stazione climatica Merano
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Seite 65 von 80
Ort: Merano
Verlag: Poetzelberger
Umfang: 68 S. : Ill.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Meran;f.Führer
Signatur: I 211.711
Intern-ID: 346742
Piccolo giro ideile Dolomiti: giro del' gruppo di Sella Lago di Carezza - Predazzo - Passo di Rolle - S. Martino di Castrozza - Passo Cereda - Lago d'Alleghe - Cam- polungo - Passo Gardena - Bolzano Lago di Carezza - Passo di Rolle - Primiero - Passo Broccone - Valsugana - Trento - Bolzano Bolzano - Trento - (Rovereto - Vallarsa - Pian delle Fugazze - Schio - Arsiero - Levico - Lago di Caldo- nazzo - Trento Passo del Giovo - Vipiteno - Fortezza - Val Badia - Passo Gardena - Val Gardena Passo

del Giovo - Fortezza - Val Pusteria - Lago di Braies - Prato Piazza e rit. per Br ess anon e -Bolz ana. Passo del Giovo - Fortezza - Dobbiaco - Cortina d'Am pezzo - Falzarego - Pordoi - Lago di Carezza - Bolzano e molte altre gii« organizzatili secondo i desideri degli ospiti. A carico dei viaggiatori e non compresi nei prezzi indicati dalle imprese sono le mancie e, nei viaggi di oltre un giorno, il vitto e l'alloggio per l'autista. Le varie imprese automobilistiche tengono sempre pronte vetture

da noleggio, aperte e chiuse, da 3 a 6 posti. c) Servizi automobilistici di Gran Turismo : Oltre le due linee postali Merano - S. Leonardo in Pass, e Lana - S. Valburga in Ultimo, attive tutto l'anno, pre stano servizio durante l'estate linee di Gran Turismo, di cui elenchiamo quell« in partenza da Merano '(per infor mazioni sui periodi di servizio, prezzi, ecc. rivolgersi al l'Ufficio Viaggi C, I. T., I, Corso Principe Umberto 5) : Merano - Passo del Giovo - Vipiteno - Brennero - Inns bruck (km 110,5

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Kategorie:
Philosophie, Psychologie
Jahr:
2004
Immanuel Kant (1724 - 1804) nel 200° anniversario della morte = Immanuel Kant (1724 - 1804) zur 200. Wiederkehr des Todestages.- (Studi italo-tedeschi ; 25 )
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Seite 606 von 648
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Kant, Immanuel [Gefeierte Pers.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (25 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto la dir. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XXIII, 619 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Schlagwort: p.Kant, Immanuel ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Signatur: II 341.268
Intern-ID: 611988
unidimensionale del tempo neH’antichità”, proposta da Antonio Ponsetto. Nelle loro analisi temporali, rilevava il relatore, Husserl e Heidegger distinguono, dal tempo vissuto in modo originario o autenti- co, una forma derivata o inautentica del tempo. In Husserl, si tratta del tempo oggettivo, a differenza del tempo della coscienza temporale inte- riore, mentre in Essere e tempo di Heidegger si parla del tempo volgare, a differenza del tempo estatico del Dasein autentico. II tempo oggettivo

e il tempo volgare sono accomunati dal fatto di essere misurabili. II tempo misurabile ha il carattere del numero, e proprio tale carattere è il segno della sua non-originarietà. Per questo motivo, la definizione aristotelica del tempo, in cui quest’ultimo viene determinato come nu- mero, è citato da Heidegger come esempio paradigmatico del concetto volgare di tempo. Tuttavia, affermava Ponsetto, tale svalutazione del carattere numerico del tempo resta alla superficie della comprensione del tempo

in Aristotele; infatti, dietro alla equiparazione aristotelica di tempo e numero sta, nascostamente, un pensiero dell’analisi del tempo sviluppata nel Timeo platonico, che Heidegger non ha notato. Inoltre, Pesclusione del numero dal fenomeno originario del tempo è fenomenologi camente insufficiente rispetto alla struttura del tempo stes- so. Husserl e Heidegger non hanno visto che, nella definizione aristotelica del tempo, il numero è inteso come identità mossa o in mo- vimento. Ciò è potuto accadere perché

essi non hanno svolto in modo fenomenologicamente radicale Panalisi fenomenologica della defini- zione del tempo in Aristotele. Quest’ultimo pensa il tempo come rap- porto fra due poli. Se si intende in questo senso il carattere numerico del tempo, si deve dire, contro Heidegger e Husserl, che tale carattere non è una determinazione secondaria del tempo, ma, al contrario, ne costituisce il nucleo essenziale. Dunque, Heidegger e Husserl non han- no visto come nella definizione del tempo, fornita

da Aristotele, sia contenuta la concezione del tempo della fenomenologia. In altre parole: la comprensione fenomenologica del tempo si pone in una continuità rispetto a quella dell’antichità. Con il contributo di Roberto Cipriani, “La concezione sociologica 580

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Kategorie:
Philosophie, Psychologie
Jahr:
2010
Cultura animi : scritti in onore di Roberto Cotteri = Festschrift für Roberto Cotteri
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Seite 248 von 540
Autor: Cotteri, Roberto [Gefeierte Pers.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XXXIII, 499 S. : graph. Darst.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 19
Intern-ID: 615266
metà del XIX Sexolo, in: Atti dell’Accademia degli agiati. Contributi della classe di Scienze umane di lettere ed arti, CCXLIII (serie VII, vol. III A), Accademia degli agiati, Rovereto-Calliano 1993, pp. 181-200: 183-4. 14 Per ulteriori informazioni sul musicista roveretano a cui, peraltro, Bridi dedicó una biografía nel 1826, cfr. Pasqui Domenico, art. in: Carlini, A./Lunelli, C. (cur.), Dizionario dei musicisti trentini, Comune di Trento-Biblioteca comunale di Trento, Trento 1992, pp. 235

genio musicale fra Neoclassicismo e Romanticismo, in: Tiella, M./Vettori, R. (cur.), Strumenti per Mozart, Accademia roveretana di Musica antica-Istituto per la ricerca organologica e il restauro (Milano), Longo Editore, Rovereto 1991, pp. 29-45. Per quanto riguarda l’impianto del giardino bridiano e relativo significato ‘esoterico’, cfr. Bisesti, L./Muzi, E., Un’architettura iniziatica, II giardino Bridi a Rovereto dall''abbandono al recupero. Relazione storica, Tesi di laurea, Facoltà

., Biographie W. A. Mozart’s. Nach Originalbriefen, Sammlungen alles iiber ihn Geschirebenen. Mit vielen neuen Beylagen, Steindriicken, Musikblattern und einem Fac-simile von Georg Nikolaus von Nissen [...] nach dessen Tode herausgegeben von Constanze, Wittwe von Nissen, früher Wittwe Mozart, Breitkopf & Hartel, Leipzig 1828. Si noti che Bridi fu anche tra i sottoscrittori del volume appena citato (ivi, vol. I, p. XXXVII). 19 Cfr. Nissen-Mozart, C., Tage Buch meines Brief Wechsels in Betref der Mozartischen

autori di musica, le di cui immagini adornano il tempietto dedicato a quest’arte, che si trova nel mio luogo di campagna, e dove ho esposti alcuni miei pensamenti sopra il presente deterioramento della scuola del canto [...]», cfr. Bridi, G.A., 212

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Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
2001
Giuseppe Verdi (1813 - 1901) nel 100° anniversario della morte : XXII Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi = Giuseppe Verdi (1813 - 1901) zur 100. Wiederkehr des Todestages.- (Studi italo-tedeschi ; 22 )
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Seite 69 von 292
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Verdi, Giuseppe [Gefeierte Pers.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (22 : 2001 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XVII, 266 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Schlagwort: p.Verdi, Giuseppe ; f.Kongress ; g.Meran <2001>
Signatur: II 341.266
Intern-ID: 611990
Vavrille, mezzosoprano, Luca Canonici, tenore, Eldar Aliev, basso; coro “I Musici Cantori” di Trento (dir. Sandro Filip- pi), coro “Castelbarco” di Avio (dir. Luigi Azzolini), coro del “Teatro Sociale di Trento” (dir. Luigi Azzolini); direttore Cristian Mandeal. 19) R. ABRAM, Teatro Puccini di Merano, Merano 1989. 20) “Im ersten Akte, als nach der grofíen Arie der Frau Bellincioni stürmischer Beifall das Haus durchbrauste, ertönten mehrere scharfe grelle Pfiffe aus dem Stehparterre, was im Publikums

11) Pianista e didatta mantovano, 12) Impresario-violinista-direttore d’orchestra morto nel 1883, direttore del teatro veneziano “S. Benedetto” all’epoca Ín cui andó in scena il secondo allestimento di Traviata, il 6 maggio 1854, ad un anno dalla sfortunata ‘prima’ alla Fenice. 13) Del cast internazionale facevano parte Basch di Pest, Koberwein di Vienna, Clement di Innsbruck, Riotti e Cantarelli, 14) La ‘prima’ programmata per giovedi 17 febbraio venne rinviata all’indomani “wegen

unvollendeter schenischen Vorbereitung”, Bozner Zeitung. L’opera, nel cui cast figurava anche Moscow del teatro di Norimberga, venne replicata domenica 20, martedi 22 febbraio e martedi 14 marzo 1876. 15) Esecutori il coro della “Ceska Filharmonie” di Praga diretto da Josef Veselka, solisti Raina Kabaiwanska soprano, Vera Soukupova contralto, Lajos Kozma tenore, Vito Maria Brunetti basso. 16) Esecutori: European Festival Orchestra, European Festival Chorus, solisti Stef- ka Estatieva soprano, Uta Palzer

mezzosoprano, Maurice Stern tenore, Frangi- sco Voutisinos basso, direttore Theodore Hollenbach 17) Solisti: Francesca Scaini soprano, Andrea Edina Ulbrich mezzosoprano, Mario Carrara tenore, Peter Daaliysky basso; Coro “Castelbarco” di Avio diretto da L. Azzolini; Coro “I Musici Cantori” di Trento diretto da S. Filippi; Coro “Lan- destheater-Innsbruck” diretto da C. Büchler; orchestra “Haydn” e Tiroler Sym- phonieorchester Innsbruck; direttore Georg Schmöhe. 18) Solisti Olga Romanko, soprano, Annie

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Bücher
Kategorie:
Philosophie, Psychologie
Jahr:
2010
Cultura animi : scritti in onore di Roberto Cotteri = Festschrift für Roberto Cotteri
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Seite 148 von 540
Autor: Cotteri, Roberto [Gefeierte Pers.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XXXIII, 499 S. : graph. Darst.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Studi italo-tedeschi : collana di monografie dell’Accademia di Studi Italo-Tedeschi = Monographische Reihe der Akademie Deutsch-Italienischer Studien = Deutsch-italienische Studien ; 19
Intern-ID: 615266
, rimasto incompiuto, De vulgari eloquentia. Scritto nei primi anni del Trecento, esso pose il problema d’una lingua comune a tutta la lirica italiana (non semplicemente toscana o siciliana e simili). Una lingua sovraregionale, quindi; anche se i confini della sua Italia certamente non coincidevano in tutto con quelli attuali. Ne era esclusa Torino, con Trento e Alessandria. II trattato dantesco fu reso noto peró solo nel primo Cinquecento da Giangiorgio Trissino, che lo tradusse, e lo utilizzó

di nozione comune nel XIX secolo. La lingua, scrisse ad esempio, in Italia, Luigi Settembrini, è la «prima manifestazione del sentimento nazionale» (Ricordanze della mia viia, I, 7). 1 In tal senso, la ricorrente «questione della lingua» che ha caratterizzato a lungo la storia d’Italia è significativa. E vero che la lingua in questione fu, per molti secoli, solo quella letteraria, non parlata; ma si trattava pur sempre di lingua italiana. E d’obbligo iniziare da Dante e dal suo trattato latino

- abusivamente - nella sua proposta del volgare cortigiano. Un altro momento fondamentale è rappresentato dalle Prose della volgar lingua (1525) del veneziano Pietro Bembo. Rompendo con quelle che erano state le soluzioni linguistiche di koiné dei poeti quattrocenteschi, e inserendosi nelle discussioni del suo tempo, tra le quali rientrava anche la proposta di Trissino, Bembo indicó per la comune lingua letteraria poetica il modello del Petrarca del Canzoniere e dei Triumphi e, in via secondaria, di Dante

; e, per la prosa, il modello del Boccaccio del Decameron. Bembo fece testo, e la lingua letteraria italiana fu condizionata per tre secoli dal suo scritto e dall’esempio fomito dalle sue Rime (1530), che in realtà proponevano una lingua arcaica e in parte morta (come bene avvertirono i letterati fiorentini del tempo, inizialmente ostili). Nel Settecento - secolo per piú versi anche in Italia rivoluzionario e scardinatore - cornincia una crisi feconda e radicale, che via via mette molte cose

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Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
2001
Giuseppe Verdi (1813 - 1901) nel 100° anniversario della morte : XXII Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi = Giuseppe Verdi (1813 - 1901) zur 100. Wiederkehr des Todestages.- (Studi italo-tedeschi ; 22 )
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Seite 173 von 292
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Verdi, Giuseppe [Gefeierte Pers.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (22 : 2001 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XVII, 266 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Schlagwort: p.Verdi, Giuseppe ; f.Kongress ; g.Meran <2001>
Signatur: II 341.266
Intern-ID: 611990
, und nur einer höheren Vergel- tung iiberantwortetWotan, il ‘trauriger Gott’ di Wagner, soccombe tuttavia per aver violato quelle stesse leggi di cui egli stesso è il ga- rante, sicché il suo destino non puó oltrepassar la misura della “mensch- liche Kriminal-Justiz”: portato per cosi dire dinanzi a quel tribunale del ‘rein Menschlichen’, che Siegfried e Brünnhilde incarnano, risulta colpevole e viene condannato. Resta in questa Weltanschauung, sia nelle Opere Romantiche che nei Musikdramen, un posto per la storia

del suo tempo, descritta da Peter Wapnewski: se Wotan, infatti, è un ‘trauriger Gotf rassegnato, condannato ad abdieare, se Siegfried e Brünnhilde si sacrificano per il trionfo del ‘rein Menschliches’, per i Nibelunghi, caduti come Lucifero dalla sfera del divino in quella del Male puro, non vi puó essere redenzione alcuna, Pestinzione della loro specie non è degna di compianto. Per Schlegel, “die Verbrecher der Fabel, [sindj sozusagen, iiber die menschliche Kriminal-Justiz hinaus

e la sua specifica dimensione? Wagner aveva tentato ancora negli anni Quaranta - dopo Pepocale svolta compiuta nel Fliegender Ffollander verso le fonti del mito - di cimentarsi con la ricostruzione e l’adattamento, per le scene operistiche, di soggetti storici: aveva infatti in animo di comporre un’opera su Federico I Barbarossa ed i ‘Wibe- lungen’ ed una su Federico II. In quest’ultimo caso egli si rese tuttavia conto ben presto che una ‘definizione storica’ (“historische Fixierung”) della figura gli

e filologici, di abbracciare con un solo sguar- do la dimensione mitica e quella storica: Barbarossa e Siegfried sono gli eredi, gli ultimi rappresentanti della monarchia originaria, l’uno nella storia, l’altro nel mito; il progetto tuttavia, anche in questo caso, si arenó. La definizione del carattere di personaggi storici doveva dunque esser demandata alla fantasia del compositore, un principio che si 152

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Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
2001
Giuseppe Verdi (1813 - 1901) nel 100° anniversario della morte : XXII Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi = Giuseppe Verdi (1813 - 1901) zur 100. Wiederkehr des Todestages.- (Studi italo-tedeschi ; 22 )
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Seite 243 von 292
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Verdi, Giuseppe [Gefeierte Pers.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (22 : 2001 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XVII, 266 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Schlagwort: p.Verdi, Giuseppe ; f.Kongress ; g.Meran <2001>
Signatur: II 341.266
Intern-ID: 611990
49) Vedi, ad esempio, CLAUDIO SARTORI, Giuseppe Verdi, in La Musica. Enci- clopedia storica, sotto la direzione di Guido Maria Gatti, a cura di Alberto Basso, Torino, UTET, vol. IV, 1960, p. 747: “A Verdi si rimprovera, attribuen- dogliene la maggiore responsabilità, Eoscurantismo dellTtalia del secolo scorso per la musica strumentale, cameristica e sinfonica, che costó tanta fatica e chi dovette, prima di tutto resistendo e opponendosi a lui e alla sua opera e alla sua denigrazione, risalire

la china. Ed è indubbiamente vero. Verdi fu musicista di teatro, sineeramente ed esclusivamente: prima spontaneamente, rispondendo al richiamo della propria naturale sensibilità di drammaturgo nato, poi per neces- sità di cose, essendogli mancata la preparazione tecnica e culturale necessaria, infine programmaticamente per fedeltà agli ideali della propria giovinezza, quasi ostinandosi a negare agli italiani, come erano state negate a lui stesso, possibi- lità veramente creatrici al di fuori del campo

melodrammatico. E qui il baratro della sua ignoranza si riveló enorme, nella sconoscenza assoluta delle passate glorie strumentali della sua gente”. 50) Vedi sua lettera a Verdi, del 18 gennaio 1895, contenente parole di grande ammirazione per il Falstafe, in F. ABBIATI, op. cit., IV, p. 567. 51) Lettera del 26 dicembre 1883, in G. Verdi, I copialettere cit., p. 629. 52) Lettera del 30 marzo 1879, in Verdi intimo, op. cit., pp. 227-233. 53) A. VON WINTERFELD, Unterhaltungen in Verdis Tuskulum, “Deutsche

Re- vue”, Stuttgart, XII, 1887, pp. 327-332; quindi con il titolo Persönliche Erin- nerungen an Verdi in “Neue Musik-Zeitung”, Stuttgart - Leipzig, XXII, 5, 1901, pp. 57-58; questa testimonianza, raccolta nella primavera del 1883, si puó ora leggere Ín traduzione italiana in M. CONATI, Verdi. Interviste e incontri cit., pp. 146-156. 54) R LEVI, Domenico Morelli nella vita e nell’arte, Torino, Roux, 1906, p. 158. 55) ANTONIO GRAMSCI, Letteratura e vita nazionale, Roma, Editori Riuniti, 1971

, p. 42. 56) A. LUZIO, Carteggi verdiani cit., III, p. 162. 57) Lettera del 14 aprile 1892, in G. VERDI, / Copialettere cit., p. 376. 58) Verdi intimo, op. cit., p. 182. 59) Ibidem, p. 297. 60) Lettera del 15 febbraio 1883, Ín G. VERDI, / Copialettere cit., p. 323. 61) Nel giugno del 1873 al Collegio dei Nobili di Napoli fu eseguita la Cena degli Apostoli, quando Verdi ne era ornai ripartito. Fra dicembre del 1880 e febbraio del 1881 a Milano, alla vigilia dell’arrivo del compositore per il nuovo Simon Boccanegra

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Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1985
Raffaello Sanzio : 1483 - 1520 ; 1983 - Celebrazioni nel V. anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 5 )
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Seite 27 von 158
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XV, 134 S. : zahlr. Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Raffaello <Sanzio> ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Signatur: II 128.053
Intern-ID: 62091
Paolo Uccello del «Miracolo dell’Östia», nella predella della tavola di Giusto di Gand già alla chiesa urbinate del Corpus Domini, È solo in seguito, e su queste basi ormai saldamente gettate, che soprawengono le grazie, anche troppo risapute, del Perugino, cui il padre Giovanni Santi si era, da parte sua, accostato fin dal 1490. Un apprendistato, questo di Raffaello presso il Vannucci, che non sarebbe, con tutta pro- babilità, mai awenuto nel senso tradizionale del termine e attorno a cui

si è amato eccessivamente insistere, sulla scorta del racconto vasa- riano: ma che andrà ridimensionato e inteso, semmai, piú quale un meditato accostamento del giovane neofita al piu anziano maestro che come un autentico discipulato. Prova ne sia che, laddove si trova oggi assai poco credibile una presenza effettiva di Raffaello, appena uscito di puerizia, presso la bottega peruginesca, il momento della sua «mas- sima adesione» - stiamo alle parole del De Vecchi - ai modi del Peru- gino cadrà solo piú

, lo «Sposalizio» di Brera, proveniente da S. Francesco di Città di Castello (1504), mostra un ventenne sicuro della propria strada: oltre le figure, ai nostri scaltriti occhi moderni qua e là magari un po’ leziose, lo spazio, architettonica- mente scandito e dominato dalla mole del tempio a pianta centrale, appare qui l’indiscusso protagonista di una «composizione» studiatis- sima, e tale da assurgere a paradigma. In questa luce, gli innegabili quanto inevitabili contributi attinti dall’artista durante

il soggiorno fiorentino, andranno valutati con prudenza e liberati, direi, da ecces- sivi entusiasmi fuorvianti. La «Madonna del Granduca», forse degli ultimi mesi dello stesso 1504, appena dopo l’arrivo a Firenze, rivela netto l’ascendente di Leonardo nella morbidità degli «sfumati», nella fígura luminosa, lieve emergente dal coinvolgimento delle ombre; la «Madonna del Prato», del 1506, al Kunsthistorisches di Vienna, quella «del cardellino», agli Uffizi, o «La bella Giardiniera» del Louvre, del 1507

, si awalgono di decise ricerche «monumentali» nello sfruttare uno schema piramidale di indubbi precedenti leonardeschi. Ma si badi come già la «Sacra Famiglia Ganigiani», dell’Alte Pinakothek di Monaco, denunci chiaro, tra 1507 e 1508, nel lavorio di allargamento del «repertorio» disponibile, l’insinuarsi pericoloso di una crisi. La — 7

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Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1923
Guida illustrata della stazione climatica di Merano : la perla sudalpina
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Seite 81 von 106
Autor: Wiesler, Giovanni ¬de¬ [Bearb.] / 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Ort: Merano
Verlag: Pötzelberger
Umfang: 95 S. : Ill.. - 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Meran;f.Führer
Signatur: I 243.094
Intern-ID: 421248
Merano — Lago di Carezza (Karersee) — Passo di Costalunga — Passo del Rolle — San Martino di Castrozza — Primiero — Passo del Brocone — Roncegno e Levico (Valsugana) — Trento — Bol zano — Merano. *Merano — Mendola — Valle Anaunia — Trento — Castel Toblino — Arco — Riva — Mori — Rove reto — Valle dell' Adige — Trento — Bolzano —Merano. Merano — Spondigna — Solda — Trafoi — Passo dello Stelvio — Bormio — Tirano — Edolo — Passo d' Oprica — Passo di Tonale — Madonna di Campiglio — Mendola — Bolzano

— Merano. Gite di un giorno. Merano — Bolzano — Val d' Ega — Lago di Carezza (Karersee) — Passo di Costalunga — e ritorno. Merano — Appiano — Passo della Mendola e ritorno. *Merano — Mendola — Lago di Molveno — San Michele — Valle Atesina — Merano. *Merano — Costalunga — Vigo di Fassa — Predazzo — Passo del Rolle — San Martino di Castrozza — Predazzo — Ora — Bolzano — Merano. *Merano — Passo del Giovo — Vipiteno — Valle dell' Isarco — Bolzano — Merano. Merano — Spondigna — Trafoi e ritorno. *Merano

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Bücher
Kategorie:
Philosophie, Psychologie
Jahr:
1995
Giambattista Vico : (1668 - 1744) ; nel 250° anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 17 )
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Seite 65 von 204
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Ort: Merano
Umfang: XI, 181 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. ital. und dt.
Schlagwort: p.Vico, Giambattista ; f.Kongress ; g.Meran <1995>
Signatur: II 143.265
Intern-ID: 103866
89) Cfr. I. Kant Critica del Giudizio, cit., p. 63 90) Ibidem. In proposito, bisogna ricordare che - nelle Osservazioni sul sentimento del Bello e del Sublime - Kant contrappone alle virtu autentiche le virtu adottive, fondate sui principi regolativi. Cfr. I. Kant Osservazioni sul sentimento del Bello e del Sublime, Milano 1989, trad. it. di Laura Lovati, p. 92. 91) Cfr. I. Kant Critica del Giudizio, cit., pp. 70-73. 92) Cfr. I. Kant Critica del Giudizio, cit, pp. 73-76. 93) Cfr. G. Deleuze

La filosofia critica di Kant, Bologna 1979, trad. it. Marta Cavassa, p. 117. 94) Cfr. I. Kant Critica del Giudizio, cit., pp. 73-76. 95) Cfr. I. Kant Critica del Giudizio, cit., p. 77. 96) Cfr. I. Kant Critica del Giudizio, cit., p. 81. 97) Cfr. I. Kant Critica del Giudizio, cit., pp. 82-86. 98) Cfr. G. Deleuze La filosofia critica di Kant, cit, p. 111. 99) Cfr. I. Kant Critica del Giudizio, cit., pp. 152-153. Cfr. anche n. di Kant (sempre p. 152): «Si potrebbe chiamare il gusto sensus communis aesteticus

e l’intelli- genza comune sensus communis logicus.» 100) Cfr. H. Arendt Teoria del Giudizio Politico, ed. it. Genova 1991, p. 102. La Arendt ritiene che Kant avrebbe voluto scrivere una Critica del Giudizio Po- litico, dall’ambito ben distinto da quello morale: cfr. H. Arendt op. cit. p. 31. 101) Cfr. I. Kant Critica del Giudizio, cit, pp. 150-151 102) Cfr. I. Kant Critica del Giudizio, cit., p. 172. 103) Cfr. O. Hoffe Immanuel Kant, ed. it. Bologna 1986, trad. it. di Sonia Carbon- cini, p. 225 sgg. 104

) Cfr. A. Guerra Introduzione a Kant, cit., pp. 182-192. 105) Cfr. I. Kant Critica del Giudizio, cit., p. 150. 106) Cfr. P. Martinetti Kant, cit., p. 230. 107) Sul tentativo di interpretazione di Kant operato da J. Rawls (Cfr. J. Rawls Kantian Constructivism in Moral Theory in Journal of Philosophy, LXXVII, 1980, p. 515 sgg., e Una teoria della giustizia, Milano 1982, trad. it. Umberto Santini, rev. Sebastiano Maffettone) cfr. le efficaci critiche di Sergio Landuc- ci: cfr. S. Landucci Sull’etica

19
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1979
Dante Alighieri : 1265 - 1321.- (Studi italo-tedeschi ; 1 )
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Seite 86 von 120
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Ort: Merano
Umfang: 99 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Schlagwort: p.Dante <Alighieri> ; f.Kongress ; g.Meran <1965>
Signatur: II 128.049
Intern-ID: 62075
minciare il novecento con il 1914, cosi per la critica dantesca, il nuovo secolo appare segnato piuttosto dal 1921, che dal 1901. E ció accade non tanto in forza della specifica tesi di quel libro (cioé la distinzione tra il «romanzo teo- logico» che costituirebbe la impoetica struttura della grande Commedia, dagli episodi poetici, quasi florida vegetazione abbarbicata ad un nudo torrione de- solato, di per sé, d’ogni poesia), quanto perché il libro del Croce fu del trion- fare del metodo

crociano nella critica italiana; onde tutta la letteratura critica venne ad orientarsi verso la valutazione della poesia in quanto poesia (spesso fino ad un episodico impressionismo), con una certa trascuranza delfaccerta- mento dei documenti storici. Oggi, chi ripensi alla vasta discussione suscitata dal saggio del Croce ha l’impressione che, accanto ad approfondimenti di sensibilità suscitati per consenso o per polemica, da quel saggio non siano mancate troppe pagine di sottili disquisizioni

astrattamente dialettiche sui rapporti fra struttura e poe- sia, risolte piuttosto in elegante problematismo che in acquisizioni positive di nuovi punti di vista produttivi di piú aderente assimilazione del testo. II sag- gio del Croce, del resto, anche di per sé, mancava troppo di prospettiva stori- ca, non rappresentando la Commedia come il punto finale di una esperienza molteplice e tormentata di cultura poetica, ed analizzandola invece in un’a- stratta atemporalità di poesia e non-poesia. Queste

osservazioni non voglio- no peró m nessun modo negare che la critica dantesca, dopo il 1921 è stata tutta condizionata in qualche misura dal saggio del Croce; se non altro per polemica contrapposizione di diversi metodi e di diversi campi di indagine. E’ ovvio, d’altra parte, che, prima e dopo il saggio del Croce non mancaro- no studi impegnati su prospettive ben diverse, soprattutto in tre direzioni. 7-Ricerche erudite per accertare i fatti della biografia personale di Dante, e la cronologia delle opere

. Ormai, però, è difficile sperare che gli archivi ci pos- sano dare nuove notizie, o che l’indagine sui manoscritti ci possa permettere di stabilire una cronologia non problematica delle opere. Nella dimensione dell’accertamento dei fatti documentabili non sembra ormai facile superare la sintesi (un po’ invecchiata ma sempre utile) dello Zingarelli 3Jo quella del Barbi 4) o quella di silloge documentaria del Piattoli 5); o, per ció che riguarda la cronologia dei testi, gli studi del BarbÍ sulle Rime

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Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1979
Dante Alighieri : 1265 - 1321.- (Studi italo-tedeschi ; 1 )
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Seite 87 von 120
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Ort: Merano
Umfang: 99 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Schlagwort: p.Dante <Alighieri> ; f.Kongress ; g.Meran <1965>
Signatur: II 128.049
Intern-ID: 62075
zione del Parodi, del Pellegrini, del Pistelli, del Rajna, del Rostagno e del Van- delli 9). II testo della Commedia (accertato, forse, con troppo meccanico ossequio al criterio della «lectio difficilior») é-stato, dallo stesso Vandelli, riveduto in suc- cessive edizioni commentate f'ino al 1937 /0). Intanto, nel 1923, compiva la sua edizione critica anche Mario Casella, pu- re senza apparato, edizione che appare, per ora, la piu soddisfacente, perché tutta sostenuta da maggior sensibilità

poetica e da maggior penetrazione del mondo dantesco 11). Prendendo le mosse dall’edizione della Società Dantesca del 1921, ma rin- novando completamente le cure ai testi, e munendoli di ampio commento è da anni in corso di pubblicazione una edizione di tutte le opere di Dante pres- so Peditore Le Monnier: ne’sono stati finora pubblicati una volume di Rime (Barbi e Maggini); il Convivio in due volumi (Busnelli e Vandelli); il De Vulga- ri Eloquentia (Marigo). Analoga impresa si è assunta recentemente

Peditore Mondadori promettendo un rinnovato studio dei testi nella direzione di un’ispezione ancora piú ampia dei manoscritti, specialmente nei riguardi del- la Commedia che sarà curata da Giorgio Potrocchi, il quale ha già dato notizia dei criteri adottati in un saggio pubblicato negli Studi Danteschi. III - Un terzo campo di ncerche è (oserei dire «fortunatamente») sempre meno praticato: il campo delle interpretazioni allegoriche, totali o parziali, che pretendono di trovare una chiava quasi

misteriosa nelle opere di Dante, Nessuno, d’altra parte, puó negare efficacia stimolante ai lavori del Pascoli, seguito con piú discrezione dal Pietrobono, e con assai meno moderazione dal Valli. II merito maggiore del Pascoli appare piuttosto nelPaver illustrato il valore esemplare del libro sesto dell’ Eneide nei riguardi dell’origijie della Commedia, anticipando in qualche misura la prospettiva «figurale» stabilita dallo Auerbach; prospettiva che, d’altra parte, fu stimolata anche dalle pole- miche

seguite al libro del Croce 12). Argomento affine è quello delle «fonti» della Commedia, come fonti scritte, nel caso del Cerulli, figurative, nel caso del Tondelli 13). IV-Resta da vedere la parte piú complessa e piu tormentosamente diretta all’interpretazione analitica e sintetica dell’opera di Dante. Impossibile, in questo campo, segnalare tutte le opere che in qualche misu- ra hanno contribuito ad approfondire la comprensione e Pesatta lettura criti- ca dei testi. Piú facile è segnalare quali sono

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