riu scirvi, istituì un proprio podere sperimentale, introducendovi quasi mille varietà di Pere e Mela, tutte le varietà di viti trentine, e circa 400 forestiere. Scrisse e conservò inedita, un’interessante Monografia, presentata alfEsposizione agricola di Trento (1875), delle principali varietà dì frutta da lui col tivate, con osservazioni relative alla loro addatìabìlìtà ai diversi terreni, e pubblicò invece nel Giornale agrario roveretano (1870) le Letture fatte ai contadini in una scuola serale
, e poscia le Conversazioni serali sui concimi ridotte in forma di dialogo (Trento, Almanacco delF Agricoltore, 1874-75-76), allo scopo di popolarizzare la teoria di Liebig sulla nutrizione delle piante. Nel Consorzio agrario trentino fu Preside della Com missione ampellografìca, e in questo ramo d’Agricoltura si distinse, pubblicando le Note ampellografiche , che -si leggono nel l’Agricoltore (Trento, 1876-77-78); gli studj da lui fatti Sulla parte che pub sostenere il seme della Vitis vinifera nelt’Am
- pellografia (Ala, 1877), e gli articoli che c’istruiscono circa i danni della Fillossera (Trento, Agricoltore 1874, 1880, 1881 — ; Boll, della Sez. di Trento, 1885 - Ahn. agricolo , ,1888) della Peronospora e degli Acari infesti alle viti, sui quali, primo, nel nostro paese, trovò di richiamare l’attenzione de' ■viticultori (si vedano gli articoli inseriti nel Bollettino , 1887 e 1892, e nell’ Alm. agr. 1889). Di più egli scrisse articoli