; questi ultimi, soavi figure, ricordano il Beato Angelico: E, so pra, Dante! Il gran poeta esprime nel volto la fierezza ghibellina, temprata da benevolenza verso il popolo che si af fida al suo patrocinio'; e al popolo stende la mano patema. Il Beato Angelico, Giot to, Dante rivivono insieme in questa crea zione dello Zocchi. La statua è alta cinque metri. Sulla base di granito rosa, a tergo, si legge: Affermazione e simbolo — acl pensiero italiano — questo monumento del le genti tridentine — eretto
all' altissimo Poeta — veniva oggi affidato alla custodia del municipio di Trento —11 ottobre 1896. E dinanzi: A Dante, Al Padre, il Tren tino, col plauso e l’ajuto, ■della Nazione. E qui vogliamo dire una cosa che nes suno iia detta e eh'è giustizia segnalare: L'Austria ha permesso il monumento al sommo Italiano in Trento, come ha per messo testé quello a Nicolò Tommaseo in Sebcnico: al Tommaseo che, nel 48, a Venezia, con Daniele Manin, fu a capo d’un popolo insorto contro l’Austria stessa
monumento ai Martiri di Ravenna; una vera trovata, con uq gruppo magni fico in due figure colossali, rappresentanti Ravenna e un soldato italiano morente. Suo è il monumento a Garibaldi in Pe rugia; suo è il monumento a Vittorio Emanuele a Pisa; suo il monumento di Garibaldi a Firenze. A lui dobbiamo an cora una graziosa Domatrice, una IV scatrice, Michelangelo fanciullo ; gliyl?:- geli ribelli scacciati dal v Paradiso, se condo il concetto del filosofo Augusto Conti per una delle porte del Duomo