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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 44 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
tenuti i consigli per la resistenza contro le insurrezioni dei contadini. Inoltre qiTesto Municipio ospitò Carlo V, quando, nella sua fuga oltre il Brennero, si fermò a Vipiteno per qualche giorno. Una scala, breve ed ampia, porta al primo piano, dove si offre allo sguardo del visitatore un cortiletto lucernario, terminante in una galleria con balaustra, parte in ferro e parte in pietra. In un angolo si può vedere un'interessante raccolta di vecchi modelli di pesi e misure di Vipiteno

, risalenti all'epoca di Maria Teresa; sulle pareti sono epitaffi delle più importanti famiglie patrizie della città: e vi si notano due rilievi in legno, uno dei quali, del 1597, rappresenta la Resurrezione dei morti e l'altro, del 1600, raffigura l'Incoronazione di Maria. Pure degno di nota è un terzo rilievo, del 1620. Inginocchiatoi, altarini, statuette, cassapanche ed altri oggetti casalinghi sono disposti in bell'ordine lungo le pareti. Una piccola scala conduce al secondo piano, ove si trova

la Sala del Consiglio, semplice ed austera e per questo suggestiva, dove nelle diverse epoche i podestà tenevano le loro riunioni. Vi si accede per una porta in ferro, lavoro paziente e coscienzioso di un arti sta del Quattrocento. Le pareti sono foderate di legno, con bei lavori del Cinquecento. Tra i quadri bellissimi, alcuni della scuola del Tiepolo, vanno notati due a tem pera d'ignoto maestro, del principio del XV secolo e raffi guranti la Visitazione di Maria e la Fuga in Egitto. Poi due grandi

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 47 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
Dal soffitto a cassettoni pende proprio sopra il grande tavolo del consiglio un lampadario, costituito da una mezza figura di donna, forse Lucrezia, con il cornucopio, lo stemma della città ed un pugnale in mano, in atto di uccidersi. È una delle opere più caratteristiche del Rina scimento e gli intenditori lo giudicano uno tra i migliori esemplari del genere. Fra i vari altri oggetti vi è anche un grande armadio ad intarsio, con trentasei cassetti, adorni di finissimo lavoro d'intaglio

in legno variopinto, raffiguranti la Giustizia, la Carità, la Temperanza e la Prudenza, opera paziente di un falegname del XVI secolo. Qua e là pendono alcuni lampadari composti di corna di camoscio, di cervo e di capriolo. Non meno interessante è l'archivio comunale, che con tiene pergamene ed atti del 1200, alcune copie con fregi e decorazioni pregievoli. La statua di S. Giovanni Nepomuceno Si trova a Settentrione del palazzo municipale e tu eretta nel 1739 come ex voto per lo scampato pericolo dalle

disastrose piene del fiume Isarco. La statua è cir condata da quattro pilastrini e poggia su quattro gradini in marmo. La casa dei Principi Proprio di fronte aila statua sopradetta si trova una casa segnata col numero 167; essa ha uno sporto a due piani ed una inferriata artistica, che sale a forma di pira mide. Il tetto termina coi caratteristici merli. Questa casa va ricordata non tanto per la sua estetica esteriore, quanto perchè in essa abitarono varie generazioni della famiglia

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 32 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
L'antica strada per vai di Racines fu abbandonata nel 1319 ed in sua vece venne costruita una nuova che attraversava la località ove al giorno d'oggi si trova un gruppetto di case che porta il nome di Calice. Un antico documento di Bressanone menziona come il posto dei gabellieri a Stanghe fu trasportato in altro luogo, e preci samente ove attualmente vi è un altro piccolo gruppo di case, Villa. Attraverso il Passo del Giovo le merci venivano tra sportate a schiena oppure a dorso di muli

c di cavalli, più tardi su rustici veicoli. Grandi greggi di pecore e di capre venivano condotte ai mercati Oltre il passo. Durante i mesi estivi ed autunnali, il transito di uomini e di bestiame era quanto mai intenso, e nei secoli XVI e XVII la posta veniva trasportata con un servizio speciale. Nell'autunno del 1904 si iniziarono i lavori della nuova strada del Giovo, che incomincia a Casateia e per Calice, ed il passo arriva a S. Leonardo in Passiria (km. 34). Ai 22 ottobre del 1911 il valico veniva

transitato dalla prima automobile. Dando un'occhiata superficiale alla carta geografica si vede subito come la strada del Giovo sia un'arteria della massima importanza, perchè congiunge Vipiteno con S. Leonardo in Passiria, e da lì a Merano. Anche questa strada offre moltissime prerogative del più grande interesse, e pur raggiungendo i 2095 m. di altitudine, la salita non supera mai una pendenza del 6%, e le curve sono tutte molto ampie. Durante la stagione estiva, fra Merano e Vipiteno vi è un regolare

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 12 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
Obernberg, Germania; la Forcella dl Monte Nevoso, m. 2690, e la Forcella della Rena, m. 2600, tra le valli Ridanna e Passiria. Fiumi L'Isarco, che nasce ad Occidente del Passo del Brennero, sulle alture del M. Sella, a circa 2000 metri; il Rio di Vizze, che nasce dai ghiacciai del Gran Pilastro col nome di Rio di Sopramonte; il Rio Ridanna che ha origine dalla Vedretta Piana, ghiacciaio della Grande Catena; il Rio di Racines, che attraversa la valletta omonima. Questi ,,rii' sono tutti

affluenti dell'Isarco, ed il loro regime idrometrico è quello del tipo glaciale- alpino; le magre avvengono durante la stagione invernale, mentre invece le piene si succedono in primavera od in autunno, durante le stagioni piovose o per lo sciogli mento delle nevi col calore primaverile. Vi sono alcuni altri ,,rii' più piccoli, detti „di circo', sparsi qua e là fra le alte giogaie della Grande Catena, in modo speciale delle Breonie di Ponente. Laghi Lago del Forno, m. 2500, nell'Alta Val Ridanna, sotto

la Cima S. Lorenzo, e che ha la forma di un rombo; Lago Torbo, anch'esso nella valle sopradetta, ai piedi del Capro. Vi sono poi tanti altri piccoli laghi pittore schi ai piedi di qualche cima, sui passi o nel fondo valle. Geologia I terreni della catena spartiacque risalgono alla più antica èra geologica; predominano quindi gli scisti, i gneis, i graniti ed i calcari cristallini. Mancano quasi

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 31 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
per ferrovia come a chi percorre la strada in automobile, in bicicletta od a piedi. I lavori della linea ferroviaria furono iniziati nel 1863, ultimati quattro anni dopo. A quel tempo la zona al di qua ed al di là del passo, apparteneva all'Austria, però migliaia di operai italiani furono impiegati alla costru zione della linea, che fra quelle a scartamento normale, è una delle più alte in Europa. La costruzione di questa ferrovia, come pure la magnifica Statale No. 12 dell'„Abe- tone-Brennero

' intensificarono sensibilmente i rapporti internazionali fra gli Stati del Nord e la nostra Penisola, tanto che il transito di persone e delle merci oltre il Passo del Brennero acquistò un valore eccezionale che si riper cosse poi molto favorevolmente sul nostro Paese e strinse sempre più quei vincoli di amicizia con lo Stato confi nante, che fu così un coefficente di maggiore reciproca conoscenza. Coefficente questo che influì moltissimo a quella Alleanza che tanti benefici frutti porterà all'Europa tutta

. Il Passo del Giovo Una strada stretta ed impervia passava una volta oltre il Passo del Giovo, e ciò all'epoca antecedente a quella romana; forse questa via attraversava la vai di Racines e terminava a Stanghe, tanto è vero che già nel 1241 in quella località esisteva un posto di gabellieri, chiamato poi dai romani „Apud Stangam'. Alla fine del secolo XII, poco discosta dal passo vi era una casa dove i pellegrini pernottavano e potevano ristorarsi pagando, oltre al prezzo del vitto e dell'al loggio

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 33 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
Il Passo di Pennes Opera grandiosa è stata quella effettuata dal Regime nell'A. XVII, e precisamente con la costruzione della magnifica strada automobilistica del P a s s o di Pen nes, che mette in comunicazione la Valle dell'Isarco con la Val Sarentino, ossia Vipiteno con Bolzano. La strada parte da Vipiteno, in fondo a via Vittorio Emanuele, segue per circa 500 m. la Statale del Giovo, lascia nella valle Castel Tasso ed il paesino di Pruno, con una curva gira una valletta, si addentra

in mezzo a caratteristici roccioni, poi in una bella abetaia e dopo una verde radura di prati arriva al piccolo gruppo di case, Dosso, m. 1498, avendo percorso km. 9. La strada da qui segue le anfrattuosità della montagna compiendo alcune serpentine e salendo con ampi giri dapprima sulle falde della Cima di Campo e poi della Cima di Stilves, in paesaggio quanto mai bello ed interessante, alle pendici del Monte Laste, arriva alPassodiPennes, m. 2211, da dove domina il versante E. del Corno Bianco. Qui

si inizia la discesa per un avvallamento, entra nella vasta conca della Croda Petrosa, ai piedi del Corno Bianco, arriva allo sperone boscoso dell'Alpe della Casera, lascia a sinistra Laste, m. 1512, discende per una costa boscosa sino ai casolari di Deserto e Quàire e con grandi curve arriva alla Chiesetta gotica dei SS. Pietro e Paolo, del 1500 con affreschi del 1511, e da qui al paesino di Pennes, m. 1450, il più importante della valle e da lì a Bolzano. Il percorso complessivo è di km. 65,8. Durante

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 25 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
I Passi Alpini Basta dare una semplice occhiata alla carta geografica della zona dell'Alto Isarco per rimarcare subito un fatto: sembra proprio che una catena di alte montagne sia stata appositamente creata quasi per ostacolare nei tempi remoti le comunicazioni, in modo che al di qua ed al di là della Grande Catena delle Alpi Breonie vi erano due popoli e due civiltà, tanto è vero che quello del Mediter raneo ebbe uno sviluppo completamente indipendente e diverso da quello del Settentrione

. Le alte ed impervie montagne, coperte di neve o da eterni ghiacciai, avevano bensì due valichi, ma per una lunga serie di secoli questi passi erano sembrati come un ostacolo enorme e pauroso e nessuno certo aveva mai pensato di oltrepassarlo in cerca di terre completamente ignote. Coli'andar del tempo, a poco a poco si vinsero innume revoli difficoltà, pericoli e leggende paurose, ed i valichi furono tentati e poi superati. Ai primieri sentieri seguirono le strade, e le misere capanne di legno, qua

e là isolate nelle foreste oscure ed impervie, furono soppiantate da ricoveri, da posti di soc corso e di alloggio, da conventi e da paesini. Così con l'andar del tempo tutto progrediva: viabilità, comunica zioni, industrie e commerci, ma tutto questo fu però più volte completamente annientato e sepolto dalla stessa natura oppure dall'infuriare delle armi per la insaziabile cupidigia di conquiste. Le strade furono poi riattate, i paesi ricostruiti, le cittadine ingrandite ed i traffici riatti vati in modo

che i passi: del Brennero prima, quello del Monte Giovo in un secondo tempo, ed ultimamente, per opera del Regime, quello di Pennes, divennero arterie

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 90 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
Lasciate le Terme e proseguendo per due chilometri si arriva ad un gruppo di case, chiamato Lupo, che esso pure vanta la sua Chiesetta del 1750, con a lato un piccolo campanile rosso, contenente un grande Crocifisso ed accanto la vera effigie del Santo Volto di S. Pietro in Roma. Un'insegna raffigurante un lupo, indica un'osteria, che porta appunto il nome della fiera. (Albergo: „Terme del Brennero'). 2. A Valentino al Brennero Il paesino trovasi vicino al confine italo-germanico, al Passo

. Arrivando alla località si trova anzitutto una piccola cascata: è il piccolo Isarco che nasce poco lon tano. Accanto all'albergo „Posta' è degno di nota un bel portale in stile gotico del 1500, mentre una lapide in marmo,, opera dello scultore Giuseppe Kopf, raffigura i> profilo di Volfango Goethe, che pernottò in detto albergo nel settembre del 1786. Una targa in bronzo ricorda come „II T. C. I., riunitosi per la prima volta sulle Alpi Tridentine dopo la Vittoria Liberatrice, segnava la data memoranda

del suo XVIII Congress o'. Anche questo paesetto ha la sua piccola Chiesa, dedi cata a S. Valentino, ed il minuscolo campanile gotico, del XIV o XV secolo, costituisce un bell'insieme, in faccia all'imponente spettacolo alpino. L'altare ha una bella pala che rappresenta S. Valentino e due grandi quadri della Madonna e di S. Giorgio. Oltrepassata la Chiesuola, si trova una casa con un affresco che rappresenta Andrea Hofer, il quale nel 1809 tenne colà il consiglio di guerra.

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 84 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
timo in veste da gentiluomo. Nella parte interna del l'altare, e precisamente sui battenti laterali sono raffigu rate in altorilievo alcune scene di Maria; la parte esterna è pure dipinta e raffigura quattro scene del Bambino Gesù. Guardando questo gruppo di statue colpisce subito una strana caratteristica: le tre statue hanno le vesti drappeggiate, mentre invece le figure ad altorilievo indos sano i costumi dell'epoca. Il tabernacolo è chiuso da una predella sulla quale vi sono due statue

: le SS. Barbara e Caterina, mentre nel l'interno sono raffigurate a colori alcune scene dei mina tori e fra queste S. Teodulo, loro patrono, che tenendo in mano un pezzo di minerale dà la sua benedizione. L'altare dedicato a S. Barbara è pure un'opera d'arte e nelle sue linee si nota una ben riescita combinazione di due stili; il gotico e quello del Rinascimento. L'altare fu restaurato nel 1895 da Andrea Colli. A destra vi è un bell'affresco che rappresenta la Morte di Maria, e sotto, un quadro del 1515 con

le figure della famiglia del donatore ed il suo stemma. Nella Cappella vi è infine un Crocifisso in legno di grandi proporzioni, copia di quello famoso del Dürer e che fu restaurato nel 1896. Girando qua e là per Colle Isarco vediamo parecchie case dalle facciate che portano il ricordo edilizio dei secoli XVI e XVII e che sono adorne di sporti. II più caratteristico di questi edifici si è la cosidetta „casa dei m i n a t o r i', che si trova in piazza S. Marco e che porta ii No. già 37. La sua larga

facciata ha un portale a forma di arco rotondo e su questo vi è la insegna dei due clas sici martelli tra loro incrociati, mentre due affreschi, del

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Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 80 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
nome da „Gotensitz' (sede dei Goti), mentre invece lo Scheller ne trae la sua spiegazione dalla parola „Goss', che significherebbe „derivazione di acqua per mulino', dato che nei tempi antichi in quella località vi erano molti mulini. Il nome italiano fu opportunamente scelto, data la con formazione topografica del luogo, che si trova sul ripido terreno percorso dal fiume Isarco. La località figura menzionata per la prima volta in un documento del 1218. Sullo sperone di monte meridionale

di Colle Isarco, e precisamente dove oggi si trova il chiosco „Belvedere', il conte Alberto del Tiralo aveva costruito nel 1220 un castello, allora chiamato „Raspenstein', ossia „Pietra dei briganti', perchè esso era una rocca di predoni, i quali saccheggiavano i viandanti che passavano per la strada sottostante al maniero. Il castello ebbe però una vita ben corta, poiché l'anno dopo della sua costruzione, fu demolito. Da quel tempo non restano di esso che qualche rudere e leggende di rapine

e di atrocità com messe dai suoi castellani. Trovandosi Colle Isarco sulla grande arteria del Brennero, fu anch'esso, come Vipiteno, una importante stazione di passaggio o di sosta dei tanti imperatori e principi nordici che dal 951 al 1635 transitarono per il Passo del Brennero, discendendo nella Penisola Italica bramosi di onori e di conquiste, oppure ritornando in patria, disfatti e fuggiaschi. Per Colle Isarco passarono cocchi dorati di regine e di signori, vetture leggere di commercianti e di poeti

, carri ricolmi di ogni genere di mercanzie e di opere artistiche. Circa alla fine del Medioevo ebe inizio l'industria mine raria e man mano che progrediva la escavazione dei

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 52 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
La torre di città Divide la cosiddetta Città Nuova da quella Vecchia e si trova in un angolo di piazza Mitra. È una torre alta, quadrata, dal tetto merlato: distrutta nel 1867 da un incendio, fu poco tempo dopo ricostruita dal milanese Massimo Zanotta. Per una scala interna si accede alla cella campanaria, dalla quale si gode il pano rama della città e dei suoi dintorni. La torre è anche chiamata „D o d i c i' perchè da essa squillavano le cam pane all'ora del mezzodì. In alto, verso la via

Vittorio Emanuele, vi è uno stemma di Casa Savoia tra due fasci del Littorio, quindi un grande orologio a colori e sotto questo una meridiana, pure a colori, raffigurante la conca di Vipiteno coi tre castelli, Pietra, Tonno e Tasso. Verso piazza Mitra si possono vedere uno stemma del Littorio, un orologio e le parole di Mussolini: „Sul Brennero c'è in piedi con i suoi vivi e con i suoi morti tutta l'Itali a'. Da entrambi le parti è la data del restauro, 1935. A. XII. La Chiesa dello Spirito Santo

In piazza Mitra, quasi di fronte alla Torre di città, all'inizio di via Principe Umberto, si trova una Chiesa dedicata allo Spirito Santo. Originariamente essa era annessa all'ospedale, che ora trovasi lontano dall'abitato. La Chiesetta è del 1300; piccola in origine, è stata più tardi ingrandita di una navata. Il soffitto e le pareti portano pregevoli affreschi del Quattrocento, attribuiti alla Scuola di Giotto e liberati dall'intonaco in questi ultimi anni. Nell'interno su un altare di legno in stile

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 37 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
tedesca. Lasciando da parte quelle osservazioni che taluni con altri scopi cercano di avvalorare, questo è positivo: Vipiteno è il nome originario latino e cosi e non già in altro modo si chiama la cittadina. Vipiteno deve la sua importanza commerciale al fatto che essa si trovava sulla via di due grandi strade di comunicazione: quelle cioè che valicano i Passi del Brennero e del Giovo. I privilegi più antichi riguardavano già a quell'epoca i commerci, come pure il crescente progresso della indu stria

mineraria e la manutenzione delle strade. Nel 1233 si ha notizia del primo parroco, nel 1234 della Chiesa di S. Giovanni, nel 1241 si incominciò la costru zione dell'ospedale. Secondo una bolla di Papa Vincenzo II, dell'anno 1252, Vipiteno era una „villa', però già alla fine di detto secolo, p era stata nominata a città, ciò per opera del conte Mainardo II del Tirolo, e precisamente nel 1295. Da quell'epoca, di anno in anno la città sempre più si sviluppò e quando i conti di Gorizia entrarono

in possesso del Tirolo, Vipiteno vantava già alcuni suoi propri diritti. II duca Ottone di Carinzia concedeva nell'anno 1304 ai suoi sudditi di Vipiteno un diritto in denaro sulla vendita

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Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 72 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
miliare dell'epoca dell'impe- artore L. Settimio Severo, 193-211 dopo Cristo, e ciò attesta in modo indiscutibile come attraverso quella loca lità fosse già esistito il grande transito del popolo romano per la via che conduceva al Passo del Brennero. Da Campo di Trens si può raggiungere l'altra località di Stilves, sita sulla destra del fiume Isarco, e ciò cammi nando comodamente per una stradetta e raggiungendo il paesino in dieci minuti. Esso trovasi a 935 m„ ed è posto su una collinetta che domina

la sottostante vallata; conta circa 250 abitanti ed è ecclesiasticamente importante perchè sede del decanato dell'Alta Valle d'Isarco già dal 1603. Stilves è ricordato per la prima volta nel '828 in un atto di donazione al monastero di S. Candido in Pusteria, e dopo esser stato di proprietà dei vescovi di Frisinga e di Augusta, passò alla Chiesa di Bressanone, alla quale appartenne sino agli ultimi tempi. La Parrocchiale con tiene un altare ligneo a battenti, dipinto dal pittore locale Martino Stadler

, mentre gli affreschi delle volte sono del Brandstätter.

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 11 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
SGUARDO D'INSIEME Denominazione. La toponomastica usata in questa Guida è solamente quella ufficiale italiana, che fu stabilita dal R. D. L. 29 marzo 1923, No. 800. La zona trattata in questa pubblicazione fa parte del l'Alta Val d'Isarco, rispettivamente della provincia di Bolzano (Alto Adige). Le Alpi Breonie fanno parte delle Alpi Atesine, che vanno dalla Croda Nera di Malavalle al Qran Pilastro e sono attraversate dal Passo del Brennero che le distingue in: Breonie di Levante, con la Vetta

De La Qerla, m. 2991, a S. delle quali si elevano le Alpi Saren- tine, e le Breonie di Ponente, che culminano col Tribulaun, m. 3102, e con la Cima di Malavalle, m. 3476: ad esse corrispondono le Stubaier. Delle Breonie fanno parte anche altre vette che raggiungono o superano i 3000 metri. Pochi sono i passi alpini; di questi, tre sono i più importanti perchè attraversati da grandi arterie di comunicazione della medesima importanza. a) Passo del Brennero, m. 1370, fra l'Alta Val d'Isarco, Italia

, e il Tirolo, Germania; b) Passo del Giovo, m. 2130, che congiunge Vipiteno a S. Leonardo in Val Passiria e Merano; c) Passo di Pennes, m. 2211, che mette in comu nicazione Vipiteno con la Val Sarentino e Bolzano. Vi sono inoltre i seguenti valichi, attraversati da sentieri: Passo di Vizze, m. 2240, che congiunge la valle omonima alla Zillertal, Germania; Passo del Santicolo, m. 2161, che da Colle Isarco porta alla piccola valle di

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
[1940]
Vipiteno e dintorni
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Seite 54 von 144
Autor: Waitz, Alfonso Valentino ; Atzwanger, Hugo [Ill.] / di Alfonso Valentino Waiz. 18 disegni a penna di Ugo Atzwanger. 4 disegni a penna dell'autore
Ort: Bolzano
Verlag: Tipogr. Athesia
Umfang: 133 S. : Ill.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Bibliogr. S. 130 - 132
Schlagwort: g.Sterzing <Region>;f.Führer
Signatur: I 303.278
Intern-ID: 501758
L'Ospedale civile e la sua adiacente Chiesetta Proseguendo, dopo la via Vittorio Emanuele, per la via „Passo del Giovo', a circa 500 metri dall'ultima casa della città, a sinistra e quasi di fronte alla Chiesa parroc chiale, si trova un grande edificio; è l'ospedale civile, fatto costruire nel 1241 da Ugo di Tures e da sua moglie Adelaide; doveva servire sopratutto per le persone povere e fu affidato alle cure dei religiosi dell'Ordine teutonico. Il vescovo Egno di Bressanone vi fece costruire

accanto una piccola Chiesa, dedicata al nome di Maria; durante una rivolta di contadini nel 1525, ospedale e Chiesetta furono saccheggiati e poi nel 1566 interamente distrutti da un incendio. Furono ricostruiti nel 1587 per opera di Gaspare M. Wolkenstein. Più tardi, nel 1884, sciolto l'Ordine teutonico e dopo svariate vicende, ospedale e Chiesa passarono alla diretta dipendenza del comune di Vipiteno. La Chiesa attuale, costruita al posto di quella demolita, è del 1729 e fu dedicata a S. Elisabetta

. È di forma otta gonale, fiancheggiata da un minuscolo campanile ed è opera di Giuseppe de Lajo. Nel suo interno sono degne di nota una pala dell'altare ed un bellissimo soffitto con affreschi che raffigurano: La glorificazione di S. Elisabetta, opera di Matteo Günter. Vi sono pure degli stucchi del XVIII secolo, eseguiti da F. R. X. Feichtmayr, che sovrastano l'aitar maggiore. Accanto alla Chiesa e precisamente alla grotta di Lourdes si trovano due interessanti pietre sepol crali del Medioevo

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