Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
Dosegù la cui coda terminale arriva fin quasi nel fondo della Valle di Gavia. Essa vien divisa in due parti, di cui la orientale, più vasta, ammanta la parete O. del S. Matteo, da uno sperone roccioso scendente aS. dalla Punta Pedranzini. La cresta S-O di neve a sera, di neve e roccia sull'altro Iato, separa la Vedretta Dosegù da quella di Valpiana nell'alto ; poi, formata la bianca elevazione del Monte Mantello - m. 3536 - divide la prima da quella di Villa Corna (sulla c. G. erroneamente Vila Corna
). Tra il Punto 3446, detto da alcuni giustamente Cima Viilacorna, e la quota 3396 si stacca a S-S-E una dirama zione rocciosa a dividere, sotto il nome di Viilacorna, la principale Val Piana colla confluente di N-O di Viilacorna, dalla Val Umbrina (erroneamente detta Val Umbria sulla c. G.), affluenti tutte della Val del Monte (Peio); la seconda è compresa tra la costiera Viilacorna e la cresta corrente dal S. Matteo a S-O fino alla quota 3219, cui venne proposto con giusti criteri la denominazione
Monte Giumella. Ma di gran lunga il più superbo ed impressionante fianco della montagna è quello rivolto a N. al ghiacciaio del Forno, dalle masse di ghiaccio sospese paurosamente sotto alla immane cornice, il più sel vaggio certamente di tutta la regione dell' Ortler. PANORAMA: È un punto di vista di grande importanza. La sua posizione net tamente staccatala dominare una estensione quasi infinita di orizzonte, sì che con tempo estremamente limpido si può vedere ad occhio nudo il Monviso, il Rosa
ed il Monte Bianco. A S. l'Adamello intero colla sempre maestosa Presanella e tutte le catene minori; a N. l'imponente Königsspitze e il largo Cevedale colla corona di vette che li uniscono e tutte le altre più o meno note ; ma l'-occhio corre sovratutto alla vastissima Vedretta del Forno che si svolge ai piedi in tutta la sua estensione di mare sconvolto, mentre dall'altro lato riposa nel verde della Val di Gavia e nei suoi laghetti scintillanti.