Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
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Autor:
Bonacossa, Aldo / Aldo Bonacossa
Ort:
Milano
Verlag:
Tipo-Litografia Ripalta
Umfang:
XVII, 482 S. : Ill.
Sprache:
Italienisch
Schlagwort:
g.Ortlergruppe;s.Bergwandern;f.Führer
Signatur:
I 234.281
Intern-ID:
402496
di S. Mat teo essa si biforca: un ramo va a N-O a finire col Tresero sopra a S. Caterina, l'altro a S-O a terminare col Corno dei Tre Signori. La parte interna di questo enorme bastione semicircolare è oc cupata dal grandioso Ghiacciaio del Forno, che nel tratto compreso tra il Monte Rosole, il contrafforte S-O del Palon della Mare e la cresta S-O del Monte Pasquale prende il nome di Vedretta delle Rosole; esternamente invece, limitato dalle Valli di Venezia, della Mare, del Monte - tutte confluenti
in quella di Peio - e dalla Valle di Gavia, confluente della Valfurva, esso va rompendosi in speroni rocciosi, formanti ripide vallette, coronate nella parte su periore da vedrette, coperte poi a metà da morene e più giù da fitti boschi. Tutte le quote Pogliaghi in questa zona sono incomprensibili; molte sono affatto in contrasto con la realtà. PUNTI CULMINANTI: M. Cevedale p. S. (m. 3778), idem p. N. (ni. 3762); Palon della Mare (m. 3705); S. Matteo (m. 3692). VETTE PRINCIPALI: Monte Cevedale (m. 3778
); Punta S. Matteo (m. 3692); Pizzo Tresero (m. 3602); poi Palon della Mare (m. 3705) e Monte Vioz (m. 3644): montagne tra le più importanti del gruppo intero per la poderosità della struttura e per l'eleganza delle forme. TRAVERSATE DI VETTE: Celeberrima la **traversata per cresta dal Tresero al Cevedale, che richiede ore 11 a 12 circa e permette di attraversare successivamente ben tredici vette e sei passi, sempre al disopra dei 3300 metri (vedi p. 303). Attual mente viene divisa pernottando alla