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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 291 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
avviso ai loro Comuni, che to'Sto si posero in guardia contro chiunque pervenisse dal paese infetto. A Verona le precauzioni si raddoppiarono, e tuttavia, un bombardiere venuto via da Trento, come vuole il Carrobbio, passò di notte l’Adige a nuoto vicino alla catena di S. Zeno, dove avea la sua casa, e vi morì dopo due giorni. Da quell’ istante la peste non vi si potè più frenare. A Trento il contagio saliva intanto al suo colmo, ed è chi nota che vi morivano 50 persone al giorno 2 ); e che la città

dieta di Ratisbona, nella quale fu definito con formale sentenza (1 ottobre 1576), che il cardinale Lodovico, essendo pronto a rinnovare le convenzione 0 compattazioni fatte con i Conti del Tirolo dai vescovi Giorgio H'ach e Giovanni Hinderbach, debba essere ristabilito nel possesso e governo del suo principato fino a più ampia decisione. Venivano per ciò, come dice il Barbacovi 3 ), rico- *) Cawobbio : Il successo dèlia peste occorsa in Padova Vanno 1576. Venetia, 1577, carte 1. ' Mariani : Trento

con il concilio ecc. pag. 329. 3 ) Cangbbio : Opera citata , cart. 3. — Giuliani D.r Carlo : La Peste dell’ anno 1575 in Trento. Trento, Arch. Trent. VI, pag. 29-54, 4 ) ZoTTi : Storia citata , II, pag. 130. 3 ) Memorie storiche ecc. II, pag. 133 e seg.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 94 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
di piacere al popolo con l’apparato della sua mu nificenza. Era splendido nella sua sede, largo in donazione ai templi, agli ospizj, agli spedali ; amante del lusso e decoro della sua città, e tutto fervore nell’arricchirla di grandiosi monumenti. Egli condusse a termine la fabbrica del castello vecchio di Trento, chiamò presso di sè il Comacino Maestro Adamo d’Arogno, ed affidò a lui ed ai suoi figliuoli il compimento di certe parti, e gli abbellimenti che rendono mirabilmente stupenda la cattedrale

dalle nuove emergenze dei tempi 3 ). Diede un maggiore sviluppo alla zecca tren tina, ristaurandola, o costruendola a nuovo 4 ) ; e fu primo de’ vescovi trentini, che assumesse il titolo di Principe 5 ), ed acquistasse il do minio temporale della città di Trento, mantenendovi però “ in vigore „ l’ordine ed una parte della primiera autorità del Comune, che ,, continuò a rappresentarsi nel suo civico Magistrato, e che nelle risoluzioni più gravi s’ abbia a richiedere l’assenso dello stesso

Co- : ■ «rane ,,®); cosa che sembra avvenuta non prima dell’anno 12 io, nel qualé i Trentini, visto l’esito infelice dell’ultima rivolta, s’accon ciarono spontaneamente ai voleri del loro Vescovo. Nell’anno I2i3 il vescovo Federico riceveva da Federico re de’ Romani e di Sicilia, eh’era allora in Ratisbona, l’insigne diploma, 1) Kink; Codex cit., pag. 209. — Bonelli: Notizie cit., II, pag, 524. 2 ) Kink : Codex cit., pag. 441 e seg. 3) Kink ; Codex cit., pag. 450-454. 4) (Fazzoletti : Della zecca di Trento

ecc., pag. 33. s) Giovanelli : Zecca trentina ecc., pag. 38. — (Fazzoletti : Zecca ■ cit., pag. 32. s) Cuesseri ; Ricerche storiche riguardanti l’autorità e giurisdi zione del Magistrato consolare di Trento , pag. 38.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 267 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
del modo di pagare le contribu zioni per la guerra. I Protestanti pubblicarono un libello, in cui di chiaravano di non avere per buono il concilio tenuto in Trento, perche città non di Germania, se non in quanto il suo vescovo è principe del- 1’Impero 2 ). E tali cose spiacevano egualmente a Roma ed in Trento, e nondimeno i legati pontifici e i prelati quivi venuti pel concilio non esitarono a solennizzare pomposamente la nascita del figlio del prin cipe di Spagna (6 agosto). Vi fu messa cantata

sera si fecero fuochi dentro e fuori la città, e, nel dì susseguente fu celebrata nuova messa, ed al Castello fu fatto nuovo lauto ban chétto imbandito da Nicolò Madruzzo fratello del Cardinale 3 ). E questo succedersi di messe e di pranzi, non era infrequente, ed ogni volta che ciò si compiva, que’ prelati prendevano occasione a tornare la mente a Dio, ed a riferirgli la meritata lode (laus Deo)., Continuavano pertanto a venire a Trento nuovi vescovi e abbati e teologi ; ma non ancora era permesso

di aprire in concilio. Il Pon tefice pareva incominciasse a pentirsi della fretta adoperata nell’ in camminarlo, si pentiva altresì d’ avere destinata Trento a sede del medesimo. Pensava poi molto all’ infeudazione di Parma e Piacenza nella persona di Pier Luigi, ed investitolo a dì 12 agosto 1545> si guardava di non disgustare l’Imperatore, il quale avea in sospetto rinvestito, e, come padrone di Milano, pretendeva a quelle città. Tornò quindi al pensiero del concilio, e ottenne dall’ Imperatore che

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 292 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
bazzicavano alla sua Corte, e volevano con il di lui mezzo estirpare la Riforma dai luoghi stessi dov’era nata. Il nostro Vescovo gli era confidente ; e, come le cose sue furono regolate nel modo che abbiamo accennato, egli fa ritorno alla sua sede, e s’ accorda con l’Arciduca, segnando la convenuta compattazione (3 maggio 1578), ed obbligandosi di farla giurare dalla città di Trento, dalle altre città, e giurisdizioni, e non meno*chedai sudditi del vescovato 1 )- L’Arciduca dal canto suo, per tu telare

l’adempimento delle condizioni contenute nella carta di conven zione, nominò in suoi procuratori il capitano provinciale di Long’AdRe Luca Reiner, il barone di Wolkenstein de Rodeneg e il consigliere Francesco Hendl 2 ); e fatto ciò, il Vescovo entra nel possesso del suo principato e riceve dall’ Imperatore 1’ investitura delle regalie (13 cri u . gno 1579)- Indi promulga la legge o costituzione (u settembre), che s’aggiunse allo Statuto di Trento con il titolo: Forma costituendi census in Episcopatu

Tridentino ; visita la diocesi, e va alla dieta imperiale di Augusta (1582) in qualità di legato pontificio, prendendo seco 1’ arcidiacono Roccabruna e Giorgio Alberti. Era severo sostenitore dei decreti del concilio tridentino, e per questo, prima di partire per Au gusta, dispone che il suo zelo non fosse punto alterato. Il Magistrato consolare avea in que giorni (13 febbraio 1582) conferita la licenza di porre una stamparia in Trento a Luigi Tortelli padovano, e il nostro Cardinale comanda al suo

vicario Silvio a Prato d’invigilare sulla stessa, perchè non vengano stampati, nè spacciati libri tocchi o so spetti di eresia, e di essere ben oculato con questi, e con le persone che entrassero nel suo vescovato, affinchè non vi entrino eretici o non vi se n' annidassero 3 ). La città di Trento,' le valli del Nosio e la Lagarina non fecero ostacolo all’ accettazione della nuova convenzione firmata dal Vescovo cori il Conte del Tiralo, nè alla prestazione del chiesto giuramento I soli Giudicariesi

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 268 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
venire aperto a condizione però che non vi sì parlasse che della sola riforma. La cosa tendeva a spogliare il Papa di una parte della sua autorità, e tuttavia, celando le proprie intenzioni, rispose a Sua Maestà in termini generali, e facendo uso degli stessi termini, indisse pei l3 decembre il concilio. Il cardinale Madruzzo ai 27 agosto ripassava da Bressanone, dov era stato 1 ’ estate, a Trento, e parlando con i Legati delle que stioni del giorno, della mala riuscita della dieta di Worms

mandare alcuno, per la ra gione, che l’Imperatore nella dieta di Worms fe’ mostra dì non cu rarsi „nè di N. S., nè del concilio, nè di Legati“. E tuttavia il Madruzzo insisteva, che avrebbe fatto buon ufficio alla Santa Sede, se fosse mandato, non volendosi alla dieta, allo stesso Imperatore 1 ). E mentre si trattava dì queste cose, i vescovi stanchi del lungo. attendere, incominciavano ad abbandonare Trento, ed a far ritorno alle loro diocesi, dubitando dell’ apertura del concilio, e facendo

, se il concilio si terrà o no, se sarà tenuto in Trento, oppure in altra città d’Italia ; ma coni’ ebbero da Roma e da altre parti lettere b Massàrelli 'Diarium cit, 31 Augusti od 1 Septembris, in Dollin- ger : Opera eil. I, pag. 105-110.

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