Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
85 fortificazioni. Ma sia o non sia, die ì Comuni guelfi del Trentino avessero avuta parte nella lega lombarda, è certo, che 11 Vescovo, anche dopo la sentenza dell’ Imperatore, rimase senza che la sua autorità ricevesse aumento. Solo, in forza della massima praticata anticamente, che il diritto di battere monete fosse del solo imperatore, e che nessun principe o signore o comune non potesse esercitarlo se non per concessione sovrana, potè impossessarsi di questo diritto, convenendo, come pare
, con la città circa il potere di coniare monete ! ). Al vescovo Salomone è dovuta la riedificazione (1183) del tempio di santa Croce in Trento nel borgo fuori di Porta Veronese poi af fidato ai monaci Crudferi, il cui ospizio ha avuto principio nell’ anno 1177 2 ), ed ebbe a durare sino a’ tempi del cardinale Lodovico Ma- druzzo, che li scacciò „ per colpa d’ uno di essi assai sedizioso, che „ commise tali misfatti ed eccessi, che indussero il Cardinale ad esi- gliarli totalmente, consegnando
questo monastero alla Religione •i de’ Frati Cappuccini 1’ anno 1599 „ 3 ). E dopo questa riedificazione, dopo di avere conferite parecchie investiture feudali, e fatte parecchie locazioni, sempre fiducioso di accrescere la propria autorità a spese del Comune di Trento, sperando i soccorsi a lui proméssi dall’Im peratore, cessò di vivere il dì 3o decembre 1183. Gli succedette Al berto I della nobile famiglia dei Signori di Campo in Giudicane; un ramo, com'è probabile, di quella de Signori d’ Arco
, i quali si di stinguevano per il loro spirito ghibellino ed erano designati quai fe- deloni del Vescovo e dell’ Imperatore. Ma anche questo vescovo era invàso dello spirito contrario alle idee di libertà, ed a combatterle non avea forze sufficienti. Ai Guelfi trentini, come al collegati lom bardi, parea che la pace firmata a Costanza li autorizzasse a credere vicino il secolo d’ oro, in cui la libertà sarebbe divenuta T angelo tutelare dei popoli e delle nazioni. : L’Imperatore ridiscendeva