Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
il permesso di riedificare il castello dì Spineto nelle Giudicane 3 ). Di questo stesso anno 1404 fu pure la cattura, che il Vescovo fece eseguire di Siccone di Caldonazzo, N011 se ne conosce la vera cagione-, ma è certo che quel Signore non piegava docile alla voce del nuovo principe vescovo, e che il Vescovo volgeva in mente qualche disegno, cui volea compiere ad ogni costo, e per il quale senza riguardo a’ vassalli grandi o piccoli, a sudditi od a forestieri, prescriveva collette e imposizioni
, e le faceva rascuotere violentemente dai suoi commissari. È detto, che Siccone non ne fosse esentato, e che venuti da lui i messi episcopali, li avesse fatti prendere e chiu dere in prigione ; e che, non di ciò pago, avesse incominciato a scor rere con drappelli di sgherri le giurisdizioni del Vescovo, ed a mettervi taglie, finché in una di queste scorrerie fu preso dai soldati vescovili, e tradotto nella rocca di.Riva 0 ). Egli vi si stava come un perfido malfattore; ma trascorsi alcuni mesi, i figli
di lui si rivolsero a Fran cesco Novello da Carrara, implorando il di lui patrocinio per la li berazione del padre loro, ed il momento era opportuno. Il Carrarese era divenuto padrone di Verona, e come tale padroneggiava anche quella parte di terra che il vescovo Giovanni III avea oppignorata agli Scaligeri. Il vescovo Giorgio intendeva di riscattarla alla sua chiesa, ed a questo fine indice un abboccamento con il Novello. Questi sale per il Garda sino a Riva, il Vescovo s’incontra con lui, e nell