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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 445 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
ancora si sapeva degli impiegali destinati al disimpegno dei due uffici, e nulla dell’estensione che sarebbe per prendere la nuova autorità. Il Commissario continuava però a procedere con le sue ordinazioni; ordinava che nessuno venisse assunto al collegio dei Dottori senza partecipazione fatta al tribunale, e faceva altri ordini diretti a limitare la libertà di coloro che intendevano battere la carriera del Foro. Si ordinava che i giudici s’uniformassero al disposto del codice giu diziario

, e ne applicassero le leggi sino all’arrivo del nuovo codice ; rimaneva il Pretorio quale tribunale di prima istanza pei non nobili, e pubblicato il nuovo codice, se ne spedì copia a tutti 1 giudici e tribunali del principato. E così volgendo le còse, ogni giurisdizione del Foro ecclesiastico vescovile andava a cessare (l marzo 1804). A dì 19 marzo il commissario Strobel andava ad Innsbruck per ri prendere la carica che avea momentaneamente abbandonata, lasciando appena incominciata 1 ' opera di sistemazione

degli affari di governo. V’ erano i due tribunali, de’ quali il primo non avea altra autorità che nelle cose di giustizia risguardanti i nobili e gli ecclesiastici. Si componeva del presidente Welsperg, e di quattro consiglieri nominati nelle persone di Agostino Torresani e Filippo Maffei di Valle di Non, del barone de Endel di Merano e del signore Bettìnì di Rovereto. Bernardino Mersi era stato assunto in qualità di segretario ; era pro- tocolìsta 1 ’ avvocato Giuseppe Tosettì, e tassatore

, 0 sovrastante nelle ventilazioni ereditarie del ceto nobile il signor Antonio Sardagna, già consigliere neirAmministrativo. A vicepresidente fu eletto il conte Alberto degli Alberti; ma per gli affari di giustizia non contemplati da questo tribunale rimaneva lo statu quo , e di essi ogni gravame o ricorso doveasi portare all’ appellatorio d’ Innsbruck. Il tribunale circolare componevasì del Welsperg come capitano, di due aggiunti, eh’ erano i signori Riccabona di Flemme e il barone Giuseppi Bor daglia Taxis

, del segretario Pietro Ducati, e da altri che facevano da scrivani e da attuari. Del resto anche in questo tribunale c’ era poco di definito ; e in genere la costituzione del paese mancava ancora di una stabile base. Occorreva che le,si desse T ultima mano, ed a questo fine venne un nuovo Commissario (4 maggio) nella persona del sig. Blencitz, consigliere aulico del Supremo Tribunale di giustizia in Vienna. Ma la guerra s’era intanto riaccesa tra la Francia e la Gran Bretagna, Quest’ ultima fece

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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1874
¬Un¬ pò di cronaca contemporanea di Rovereto : 1871-1872-1873 ; con aggiunte e mutazioni e con un appendice contenente notizie roveretane degli anni 1869 e 1870
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Seite 9 von 78
Autor: Probizer, Francesco / [F. P.]
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 74 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Raccoglitore ; 1874, n. 3, 4, 6, 7, 9, 11, 12, 13, 15, 17 e 18;
Schlagwort: g.Rovereto ; z.Geschichte 1871-1873
Signatur: II 102.514
Intern-ID: 238417
è ideare, preparare e promuovere l’esecuzione di opere ed istituzioni pubbliche, ed altro lo starsene oziosi a sentenziare sui fatti compiuti senza riguardo a sconosciute difficoltà ed opposizioni che si dovettero superare; che tenendosi procul negotiis , niente è più facile del sindacare L’ Orfanatrofio, la Cassa di Risparmio e l’Asilo infantile, istituiti nel 1840, nel 1841, e nel 1845 ; Il palazzo Alberti comperato dalla città nel 1850 allo scopo di collocarvi a proprie spese, giusta gli

obblighi assunti in confronto delPi. r. Erario, gli Istituti distra zione maschile; Il conseguimento del Ginnasio superiore nel 1849 e della Scuola Reale inferiore nel 1854 mediante generosi contri buti offerti dal Comune e dai cittadini all’Eccelso Erario ; L’istituzione a spese civiche del Gabinetto di fisica e del Museo negli anni 1850, 1851 ; Il riordinamento a spese comunali delle Scuole femminili nel 1858; ' La piazza nuova delle scuole normali che, aperta nel 1852, creò il pensiero

e l’opportunità della nuova strada d’ac cesso alla Stazione ferroviaria; L’i, r. Fabbrica Tabacchi in Sacco eretta nel 1854 con in calcolabile vantaggio della popolazione: =s- L’ Educandato del Convento delle Dame Inglesi di S. Croce ampliato notevolmente nell’anno 1867 in modo da poter portare il numero delle alunne da 30 a 40 che erano prima, a 61 nel 1868, a 64 nel 1869, a 76 nel 1871, ad 82 pel 1872, e ad 84 nel 1873, e da ottenere per la buona educazione, che vi viene impartita, una bella rinomanza

da rendersi necessari nuovi ampliamenti per poter corrispondere alle crescenti ricerche; e final - mente, per tacere di varii opificii, come le filande Can- delpergher, Stoffeil a, Tacchi e le birrerie dira, Paro- lari e Maffei, e di altre opere ; Il Mausoleo che la nobile famiglia de Tacchi fece edificare in prossimità del Santuario della Madonna del Monte, pregievoJIssima opera artistica, che ideata c diretta dall’architetto bellunese eav. Giuseppe Seguzini, venne principiata nell’anno 1862 e compita

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Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 432 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
in Trento ; e, complimentato in Anaunia, nelle Giudicane ed a Riva dalla Reggenza, si rifiutò dall’ accettare ' il presente di sel vaggina che s’ onorava di offrirgli. La Guardia continuava pertanto nelle sue funzioni, e celebrava il suo anniversario ai 15 maggio, in luogo dei ló aprile del 1802 , ma la sua stella incominciava a tramontare. Nelle alte sfere era stato decretato che il principato di Trento avesse da cessare, ed a questo fine il di 5 novembre comparve il maggiore Birre del reggimento

Neugebaur, annunciando il prossimo arrivo del conte di Bissingen quale commissario destinato a prendere il possesso del principato. Vi giungono altresì cinque compagnie del suddetto reggimento (ó novembre), e la Guardia civica deve cedere il posto che teneva alla Piazza, e sciogliersi indìlatamente. Finiva il suo servizio dopo lb mesi di continuato esercizio, ed intanto il Commissario, incontrato dal Ca- . pitelo e dal Magistrato, smontava al Castello (7 novembre). Ad ore 5 invitava la Deputazione

capitolare e i Consoli della città a presentarsi dinanzi a lui. Tutti pensavano, che avesse V incarico di prendere il possesso del principato a nome dell’arciduca l'ordinando di Toscana, a 'cui nel piano delle indennizzazioni accettato dalla dieta di Ratisbona erano stati assegnati i due principati dì Trento e di Bressanone; ma come si presentarono seppero, che l’occupazione seguita ieridì dalle truppe austriache veniva fatta in nome di S. M. V Imperatore e Re de’ Romani, che egli iti qualità di suo

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Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 29 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
29 divenuti impotenti a mantenerla. Ai papi frullava in capo la mede sima idea, ma a realizzarla era uopo, che 1’ ambizione del principe si trovasse identificata colla loro politica, vale a dire, che 1’ unità dell’ Impero potesse risorgere e fare dì nuovo la sua comparsa sulla scena del mondo. Carlo Magno era allora occupato nella guerra contro i Sassoni, che rappresentavano il paganesimo Germanico. Papa Adriano I lo felicitava con lettere per le ottenute vittorie, e ad un tempo lo sol lecitava

a venire in Italia per non lasciarlo solo ed esposto alle pre tese de' suoi nemici di Toscana e dei paesi meridionali, e tardando a venire, gli mandava nuove lettere e rimbrotti. N’era impaziente, ma Carlo era affaccendato in guerre sanguinose di religione, che volea condurre a termine, e nel frattempo era passato anche in Ispagna contro gli Arabi, onde non potè acconsentire all’ invito del pontefice prima dell’anno 781. E vi venne accompagnato dalla moglie e da due figliuoli, il papa lo accolse con

molte feste, e per renderselo favorevole consacra Carlomanno, primogenito di Carlo, in re d’Italia, e nel battesimo gli dà il nome di Pippino; al secondogenito, Lodo- vico, gli conferisce il titolo di re d’Aquitania, e poi s’impegna di toglierlo dalle molestie che gli procurava il cugino Tassilone, duca di Baviera. Ma a vincere costui ci volle la forza : fu sordo alla voce del pontefice, e sordo alla scomunica, prima che si lanciasse da Roma per motivi politici, e solo in faccia a due eserciti potè

, e pose fine al domìnio dei Lon gobardi in Italia. A questo stesso anno si dovrebbe altresì riferire la tradizione, confermata da fra’ Bartolomeo da Trento 2 ), che Carlo Magno avesse donato alla chiesa trentina, allora governata dal vescovo Orso, Riva con le Giudicane e la Rendena. Nessun documento però prova questa donazione 3 ) ; e tutto che abbiamo intorno ad essa, e circa il passaggio di quel re per le valli occidentali del Trentino, *) Maffei: Verona illustrata , Parte I, pag. 296 . 2 ) Epilogus

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