Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
19 poconsole si tiene fermo al parere, e i consoli si dividono, prendendo gli uni la parte del loro capo, gli altri abbracciando il contrario par tito ; e questi, anche dopo 1’ ottenuta conferma, si mantengono ostili, facendo istanza all’ Imperatore, affinchè si provveda con un vice pretore. La lite era poco decorosa, e tuttavia gli opponenti nominano in loro difensori gli avvocati Guarinoni, Bomporto e Geremia; il Ma gistrato è diffidato a presentare tre soggetti per vicepre.tori, e la contesa
incomincia a farsi Fastidiosa al paese, tanto che il Capitolo pensa a finirla, valendosi del preposito Liduino Piccolomini, eh’ era persona bene accetta da ambidue i partiti. E costui, dopo due giorni di fa ticóso maneggio riuscì ad acconciare le cose in ordine alla pace *)■ E intorno a questo tempo si fece altresì una contesa tra il Magistrato e i padri Gesuiti ; ma in essa il Magistrato rimase soccombente. Trat- tavasi di rimettere alla scuola due figli dei cittadini Polli e Chiusole espulsi pel solo
motivo di avere assistito ad un ballo 3 ). - Scorso un mese circa dalla morte dell’arciduca Sigismondo Fran cesco, i canonici si raccolgono net sacrario della cattedrale per la elezione del nuovo vescovo* ed è eletto a voti unanimi Ernesto Adal berto dei conti di Harrach, arcivescovo di Praga e cardinale, il quale era pure canonico di Trento. L’ atto, di questa elezione, o postula zione, come dir si voglia, segui il 31 luglio 1665 3 ); il pontefice lo confermò a dì li novembre, ed il vescovo eletto
, ottenuta l’investi tura delle regalje (18 decembre), prese possesso della nuova dignità per mezzo del suo procuratore Liduino Piccolomini (8 luglio i666j. Assisteva a questa cerimonia il commissario imperiale quale reggente la contea del Tirolo, e questi pretendeva di avere parte nel confe rimento del temporale ; ma i canonici gli si opposero, dichiarando eh» il vescovo non riconosceva altra autorità fuori di quella dell’ Im peratore dal quale teneva il principato come feudo dell’Impero 4 )- Il vescovo
non ci veniie prima del giorno 7 settembre, nel quale fece il suo solenne ingresso da Porta s. Martino. Vi fu ricevuto sotto un arco trionfale ornato di moltissimi emblemi, di statue, d’iscrizioni, di festoni e di fregi d’ogni sorta 3 ). Ve lo attendevano il clero ed il popolo, e di là fu accompagnato processionalmente in duomo, ed al castello tra le acclamazioni dei cittadini, e le moschetterie delle milizie che si tenevano schierate lungo la via 6 ). E quasi contempo- d ) Manci : Annali citati