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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 631 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
di Trento » 302 » 34. Serie dei Prelati del Convento Prepositurale dei Cano nici Regolari di Sant’Agostino in S. Michele all’Adige. » 303 » ' 35. Proclama d’Àmnistia ai popoli del Tirolo . . . » 306 » 36. Sentenza pronunciata in Mantova contro, Andrea Hofer » 307 » 37. Lettera pastorale del Vescovo Benedetto Riceabona do Reichenfels » 310

317 Nnm. 26. Relazione doll’Elezzione di Monsignor Leopoldo de’Ba roni di Firmian in Coadiutore del Principe e Vescovo di Trento adì 29 maggio 1748 pag. 289 » 27. Decreto di condanna del libro intitolato; «Lettera se conda» occ. dell’Ab. Gir. Tartarottì . . . » 293 » 28. Decreto di S. Maestà Regia dettato in favore di Rove reto nella questione dell’ Interdetto . . . . » 294 » 29. Memoriale dei Consoli e Provveditori della Città a Sua Altezza Rovma contro l’introduzione del Nuovo Co dice nella

Pretura di Trento » 295 » 30. Circolare del Vicario Mons. Zambaiti ai paroci, in cui si manifestano lo intenzioni di Sua Ecc. Bonaparte circa le cose di Religione » 299 » 31. Capitoli da osservarsi nell’Amministrazione del Con siglio di Trento . » 300 » 32. Supposta supplica de’ cittadini al Magistrato perchè rivendicasse i suoi diritti, offesi dai membri del Con siglio . . . . , . . . . » 301 » 33. Ricorso del Magistrato trentino a S. E. Bonaparte per essere sollevato dallo intemperanze del Consiglio

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 336 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Il nostro vescovo continuava a rimanersi in Vienna, e non se ne rimuoveva, che per correre intorno dietro incarico deli’ Imperatore ; è fu più volte in Boemia, di rado a Trento, e poi a Roma per as sistere al conclave radunatosi per la elezione del nuovo pontefice. Alessandro VII avea cessato di vivere (22 maggio 1667), ed ai 20 giugno fu nominato a succedergli il cardinale Giulio Rospigliosi - di Pistoja, che si chiamò Clemente IX. Fu tratto a questa dignità dalla fazione spagnuola resa forte

; e di ritorno, appena si ferma a Trento (8 ottobre), lieto di andare di nuovo a Vienna. Ma colà colto da grave infermità, finisce i suoi giorni (26 ottobre) in età di 72 anni. Visse vescovo principe per lo spazio di due anni e tre mesi ; e fu nel corso del suo vescovato, che il mar chese dì Lenoncourt cedette alla Mensa vescovile il Palazzo alle attere , e i mobili del defunto vescovo Carlo Emanuele con l’obbligo di pagare 6000 fiorini di debito madruzziano *). Altrettanto fece con la predetta MensaTa

contessa di Wolkenstein, erede essa pure de’ beni di casa Madruzzo, riconoscendo i castelli Madruzzo e Toblino quali feudi delia Chiesa trentina, e rinunciando a qualunque pretesa sul castello dì Nano in Anaunia. Gervasio figlio del cancelliere Felice degli Alberti, era a Vienna, quando morì il Cardinale, e per questa morte rimaneva sospesa ogni trattazione da lui intavolata con 1’ Imperatore, quale conte del Tirolo, circa i gravami di nuovo formulati dal Capitolo. Essi riguardavano la tradizione delle

chiavi, con cui il commissario imperiale pretendeva di conferire al vescovo il possesso del temporale; le contribuzioni, alle quali voleasi assoggettare il' clero ; le pretese del capitano della città, che intendeva di esercitare giurisdizione sui delinquenti colti di notte, e di avere la presidenza nel Consiglio in assenza del ve scovo ; ed altre novità, che il Capìtolo non volea tollerare. Era ca pitano Giorgio barone di Firmian, e contro di lui erano rivolte le maggiori querele. E poi c’ erano

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 366 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
progetto si collega con le famiglie Alberti e Trentini abituate da lungo a dominare negli affari del vescovato, e si ma neggia, perche si proponga il preposito barone Leopoldo Ernesto di Firmian già vescovo di Seccovia *), il quale avea molte aderenze con il Capitolo, e s’onorava della protezione della Corte, Ogni cosa si trattava nel segreto, e segretamente agiva del pari il canonico Fran cesco Felice degli Alberti di Fimo, S’ eran per ciò formate due fa zioni ; ma perché il Passi potesse riuscire nel

suo intento conveniva sapesse i secreti della fazione opposta, ed a ciò gli soccorse l’infe deltà del canonico barone Pilati, che circuendo l’Alberti ne tradì l’ami cizia, svelando i secreti a lui confidati, E mentre si facevano questi secreti maneggi vennero in Trento i commissarj austro-tirolesi, il conte di Sarentein e il signor Hormayr, il primo cognato del principe ve scovo Domenico Antonio. Questi rassegnarono in Capitolo le loro credenziali (23 maggio); ed i canonici non tardarono

a convenirsi intorno alle capitolazioni da presentarsi al Coadiutore nel giorno della sua elezione, si raccolgono di nuovo, e compiute le solite formalità, si trovò che su sedici voti il Preposito ne ottenne nove 2 ). Il suffra ganeo Passi n usciva vittorioso ; ed egli, nell’ assenza dell’ eletto, inco minciava I’ opera della riforma. Se non che il troppo zelo lo spingeva ad un piano che piaceva a pochi ; e di qui il malcontento dei più, e il desiderio della presenza del Coadiutore nominato. Costui era

tuttora in Seccovia per motivi dp salute, e delegò Mons. Ciurletti, vescovo di Teya, una volta suffraganeo di Salisburgo, a prendere, in nome suo, il possesso del vescovato, il che avvenne- il dì 15 luglio *) Leopoldo Ernesto di Firmian era nato in Trento il 22 sett. 1708 da Francesco Alfonso e da Barbera Elisabetta di Thunn. Fu il secondo- genito;, da 15 anni v'ottenne il canonicato, e cinque anni dopo fu creato (1728) canonico di Salisburgo, poi di Passavia, e successivamente ebbe la presidenza del

Concistoro 0 tribunale ecclesiastico salisburghese, e fu eletto preposito di Trento (1730) in luogo del conte di Lodron di fresco mancato a’ vivi. Indi i canonici di Salisburgo il nominarono decano della loro metropolitana (27 settembre 1733), e nel 1739 fu promosso al vesco vato di Seccovia nella Stiria. 2 ) Vedi Appendice N. 26,

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 603 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
N. 26. Relazione dell’ Elezzione dì Monsignor Leopoldo de’ Baroni di Firmian in Coadiutore del Principe e Vescovo di Trento adì 29 maggio 1748. MSS. della Civ. fìibl. di Tr. N. 32. Dopo replicate varie inutili ammonizioni tanto in voce, quanto in iscritto, rispettosamente fatte a S. A. Rev.ma Monsign. Domenico Antonio di Conti de’ Thunn Vescovo e Principe di Trento, per rime diare alli gravi disordini, insorti nel governo spirituale, temporale, politico, et economico, ha il Capitolo fatto

il necessario ricorso tanto a Roma, quanto a Vienna. Il frutto del ricorso'Capitolare fu il Trattato di Coadjntoria, mediante una Libera Elezzione, e mediante l’Abdica zione dell’uno, et altro governo, fatta da S. A. Revma a favore del futuro Coadiutore. Onde fu dal Capitolo determinato il giorno 29 Maggio 1748 per venire all’ Elezzione del Coadiutore cum futura Successione et plenaria Administratione Utriusque potestati. Intervennero in qualità di Commissari! Austriaci li Signori Conte Sarenthain

, et Hormayer Consiglieri di Stato dell’Austria superiore, i quali raccomandarono caldamente a nome di S. M, 1 ’ Imperatrice Regina Maria Teresia, Contessa del Tirolo, Monsign. Leopoldo Barone Firmian, Vescovo di Seccovia, Principe del S. R. I. Canonico di Salis burgo, Passavia, e Trento, Preposito di Trento. In secondo luogo dovea esser proposto Monsign. Bartolomeo Passi Decano, e Soffra- ganeo, olim Segretario Imperiale e Regio in Roma, et in terzo luogo Monsign. Migazzi Uditore di Rota per la Germania

Seniore, Barone Baltassari, Malfatti, Conte Spauer, Ceschi, Co: Alberti, Barone Pilati, Trentini, Co; Trapp, Co: Lodron, Co: Bortolazzi, Conte Herberstain, Conte Recordin, Borzi Vicario Generale. Assente era Monsig. Migazzi, non capitolare, sicché col Duplicato Voto del Decano erano diciotto lì Voti : Onde dieci erano necessarii per formare la Maggioranza. Divise erano le opinioni, coinè era il solito ad osservarsi nelle passate Elezzioni. Comparvero due possenti partiti in campo molto tempo avanti

1 ’ Elettione. A favore di Firmian si contavano li due Voti del Decano

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 249 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
249 ménica 17 settembre tutti i villici della pretura trentina a comparire con le loro anni, dai ìó anni in su, fingendo che il Principe volesse sapere su quanti militi potesse contare in caso di bisogno. E vi ven nero ; ma fatta loro una revista, i soldati del presidio li circondano e li disarmano. Se ne arrestano circa cinquanta, e furon quelli che passavano pei caporioni della sommossa, e quattro di loro sono de capitati, due ebbero le dita della inano destra amputate, ad uno si strapparono

, Tenno, Termeno e le valli di Giudicarle e dì Fiemme 3 ). E si nota come i castighi furono pronti e severi, e come i preinj che li seguirono per coloro che si mantennero fedeli alla causa del Prin cipe andarono a rilento, e furono scarsi e non egualmente propor zionati. Il primo a godere del frutto di questa fedeltà fu Baldassare di Clesio, fratello del Vescovo principe, il quale ottenne (1526) la . quarta parte della Regola di Roinalo, la quarta della decima mag giore e una parte della Regola

di Rumo, beni feudali tolti a Simone dei Rolandini dì Andalo 3 )t Indi il Vescovo investì (1527) a titolo di ricompensa Gaudenzo Madruzzo del dosso del Pievano confiscato assieme a certe terre e decime a Vigilio Tiomale di Lezuma di Ca vedine che avea subita la decapitazione 4 ) ; eresse a borgo la villa di Vezzano (12 novembre 1527 ö ) ; concesse a Simone, Antonio, Qderico e Bartolomeo dei Guarienti di Rallo (1528), il privilegio di nobiltà, e simili privilegi ebbe a conferire ai fratelli Oderico

. 474, , ( ”>) Vedi Documento, stampato nell’occasione del cinquantesimo anni versario del sacerdozio di Don Luigi Gentilini. Trento, Scotoni 0 Vitti, 1884. 6 ) Alberti : Annali citati , pag. 477 e seg.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 606 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
della mattina 29 Maggio 1748, in cui mediante il Breve dell’Eligibilità in data delti 9 Fcbbr. 1748 fu eletto in Coadiutore cum futura successione, et cum exercitio utriusque regiminis Mons. Leopoldo Barone di Firmian, Vescovo dì Seccovia, Principe del S. R. I. Canonico di Trento, Passavia e Salisburgo, Preposito di Trento, eletto con nove Voti, che costituiscono la maggioranza in confronto d’ altri otto Voti contrarii, mentre Esso sollecitato, e per suaso dalli suoi Amici non comparve in Capitolo

per non pregiudicare alla Elezzione col suo voto, che saria stato il diciottesimo, capace a pareggiare, differire, et arrischiare 1 Elezzione, In Malfatti andò 1 Al berti, in Firmian andarono il Decano cum duplici voto, Thunn, Bal- tassari, Caschi, Filati, Trapp, Trentini, Forzi ; in Alberti andarono Buccelleni, Malfatti, Spauer, Lodron, Rortolazzi, Herberstein, Recordin. Pubblica Voce fu, e 1 ’ opinione delti Commissari!, della Corte di Vienna, dell’ Eletto, e di Casa Firmian, anzi del partito

Alberti, che l’ esito dell’Elezzione (posi al solo Filati ascrivere si debba. Non può spiegarsi abbastanza, quanto dolore sentissero la Fazzione Ai- berta, la sua numerosa parentela, e le sue aderenze, dal vedersi delusa dalle Loro speranze, mentre avevano fermata nelle sue Idee ogni sicurezza, come se niun altro fosse degno, e capace di reggere questa Chiesa e questo Stato fuorché il solo Alberti. Ciò non ostante 1 ’ Elezzione del Firmian fu da tutti somma mente applaudita, se resta eccettuata

la sola Fazzione Alberta, la quale si ha discreditata da per se stessa con una Condotta irregolare, immoderata et indecente, che palesò dopo I' Elezzione con risenti mento incivile, calunnioso, e poco cristiano. Il tempo, che ogni mal cura, e sana va rendendo i maggiori fautori dell’Alberti più ragione voli, cauti e civili, mentre la verità presto, 0 tardi viene conosciuta, e confessata da quei medesimi, alli quali più dispiace. Intanto Monsig. Eletto, che ritiene la Chiesa di Seccovia in Vita del

Coadjuto, fa sperare un ottimo governo, scegliendo boni ministri, volendo lasciare andare le cose per li suoi Canali, e proponendosi dì reg gere, e non di lasciarsi reggere. Dio li conceda lungo, e felice governo. La vacante Prepositura di Trento fu per nomina della Sma Contessa del Tirolo conferita a Monsign. Passi, il quale poco applau dito in Capitolo e fuori rinunziò per impulso della medesima Impe ratrice Regina a Monsig. Pilati il Decanato. Questi fu dalla Sede Apostolica dispensato colla

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 601 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
N°. 25, Relazione dell’Elezzione di Monsignor Domenico Ant. de’ Conti di Thunn in Vescovo e Prìncipe di Trento adi 19 giugno 1730, (MSS. della Civ. Bibl. di Tr. N. 32). Adi 4 Aprile 1730 morì Domenico Antonio dei Conti di Wol kenstain, Vescovo e Principe di Trento, dopo cinque anni di governo poco applaudito per la sua naturale semplicità, inesperienza, e bontà. Li Conti Gaudenzo di Wolkenstain Capitanio della Città et il Conte Agostino di Thunn, (Era il primo nipote del defunto, il secondo

fratello dell’Eletto, entrambi poscia Consiglieri Intimi di Stato per Carlo VI) ricevettero il., solito giuramento delle Compattate dal Ca pitolo, il primo a nome del Conte Trapp di Bolzano Vice Capitanio ed il secondo a nome del Conte Renigli Capitanio della Provincia Tirolese. Fu determinata !’ Elczzione per li 19 Giugno col termine pe rentorio dell! 4 Luglio, intervenendo per Commissarii Imperiali il Conte Brandeis, et il Barone Fedrigazzi. Raccomandarono questi a nome di Cesare in primo luogo

Monsignore Soffraganeo Conte Spauer, Con sigliere di Stato. In secondo luogo proposero il Conte Antonio di Thunn con poca speranza per l’odio contro il primo anche su la memoria di suo Zio, e per l’inabilità supposta nel secondo. V’era in terzo luogo progettato Monsign. Decano Conte Carlo Trapp, che non lasciava d’avere molti avversarli*. e non pareva, che li Commis sari! lo desiderassero fuor del Caso di Necessità. Sedici erano gl’Elet tori presenti: Mons. Decano Conte Trapp,'Mons. Preposito Conte

Lodron, Mons. Soffraganeo Arcidiacono Conte Spauer, Conte Buc- celleni Seniore, Voltolini, Conte di Thunn, poscia Eletto Vescovo, Conte Troyer Preposito di Bolzano, Malfatti, Baron Baltassäri, Mar tini, Lorengo, Conte Spauer jun., Conte Wolkenstain, Ceselli, Conte Alberti,. Baron Firmian. Li due absenti erano il Baron Pilati, Preposito di S. Adalperto, allora Conclavista del Card. Sinzendorff per ordine della Corte, e Passi Segretario Imperiale in Roma, non Capitolare. Vi fu dubbio se fosse legitimo

impedimento il trovarsi in Conclave, perchè potesse mandar il suo voto sul motivo, che inserviendo Ecclesia principali praesumitur inservire Ecclesiae particulari, eo magis quod illud impe dimentum non erat praevisum trovandosi Egli in Conclave prima della malaria, e morte del Principe, e qualche tempo dopo la nova Elez ione. Dall’ altra parte pretendevasi, che quella presunzione non avea luogo ne’ Capitoli di Germania, li quali richiedono il servaggio di quella particolare Chiesa. Ma volle questi

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 369 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
54 questa sua politica di dissimulazione perdette tanto nella stima del Papa e dell’ Imperatore che non ; più ebbe a ricuperare la grazia per quanto si fosse dimostrato zelante, pio ed esemplare in tutto il suo governo *). Ne provò presto le conseguenze : la Corte dì Roma pre tende 13 mila fiorini per le bolle di conferma, e 300 scudi per quella del vescovato in partibus ; la Corte di Vienna intavola la pretesa,' che l’eletto ricercasse il possesso dal conte del Tiralo ; il Eirmian dichiara

dell’ imperatore Giuseppe 11 con il titolo di San Pietro in monte auro; dignità che ricevette in Vienna (19 aprile 1782) dallo stesso pontefice Pio VI. E fu durante il suo governo in Trento, che la signoria di Castel Corno, ossia d’Isera, in valle Lagarina, ripassò alla Chiesa trentina per 1’ estinzione avvenuta della Casa de’ conti di Liechtenstein, che ve la tenevano in feudo 3 ). Del coadiutore Alberti si rammenta lo zelo, con il quale egli s’impegnò per condurre a termine la causa che

s' agitava da molti anni in Roma circa 1’ affare della giurisdizione, facendo accettare al Capitolo un aggiustamento, che fu esteso e concertato in ventidue articoli 4 ). È questa la parte più saliente del suo governo, essendo che la sua coadiutoria non ebbe a durare più dì due anni. E in questo tempo cessava di vivere Benedetto XIV (2 maggio 1758)) che fu pontefice degno di ammirazione ; esempio raro di condiscendenza, combattuto dai rigidi e dagli atroci, e tuttavia solo esempio, che può 1) Manci

8
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 605 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
, benché sperasse sempre bene, cioè che non concorresse in Firmian. Questo Impegno tra Alberti e Pilati consisteva da qualche tempo avanti all’ Elezzione, contro chiunque quasi violentemente fosse imposto al Capitolo per Coadiutore contro il suo diritto incontrastabile della Libera Elezzione, e nudamente contro la persona determinata del Firmian, il quale in niun modo dichiaravano per incapace, o indegno. Più tardi s’impegnò Pilati di non concorrere in Firmian, non as solutamente , ma condizionatamente

, et in ispecie, se veri, sono, gravi e colposi li suoi debiti, li quali non si qualificarono tali, anzi furono notabilmente mitigate le circostanze : Se come Coadiutore non voleva risedere in Trento, lo che si trovò falso : che non si venga obbligato d’ eleggere un soggetto di qualità inferiori : che non si formi la mag gioranza altronde etc. Ma quest 1 onestissimo tratto del Pilati non produsse alcun effetto, perchè in tutto quel dì fece il partito d’Albertì Conferenze sopra Conferenze, fissando la sua

, ma tacque di concorrere in Firmian. L’ istessa notte svelò 1’ Flormayer al Pilati, che Spauer vacillava, e cercava d’ uscir con onore da’ legami che lo tenevano serrato ad Alberti. Li sei Voti a favore di Firmian erano sicuri, e stabili. Dunque supponeva 1’ Hormayer, che 1’ Elezzione fosse in mano del Pilati, quasi che Trapp, Ceschi, e Buccelleni non aspettassero, che il suo Voto per seguitarlo, Allora Filati conchiuse, che Trapp anderia nel primo scrutinio in Firmian : e se un altro Voto guadagnavano

, Pilati col suo Voto formerà il Nono e l’Inclusiva, ad ogni modo desiderando anche il Decimo Voto. Quella notte in sequela della condizionata dichiarazione del Pilati fu guadagnato il Ceschi, come la mattina seguente fece 1’ Hormayer sapere al Pilati, aggiungendo che secondo ogni probabilità Buccelleni, Spauer, Recordìn, e forse 1’ istesso Bor- tolazzi anderiauo nel primo Scrutinio in Firmian. Dopo queste notizie dichiarò Pilati, che nel nome di Dìo, Esso nel primo ' Scrutinio anderia assolutamente

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 207 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
d’ apoplessia, ed ebbe in successore (9 agosto) Francesco d’Albescola della Rovere, che si nomò Sisto IV. Questi volse tutti ì suoi pensieri alla guerra contro i Turchi, ed ai mezzi da impiegarsi nel riscatto del patrimonio della Chiesa, che, dopo la ristaurazione della Santa Sede in Roma, era caduto in mano dei condottieri e dei baroni che lo aveano usurpato. Soleasi dire, che anche il potere spirituale se n’ andrebbe, se non si rifacesse il tem porale ; ma alla riconquista ci voleatio le armi, e l’impresa

era dif ficile e perigliosa. Se non che Sisto pensò ad un espediente sin’ allora non praticato. Trovò che ogni papa avea, o poteva avere,, parenti o nipoti, e che il curarsi di loro, alla guisa d’un tenero padre dei proprj figli, sarebbe fare la sorte temporale della Chiesa ; e ne fa la prova con tre nipoti, i quali però non corrisposero ai desideri del Papa ; e nondimeno rimane fermo, eh’ egli fu il fondatore di quella terribile politica, che fu detta nipotismo , e fu cagione degli scandali che

nacquero in danno della virtù della religione, cui i papi erano tenuti di tutelare. Ed è pur questo il pontefice, che annuendo alle istanze dell’ Imperatore e dell’Arciduca conte del Tirolo, ebbe ad ordinare, che i canonici della nostra cattedrale debbano essere almeno per due parti di nazione germanica -). Il vescovo Giovanni nell’ anno 1473 ratificò la vendita, fatta da Vigilio e Nicolò fratelli di Firmian all’ arciduca Sigismondo, dei loro castelli. Ne investì esso Arciduca, e permise che quel feudo

fosse chiamato Sìgismundskon 3 ). Le sterne o imposte ebbero pur luogo, la prima volta neh principato (1474) per grazia di lui, unito ai vescovi di Bressanone e dì Coira 4 ). S’ era dichiarato, che la cosa sarebbe come gratuita e spontanea- ma il principio non fu mutato, e le imposte rimasero un onere, che i popoli non seppero più torsi di dosso. 11 nostro Vescovo è poi lodato per la ristaurazione dalle fondamenta del castello di Termo, che avea estremamente sofferto *) Bomelli : Notìzie citate

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 604 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
290 che poteva sperare di succedere alla Prepositura, come seguì : Thunn Cugino del Firmian ; Baltassari dipendente dalla Corte : Trentini amico di tutti gli aderenti della Casa Firmian : Borzi Creatura di Casa Thunn. Questi sei voti erano fissi in Firmian anche per 1’ opposizione ad Alberti,-in cui parevano determinati a concorrere in niun Caso. Man cavano quattro Voti. A favore dell’Alberti si contavano Ruccelleni, Malfatti, Spauer, Lodron, Bortolazzi, Herberstein, e Recordin. Avevano questi

per Capo l’Alberti nella Causa Capitolare contro il Decano, che fu deposto dall’uffizio d'Ablegato Capitolare alla Dietina Provinciale-, et erano avvezzi a lasciarsi diriggere in tutti gl affari Capitolari da uno che s'era messo in possesso dell’Archivio Capitolare, per occasione d'es sere stato deputato in compagnia del defonto Canonico Co: Gasparo di Wolkenstain, poscia Soffraganeo per regolare gl’Atti Capitolari avanti nove anni. Bortolazzi che per esser grato al suo Benefattore, non si lasciò

adoperare nella Lite contro il Decano, concorreva in Alberti, come suo primo Cugino. Questi sette Voti non bastavano, e ne mancavano tre. LÌ Voti Firmian, et Alberti si consideravano, come Voti esclusivi, per non far torto a se stesso. Li Voti residui erano Ceselli, risoluto a concorrere in niun Tren tino, molto meno in Alberti, opposto al Decano, che era tutta l’inclina zione del Ceschi : e la sua massima era di volere formare l’Inclusiva per farsi merito. Trapp s’ era dichiarato pubblicamente

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