4 Ergebnisse
Sortieren nach:
Relevanz
Relevanz
Erscheinungsjahr aufsteigend
Erscheinungsjahr absteigend
Titel A - Z
Titel Z - A
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_261_object_5191304.png
Seite 261 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
261 e questi, ed altri illustri personaggi, se ne congratulano seco lui lar gamente ; segno che grande era la fama che gli aveano guadagnata le doti eminenti del suo spirito, e lo splendore del casato, a cui ap parteneva. Ottenuta la conferma apostolica, il Madruzzo s’ affretta a giurare a Ferdinando le solite convenzioni (12 agosto), poi prende il possesso del principato (2 settembre), e nell’ anno seguente va in Fiandra ad omaggiare Carlo V, che durante la tregua firmata in Nizza, vi s’era

recato a sedare i popoli tumultuanti contro il governo. Ritorna a Trento ancora entro Tanno 1540 (14 agosto), e poscia va alla dieta di Ratisbona cominciata a di 5 aprile 1541 ; e terminata questa, e pub blicato l’editto imperiale (27 luglio 1541) che rimetteva ogni cosa alle decisioni del concilio, o del sinodo nazionale, o ad una dieta dell 1 Impero, riceveva in Trento ed ospitava splendidamente al castello di sua residenza T Imperatore, quivi incontrato dal marchese del Vasto con molti nobili

milanesi, da Ercole II duca di Ferrara, e da Ottavio barnese duca di Camerino *). Egli vi si trattenne qualche giorno, e poi se n andò a Milano, a Genova e a Luca dove ai 10 settembre dovea trovarsi con il Papa per intendersela circa il concilio. Il Madruzzo invece ci si rimane, intento a disporsi per essere consacrato e per celebrare pontificalmente con la maggiore solennità la sua prima messa, per la quale veniva destinato il. giorno 29 mag gio 1542 2 )- L’abbate Gonzaga, che v’intervenne a nome del

duca e del cardinale di Mantova, ci descrive le feste fatte in quell’occa sione. Vi furon presenti i figli del re Ferdinando, il marchese Spinetta pel marchese del Vasto, molti prelati, gentiluomini e gentildonne, e sfarzosi cortei d’ ogni sesso. E vi si fecero comparse splendidissime, ricevimenti e scambi di riverenza, banchetti superbi e copiosi, e al legrie d’ ogni genere. Al Castello erano rivolti gli occhi della plebe sbalordita per tanti festeggiamenti. Era il luogo dei maggiori e più

brillanti tripudj, dove la festa avea il suo compimento con i suoni, le danze ed altri spassi, che noi diremo fatti per soddisfare ai gusti del più raffinato epicureismo. E in questa circostanza, sul finire della festività vi ballarono divinamente due ballerine, una veneta e T altra , mascherata che si diceva essere ferrarese, e poi gli scalchi, nella distri buzione dei confetti, ebbero a rappresentare il primo trionfo d’Amore 'ài'modo che finge il Petrarca 3 ). Seguirono poscia nuovi balli, e s’ap

1
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_262_object_5191305.png
Seite 262 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
sapevano rinunciare al possesso del. Milanese. Francesco ne chiedeva V investitura pel suo figlio dùca d’Orleans, e 1’ Imperatore, che gliela prometteva, andando in Fiandra, tosto ch’ebbe transitata la Francia, investiva di quel ducato il proprio suo figlio Filippo, ancor minorenne. La cosa mosse a sdegno il Re ; il quale, pensando alla guerra, inviò due ambasciatori, Fregoso e Rinfon, uno a Venezia e 1 altro a Solimano , ma nel passar© il Po, ' furono assaliti e macellati dagli Imperiali ; onde

avvenne, che il Re ricolmo d’ira scrisse a tutte le Corti, lagnandosi del tradimento, • e fece alleanza con Gustavo Vasa, re di Svezia, la prima alleanza che avesse incontrata la Francia con le potenze del Nord. Nel 1542 ri pigliò la guerra contro l’Imperatore, la quale arse da ogni parte, e fu 'accanitissima e sanguinosa. Carlo V avea stretta lega con Ar rigo Vili, re d’ Inghilterra, e mentre prosperavano le anni francesi , ne’ Paesi Bassi, in Italia de fatti d’ armi tra Francesi ed Imperiali erano

alterni i successi. Vi giunse il conte d’ Enghien, e questi a dì 14 aprile 1544 vinse contro il marchese del Vasto la celebre bat taglia di Cerisole presso Carìgnano. Il Marchese, rimasto ferito, dovette ricoverarsi in Milano, lasciando in dietro tremila prigioni e più di diecimila morti. E si nota, che in questa battaglia ebbe a pugnare tra gl’Imperiali anche il fratello maggiore del nostro Cardinale, Ali- prando Madruzzo, che dopo di avere combattuto anche in Germania contro i protestanti, morì

, a cui ver rebbe assegnata in dote la Fiandra e i Paesi Bassi, oppure fra esso Duca ed Anna figlia del re de’ Romani con la dote dello Stato di Milano. L’ Imperatore dovea decidersi entro un anno, e nel princìpio in Bonelli Monumenta ©te, pag. 195.

2
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_222_object_5191265.png
Seite 222 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
demolire il palazzo dei Bentivoglio, chiedeva che questi ve nissero scacciati dal territorio di Milano. Mandava altresì un suo legato in Germania presso l’Imperatore, e determinava i Fiorentini ad inviarvi ambasciatori che chiedessero a Massimiliano di aiutarli e proteggerli contro le mire ambiziose della Francia. E quell'Impera tore nella dieta di Costanza (1507) espone le lagnanze del papa e i disegni dei Francesi, parla della gloria militare della nazione ale manna, e del pericolo, in cui sarebbe

con la Francia per averla alleata, ed a questo fine invia in Fiandra 1 ’ arciduchessa Margherita, la più abile negoziatrice del suo tempo; la quale venuta a Catnbrai, se la intese con il cardinale d’ Amboise circa la pace del duca di Gueldria, e poi fece un trattato con questo ministro, in cui furono formulate le basi per la lega, che fu detta di Cambra!, ed era destinata a-rovesciare la veneta Repubblica, togliendole ogni bene, e dividendo ’le terre, di che era in possesso, tra i collegati

. U trattato fu sottoscritto prima dai due plenipotenzìarj, dall’ arciduchessa e dal ministro, il quale, nella sua qualità di legato apostolico, ci mise la firma anche in nome del papa, come avvenne a dì 10 decembre 1508 - Indi-fu ratificata la lega dall’imperatore Massimiliano, dal re

4