Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
150 mentre affidava la Valsugana inferiore, e Feltre e Belluno, alla cu stodia de’suoi capitani 1 )- Il nostro vescovo lo segue; ma morto d’improvviso, 1’Imperatore (il ottobre 1347), muore ancor lui in. Moravia agli ultimi dì ottobre, od ai primi di novembre. Papa Clemente VI nominò allora vescovo di Trento Gerardo di Manacco, arcidiacono di Costanza che a quel tempo era con luì in Avignone. Se non che costui temendo del Marchese, il quale di rigeva le sue truppe su Trento, non osa venirci
, e Ci nomina Nicolò Alrain, nipote del vescovo, defunto (4 gennaio 1848), in suo vicario ed a capitano della città, e di tutto il vescovato, con mero e misto imperio, vale a dire con impero di spada e di giurisdizione, si nel civile come nel criminale 2 ). Ma questa nomina pare non abbia ottenuto il suo effetto: i canonici, nell’assenza del vescovo, si tenevano conie suoi vicereggenti, come prova 1’ atto capitolare, con il quale essi nominarono (29 maggio) capitani in Giudicane Nicolò e Giovanni Signori
d’Areo 3 ) ; e poi ogni delegazione conferita dal vescovo eletto andava a cessare sotto l’influenza dei timori che destava il marchese Lodovico co’ suoi campeggiamenti già estesi quasi sino alle porte della città, e con la morte del vescovo Gerardo, che avvenne (ot tobre 1348), quando i cittadini insieme col Capitolo si radunarono per deliberare intorno alle misure da prendersi contro il nemico. Si ricorre a Jacopo di Carrara, e coi soccorsi avuti da lui si riesce a respingere i tentativi fatti dal
duca di Teck, generale dell’armata nemica. Rimaneva a scegliere un uomo di specchiata lealtà, che si assumesse la difesa dei castelli, in ispecie quello del Buon Consiglio ed a ciò fu eletto Giovanni Dionisio Gardelli, già vicario di Pergine* In lui erano riposte le speranze del paese ; ma 1 ’ uomo non è sempre eguale a sè stesso ; e costui, tratto a favorire il nemico, licenzia ur banamente i Carraresi, s’ unisce ai nobili di Campo, e seguendo J e direzioni di Corrado di Castelnuovo lagarino