quella contea; altri acquisti egli fece del proprio Ma preziosi, come ricordi della grazia sovrana furono segnatamente alcuni doni lasciati da Uldarico alla famiglia; fra cui un orologio della Impe ratrice Eleonora II, un anello della Regina di Polonia e il ritratto delF Imperatore Leopoldo I. gioiellato in diamanti. Senza prole rimase anche Turrismondo Paolo , donatario dei due fratelli Federico e Nicolò, signore di Vipulzano, Piuma, Podgora, giusdicente di Cormons, e proprietario delle tenute
nel suo testamento del 1GG5 *. Secondo il desiderio d 5 Eleonora ebbe cura clic la sua salina venisse ricon giunta a quella del padre, trasportato da Firenze nella cella mor tuaria di Duino. Presso di lei volle essere sepolto egli stesso con sua moglie, Sulpicia della Torre. Suoi eredi dichiarò il fratello conte Raimondo Bonifacio e il nipote Luigi, tìglio di Filippo Giacomo, ponendo auch 1 egli la condiziono <T Uldarico, che mancando la linea di Filippo, dovesse succedere quella di Raimondo
; investitura in Forpeto, 1665, 5 novembre; conferma di questi feudi che ascendono a 635 campi, 1667, 18 luglio Vienna. Vedi nell’archivio la bella carta topografica dei possessi del conte Uldarico. * Ivi, testamento 28 settembre, 1665, Gorizia. • * Ivi, testamento 8 marzo 1692, Duino. '