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Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Seite 418 von 481
Autor: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Xerokopie
Schlagwort: g.Duino / Schloss
Signatur: II A-1.623
Intern-ID: 137259
p armò di fatti un piccolo navilio con intendimento di passare sulle coste del Napoletano. Appena compiuti questi apparecchi, com parvero le navi spagnuole e francesi innanzi a Trieste, sopra cui aprirono un fuoco micidiale. Fecero quindi uno sbarco in Aquileia, incendiandola e ponendola a sacco. Fra le milizie territoriali che erano accorse alla difesa di Trieste, contavasà - buon numero di uomini condotti dal conte Luigi medesimo e da lui assoldati. Lo spaventoso cannoneggiare del nemico

destò tanto terrore fra la cittadinanza, ebe fuggirono sino le monache dai loro conventi, e alle Benedettine di S. Cipriano, prestò valido aiuto il della Torre, ricoverandolo nel castello di Sagrado, dove rimasero più di sei mesi. Badessa era a quel tempo col nome di Eleonora la con tessa Laura Teresa della Torre, sorella del defunto ambasciatore Uldarico e zia del conte Luigi. In Sagrado essa morì e, sepolta dapprima nella tomba Torriana di Duino, venne più tardi tra sportata in quella del suo

Stati ereditarli ridestò ben presto la questione più volte agitata, quale fosse il porto sull’ Adriatico più acconcio a diventare Temporio principale dell’ Austria; e tutto che Trieste per la sua postura, per le condizioni più floride del suo comune e per gli uffìcii pressanti de’ suoi cittadini, che trovarono ascolto anche presso il Principe Eugenio, venisse alla fine prescelta, ebbe però a lottare non pure coll’ antica Aquileia, con Fiume, con Buccari e Fortore, ma anche con S. Giovanni di Duino

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Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Seite 57 von 481
Autor: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Xerokopie
Schlagwort: g.Duino / Schloss
Signatur: II A-1.623
Intern-ID: 137259
principio eli questo secolo essa venne abbattuta dal conte Rai mondo IX della Torre, per rifarla attigua alla chiesa di Sagvado Al conto Filippo Giacomo della Torre, figlio del mentovato Giova» Filippo, è dovuto anche 1’ aitar maggiore, ricco di marmi, se non di ottimo gusto, che venne per suo ordino no! 1722 fatto eseguire da suo figlio Luigi \ Monumento di pietà non meno che di va lentia nel trattare il pennello è la bella tela dell 1 * Immacolata Con cezione dipinta sopra un altare laterale

rimarranno scolpite per lungo tempo nella memoria e nel cuore dei posteri. Di altre persone illu- sL'i, deposte un tempo a S. Giovanni, v’hanno parimente memori e e sopra tutto inerita ricordanza la moglie del celebro Mattia Hofcr, Lucrezia dei conti d’ Arcò, rapita da morto in giovanissima età, senza prole maschile 3 . l>) LA BADIA. Le vicende dell 1 abbazia annessa in antico al tempio di S. Gio vanni, sono strettamente congiunto con quello di altro rinomato cenobio esistito per molti secoli presso Aqui

loia. È questo il mo nastero di Bcligna , la cui fondazione sembra doversi ascrivere a Marcelliano Arcivescovo d’Aquilcia sullo scorcio del quinto secolo, nel sito dell’antico tempio di Bcleno 4 . Abbiamo più addietro par- I Vedi Epigrafi, N. 41. . . II Testamento di Luigi della Torre 7 maggio 1722. 3 Vedi Epigrafi, N. 23. 4 Dio del sole protettore d’Aqnileia, del culto celtico e carnico fram misto alle tradizioni orientali di Bel, Baal, Abclio ecc,, in cui i Romani, acco- glilori di tutti i culti

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Seite 413 von 481
Autor: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Xerokopie
Schlagwort: g.Duino / Schloss
Signatur: II A-1.623
Intern-ID: 137259
quella contea; altri acquisti egli fece del proprio Ma preziosi, come ricordi della grazia sovrana furono segnatamente alcuni doni lasciati da Uldarico alla famiglia; fra cui un orologio della Impe ratrice Eleonora II, un anello della Regina di Polonia e il ritratto delF Imperatore Leopoldo I. gioiellato in diamanti. Senza prole rimase anche Turrismondo Paolo , donatario dei due fratelli Federico e Nicolò, signore di Vipulzano, Piuma, Podgora, giusdicente di Cormons, e proprietario delle tenute

nel suo testamento del 1GG5 *. Secondo il desiderio d 5 Eleonora ebbe cura clic la sua salina venisse ricon giunta a quella del padre, trasportato da Firenze nella cella mor tuaria di Duino. Presso di lei volle essere sepolto egli stesso con sua moglie, Sulpicia della Torre. Suoi eredi dichiarò il fratello conte Raimondo Bonifacio e il nipote Luigi, tìglio di Filippo Giacomo, ponendo auch 1 egli la condiziono <T Uldarico, che mancando la linea di Filippo, dovesse succedere quella di Raimondo

; investitura in Forpeto, 1665, 5 novembre; conferma di questi feudi che ascendono a 635 campi, 1667, 18 luglio Vienna. Vedi nell’archivio la bella carta topografica dei possessi del conte Uldarico. * Ivi, testamento 28 settembre, 1665, Gorizia. • * Ivi, testamento 8 marzo 1692, Duino. '

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