— 21 — I'-, solea ne’ suoi viaggi servirsi di un cavallo. Un giorno, abbisognando di esso per recarsi a Trento, ordina a Davide, suo compagno di penitenza, di allestirgli la solita cavalcatura. Il compagno è pronto: va al prato, dove il cavallo era stato lasciato a pascolare ; ma un grande orso ,ve lo avea divorato. Era però colà la bestia divoratrice, e questa si presta agevolmente a servigio di Romedio. La imbriglia, la cavalca, e scende alla città, in cerca di san Vigilio, lieto e pacifico
le sue potenti braccia, gli dilania q Yita di San Romedio confessore. Trento 1627. — Ma riani: Trento con il sacro Concilio, pag. 567. 2 ) Mariani: Opera citata, pag. 541. :ì