le delimitazioni del bacino, nella parte montuosa, in base alle linken spartiacque, considerando perciò la sola idrografia superficiale. Nella parte di pianura, la deli mitazione è stata estesa alle zone con spartiacque sufficientemente definito, procedendo a ricognizioni sul posto per tracciare i displuvi per le zone a idrografia incerta. Ogni bacino parziale e stato designato e numera/o progressivamente tenendo conto dell' ordine di ognuno, considerando: .Bacino principale, quello del corso d'acqua defluente

, direttamente al mare {con traddistìnto dai numeri arabici in progressione). Bacino secondario di 1° ordine, quello dell' affluente diretto del eorso d'acqua ■principale, (contraddistinto dai numeri romani in progressione). Bacino secondario di 2° ordine, quello dell' affiliente del corso d' acqua secondario di 1 0 ordine (contraddistinto da lettere minuscole dell' alfabeto latino in progressione). Bacino secondario di .'5° ordine, affluente, al eorso d'acqua di 2° ordine (con traddistinto da lettere dell

' alfabeto greco in progressione). Bacino .secondario di 4° ordine, affluente al corso d'acqua di 3° ordine (con traddistìnto da lettere maiuscole dell' alfabeto latino in progressione). Suddivisi i vari bacini parziali in zone, comprese tra le isoipse di ZOO in ZOO metri, è sfata eseguita la planimetro!ura delle zone stesse con. planimetro polare tipo Coradi. adoperandolo come semplice contatore; ad ogni unità del nonio corrispondeva mia superficie della carta di 10 mrnq. ossia, una superficie reale

imbrifero dell' Adige .suddiviso in baditi parziali ». Nelle tabelle relative si. sono indicali: - i distintivi di suddivisione del bacino a seconda dell'ordine di ognuno (prime cinque colonne) ; — la descrizione del bacino parziale ; — la dicitura « D - (S) », eh e indica se il corso cui si riferisce .w trova in destra (in sinistra) <lei corso d'acqua del quale è affluente; — la (/itola s. I. m. del corso d'acqua alla sezione ili cht usura■ ; — la lunghezza. parziale e progressiva, dell'asta del corso